Quasi addormentati (Washington Football Team vs Dallas Cowboys 20-27)
Era una vittoria già in cassaforte quella dei Dallas Cowboys, avanti 24-0 all’intervallo in quel del FedEx Field. Ma come insegna la storia della NFL le insidie sono sempre dietro l’angolo, a maggior ragione quando te le vai a cercare. Tra primo drive e finale di secondo quarto Zuerlein mette a segno complessivamente 3 FG.
Nel mezzo domina la difesa dei Cowboys, la vera chiave di questa partita e dell’intera stagione dell’”America’s Team”. Micah Parsons gioca l’ennesimo match fenomenale della sua stagione, confermando di essere il favorito indiscusso per il premio di Defensive Rookie of the Year. Mette due volte Heinicke al tappeto, forzando anche un fumble al secondo sack, recuperato e riportato fino alla end zone da Dorance Armstrong, per il TD del 18-0. Tutto questo però avviene successivamente ad una sagra degli errori dei QB di entrambe le squadre.
Dak Prescott spara una cannonata per Ceedee Lamb, ma la traiettoria è troppo alta, finisce così direttamente nelle mani di Landon Collins per il primo intercetto della partita. Immediatamente arriva anche il secondo. Al terzo down Heinicke viene preso d’assalto dal blitz mandato dai Cowboys, prova quindi a lanciare uno screen pass per DeAndre Carter, ma Randy Gregory capisce tutto in anticipo e si mangia l’ovale, consentendo a Dallas di iniziare un nuovo drive nel territorio di Washington. Prescott stavolta fa il suo dovere, grazie al lavoro della sua O-line è al sicuro nella tasca, con tanto tempo a disposizione per cercare e trovare Amari Cooper in end zone. Gli ospiti vanno per i due punti e convertono con Ezekiel Elliott, che si spinge oltre la goal line con le sue gambe.
L’attacco dei Cowboys nella prima mezz’ora è comunque tutt’altro che perfetto, ma sembra quello dei Patriots d’antan se confrontato con lo zero assoluto (non solo quello sul tabellone) del Washington Football Team. La squadra di Ron Rivera appare stanca e senza mordente, come confermato anche nel post partita dallo stesso coach dei padroni di casa. La fatica viene attribuita allo sforzo delle ultime partite, vinte da Washington di misura portandosi da 2-6 a 6-6. I numeri della prima frazione ovviamente confermano tutto: solo 4 primi down,29 yard guadagnate e un glaciale 0/6 al terzo down.
All’inizio del terzo quarto la rimonta pare impossibile, quando perfino McLaurin è costretto ad uscire per una commozione cerebrale a seguito di una terribile caduta. Il vento della partita però sta cambiando direzione e arrivano le due azioni più belle della gara: il TD di Cam Sims, su un lancio di 43 yard di Heinicke e la successiva conversione da due punti, con lo stesso Heinicke che scappa della pressione e corre verso il paletto di sinistra, esattamente come aveva fatto contro i Bucs nei playoff dello scorso anno.
Dallas torna a segnare con un FG del solito Zuerlein, su un drive partito da un fumble di Antonio Gibson. Si arriva all’ultimo periodo sul punteggio di 27-8, con i Cowboys che hanno già abbondantemente alzato il piede dall’acceleratore. Nel frattempo all’ennesimo sack subito si infortuna pure Heinicke, ed è costretto ad entrare il backup Kyle Allen. Washington segna ancora con una corsa ravvicinata di Jonathan Williams per il 27-14.
A questo punto con meno di 5 minuti dalla fine agli ospiti basterebbe qualche primo down in serie (possibilmente su corsa) per chiudere la faccenda. Ma come spesso accade (vedasi i Buccaneers nel quarto periodo contro i Bills) una volta staccata la spina è molto difficile riattaccarla, infatti i Cowboys inciampano sulla linea del traguardo. Prescott lancia un pallone insensato che finisce preda di Cole Holcomb, il quale corre in end zone per un pick-six da 31 yard. Il FG di Brian Johnson viene bloccato e lo score dice 27-20.
Washington riesce addirittura a riprendersi l’ovale per tentare un ultimo assalto, che però fallisce miseramente per un drop clamoroso di Carter e un fumble di Allen.
A fine partita Ron Rivera fa i complimenti ai suoi giocatori per essersi dati una possibilità nel finale di completare una rimonta impossibile. Spera anche di poter ritrovare al più presto sia Heinicke che McLaurin (finito nel concussion protocol). Nella sconfitta di Washington possiamo individuare diversi fattori: in primis le quattro palle perse (3 fumble e un intercetto), il 3 su 14 al terzo down e la grande pressione della linea difensiva avversaria su Heinicke, che ha subito ben 4 sack.
Mike McCarthy elogia invece la grande difesa e le palle recuperate e ricorda l’importanza di vincere questo tipo di partite in trasferta. Fa riferimento anche a Micah Parsons come protagonista del match, autore di grandi giocate di energia ed atletismo oltre che di talento. Rimane però un punto di domanda sulla condizione dell’attacco e in particolare di Dak Prescott, sui cui si è espresso anche il proprietario, Jerry Jones che ha dichiarato che il suo QB sta attraversando un momento di crisi, dimostrato dalle prestazioni incostanti compiute dal ritorno dopo l’infortunio al polpaccio, e che l’attacco non è in gran forma come 5-6 settimane fa.
I Dallas Cowboys avranno l’occasione di scacciare via tutti loro dubbi e di confermare le proprie certezze sfruttando un turno abbastanza agevole contro i Giants, mentre il Washington Football Team proverà a raccogliere i cocci per andare a vincere a Philadelphia contro gli Eagles.