Il riassunto di Week 14 NFL
Una tra le regular season NFL più equilibrate degli ultimi anni vede i Cardinals raggiunti da Buccaneers e Packers in vetta alla NFC, mentre sono Chiefs, Patriots e Titans i nuovi padroni di AFC. Ci sono le ultime quattro squadre in bye, Colts, Dolphins, Eagles e Patriots, ci sono soprattutto emozioni a non finire in una Week 14 da non perdere: partiamo!
Il risultato finale di 36 a 28 in favore dei Vikings (6-7) contro gli Steelers (6-6-1) potrebbe far pensare ad una partita combattuta fino alla fine: in realtà i Vikings hanno dominato l’incontro fino a quando hanno deciso di mollare l’acceleratore sul 29 a 0 lasciando gli avversari liberi di segnare 20 punti consecutivi. La squadra del Minnesota ha fatto quello che voleva in attacco e in difesa con Cook (27×205 yard e 2 TD) che più di tutti ha approfittato di un reparto spaesato a causa dell’assenza di Watt, al termine del primo tempo aveva già due touchdown e 153 yard, mentre Jefferson (7×79 yard e 1 TD) ha ringraziato per la minima o quasi inesistente copertura datagli dalla secondaria. Nonostante tutto gli Steelers hanno anche avuto la seria possibilità di pareggiare l’incontro: a 2:18 dal termine, con le ricezioni di Claypool e Johnson, riescono a guadagnare il terreno necessario che li porta dalle proprie 4 fino alle 12 dei Vikings. 3 secondi rimasti sul cronometro sono sufficienti per provare l’ultima azione, il lancio di Roethlisberger (28/40 per 308 yard, 3 TD e 1 INT) per Freiermuth è perfetto ma il tight end droppa la palla grazie all’intervento tempestivo di Harrison che chiude ogni speranza per il team di Pittsburgh. Cousins chiude l’incontro con 14 completi su 31 per 216 yard, 2 intercetti e 2 touchdown.
Tra i Washington (6-7) e i Cowboys (9-4) sono i secondi a spuntarla per 27 a 20, una partita decisamente dominata dalla difesa di Dallas. Nel primo tempo Heinicke (11/25 per 122 yard, 1 TD e 1 INT) e compagni non riescono a guadagnare più di 29 yard e sarebbe potuto andare peggio se tre potenziali intercetti non fossero stati droppati; la partita del quarterback è stata un vero incubo perché la pass rush dei Cowboys, per la prima volta al completo, non gli ha dato un secondo di respiro: prima un grande intercetto di Gregory permette all’attacco di Dallas di segnare il primo touchdown della partita, poi è un fumble di Heinicke causato da Parson, fumble che viene portato in end zone. L’attacco guidato da Prescott (22/39 per 211 yard, 1 TD e 2 INT) si è appoggiato alla difesa, fortunatamente perché non è stata affatto una buona giornata per il quarterback e i compagni: come Heinicke, anche Prescott deve ringraziare se ha finito l’incontro con “soli” due intercetti.
La settimana impegnativa dei Jaguars (2-11) si è chiusa con una rotonda sconfitta per 20 a 0 contro i Titans (9-4): da quello che emerge pare che coach Meyer abbia avuto dei duri confronti con i giocatori e che abbia apostrofato i suoi assistenti con il termine “perdenti”, difficilmente ci saremmo aspettati un esito differente. La cosa peggiore per i tifosi dei Jaguars è che Lawrence non sembra dare segni di miglioramento, anzi, a volte pare pure peggio: la pressione esercitata dalla difesa dei Titans lo ha costretto ad una fuga continua e conseguenti lanci, imprecisi, in corsa che alla fine gli hanno fatto chiudere con 24 completi su 40 per 221 yard e 4 intercetti. Dall’altra parte l’attacco si è accontentato del compitino per poter vincere la partita, buone corse e lanci corti per lo più; Tannehill ovviamente non potrà mostrare statistiche da capogiro ma si è dimostrato molto efficiente: 20/31 per 191 yard e 4 corse per 29 yard con un touchdown. Il running back più utilizzato è stato Foreman che con le sue 13 corse ha portato a casa 47 yard e un touchdown.
Sono tre i touchdown che alla fine della partita separano i Seahawks (5-8) dai Texans (2-11) nel risultato di 33 a 13 ma per un attimo è sembrato che la squadra di Houston potesse ribaltare i pronostici: riescono a segnare un touchdown nel drive iniziale e poi fanno un ottimo lavoro nel tenere il più possibile la palla lontana dalle mani di Wilson e compagni, il terzo drive offensivo della squadra di Seattle è arrivato quando mancavano 6 minuti all’intervallo. I Texans pagano a lungo andare la ovvia mancanza di talento, nel secondo tempo, che comunque si è chiuso sul 16 a 13 per i Seahawks, Wilson (17/28 per 260 yard e 2 TD) annulla la secondaria di Houston con i lanci lunghi per Lockett (5×142 yard e 1 TD) e con la corsa da 47 yard in touchdown di Penny (16×137 yard e 2 TD) nell’ultimo quarto che chiude la partita. Bisogna fare una menzione per tutti quelli che al fantasy avevano puntato, ad inizio anno, su Metcalf: non è stato fortunato neanche in questa partita, prima l’imprecisione di Wilson che lo avrebbe lanciato in end zone e poi la pass interference che subisce sempre in end zone senza la quale avrebbe sicuramente segnato. Per i Texans Mills si è comportato discretamente completando 33 dei 49 lanci tentati per 331 yard e un touchdown.
Il gesto fatto dai Raiders (6-7) prima del calcio d’inizio, vale a dire posizionarsi sul logo dei Chiefs (9-4) a metà campo, magari voleva sembrare un pronostico della partita: i padroni di casa infatti non ci hanno messo tanto a stabilire un vantaggio di 3 touchdown che aumenterà per tutta la serata fino al 48 a 9 finale. Nella prima azione Jacobs perde la palla che viene portata in end zone da Hughes, poi dopo un paio di drive dei Raiders terminati con grandi perdite e sack, i Chiefs segnano due volte: la prima è una ricezione di Williams e la seconda è una corsa da 5 yard di Edwards-Helaire. Le cose peggiorano per il team di Las Vegas quando un lancio di Carr (33/45 per 266 yard, 1 TD e 1 INT) per Moreau viene intercettato e Renfrow subisce un fumble, grazie a questi due turnover i Chiefs segnano altri due touchdown prima dell’intervallo. Impeccabile la partita di Mahomes che sbaglia solo 4 lanci su 24 per 258 yard e due touchdown.
Nonostante il punteggio finale dica 30 a 9 in favore dei Saints (6-7), i Jets (3-10) hanno avuto la possibilità di vincere la partita: sembra strano, è vero, però la seppur rivedibile difesa di New York avrebbe fronteggiato un quarterback con un dito rotto e capace quindi di corse o lanci corti; per Wilson tutto ciò significava non aver l’obbligo di fare tanti punti per vincere. All’inizio dell’ultimo quarto i Jets sono sotto 13 a 6 ma con il possesso e quindi la chance di pareggiare: il problema è che Wilson ha giocato forse una delle sue peggiori partite da quando è nella NFL. Gli errori del quarterback non si contano, una banale imprecisione nega un facile touchdown a Crowder, viene quasi intercettato nel drive iniziale, sbaglia un lancio accademico per Griffin…sul 16 a 6 è un brutto lancio per Cole a spegnere le speranze di convertire un quarto tentativo che avrebbe fatto guadagnare abbastanza terreno per provare un field goal: Wilson chiude la partita con 19 su 42 per 202 yard, numeri che comunque sono condizionati dal garbage time. Dall’altra parte l’attacco dei Saints si è basato, come già detto, su corse, lanci corti e tanto Kamara: Hill, nonostante il dito rotto sbaglia solo 6 lanci su 21 per 175 yard, correndo 11 volte per 73 yard e 2 touchdown; il running back invece guadagna 120 yard su 27 corse e segna un touchdown, inoltre riceve 4 volte per 25 yard.
C’era molta elettricità nell’aria dal ritorno di Newton come starter nell’attacco dei Panthers (5-8) e da quando si è rimesso la divisa che lo ha vestito per tanti anni è sempre stato la prima scelta: il problema è che da quando è tornato i Panthers hanno perso tutte le partite, compresa l’ultima contro i Falcons (6-7) 29 a 21. La serata prometteva bene grazie al touchdown proprio del quarterback nel primo quarto, da li in poi però i Falcons sono entrati in partita e hanno preso il largo grazie anche agli svariati errori di Newton: concede il vantaggio agli avversari con un pick-six perché non si accorge del linebacker Walker e nel secondo tempo subisce un fumble che il team di Atlanta capitalizza nel drive successivo. Probabilmente è l’ultima volta che vedremo Newton partire titolare, intanto finisce questa partita con 15 completi su 23 per 178 yard e due turnover; Walker al suo posto fallisce 6 lanci su 12 per 75 yard, un touchdown e un intercetto. I Falcons dall’altra parte si godono Ryan che chiude la serata con un 19 su 28 per 190 yard e un touchdown, Patterson corre 16 volte per un guadagno totale di 58 yard e segna un touchdown.
I Bills (7-6) rimontano i Buccaneers (10-3), poi vengono sconfitti in overtime. Il primo tempo di Tampa Bay è devastante, a partire dalla corsa vincente da 47 yard di un enorme Leonard Fournette (19 portate per 113 yard e 1 TD), cui fa seguito il touchdown pass del decisivo Tom Brady (31/46 per 363 yard e 2 TD pass) per 13 yard per Mike Evans e il rushing touchdown da 1 yard dello stesso Brady. Tyler Bass risponde da 21 yard al field goal da 23 di Ryan Succop, ma Josh Allen (36/54 per 308 yard con 2 TD pass e 1 INT) è preda di un dominante Devin White (10 tackle, 1.5 sack, 1 tackle for loss) e della difesa dei padroni di casa. Ne esce in primis con una fantastica prestazione su corsa (12 portate per 109 yard e 1 TD), culminata con il viaggio in end zone da 18 yard palla alla mano, poi ritrovando sicurezza al lancio, che gli consente di festeggiare i touchown pass per Dawson Knox per 15 yard e per Gabriel Davis per 4 nell’ultimo periodo. Buffalo avrebbe anche la possibilità di vincerla, ma si affida a Bass per completare la rimonta con il field goal da 25 yard. In overtime Allen non riesce a essere decisivo, mentre Brady sì: il lancio per Breshad Perriman è perfetto e il ricevitore vola in touchdown per 58 yard. Vincono così i Buccaneers per 33-27 sui Bills.
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Niente da fare per i Bears (4-9) contro i Packers (10-3) di un sontuoso Aaron Rodgers (29/37 per 341 yard e 4 TD pass). E dire che fino all’intervallo è proprio Chicago ad avere il controllo del match, grazie ai touchdown pass di un altalenante Justin Fields (18/33 per 224 yard con 2 TD pass, 2 INT e 1 fumble) per Jakeem Grant per 46 yard e per Damiere Byrd per 54. Grant fa il fenomeno e aggiunge anche un fantastico punt return da ben 97 yard fino alla end zone avversaria, Cairo Santos centra i pali da 23 e 44 yard e gli ospiti sono in vantaggio. Nel secondo tempo, però, la macchina offensiva si inceppa clamorosamente ed è Rodgers a prendere il sopravvento. Allen Lazard e un magico Davante Adams (10 ricezioni per 121 yard e 2 TD) avevano già ricevuto un paio di perle del quarterback, che raddoppia con i lanci in end zone per Aaron Jones e nuovamente per Adams, a segno rispettivamente per 23 e 3 yard. Il runningback aggiunge la corsa vincente da 3 yard e la devastante rimonta è servita, senza che l’ultimo field goal di Santos da 43 yard possa servire a qualcosa. Vincono i Packers per 45-30 contro i Bears.
Buccaneers e Packers raggiungono i Cardinals (10-3) in vetta alla NFC, dopo la sconfitta contro gli scatenati Rams (9-4). Scatenato è, soprattutto, Matthew Stafford (23/30 per 287 yard con 3 TD pass e 1 fumble), che si regala un altro tris di touchdown pass da urlo e decide la partita. Apre le danze Odell Beckham per 3 yard, poi nel terzo quarto sono Van Jefferson per 52 e il solito Cooper Kupp (13 ricezioni per 123 yard e 1 TD) per 4 yard ad allargare la forbice. Kyler Murray (32/49 per 383 yard con 2 INT e 1 fumble) vive una partita di clamorosi alti e bassi, ma con l’aiuto di un James Conner da 14 rushing touchdown in stagione, con l’aggiunta dei due da 1 e 8 yard di giornata, riesce a tenere viva la speranza. Matt Prater è un fenomeno e centra i pali da 53, 53 e 49 yard, ma Matt Gay è all’altezza e risponde da 55, 35 e 33 yard. I Cardinals sono costretti all’onside kick per un’ultima occasione e, per la quarta volta in questa folle Week 14, la giocata va a segno. Un imperioso Aaron Donald (5 tackle, 3 sack, 3 tackle for loss, 1 pass deflected), però, ha altre idee in testa, ferma Murray e regala la vittoria finale per 30-23 ai suoi Rams.
I Browns (7-6) vincono una partita esaltante contro i Ravens (8-5). L’infortunio a Lamar Jackson complica un primo tempo da incubo per Baltimore, a segno soltanto grazie ai field goal di Justin Tucker da 50 e 42 yard. Nel frattempo i touchdown pass di un buon Baker Mayfield (22/32 per 190 yard con 2 TD pass e 1 INT) per Jarvis Landry e Austin Hooper, per 9 e 1 yard, e il fumble recuperato e riportato da un devastante Myles Garrett per 15 yard fino alla end zone avversaria fanno volare i padroni di casa. Dopo l’intervallo, Tucker centra i pali anche da 55 yard e accorcia, Latavius Murray varca la end zone su corsa da 1 yard, ma la partita sembra ormai segnata. Le ricezioni di un grande Rashod Bateman (7 per 103 yard) e di un pazzesco Mark Andrews (11 per 115 yard e 1 TD) danno però fiducia a Tyler Huntley (27/38 per 270 yard con 1 TD pass e 2 fumble), che porta i Ravens sul -2 con il touchdown pass per il suo tight-end. I Browns si fanno incredibilmente sfuggire il successivo onside kick, ma Huntley non li punisce e la difesa tiene vivo il vantaggio sul 24-22 fino al fischio finale.
I Niners (7-6) si fanno rimontare dai Bengals (7-6), ma in overtime conquistano una vittoria a dir poco preziosa. Robbie Gould ed Evan McPherson si scambiano un field goal da 33 yard l’uno e da 37 l’altro, poi l’eclettismo di Deebo Samuel colpisce con la corsa vincente da 27 yard. McPherson batte un colpo da 28 yard, Gould replica da 24, ma è un eccezionale Jimmy Garoppolo (27/41 per 296 yard e 2 TD pass) ad allargare la forbice con il touchdown pass per 14 yard per il magistrale George Kittle (13 ricezioni per 151 yard e 1 TD). Non appena Joe Burrow (25/34 per 348 yard con 2 TD pass e 1 fumble) riesce a uscire dalla morsa di Azeez Al-Shaair (11 tackle, 1 sack, 3 tackle for loss, 1 pass deflected) e compagni, però, per San Francisco son dolori. La connection con Ja’Marr Chase si impreziosise di altre due gemme e il rookie wide receiver vola in touchdown per 17 e 32 yard. In overtime, McPherson è glaciale nel centrare i pali da 41 yard, ma Garoppolo ha l’asso nella manica: le ricezioni di Kittle e il touchdown pass per 11 yard per l’acrobatico Brandon Aiyuk sono realtà e i Niners vincono 26-23 sui Bengals.
Devastante vittoria per i Chargers (8-5) contro i deludenti Giants (4-9). L’assenza di Daniel Jones e di tante altre pedine in attacco riduce New York ai minimi termini, guidata da un impreciso Mike Glennon (17/36 per 191 yard con 2 TD pass, 1 INT e 1 fumble). Il quarterback lancia Elijhaa Penny in end zone per 3 yard dopo la corsa vincente da 1 yard di Austin Ekeler, poi viene annullato fino al garbage time. Nel frattempo, è un fantastico Justin Herbert (23/31 per 275 yard e 3 TD pass) a dominare la scena, con i bellissimi touchdown pass per Josh Palmer, Jalen Guyton e Jared Cook, rispettivamente per 12, 59 e 1 yard. Dustin Hopkins centra i pali da 28 e 39 yard e il gioco è fatto, senza che gli ospiti possano replicare. A partita già di fatto archiviata servono soltanto per le statistiche il touchdown su ricezione per 18 yard di Saquon Barkley e quello su corsa da 7 yard dello stesso Glennon. I Chargers vincono 37-21 sui Giants.
I Broncos (7-6) passeggiano senza problemi contro i Lions (1-1-11). A dirla tutta, Detroit riesce a dare battaglia fino all’intervallo, grazie al touchdown pass di Jared Goff (24/39 per 215 yard con 1 TD pass e 1 INT) per Kalif Raymond per 7 yard e al field goal da 36 yard di Riley Patterson. Denver, però, si affida alla potenza dei propri due runningback per mantenere il vantaggio e scappare poi nel secondo tempo. Javonte Williams alterna 73 rushing yard in 15 portate con un touchdown su corsa da 5 yard a un secondo viaggio in end zone, questa volta su ricezione per 10 yard. Un ottimo Melvin Gordon (24 portate per 111 yard e 2 TD), invece, fa il bis di rushing touchdown e festeggia prima da 1 e poi da 14 yard. La straordinaria difesa, guidata da Dre’Mont Jones (3 tackle, 2 sack, 3 tackle for loss, 1 pass deflected), mette la museruola a Goff e a completare l’opera è Albert Okwuegbunam, su lancio per 4 yard di un chirurgico Teddy Bridgewater (18/25 per 179 yard e 2 TD pass). Vincono con distacco i Broncos, 38-10 sui Lions.
Una Week 15 che si preannuncia caldissima inizia con il bel Thursday Night tra Chargers e Chiefs, prima che Browns-Raiders e Colts-Patriots diano il via al nuovo appuntamento del sabato sera. Domenica, invece, la sfida tra Ravens e Packers si preannuncia da non perdere, prima che i Buccaneers sfidino i Saints nel Sunday Night. Chiude il Monday Night tra Bears e Vikings.
a cura di Massimiliano Poli e Alessio Salerio