NFL Preview 2017: Minnesota Vikings

Dopo il gravissimo infortunio di Teddy Bridgewater, le speranze dei Vikings si aggrappavano quasi esclusivamente sulla difesa e al loro head coach Mike Zimmer. La partenza scintillante (5-0 dopo le prime 5 week) aveva illuso tutta la tifoseria, ma le costanti difficoltà offensive e il naturale calo delle prestazioni difensive, hanno portato Minnesota da sicura vincitrice della NFC North a non riuscire neppure a centrare una wild card.

I Vikings si presentano di nuovo come la rivale principale dei Packers, anche se determinate need non sono state del tutto coperte durante l’off-season.

Top 10 2016

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OFFENSE

La notizia più eclatante è che dopo quasi dieci anni nel backfield non ci sarà più Adrian Peterson, che dopo essere stato scaricato dalla dirigenza, si è accasato dai New Orleans Saints alla ricerca di nuovi stimoli. La firma di Latavius Murray (avvenuta nonostante l’infortunio alla caviglia) ex running back dei Raiders reduce da buone stagioni, ma soprattutto la scelta del running back da Florida State, Dalvin Cook (Round: 2 / Pick: 41) cercheranno di coprire il buco dell’ex Sooner, con Cook favorito per il posto da titolare.

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bradford vikings

L’offensive line della scorsa stagione era disastrosa (ventinovesima nei ranking di PFF) anche a causa di una moltitudine di infortuni che hanno reso veramente difficile la protezione di Bradford, il left tackle titolare Matt Kalil si è trasferito a Carolina, mentre ai Vikings sono arrivati Mike Remmers dai Panthers e Riley Reiff dai Lions, entrambi tackle veterani, ma non di sicurissimo affidamento. Dal draft è arrivato il centro Pat Elfein da Ohio State, che si giocherà il posto da titolare con Nick Easton.

Sotto il centro ci sarà di nuovo Sam Bradford, reduce forse dalla sua migliore stagione in NFL condita dal record di passaggi completati in una singola stagione (71.6%), numeri gonfiati da un attacco particolarmente restio a lanci lunghi. Stephon Diggs e il sorprendente Adam Thielen saranno le armi principali del quarterback ex Oklahoma.
Ovviamente tutti i tifosi dei Vikings aspettano notizie positive da Teddy Bridgewater, che è reduce dal gravissimo infortunio al ginocchio subito la scorsa off-season. Sembrerebbe che, nonostante qualche lancio durante il training camp, sarà ancora un anno ai box per l’ex Louisville.

DEFENSE

Sulla difesa c’è ben poco da dire: potenzialmente potrà essere una delle migliori unit della lega.
Il front seven fa paura: Hunter e Griffen saranno lo spauracchio di ogni linea offensiva avversaria, mentre Linval Joseph (che ha appena rinnovato per 50 milioni per 4 anni) è una sicurezza contro il run game.

minnesota vikings

Nel reparto linebacker l’ormai rodata coppia ex Bruins, Kendricks e Barr, sono un punto fermo della squadra, sia per la leadership sul campo, sia per le solide prestazioni.
Le secondarie saranno guidate da una delle migliori safety della lega ovvero Harrison Smith, reduce da una stagione esaltante e dal cornerback Xavier Rhodes che è migliorato progressivamente negli anni tanto da diventare uno starter più che affidabile. Tutto sarà orchestrato da Mike Zimmer, una sicurezza in fatto di difesa.

COACHING STAFF

L’head coach sarà ancora Mike Zimmer che è considerato come uno dei migliori allenatori della lega, tanto da essere nominato più volte come possibile coach of the year all’inizio della scorsa stagione, prima della disastrosa decaduta della squadra.

zimmer vikings

Come offensive coordinator è rimasto Pat Shurmur, che aveva sostituito il deludente Norv Turner durante la stagione, senza grandi miglioramenti. Per questo il lato offensivo rimane l’incognita più grande di Minnesota, che senza grandi stravolgimenti, rischia di ritrovarsi con lo stesso attacco dello scorso anno, che non ha portato assolutamente a nulla.
George Edwards sarà per la quarta stagione il defensive coordinator, anche se il vero guru della difesa rimane Zimmer.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

I Minnesota Vikings sono, potenzialmente, una squadra che potrebbe dare molto fastidio nella NFC, tutto dipenderà dall’efficienza difensiva, che non dovrà mai scendere durante la stagione, ma soprattutto dipenderà dalle prestazioni dell’offensive line, che dovrà migliorare sensibilmente per dare il tempo giusto a Bradford nel cercare di migliorare il suo gioco.  

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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