Il riassunto di week 17 NFL

La domenica di football più incandescente dell’anno si è conclusa con tanti verdetti e mille emozioni, a chiudere una regular season NFL ad altissimo tasso di spettacolarità. Con la AFC già nelle mani dei Chiefs dalla scorsa Week 16, sono i Packers a conquistare la NFC sull’altra sponda di Conference. Decisiva la vittoria contro i Bears, che riescono comunque a strappare un biglietto per i playoff grazie alla contemporanea sconfitta dei Cardinals contro i Rams. Green Bay vola grazie a un Aaron Rodgers formato MVP (19/24 per 240 yard e 4 TD pass), che consegna alla storia una stagione memorabile per sé e per il fido Davante Adams. Il receiver chiude l’annata con 1.374 yard in 115 ricezioni e ben 18 touchdown. Chicago si tiene in partita grazie ai tre field goal di Cairo Santos, da 30, 27 e 20 yard, ma la corsa vincente di Aaron Jones da 4 yard e l’ennesima magia di Adams regalano lo strappo decisivo agli ospiti.

Alle spalle di Green Bay si posizionano Saints e Seahawks, che vincono all’ultima contro Panthers e Niners. Pur senza i runningback titolari a causa del Covid, New Orleans trova armi sufficienti grazie all’ottima prova di Drew Brees (22/32 per 201 yard e 3 TD pass), che lancia in end zone nell’ordine Jared Cook, Emmanuel Sanders e Austin Carr, e alle yard su corsa di Ty Montgomery (105 in 18 portate). Carolina, d’altronde, è assente in attacco: tra un deludente Teddy Bridgewater (13/23 per 176 yard e 2 INT) e un inguardabile P.J. Walker (5/14 per 95 yard e 3 INT) sono ben cinque gli intercetti a fine partita. Assai più sofferto è il successo di Seattle. Dopo tre quarti gli ospiti sono addirittura sotto di dieci punti contro San Francisco, guidata dai field goal dell’esordiente Tristan Vizcaino e dal rushing touchdown da 7 yard di Jeff Wilson. Nel momento del bisogno, però, si risveglia l’accoppiata composta da Russell Wilson (20/36 per 181 yard e 2 TD pass) e Tyler Lockett, che confeziona i due touchdown del sorpasso, prima che Alex Collins chiuda i conti con la corsa vincente da 8 yard.

La NFC East è di proprietà di Washington, che la strappa di mano ai Giants. Dopo i due touchdown su corsa di Jalen Hurts da 6 yard, gli Eagles di fatto smettono di giocare, tanto che Doug Pederson spedisce lo stesso rookie in panchina, facendo deragliare l’attacco tra le mani di Nate Sudfeld (5/12 per 32 yard con 1 INT e 1 fumble). Ne approfitta Alex Smith (22/32 per 162 yard con 2 TD pass, 2 INT e 1 fumble) per scrivere la storia più bella della regular season NFL, qualificandosi ai playoff dopo il calvario per la rottura della gamba destra. Decisivi i touchdown dei soliti Terry McLaurin e Logan Thomas, oltre al field goal da 42 yard di Dustin Hopkins. Peccato per New York, risalita dagli abissi di un 1-7 iniziale fino alla speranza playoff. I Cowboys vanno al tappeto sotto i colpi di Sterling Shepard (8 ricezioni per 112 yard e 1 TD), a segno con la corsa vincente da 23 yard e con il touchdown su ricezione per 10 yard su lancio di un buon Daniel Jones (17/25 per 229 yard con 2 TD pass, 1 INT e 1 fumble). Al resto pensa un pazzesco Leonard Williams (7 tackle, 3 sack, 3 tackle for loss), che riduce Andy Dalton ai minimi termini (29/47 per 243 yard e 1 INT) e rende vano il poker di field goal di Greg Zuerlein, a segno da 38, 46, 57 e 36 yard.

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Sono Buccaneers, Rams e Bears nell’ordine le ultime qualificate ai playoff in NFC. Detto di Chicago, Tampa Bay si merita il quinto posto di Conference grazie alla vittoria contro i Falcons. L’eterno Tom Brady scrive un’altra pagina di storia toccando quota 40 touchdown pass in stagione, con ben 4.633 yard al lancio e appena 12 intercetti. Il poker di giornata è siglato in egual misura dagli scatenati Antonio Brown (11 ricezioni per 138 yard e 2 TD) e Chris Godwin (5 ricezioni per 133 yard e 2 TD). In vista del Wild Card Game, Tampa Bay è però in ansia per Mike Evans, infortunatosi al ginocchio dopo essere diventato il primo giocatore nella storia NFL con almeno 1.000 yard su ricezione in ciascuna delle sue prime sette stagioni nella Lega. Atlanta, guidata da un incostante Matt Ryan (29/44 per 265 yard con 2 TD pass e 2 fumble), prova a giocarsela fino alla fine, poi soccombe sotto i colpi di Brady e compagni. Delusione cocente per i Cardinals, sconfitti dai Rams ed eliminati dalla contesa per la postseason. Grande merito all’esordiente John Wolford (22/38 per 231 yard e 1 INT), che guida l’attacco con saggezza, e a una difesa eccezionale, che sbatte la porta in faccia a Kyler Murray e al suo sostituto Chris Streveler. Un plauso su tutti va a Troy Hill, che riporta l’intercetto a Straveler per 84 yard fino al touchdown, prima che i field goal di Matt Gay da 34 e 27 yard chiudano i conti per Los Angeles.

I Chiefs si prendono una settimana di riposo contro i Chargers, mentre i Bills martellano fino alla fine e si prendono il secondo posto in AFC, escludendo i Dolphins dai playoff. Neanche nelle più rosee aspettative Los Angeles poteva sperare in una stagione da rookie come quella vissuta da Justin Herbert (396/595 per 4.336 yard con 31 TD pass e 10 INT in 15 partite giocate), che chiude l’anno con un tris di touchdown pass tra le mani di Donald Parham, Austin Ekeler e dell’ottimo Mike Williams (6 ricezioni per 108 yard e 1 TD). Kansas City schiera Chad Henne ai posti di comando (23/32 per 218 yard con 2 TD pass e 1 fumble) e, nonostante il bis di viaggi in end zone per un Darwin Thompson da 110 yard from scrimmage, perde brillantezza nel secondo tempo, uscendo sconfitta. A proposito di rosee aspettative, che stagione per Josh Allen! Il quarterback riscrive ogni record di franchigia (396/572 per 4.544 yard con 37 TD pass e 10 INT), regala il trono di receiving leader a Stefon Diggs (1.535 yard in 127 ricezioni) e mette Miami al tappeto. Isaiah McKenzie fa tris di touchdown nel solo primo tempo, con anche uno splendido punt return per 84 yard, John Brown aggiunge il punto esclamativo e il gioco è fatto. Buffalo non si ferma neanche con le riserve in campo e Antonio Williams infierisce con i touchdown su corsa da 18 e 2 yard, mentre Tua Tagovailoa fallisce malamente (35/58 per 361 yard con 1 TD pass e 3 INT) nella sua prima partita da dentro o fuori in carriera in NFL.

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Si accontentano del terzo posto di Conference gli Steelers, mentre i Browns dopo ben 17 anni di assenza volano ai playoff, al pari di Titans, Ravens e Colts. Cleveland soffre fino all’ultimo contro Pittsburgh, guidata con merito da Mason Rudolph (22/39 per 315 yard con 2 TD pass e 1 INT). Al rushing touchdown da 47 yard di Nick Chubb rispondono i field goal di Matthew Wright, poi Austin Hooper e Jarvis Landry sembrano chiudere i conti con i punti del 24-9. Nel quarto periodo, però, si scatena Rudolph, che lancia Chase Claypool e JuJu Smith-Schuster in end zone per 28 e 2 yard. Tra i Browns e i playoff c’è ancora una conversione da due punti, che fallisce sull’asse Rudolph-Claypool. Baker Mayfield conquista l’ultimo primo down utile alla causa e Cleveland può festeggiare. Molto meno sofferta è la vittoria di Baltimore, che demolisce i Bengals sotto una montagna alta ben 404 rushing yard. Ben 160 sono a opera di un meraviglioso J.K. Dobbins (13 ricezioni per 160 yard e 2 TD), altre 97 invece portano il nome di Lamar Jackson, primo quarterback nella storia NFL con almeno due stagioni da 1.000 yard su corsa. Jackson aggiunge tre touchdown pass in 10 lanci completati e per Cincinnati, guidata da un inguardabile Brandon Allen (6/21 per 48 yard e 2 INT), non c’è nulla da fare.

Atroce la sofferenza contro i Texans quanto dolce la vittoria in AFC South per i Titans. Tennessee può contare su tre armi offensive formidabili: un Ryan Tannehill tuttofare, dal touchdown pass per A.J. Brown ai due touchdown su corsa da 5 yard, un Derrick Henry dominante (34 portate per 250 yard e 2 TD) e lo stesso Brown (10 ricezioni per 151 yard e 1 TD), che supera quota 1.000 receiving yard in stagione. Dall’altra parte, però, c’è un Deshaun Watson in gran forma (28/39 per 365 yard con 3 TD pass e 1 INT), coadiuvato da un fantastico Brandin Cooks (11 ricezioni per 166 yard e 2 TD) e da un infallibile Ka’imi Fairbairn, a segno da 24, 43, 28 e 50 yard. Con l’ultimo field goal il kicker sigla la parità a quota 38, ma il trio delle meraviglie ha ancora assi nella manica e Sam Sloman può decidere la sfida prima dell’overtime. Pali centrati da 37 yard e grande gioia soprattutto per Henry, ottavo runningback nella storia a superare quota 2.000 yard su corsa in una stagione (2.027). Il runningback del futuro, invece, potrebbe essere Jonathan Taylor: il rookie dei Colts decide di fatto la sfida contro i Jaguars con le sue 253 yard in 30 portate, cui aggiunge i touchdown da 1 e 45 yard. Philip Rivers festeggia il ritorno ai playoff, mentre Jacksonville spera tra presente e futuro: nei touchdown di Laviska Shenault, a segno per 9 e 8 yard, e nella prossima prima scelta al Draft, tra Trevor Lawrence e Justin Fields.

Punto a punto due delle tre sfide senza implicazioni da playoff di questa Week 17. Kirk Cousins (28/40 per 405 yard e 3 TD pass) sfrutta la collaborazione di un Alexander Mattison da 145 yard from scrimmage, con due viaggi in end zone compresi nel prezzo, per una partita da quattro touchdown in totale. Matthew Stafford (20/31 per 293 yard con 3 TD pass e 1 INT) e i suoi Lions non demeritano affatto, soprattutto l’implacabile Marvin Jones (8 ricezioni per 180 yard e 2 TD), ma è una conversione da due punti fallita a lasciarli sul decisivo -2 al fischio finale. Vittoria sul filo di lana anche per i Raiders, che si impongono sui Broncos. Drew Lock (25/41 per 339 yard e 2 TD pass) è più costante di Derek Carr (24/38 per 371 yard con 2 TD pass e 2 INT) e ha in Jerry Jeudy un’arma in più (5 ricezioni per 140 yard e 1 TD). Dall’altra parte, però, oltre al solito Darren Waller (9 ricezioni per 117 yard e 1 TD), c’è un Josh Jacobs scatenato, che vola in touchdown da 28 e 1 yard. Il pareggio a quota 31 sarebbe il risultato più giusto, ma Las Vegas rischia la conversione da due punti, che va a segno sull’asse Carr-Waller, prima del field goal sbagliato da Brandon McManus da 63 yard.

Chiude il quadro la vittoria dei Patriots contro i Jets, che non evita a New England il primo record in negativo addirittura dal 2000 e probabilmente l’addio a Cam Newton dopo una sola stagione. Il quarterback se non altro colleziona la miglior prestazione in stagione al lancio (21/30 per 242 yard e 3 TD pass), trovando in end zone nell’ordine James White, Devin Asiasi e Sony Michel, oltre a siglare lui stesso un touchdown su ricezione in una incredibile trick play con Jakobi Meyers in versione quarterback. Sam Darnold, invece, dice addio al ruolo da titolare a New York con una prestazione mediocre (23/34 per 266 yard con 1 TD pass e 2 INT), in attesa di essere soppiantato da Fields o Lawrence dopo il prossimo Draft.

Dopo 256 partite di regular season giocate è tempo di playoff, con questo calendario:

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Indianapolis COLTS @ Buffalo BILLS – sabato 9 gennaio h. 19.05
Los Angeles RAMS @ Seattle SEAHAWKS – sabato 9 gennaio h. 22.40
Tampa Bay BUCCANEERS @ Washington FOOTBALL TEAM – domenica h. 02.15
Baltimore RAVENS @ Tennessee TITANS domenica h. 19.05
Chicago BEARS @ New Orleans SAINTS domenica h. 22.40
Cleveland BROWNS @ Pittsburgh STEELERS lunedì h. 02.15

I RISULTATI DI WEEK 17 NFL

Tampa Bay BUCCANEERS (11-5) – Atlanta FALCONS (4-12) 44-27
New York GIANTS (6-10) – Dallas COWBOYS (6-10) 23-19
New England PATRIOTS (7-9) – New York JETS (2-14) 28-14
Detroit LIONS (5-11) – Minnesota VIKINGS (7-9) 35-37
Cleveland BROWNS (11-5) – Pittsburgh STEELERS (12-4) 24-22
Cincinnati BENGALS (4-1-11) – Baltimore RAVENS (11-5) 38-3
Buffalo BILLS (13-3) – Miami DOLPHINS (10-6) 56-26
San Francisco 49ERS (6-10) – Seattle SEAHAWKS (12-4) 23-26
Los Angeles RAMS (10-6) – Arizona CARDINALS (8-8) 18-7
Indianapolis COLTS (11-5) – Jacksonville JAGUARS (1-15) 28-14
Houston TEXANS (4-12) – Tennessee TITANS (11-5) 38-41
Denver BRONCOS (5-11) – Las Vegas RAIDERS (8-8) 31-32
Kansas City CHIEFS (14-2) – Los Angeles CHARGERS (7-9) 21-38
Chicago BEARS (8-8) – Green Bay PACKERS (13-3) 16-35
Carolina PANTHERS (5-11) – New Orleans SAINTS (12-4) 33-7
Philadelphia EAGLES (4-1-11) – Washington FOOTBALL TEAM (7-9) 14-20

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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