Il riassunto di Week 9 NFL

In una Week 9 NFL prodiga di emozioni i Titans si confermano in vetta alla AFC davanti ai Ravens, mentre a fare la voce grossa in NFC sono i Cardinals, che precedono Packers e Rams, sconfitti in settimana. Con Buccaneers, Football Team, Lions e Seahawks in bye sono 14 le sfide: partiamo!

Prima di settimana scorsa, la partita tra i Colts (4-5) e i Jets (2-6) non avrebbe attirato un grande interesse, ma dopo la prestazione di White contro i Bengals le cose sono cambiate: sfortunatamente per i tifosi di New York, il quarterback ha potuto giocare solo due drive per un infortunio alla mano, lasciando campo libero ai Colts che vincono 45 a 30. È stato un peccato non vedere White (7/11 per 95 yard e 1 TD) finire la partita perché aveva iniziato davvero bene, Johnson al suo posto ha avuto l’arduo compito di accompagnare la partita fino al garbage time: le sue buone statistiche (27/41 per 317 yard, 3 TD e 1 INT) non sono molto indicative della sua reale prestazione perché sono cresciute quando i Colts hanno tolto il piede dall’acceleratore, sul 42 a 10. Buona la serata per Moore che con 7 ricezioni ha guadagnato 84 yard e 2 touchdown, decisamente meglio del suo compagno Crowder. I Colts dall’altra parte hanno dominato la partita, segnando in ogni drive fino al terzo quarto, quando ormai il vantaggio era insormontabile: enorme prestazione sulle corse grazie a Taylor (19×172 e 2 TD) e Hines (6×74 e 1 TD). Wentz infine aveva bisogno di una performance solida dopo settimana scorsa e così è stato: 22 su 30 per 272 yard e 3 touchdown.

I Bills (5-3) erano considerati una delle migliori squadre della NFL, mentre invece i Jaguars (2-6) una delle peggiori: c’erano tutti i presupposti per la classica partita “strappa schedina” e infatti la squadra di Buffalo torna a casa con una sconfitta per 9 a 6. Sarà facile confondersi nelle prossime righe, per cui prestate attenzione. Allen (31/47 per 264 yard e 2 INT) ha iniziato bene la serata conquistando dei primi down con degli scramble e pure un lancio da 10 yard mentre stava subendo un face mask, da questo momento però è tutto andato per il verso sbagliato soprattutto a causa della pass rush di Jacksonville che è resuscitata dal nulla: Josh Allen, il linebacker non il quarterback, è riuscito a placcare il suo omonimo e pure ad intercettarlo quando Allen, il quarterback e non il linebacker, stava tentando un lancio per Singletary sul 6 a 6. Questo turnover ha dato la possibilità ai Jaguars di portarsi avanti di 3 punti, che si riveleranno decisivi; i Bills hanno comunque avuto un’altra possibilità ma Allen, il quarterback e non il linebacker, subisce un fumble che viene ricoperto da Allen, il linebacker e non il quarterback, che virtualmente chiude l’incontro. Dall’altra parte Lawrence non ha dato il meglio di se con 15 completi su 26 per sole 118 yard ma certamente non è stato aiutato dai drop dei suoi compagni; probabilmente i tifosi hanno esultato solamente quando lo hanno visto rientrare dopo un infortunio alla caviglia.

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Josh Allen vs Josh Allen

Personalmente avrei scommesso sui Panthers se il quarterback titolare fosse stato Walker, ma le mie intenzioni si sono invertite una volta che ho scoperto che Darnold avrebbe regolarmente giocato: questo perché una volta disse che la difesa di Belichick non lo aveva fatto dormire, infatti è andata proprio così perché i Panthers (4-5) segnano solo 6 punti contro i 24 dei Patriots (5-4). Darnold (16/33 per 172 yard e 3 INT) si è confermato inefficace contro i Patriots, i numeri della partita parlano per lui soprattutto se si considera che alla fine del primo tempo ha conquistato solo 32 yard con 5 lanci: i Panthers dovrebbero seriamente considerare di mettere una pezza facendo giocare Walker al suo posto, almeno per salvare il salvabile. La partita è stata condotta dal running game dei Patriots che guadagna complessivamente 146 yard e un touchdown di Harris, Jones in questo modo si è potuto prendere una giornata di riposo: 12 lanci completati su 18 per 139 yard, un touchdown e un intercetto, per il quale vanno però fatti gli applausi a Gilmore più che dare i demeriti al quarterback.

La separazione con Beckham non ha affatto influito sul gioco dei Browns (5-4) che mostrano un ottimo gioco offensivo segnando 41 punti contro i 16 dei Bengals (5-4). Cleveland ha dominato la partita sotto tutti i punti di vista, mettendo a segno tanti big play tra i quali il touchdown da 60 yard di Peoples-Jones sul lancio di Mayfield (14/21 per 218 yard e 2 TD), inoltre la catena si è mossa spesso e volentieri grazie alle corse e ricezioni di Chubb. I Bengals invece chiudono la partita sotto di 17 punti a causa di numerosi errori: nel drive iniziale Burrow (28/40 per 282 yard e 2 INT) subisce un pick-six quando era ormai arrivato nella red zone, Chase subisce un fumble vicino alla metà campo concedendo un field goal facile agli avversari e nel secondo tempo non riesce a ricevere quello che sarebbe stato un touchdown facile. Chubb è stato nettamente il migliore in campo: ha corso per 137 yard e 2 touchdown, inoltre è riuscito a guadagnare 26 yard con un paio di ricezioni, la difesa dei Bengals non ha potuto nulla contro di lui.

Le pagelle di week 9 NFL

Il brutto primo tempo dei Cowboys (6-2) in cui Prescott ed Elliott riescono a guadagnare solamente 109 yard e la buona prestazione dei Broncos (5-4) che approfittano della invece pessima partita di Diggs, fanno si che all’ AT&T Stadium la squadra di Denver sia uscita vincente 30 a 16. Il cornerback al secondo anno nella NFL ci ha abituato a prestazioni completamente differenti da quella offerta contro i Broncos: il primo touchdown degli ospiti arriva dopo una sua pass interference ai danni di Sutton in end zone, il secondo è stato un gran lancio di Bridgewater per Patrick che ha scherzato Diggs, infine il quarterback dei Broncos avrebbe subito un intercetto ma tutto viene annullato da un holding del cornerback. Sotto 16 a 0 nel terzo quarto, i Cowboys hanno avuto la possibilità di cambiare il registro della partita dopo un ottimo sack ma il punt successivo viene ricoperto dai Broncos che mantengono il controllo del gioco. Poco convincente il ritorno in campo di Prescott che completa 19 lanci su 39 per 232 yard, 2 touchdown e un intercetto, numeri arrivati durante il garbage time; Bridgewater invece finisce la partita con un 19/28 per 249 yard e il touchdown pass per Patrick (4×85 e 1 TD) che si gioca il premio di migliore in campo con Gordon (21×80 e 1 TD).

Reduci dall’ottima vittoria contro i Buccaneers, i Saints (5-3) interrompono la striscia vincente che durava da tre partite: al Superdome di New Orleans i Falcons (4-4) escono vittoriosi per 27 a 25. Se negli anni passati i Saints potevano fare affidamento su Brees, adesso le cose sono cambiate e Siemian (25/41 per 249 yard e 2 TD) non è sicuramente lo stesso quarterback ma non è l’unico responsabile di questa sconfitta: i drop di Harris e Trautman insieme a sciocche penalità hanno avuto un peso decisivo nelle sorti del match, senza contare che la difesa ha permesso a Pitts e a Zaccheaus di conquistare la copertina con dei big play da vedere e rivedere. La squadra di New Orleans è stata comunque in grado di ribaltare il risultato da 24-6 a 25-24 ma nel minuto rimanente Ryan riesce a costruire un ottimo drive che, grazie soprattutto alla grandissima azione di Patterson che guadagna 64 yard, si chiude con il field goal di Koo. Da sottolineare la partita di Ryan contro la difesa che ha ostacolato Brady: solo sette errori in un 23/30 per 343 yard e 2 touchdown, più un’altra segnatura fatta dallo stesso quarterback in corsa.

Nonostante la brutta prestazione della difesa, i Ravens (6-2) riescono comunque a vincere una soffertissima partita contro i Vikings (3-5) 34 a 31. Sono proprio gli ospiti ad andare in vantaggio con il touchdown pass da 50 yard di Jefferson e la corsa in end zone di Cousins che ringrazia la galoppata da 66 yard di Cook; a poco dall’intervallo però una brutta gestione del cronometro ha permesso ai Ravens di ritornare in partita con il touchdown di Freeman. La ripresa si apre nel migliore dei modi per i Vikings grazie al ritorno del kick-off direttamente in end zone da parte di Nwangwu; a questo punto sono però i Ravens a prendere in mano la partita e con tre touchdown riescono pure ad andare in vantaggio ma nel drive successivo è il team del Minnesota a segnare e portare quindi l’incontro all’overtime. Tutto faceva pensare che il momentum della partita fosse dalla parte dei Vikings ma nell’extra tempo la squadra ha commesso tanti errori tra placcaggi mancati e penalità evitabili, concedendo ai Ravens ma soprattutto a Tucker di calciare da una distanza agevole il field goal della vittoria. Ottimo il secondo tempo di Jackson in cui realizza un 19/24 per 201 yard, 2 touchdown e un intercetto (27/41 per 266 yard, 3 TD e 2 INT); candidato numero uno al MVP nel caso Murray saltasse altre partite e i Rams rallentassero il ritmo. Pur considerando la sconfitta, non si può negare la buona prestazione di Cousins: 17 completi su 28 per 187 yard e 2 touchdown più uno in corsa.

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I Titans (7-2) mettono le mani con merito sul big match di giornata contro i Rams (7-2). Un devastante Jeffery Simmons (6 tackle, 3 sack, 3 tackle for loss) guida la clamorosa difesa di Tennessee, che annulla Matthew Stafford (31/48 per 294 con 1 TD pass e 2 INT) e l’arrembante attacco dei padroni di casa per tre quarti abbondanti, costringendo il solo Matt Gay a siglare punti, con i field goal da 34, 22 e 54 yard. Nel frattempo, un Ryan Tannehill modesto nei numeri (19/27 per 143 yard con 1 TD pass e 1 INT) fa la differenza, con il touchdown pass per 2 yard per Geoff Swaim e con la corsa vincente da 1 yard. Kevin Byard aggiunge un intercetto riportato per 24 yard fino al touchdown, l’immortale Adrian Peterson varca la end zone da 1 yard e il divario si fa troppo ampio per Los Angeles. A nulla serve il touchdown pass nel finale di Stafford per Sony Michel, perché i Titans hanno già la vittoria in tasca. Escono sconfitti i Rams, per 16-28.

Top giocatori difensivi di week 9

Si rialzano i Cardinals (8-1), che schiacciano i Niners (3-5) nonostante l’assenza di Kyler Murray. Ottima la prestazione al suo posto di Colt McCoy (22/26 per 249 yard e 1 TD pass), mentre è a dir poco strepitosa è quella di James Conner, che alterna 96 rushing yard in 21 portate ad altre 77 extra in 5 ricezioni, con la bellezza di tre touchdown, due su corsa da 13 e 1 yard e uno su ricezione per 45. Eno Benjamin aggiunge altri punti con il viaggio in end zone palla alla mano da 21 yard e Arizona domina, grazie anche alla devastante prestazione difensiva di Markus Golden (5 tackle, 3 sack, 3 tackle for loss) e compagni. Un incostante Jimmy Garoppolo (28/40 per 326 yard con 2 TD pass e 1 INT) si affida a George Kittle (6 ricezioni per 101 yard e 1 TD), ma il suo touchdown su ricezione per 6 yard, pur seguito da quello per 11 yard di Brandon Aiyuk, non basta a mantenere i Niners in partita. I Cardinals vincono 31-17.

Cadono i Packers (7-2), privi di Aaron Rodgers, e lasciano strada ai Chiefs (5-4), ancora lontani dal loro recente splendore. Un incolore Patrick Mahomes (20/37 per 166 yard e 1 TD pass) scalda i motori con il touchdown pass per 1 yard per Travis Kelce, poi si ferma senza altri sussulti. Ci deve quindi pensare la difesa, guidata da L’Jarius Sneed (6 tackle, 2 pass deflected, 1 INT), a tenere a freno l’acerbo Jordan Love (19/34 per 190 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble), mentre Harrison Butker centra i pali da 24 e 55 yard. Anche Green Bay è efficace nel frenare Mahomes, ma Love non riesce a trovare giocare importanti fino al quarto periodo inoltrato, quando lancia Allen Lazard in end zone per 20 yard, e Mason Crosby fallisce entrambi i field goal tentati in giornata. Mahomes si rianima nel drive finale, esaurisce il cronometro e i Chiefs vincono per 13-7 contro i Packers.

Grande vittoria per i Giants (3-6) contro i Raiders (5-3). Daniel Jones (15/20 per 110 yard con 1 TD pass e 1 fumble) inizia alla grande una partita poi anonima lanciando Evan Engram in end zone per 30 yard. Las Vegas sigla ben presto il sorpasso grazie al touchdown pass di un negativo Derek Carr (30/46 per 296 yard con 1 TD pass, 2 INT e 1 fumble) per Hunter Renfrow e al field goal di Daniel Carlson da 25 yard. A ribaltare nuovamente la sfida, però, è l’eccezionale Xavier McKinney (7 tackle, 2 pass deflected, 2 INT), che riporta il primo dei due intercetti di giornata per 41 yard fino alla end zone avversaria. Carlson centra altre due volte i pali da 32 e 25 yard, ma al suo tris equivale quello di Graham Gano, a segno da 35, 32 e 38 yard. I Giants chiudono la cassaforte di difesa nel finale e vincono per 23-20 sui deludenti Raiders.

Tornano a vincere i Chargers (5-3), che superano gli Eagles (3-6) di misura. Un chirurgico Justin Herbert (32/38 per 356 yard e 2 TD pass) affetta la difesa di Philadelphia con i lanci per Keenan Allen (12 ricezioni per 104 yard) e con i touchdown pass per Stephen Anderson per 2 yard e per Donald Parham per 8. Jordan Howard varca la end zone con la corsa da 4 yard, Kenneth Gainwell aggiunge quella da 1 e i padroni di casa restano ampiamente in partita, ma Herbert è scatenato e aggiunge un rushing touchdown da 8 yard. Un essenziale Jalen Hurts (11/17 per 162 yard e 1 TD pass), però, non molla e sigla i punti del pareggio lanciando un fenomenale Devonta Smith (5 ricezioni per 116 yard e 1 TD) in touchdown. Gli Eagles tengono duro, ma i Chargers vincono la sfida prima dell’overtime grazie al field goal di Dustin Hopkins da 29 yard, che fissa il punteggio finale sul 27-24.

I Dolphins (2-7) vincono con sofferenza una partita da ben nove palle perse complessive contro i Texans (1-8). Tre di queste sono a carico di un pessimo Tyrod Taylor (24/43 per 240 yard e 3 INT), tornato titolare, ma senza alcun successo di fronte alla grande difesa di Miami, timonata da Emmanuel Ogbah (4 tackle, 2.5 sack, 2 tackle for loss, 1 pass deflected). A tenere in partita Houston sono i field goal di Ka’imi Fairbairn, a segno da 31, 40 e 20 yard, mentre la difesa fa il possibile per frenare Jacoby Brissett (26/43 per 244 yard con 1 TD pass, 2 INT e 1 fumble). Tre turnover anche per Brissett, dunque, che se non altro però festeggia il touchdown pass per 5 yard per Mack Hollins. Unito alla corsa vincente di Myles Gaskin da 6 yard e al field goal da 42 yard di Jason Sanders tanto basta ai Dolphins per vincere 17-9 contro i Texans.

Chiude la settimana il combattuto Monday Night tra Steelers (5-3) e Bears (3-6), vinto al fulmicotone dai padroni di casa. Najee Harris apre le danze con la corsa vincente da 10 yard, poi Pat Freiemuth raddoppia il divario ricevendo in end zone per 4 yard dell’ottimo Ben Roethlisberger (21/30 per 205 yard e 2 TD pass), per poi regalarsi il bis personale nel terzo quarto. Nei primi 45 minuti di gioco Chicago resta in vita grazie ai field goal di Cairo Santos da 30 e 22 yard, mentre un dominante T.J. Watt (7 tackle, 3 sack, 3 tackle for loss) tiene l’attacco sotto scacco. Poi di colpo si sveglia Justin Fields (17/29 per 291 yard con 1 TD pass e 1 INT) e la musica cambia. Darnell Money trova il rushing touchdown da 15 yard, DeAndre Houston-Carson recupera un fumble e lo riporta per 25 yard fino alla end zone avversaria e Fields dona il bis a Money con il perfetto touchdown pass per 16 yard. Sono i punti del sorpasso, ma Chris Boswell, che già aveva centrato i pali da 54 e 52 yard in precedenza, aggiunge il field goal decisivo da 40 yard a 26 secondi dal termine. Il successivo tentativo da ben 65 yard di Santos per la vittoria si ferma sul palo e gli Steelers vincono 29-27 sui Bears.

Ci sono Bears, Bengals, Giants e Texans a riposo nella prossima Week 10, che inizia con il Thursday Night tra Dolphins e Ravens e prosegue domenica con tante bellissima sfide, tra cui quella tra Raiders e Chiefs. A chiudere è invece il Monday Night targato NFC West, tra Niners e Rams.

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a cura di Massimiliano Poli e Alessio Salerio

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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