Tutta week 4 in un solo articolo
Restano soltanto tre squadre imbattute dopo una Week 4 incandescente. Chiefs e Patriots si mantengono senza sconfitte in vetta alla AFC, dopo le sofferte vittorie contro Lions e Bills, mentre in NFC in testa ci sono i Niners, a riposo in settimana insieme ai Jets. Partiamo!
Impresa degli Eagles, che interrompono l’imbattibilità dei Packers e si rialzano dopo un periodo negativo. Green Bay parte a razzo, grazie al solito touchdown di Aaron Jones, a segno con la corsa vincente da 3 yard, e al field goal da 30 yard di Mason Crosby, che replica poi da 31 yard. Per tutto il secondo quarto, però, va in scena il monologo degli ospiti, che siglano tre touchdown in fila grazie a un fantastico Carson Wentz (16/27 per 160 yard e 3 TD pass), che lancia in end zone Alshon Jeffery per 6 yard e Dallas Goedert per 3. A questi si aggiunge il rushing touchdown da 1 yard del ritrovato Jordan Howard, che alterna 87 yard in 15 portate ad altre 28 extra in 3 ricezioni. Un prolifico Aaron Rodgers (34/53 per 422 yard con 2 TD pass, 1 INT e 1 fumble), però, replica poco prima dell’intervallo trovando Geronimo Allison in end zone per 19 yard. Wentz non si ferma dopo la pausa lunga e Howard sale a quota due in giornata ricevendo la sua pepita per 20 yard. Rodgers, però, pareggia i conti a quota 27 con la collaborazione di Jimmy Graham, che trova il touchdown per 14 yard. A decidere la sfida è ancora il runningback ex Bears, che centra il tris grazie a un’altra corsa vincente, questa volta da 2 yard. I Packers (3-1) ci provano fino all’ultimo, ma Rodgers si fa intercettare in end zone da Nigel Bradham nel drive della parità. Gli Eagles (2-2) vincono così per 34-27.
Pazzesca vittoria per i Chiefs in rimonta contro gli incredibili Lions. La partita è un’altalena di emozioni e a partire subito forte è Detroit, grazie ai field goal da 25 e 48 yard di Matt Prater e al touchdown di T.J. Hockenson, su lancio per 5 yard del fantastico Matthew Stafford (21/34 per 291 yard e 3 TD pass). Kansas City, però, pur in una giornata non eccezionale per Patrick Mahomes (24/42 per 315 yard), trova la pronta risposta, con la corsa vincente da 1 yard di LeSean McCoy e i field goal di Harrison Butker, a segno da 23 e 44 yard. Dopo l’intervallo sono gli ospiti a prendersi il vantaggio, grazie all’eccezionale Bashaud Breeland, che riporta un fumble di Kerryon Johnson per 100 yard fino alla end zone avversaria. I padroni di casa, però, non sono mai domi e rispondono con Prater, che centra i pali da 53 yard, e con i touchdown pass di Stafford, che trova per due volte il pazzesco Kenny Golladay in end zone, per 9 e 6 yard. Mahomes, però, si dimostra ancora una volta degno del titolo di MVP in carica. E’ lui a costruire due drive strepitosi che si concludono con i rushing touchdown da 1 yard di Darrel Williams. Il secondo arriva a 20 secondi dalla fine ed è il ruggito finale sulla partita. Vincono i Chiefs (4-0) per 34-30 sui Lions (2-1-1).
Straordinaria vittoria dei Browns in casa dei deludenti Ravens. Il primo tempo è equilibrato e, dopo il touchdown di Ricky Seals-Jones per 9 yard su lancio di un buon Baker Mayfield (20/30 per 342 yard con 1 TD pass e 1 INT), arriva la replica dell’altalenante Lamar Jackson (24/34 per 247 yard con 3 TD pass, 2 INT e 1 fumble), diretta a Miles Boykin per 9 yard. Dopo l’intervallo, però, ha il via il dominio di Cleveland, con un protagonista su tutti: Nick Chubb (20 portate per 165 yard e 3 TD) è indiavolato e buca la end zone avversaria per ben tre volte, da 14, 2 e 88 yard. Dontrell Hilliard aggiunge un altr rushing touchdown, da 1 yard, Austin Seibert centra i pali da 24 e 43 yard e il gioco è fatto. Jackson non molla fino all’ultimo, ma i suoi touchdown pass per Mark Andrews e Willie Snead, per 8 e 50 yard, servono soltanto per le statistiche personali. I Browns (2-2) vincono per 40-25 sui Ravens (2-2).
I Patriots soffrono più del previsto in casa degli ostici Bills e vincono soltanto in volata. Il primo quarto di Buffalo è da dimenticare: Brandon Bolden trova la corsa vincente da 4 yard, poi Matthew Slater approfitta di un punt bloccato a Corey Bojorquez per riportare il pallone per 11 yard fino alla end zone avversaria. La strepitosa difesa dei padroni di casa, guidata da un incredibile Tremaine Edmunds (11 tackle, 2 tackle for loss, 1 pass deflected), riesce però a tenere a bada un Tom Brady alquanto deludente (18/39 per 150 yard e 1 INT) e l’attacco lancia la rimonta, in particolare grazie al mai domo Frank Gore (17 portate per 109 yard). Steven Hauschka centra i pali da 46 yard, poi un Josh Allen delirante al lancio (13/28 per 153 yard con 3 INT e 1 fumble) trova almeno il rushing touchdown da 1 yard. Stephen Gostkowski allarga la forbice con il field goal da 23 yard, ma è la concussion subita da Allen, in seguito a un contatto con il deprecabile Jonathan Jones, a spegnere le speranze di vittoria dei Bills (3-1). Vincono i Patriots (4-0) per 16-10.
Seconda vittoria consecutiva per i Giants, che stendono i Redskins, ancora senza gioie fino a questo punto della stagione. Daniel Jones fa due su due da starter in carriera, anche se la prestazione al lancio non è ai livelli della precedente (23/31 per 225 yard con 1 TD pass e 2 INT). Il quarterback trova comunque Wayne Gallman in end zone per 6 yard. Il runningback, che sostituisce l’infortunato Saquon Barkley, replica poi con la corsa vincente da 1 yard. Prima dell’intervallo Dustin Hopkins e Aldrick Rosas si scambiano un field goal, a segno rispettivamente da 21 e 30 yard. In casa Washington arriva ben presto il momento di Dwayne Haskins, al posto del deludente Case Keenum (6/11 per 37 yard e 1 INT). Il rookie, però, stecca all’esordio (9/17 per 107 yard e 3 INT) e ne approfitta soprattutto Jabrill Peppers, che riporta uno tra gli intercetti per 32 yard fino alla end zone avversaria. I Redskins (0-4) latitano e i Giants (2-2) vincono agilmente per 24-3.
Niente da fare per i Dolphins, demoliti anche dai Chargers. Miami prova a credere nell’impresa e, dopo il field goal da 44 yard di Ty Long, festeggia il touchdown per 34 yard di DeVante Parker su lancio del modesto Josh Rosen (17/24 per 180 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble). Per la prima volta in stagione la squadra di casa è in vantaggio, ma la gioia dura ben poco. Un chirurgico Philip Rivers (24/30 per 310 yard e 2 TD pass), infatti, ribalta tutto con i touchdown pass per 13 yard per Troymaine Pope e per 18 per il solito Austin Ekeler. Il runningback, che alterna 60 yard in 18 portate e altre 62 extra in 5 ricezioni, sale poi a quota due touchdown in giornata grazie alla corsa vincente da 1 yard. Al resto pensano i field goal di Long, a segno da 45 e 51 yard. I Dolphins (0-4) non sono in grado di replicare e i Chargers (2-2) chiudono la partita sul 30-10 in loro favore.
Un gran primo tempo consente ai Raiders di avere ragione degli altalenanti Colts. Un preciso Derek Carr (21/31 per 189 yard e 2 TD pass) parte a razzo e lancia subito in touchdown sia Foster Moreau, per 18 yard, che Tyrell Williams, per 19. Oakland aggiunge la splendida corsa vincente da 60 yard di Trevor Davis e va in fuga. Un buon Jacoby Brissett (24/46 per 265 yard con 3 TD pass e 1 INT) parte col freno a mano tirato e si desta soltanto per trovare Jack Doyle in end zone per 5 yard. Il tight-end, per altro, resta vittima di un contatto helmet-to-helmet con il riprovevole Vontaze Burfict, che viene per questo espulso e squalificato dalla NFL per il resto della stagione. Adam Vinatieri accorcia con il field goal da 26 yard, ma Daniel Carlson risponde presente dalla medesima distanza. Brissett è poi decisivo nel quarto periodo, nel bene e nel male: dapprima lancia Chester Rodgers in touchdown per 4 yard, poi però trova le mani di Erik Harris, che lo intercetta e riporta il pallone per 30 yard fino alla end zone avversaria. A nulla serve il successivo touchdown di Eric Ebron per 48 yard, se non a fissare il punteggio finale sul 31-24 in favore dei Raiders (2-2) sui Colts (2-2). Per chi volesse qualche video dal pre-durante-post partita è disponibile sulla nostra pagina Facebook.
I Panthers vincono ancora senza Cam Newton, superando i Texans. Kyle Allen (24/34 per 232 yard e 3 fumble) non è esaltante come all’esordio stagionale e la strepitosa difesa di Houston banchetta sui suoi tre fumble persi. Al tempo stesso, però, nemmeno Deshaun Watson sa essere decisivo (21/33 per 160 yard e 1 fumble), se non con un rushing touchdown da 1 yard, in risposta a quello da 3 yard del solito Christian McCaffrey. La difesa di Carolina è straordinaria e tiene in cassaforte l’attacco dei padroni di casa, a segno soltanto con la corsa di Watson e con il field goal da 37 yard di Ka’imi Fairbain. A decidere la sfida è quindi l’altro kicker, Joey Slye, a segno da 48, 55 e 26 yard. I Panthers (2-2) vincono così 16-10 sui Texans (2-2).
Serviva una super partita ai Buccaneers per riuscire a strappare una vittoria a Los Angeles ed è proprio la squadra di Tampa che, con 55 punti, record della franchigia, contro i 40 dei Rams, riesce a portare a casa l’incontro più entusiasmante della settimana. Il primo quarto si apre con il touchdown di Barber con una corsa di 3 yard, poi nel secondo periodo il match esplode con un totale di 38 punti segnati: 2 ricezioni di Godwin (12 ricezioni per 172 yards e 2 TD), una corsa di Gurley e una ricezione di Everett, un’altra segnatura dei Buccaneers con Jones ed infine il calcio di Zuerlein da 58 yards. Se da una parte troviamo probabilmente il miglior Winston (28/41 per 385 yards, 4 TD e 1 intercetto) dall’altra parte c’è forse il peggior Goff (45/68 per 517 yards, 2 TD e 3 intercetti). Il secondo tempo sembra quasi una ripetizione del primo, con il terzo quarto che regala solamente 3 punti per squadra, mentre invece l’ultimo periodo riesce addirittura a superare il punteggio del secondo quarto: aprono sempre gli ospiti con una ricezione di Brate, ancora una corsa di Gurley, il solito TD pass per Evans e poi i Rams riescono ad arrivare a -5 con la ricezione di Kupp e l’intercetto che Peters porta direttamente in end zone. I Buccaneers riescono a tornare sul +8 grazie ad un calcio di Gay, ma la partita viene chiusa dall’ex più atteso di tutta la partita: quando manca 1 minuto al termine dell’incontro, Suh raccoglie il fumble di Goff arrivando a segnare il terzo touchdown della sua carriera che chiude il match.
Seconda sconfitta consecutiva che inchioda i Falcons all’ultimo posto della division, vincono i Titans 10-24 grazie ad un ottimo Brown che diventa il primo ricevitore dei Titans, dal 2016, a segnare almeno 2 touchdown su ricezione in una partita. È nel primo quarto che il rookie infrange il record, prima con una ricezione di 55 yards e poi con una di 11; l’attacco molto prevedibile dei Falcons riesce ad intervallare le 2 segnature con un touchdown su corsa di Smith, ma sarà l’unica volta in tutta la partita in cui i tifosi di casa vedranno la squadra arrivare in end zone. L’allungo decisivo, già nel secondo periodo, arriva con i 3 punti di Santos e poi Mariota (18/27 per 227 yards e 3 TD) che verso l’intervallo trova Davis che riceve sulle 10 di Atlanta e corre indisturbato in touchdown. Il secondo tempo è probabilmente uno dei più brutti di tutta la serata, in 30 minuti posso solo citare i 3 punti di Bryant da 42 yards e nulla di più.
Per i Cardinals arriva anche la terza sconfitta consecutiva, i Seahawks portano a casa una vittoria importante grazie soprattutto all’ottima prestazione di Carson: del 10 – 27 finale ai Cardinals resta solo l’onore di aver fatto diventare Fitzgerald il secondo giocatore con più ricezioni nella storia della NFL. La giornata parte subito male per la squadra dell’Arizona che inizia il primo quarto sbagliando un field goal e con Murray che regala il pallone a Clowney per il pick six; l’attacco di Seattle invece parte decisamente meglio e dopo i 3 punti di Myers a metà del primo periodo, arriva il secondo touchdown della giornata con Dissly che riceve direttamente in end zone il lancio di Wilson (22/28 per 240 yards e 1 TD) per il 3 – 17 (i primi punti dei Cardinals si devono ovviamente a Gonzalez) e appena prima dell’intervallo c’è tempo per altri 3 punti di Myers. La partita andrà avanti senza tante emozioni fino al touchdown su corsa di Murray (22/32 per 241 yards, 1 intercetto e 1 TD su corsa) e quello di Prosise, sempre su corsa, nell’ultimo quarto che virtualmente chiude l’incontro.
Minshew e Fournette guidano i Jaguars e condannano i Broncos alla quarta sconfitta stagionale: la partita, molto bella e combattuta, viene decisa solamente da un field goal a tempo scaduto. Intenti ad invertire il senso di marcia, i Broncos, partono molto bene e chiudono il primo tempo in vantaggio 17 – 6: nel primo quarto al TD pass di Fant risponde Lambo con il primo calcio della serata, nel secondo la squadra di casa prende il largo con un lancio di Flacco (22/38 per 303 yards, 3 TD e 1 intercetto) per Sutton e 3 punti di McManus. Chiude il primo tempo un altro field goal dei Jaguars. Al ritorno in campo è Minshew (19/33 per 213 yards e 2 TD) a diventare il protagonista della serata: 14 punti con i lanci per Armstead e O’Shaughnessy. Il vantaggio dei Jaguars aumenta a 3 minuti dalla fine grazie ad altri 3 punti di Lambo, ma nel drive successivo i Broncos trovano il controsorpasso con un lancio per Sutton a 1:32 dal termine: i sogni di gloria di Denver vengono infranti ancora dal kicker di Jacksonville che, con 14 punti totali, trova la vittoria da 33 yards a tempo ormai scaduto.
L’ottima prestazione della difesa dei Bears fa si che i Vikings non vadano oltre 2 field goal, mentre l’attacco, che perde Trubisky, gira bene e porta a casa la vittoria con 16 punti. Il primo drive della partita viene guidato a metà da Trubisky, uscirà per un infortunio alla spalla, e da Daniel (22/30 per 195 yards e 1 TD) che trova Cohen per il primo touchdown della partita, poi nel secondo quarto un fumble di Diggs regala la possibilità ai Bears di chiudere a 10 il primo tempo con il field goal di Pineiro. Nel secondo tempo è un fumble di Cousins dopo l’ennesimo sack a concedere altri 3 punti al kicker dei Bears, che si ripeterà ancora al termine del penultimo periodo. Prima che la partita finisca, l’ultimo quarto regala finalmente ai tifosi ospiti i primi ed unici punti dei Vikings: i punti però solo 6 perché non riesce la conversione da 2 punti dopo il touchdown su corsa di Cook.
In una partita in cui i quarterbacks di entrambe le squadre subiscono un intercetto a testa e segnano 0 touchdown, gioiscono i Saints per 12-10 che per la prima volta dal 1998 vincono un incontro senza fare neanche un touchdown, ma è sufficiente per infrangere l’imbattibilità dei Cowboys. Sono proprio gli ospiti a passare in vantaggio con un field goal di Maher dopo l’intercetto di Awuzie; nel secondo quarto Lutz ha il piede caldo e mette a segno ben 3 calci per il 9 – 3 col quale si va all’intervallo. L’unico touchdown della partita viene segnato nel terzo quarto con una corsa di Elliott al quale risponde, nell’ultimo periodo, ancora Lutz che fissa il punteggio sul 12 – 10: i Cowboys hanno anche l’ultimo possesso della partita ma l’Hail Mary di Prescott a 2 secondi dal termine viene intercettato da Williams,
I pronostici vengono confermati e gli Steelers vincono per la 17esima volta consecutiva il Monday Night; nello scontro diretto della division la squadra di Pittsburgh trova la prima vittoria stagionale per 27 – 3 e lascia a 0 il conteggio delle “win” dei Bengals. Un fumble di Johnson nel primo quarto concede la possibilità ai Bengals di passare in vantaggio con il field goal di Bullock ma da qui in poi saranno solo i padroni di casa a segnare: nel secondo periodo il TD pass di Conner e il field goal di Boswell chiudono la prima frazione di gara sul 10 a 3. Il secondo tempo si apre con due touchdowns ovviamente degli Steelers: il primo nasce da una corsa di Samuel, il secondo invece è un lancio di 43 yards di Rudolph (24/28 per 229 yards e 2 TD), titolare di una prestazione quasi perfetta, per Johnson che riscatta la palla persa nel primo tempo. Nell’ultimo quarto c’è ancora un po’ di gloria per Boswell che segna altri 3 punti da 49 yards e chiude la partita.
Spettacolare il Thursday Night in programma per domani, con i Rams a fare visita ai Seahawks. Domenica, poi, tante altre sfide da non perdere, su tutte quella tra Cowboys e Packers. A chiudere il lotto è il Monday Night tra gli imbattuti Niners e i rampanti Browns. A riposo due squadre, Dolphins e Lions.
Jennifer Lopez e Shakira all’halftime show del Super Bowl LIV
Pubblicità
Articolo a cura di Alessio Salerio e Massimiliano Poli