Nightmare on Mint Street (New England Patriots – Carolina Panthers 24-6)

Se il film Nightmare on Elm Street è un cult del cinema horror, quanto andato in scena in quel di Mint Street (sede del Bank of America Stadium, casa dei Panthers) non è assolutamente da meno. Domenica d’orrore per i tifosi dei Panthers che hanno dovuto assistere al massacro della propria squadra da parte dei New England Patriots. Nessuno poteva aspettarsi uno spettacolo tanto indecoroso considerando che entrambe le squadre arrivavano al face to face con un record di 4-4 e che sulla carta la qualità dei roster doveva essere abbastanza simile, ed anzi probabilmente i Panthers partivano persino avvantaggiati. Purtroppo però le partite non si vincono sulla carta ma sul campo e sul campo del Bank of America Stadium c’è stata soltanto una squadra.

La partita però non sembra cominciare nel migliore dei modi per New England che dopo un primo quarto un po’ in sordina ed un inizio secondo quarto in cui il giovane QB ex Bama (12 comp, 18 att, 139 yds, una percentuale del 66.7% ed 1Td) dopo essere stato sackato perde la palla che viene successivamente trasformata in FG dai Panthers, sembra essere oramai in balia della D-line avversaria (39 tkl, 2 sack, 1 int e 1 ff) ed in fase di stallo. Non fosse che a guidare i Pats c’è quel genio del male di Bill Belichick, che insieme al suo coaching staff, riesce immediatamente a trovare le giuste giocate per scardinare le maglie della def avversaria. Gran parte di queste giocate arrivano dal backfield della squadra del Massachusetts, che con i suoi 3 runningbacks riesce a stravolgere l’andamento della partita e a dare inizio al dominio dei Patriots.

Damien Harris (15 att, 30 yds e 1Td) , Rhamondre Stevenson (10 att e 62 yds) e Brandon Bolden (8 att e 54 yds) si trasformano in Freddy Kruger diventando un incubo per la difesa dei Panthers, che nonostante la sweet revenge di Mr Gilly Lock che intercetta il suo ex quarterback, non riesce più ad essere compatta come ad inizio partita. La perdita di Brian Burns per infortunio, causato da una trattenuta da parte di Jones che compie un gesto antisportivo non da poco, non aiuta e pur alternando sprazzi di luce non può far altro che arrendersi. Se l’attacco dei Patriots sembra aver trovato il giusto ritmo, quello di Carolina guidato dal QB Sam Darnold stecca pesantemente. L’ex Jets è totalmente in crisi e non riesce a sfruttare le proprie armi a disposizione, pochi sono i passaggi che riescono ad arrivare nelle mani dei ricevitori e altrettanto poche sono le yds conquistate con gli hand-off (Moore 7tar, 3rec, 33yds. Anderson 3tar, 1rec, 2yds. Abdullah 5tar, 4rec, 30yds. Hubbard 2tar, 1rec, 33yds ricevute, 3 rushing yds). 16 comp, 33 att, 172 yds con una percentuale del 48.5%, questi gli ingloriosi numeri con cui il #14 chiuderà la partita.

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Se per la difesa dei Panthers i runningbacks avversari si sono tramutati in un incubo, per Darnold l’incubo peggiore è il corner back J.C. Jackson che lo intercetta per ben 2 volte, una delle quali trasformata il Td. Non che il resto della linea difensiva dei Pats abbia reso la vita di Darnold poi tanto easy, con 33 tkl, 1 sack e ben 3 intercetti ha contribuito ad annullare quel po’ di speranza di Carolina di poter provare a riaprire la partita. Il dominio dei Patriots dunque è totale sia da un lato che dall’altro del campo, dominio che ha condotto ad un risultato finale di 24-6.

Le cose sono peggiori di quanto ci si aspettasse in casa Panthers dove l’unica nota lieta è il ritorno in campo del running back Christian McCaffrey che nonostante le 3 settimane in IR List mette a referto 52 rushing yds in 14 att e 54 reciving yds con 5 tar. Il rapporto tra Coach Rule ed il suo Quarterback sembra sempre più ai minimi termini. Vedremo se da qui a fine stagione i due riusciranno a coesistere per il bene della squadra. Dall’altro lato invece quel furbacchione di Belichick si porta al secondo posto in division con una sola sconfitta in più dei Buffalo Bills.

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