NFL Preview 2017: Oakland Raiders

La stagione 2016 dei Silver & Black si è conclusa nel peggiore dei modi nonostante la squadra sia riuscita a conquistare, per la prima volta dopo 14 anni, la qualificazione ai playoff. L’infortunio di Carr, il crollo psicologico dell’intera squadra, la sconfitta nell’ultima di regular season che ha permesso ai Chiefs di conquistare per via del miglior record negli scontri diretti il primo posto nella AFC West, la pesante sconfitta contro i non certo irresistibili Texans nel Wild Card game… insomma, la gioia per il 12-4 conquistato dai ragazzi di coach Del Rio ha presto lasciato il posto all’amarezza ed ai rimpianti.

Con ancora in bocca il gusto amaro della sconfitta i Raiders si sono messi all’opera per rinforzare la squadra e preparare un nuovo assalto alla vetta della NFL. Anche quest’anno sarà importante evitare di farsi distrarre dalle previsioni dei media, che danno i nero-argento come possibili primi rivali dei Patriots nella corsa al titolo di Conference.

il GM Reggie McKenzie ha blindato con una estensione di contratto di cinque anni i gioiellini Derek Carr, dimostratosi il franchise QB che la squadra cercava dai tempi di Rich Gannon, e Gabe Jackson, la RG che non ha concesso neanche un sack in 735 azioni di passaggio. Sia Carr che Jackson sono ora sotto contratto fino al 2022 compreso.

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Dei tredici free agent nero-argento solo il LS Jon Condo ha rinnovato il contratto. L’ILB Perry Riley Jr. resta ancora in attesa di una offerta di lavoro e gli altri undici giocatori hanno trovato casa altrove, in alcuni casi con un ricco contratto che non avrebbero mai ottenuto ad Oakland.

In Free Agency sono arrivati dei rinforzi: l’OL Marshall Newhouse, il WR Cordarrelle Patterson, il TE Jared Cook, il QB E.J. Manuel e il LB Jelani Jenkins. Il vuoto lasciato dalla partenza del RB Latavius Murray è stato colmato dal ritorno dalla “pensione” dell’idolo locale Marshawn Lynch.

Al Draft McKenzie ha rinforzato la secondaria scegliendo il CB di Ohio State Gareon Conley e il S di Connecticut Obi Melifonwu nei primi due round. Sono arrivati poi il DT Eddie Vanderdoes da UCLA, il T David Sharpe da Florida, l’ILB Marquel Lee da Wake Forest ed alcuni altri ragazzi che dovranno dimostrare di meritare un posto in squadra. Vi rimandiamo alla nostra analisi del Draft per i dettagli.

OFFENSE

Sulla carta l’attacco guidato dal nuovo offensive coordinator Todd Downing ha tutto quel che serve per segnare 40 punti a partita. Il QB Derek Carr, in crescita continua dal suo ingresso tra i professionisti nel 2014, ha dimostrato nel 2016 di saper distribuire palla con precisione (28 TD contro 6 intercetti) e di poter colpire con lanci lunghi quando necessario.

Derek Carr Raiders

A proteggerlo c’è una linea composta per tre quinti da Pro Bowler e capace di concedere pochissimi sack (solo 18 nella scorsa stagione). Certamente c’è da capire chi sia il giocatore migliore per rinforzare l’esterno del lato destro; saranno in tanti a darsi battaglia per il posto da RT.

Oltre ai vari Amari Cooper, Michael Crabtree e Seth Roberts, Carr avrà altre due armi da sfruttare: il TE Jared Cook e il WR Cordarrelle Patterson, desideroso di dimostrare di essere un giocatore completo e non solamente un ottimo returner.

La linea offensiva nel 2016 si è dimostrata capace di eccellere anche nel run blocking, con Donald Penn, Kelechi Osemele e Rodney Hudson classificatisi rispettivamente terzo tra i T, sesto tra le G e quarto tra i C per le prestazioni nelle azioni di corsa.

A dare manforte ai promettenti giovani RB Jalen Richard e DeAndre Washington quest’anno ci sarà Marshawn “Beast Mode” Lynch, desideroso di rimettersi in gioco con l’obiettivo di riportare il Lombardi Trophy nella sua città natale.

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DEFENSE

L’anno scorso è stata certamente l’anello debole della squadra: la secondaria ha concesso troppe yard e troppi big play e la difesa nel suo complesso ha messo a segno pochissimi sack (i Raiders si sono classificati ultimi in NFL con 25 sack – 11 dei quali di Khalil Mack). Il CB Sean Smith ha avuto una stagione difficile e dovrà cercare di rilanciarsi, dimostrando che si è trattato solamente di una anomalia.

Si riparte ovviamente da Khalil Mack, il Defensive Player of the Year in carica e ci si aspetta grandi cose anche da Karl Joseph, il S che lo scorso anno rientrava da un brutto infortunio subito al college.

khalil-mack-raiders-broncos

La squadra ha finalmente interrotto l’esperimento DJ Hayden, rivelatosi una delusione e lasciato andar via in Free Agency. Anche il LB Malcolm Smith è stato lasciato libero di cercare fortuna altrove e la squadra ha deciso di rivoluzionare l’interno della linea difensiva tagliando il DT Dan Williams e non rinnovando Stacy McGee.

I rinforzi arrivati al Draft per dare una mano nella secondaria sembrano promettenti e McKenzie e Del Rio sono fiduciosi che il DL Mario Edwards Jr. possa riprendere da quanto di buono aveva fatto vedere nel suo anno da rookie (il 2016 lo ha perso quasi tutto per infortunio) e che il sophomore Jihad Ward e i rookie Eddie Vanderdoes e Treyvon Hester possano contribuire a rinforzare l’interno della linea.

Resta il punto interrogativo relativamente alla posizione di ILB. I Raiders hanno deciso, almeno per il momento, di non offrire un nuovo contratto a Perry Riley Jr., che pur si era comportato bene la scorsa stagione. L’arrivo di Jelani Jenkins non ha certamente acceso l’entusiasmo dei tifosi e il rookie Marquel Lee è una incognita da scoprire. Il ritorno dall’infortunio di Ben Heeney dà profondità ma non grande qualità ad un reparto che nell’Offseason Program ha visto i semi-sconosciuti Tyrell Adams e Cory James tra i “titolari”.

Vedremo cosa verrà fuori dal Training Camp che inizierà a fine luglio. Se le prestazioni dei giovani presenti nel roster non sarà soddisfacente il GM dovrà tornare sul mercato per prendere un ILB free agent o buttarsi su qualche giocatore tagliato dalle altre squadre.

SPECIAL TEAMS

Una piccola parentesi la vogliamo dedicare anche agli special team. I Raiders hanno perso alcuni ottimi giocatori come Brynden Trawick, Daren Bates e Andre Holmes ma hanno guadagnato un KR di tutto rispetto come Cordarrelle Patterson.

Marquette King è uno dei migliori punter della NFL, Jon Condo è un rispettato LS e Sebastian Janikowski si tiene in ottimo stato di forma per non rischiare di farsi fregare il posto dal nostro Giorgio Tavecchio, attualmente nel 90-men roster come secondo kicker.

Il coordinatore del reparto Brad Seely lo ha reso ben chiaro ai suoi giocatori: fare bene negli special team può fare la differenza tra avere uno stipendio e ritrovarsi a guardare la NFL dal divano di casa. Tutti, in proporzione al loro utilizzo in attacco e in difesa, devono farsi trovare pronti e contribuire anche nelle occasioni in cui sono chiamati in causa gli specialisti.

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COACHING STAFF

Se i Raiders hanno fatto un grande salto di qualità negli ultimi due anni non è soltanto merito delle mosse di Reggie McKenzie. Un notevole contributo nel cambiare la mentalità della squadra rispetto ai tempi di Dennis Allen lo ha dato l’head coach Jack Del Rio.

Del Rio ha trasmesso ai giocatori la sua grinta e il suo carattere, e in tante occasioni nel 2016 ha dimostrato di avere coraggio e soprattutto di sapere quando osare. Chi ha seguito la squadra lo scorso anno lo sa bene, ma a vantaggio di chi non ha avuto molte occasioni di veder giocare i Raiders vale la pena ricordarlo: il record di 12-4 non rappresenta una squadra che ha messo sotto gli avversari, ma è il risultato raggiunto da un gruppo capace di strappare la vittoria con le unghie e con i denti anche quando tutto avrebbe portato a gettare la spugna. I Silver & Black hanno recuperato partite sul finale e bloccato comeback avversari grazie alla grinta ed alla determinazione che i giocatori hanno assorbito dal loro head coach.

L’attacco dei Raiders nel 2016 è risultato a tratti esplosivo ed a tratti prevedibile e conservativo. L’offensive coordinator Bill Musgrave è stato lasciato andare (è finito ai Broncos) e il giovane e promettente QB coach Todd Downing è stato promosso alla guida di un reparto che promette di far scintille. Downing ha chiarito che non ci saranno rivoluzioni nella filosofia offensiva dei nero-argento, ma si lavorerà per correggere gli errori del passato e per sfruttare al massimo le armi a disposizione.

La difesa dovrà fare un notevole salto di qualità se i Silver & Black vorranno lottare per il Lombardi Trophy. Lo scorso anno in troppe occasioni ci sono stati errori di comunicazione o di esecuzione e i QB avversari hanno avuto vita facile. Il defensive coordinator Ken Norton Jr. ha conservato il suo posto di lavoro anche se molti tifosi chiedevano la sua testa. I Giocatori amano la sua grinta, ma il coach dovrà dimostrare di aver meritato la riconferma. Del Rio ha identificato nella secondaria la principale causa delle prestazioni insufficienti del reparto ed allora l’unico ad aver pagato è stato il DB coach Marcus Robertson (anche lui finito poi a Denver). Per Norton sarà l’anno della verità; non ci sono più giustificazioni ed in caso di un nuovo insuccesso sarà difficile che non salti anche la sua poltrona.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

I Raiders dovranno confermare di essere tornati competitivi. L’obiettivo è vincere la AFC West e andare fino in fondo nei playoff. Sarebbe auspicabile confermare il 12-4 o fare addirittura meglio, ma sarà fondamentale ottenere buoni risultati grazie a prestazioni convincenti e non altalenanti. Il carattere deve essere la base su cui costruire qualcosa di importante ma i tifosi quest’anno vogliono soffrire decisamente meno e godersi uno spettacolo migliore in tutte le fasi del gioco.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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