ELF: review di week 7 – 2024

Il caso della giornata nella ELF é la rinuncia dei Barcelona Dragons a scendere in campo nel secondo tempo, dopo aver chiuso il primo in svantaggio per 0-54 conro i Munich Ravens. I Vikings superano, non senza fatica, i Tirol Raiders e i Bravos si confermano squadra di alto livello e legittime ambizioni come i Musketeers, i Rhein Fire sono tornati…

Tirol Raiders – Vienna Vikings 19-27

Anche il sesto confronto in ambito ELF é appannaggio dei viennesi, ma questa volta devono faticare molto più del previsto per superare i tirolesi.

I Raiders hanno impostato il loro gioco d’attacco sulle corse, come di consueto, con Tobias Bonatti che ha guadagnato 103 delle 217 yard complessivamente guadagnate. Meno bene é andato il gioco aereo che, anche in virtù dei tre intercetti subiti, ha finito per indirizzare la partita verso la capitale. I Vikings hanno seguito un game plan più equilibrato, con una lieve preferenza per i passaggi, ma anche loro hanno fatto le cose migliori con le corse con Karri Pajarinen che tra hand-off e passaggi corti ha portato palla per 139 yard totali.

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Dopo un primo tempo in completo equilibrio, la svolta a favore dei Vikings é arrivata nel terzo periodo, ma vediamo con ordine come é andata. Si parte con i Raiders in possesso, ma Bonatti commette fumble e la palla passa ai Vikings sulle 24 dei Raiders. Dopo una corsa personale, arrivato sulle 5, Holmes serve a Noah Tourè il passaggio per il TD. I tirolesi rispondono con un drive in cui, guadagnate 50 yard, devono accontentarsi di un calcio di Darragh Leader da 39 yard per il 7-3. Nel possesso seguente sono i Vikings a calciare con Dennis Tasic da 28 yard per il 10-3, ma i nero argento raggiungono il pareggio con un run di 9 yard di Bonatti. Seguono un altro field goal a testa: prima segna Leader da 26 yard e subito dopo pareggia il conto Tasic con un calcio da 31 yard. Resta il tempo per un altro turno d’attacco dei Raiders ma dopo aver risalito il campo per una cinquantina di yard, Perry si fa intercettare da Benjamin Straight senza conseguenze perché il quarto termina qui.

La svolta arriva al primo drive del secondo tempo, con cui i gialloviola si portano in vantaggio con una corsa di 2 yard di Pajarinen a completamento di un bel mix di azioni di corsa e passaggi per risalire 80 yard di campo. I Raiders non vanno oltre un turnover on down e un field goal fallito da Leader mentre i viennesi devono accontentarsi di calciare due punt, poi arriva l’evento che di fatto deciderà la partita: dalle proprie 24 Perry viene intercettato ancora da Straight che questa volta riporta in endzone per il pick-six che scava un solco di 14 punti tra le due squadre. C’é ancora tutto il quarto periodo e Innsbruck, nonostante Perry subisca il terzo intercetto della giornata da parte di Nikolaus Huszar, ci crede ancora. Recuperare due TD di svantaggio é senz’altro possibile, ma farlo contro la difesa viennese é un’impresa titanica. E infatti quando mancano ancora cinque minuti, Perry si fa perdonare gli intercetti con un TD pass di 45 yard per Philip Haun. Il tentativo di trasformazione fallisce e si va sul 27-19, ma da questo momento in poi i Vikings entrano in modalità controllo e portano a termine l’incontro senza troppi rischi.

Per una volta il mio MVP é un giocatore della difesa: Benjamin Straight con due intercetti di cui uno riportato in TD ha deciso la partita a favore dei suoi. Per i Raiders una bella occasione perduta, ma più per merito dei Vikings che per loro demerito.

Barcelona Dragons – Munich Ravens

La partita é stata interrotta alla fine del primo tempo sul punteggio di 0-54, perché i Dragons, con il roster ridotto hanno preferito salvaguardare l’integrità fisica dei giocatori a disposizione. Questa la motivazione ufficiale, ma le indiscrezioni parlano di una forma di protesta degli import americani e di una parte degli europei, che non sono scesi in campo, mettendo in grande difficoltà la squadra.

Helvetic Mercenaries – Milano Seamen 16-10

Inopinata quanto inattesa battuta d’arresto dei Seamen sul campo dei Mercenaries in una partita rimasta in equilibrio fino al TD decisivo di Milan Spiller nel quarto periodo.

Il resoconto completo lo potete leggere al seguente link.

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Madrid Bravos – Frankfurt Galaxy 46-15

Quella che sulla carta doveva essere una partita di grande equilibrio, importante per la corsa ai play-off ha in parte deluso le aspettative, dal momento che l’equilibrio é durato meno di metà partita, ma ha chiarito le posizioni nella difficile Western Conference dove le speranze di accesso ai play-offs dei Galaxy si sono drasticamente ridotte.

Le statistiche dicono che l’offense di Frankfurt ha conquistato più yard e più primi down dei madrileni, quindi, apparentemente sarebbe stata superiore, ma quello che ha determinato la larga vittoria dei Bravos sono stati i quattro turnovers dei Galaxy, che hanno permesso loro di partire spesso da posizione molto vantaggiosa. Protagonista fondamentale tra gli spagnoli il QB Steven Duncan, inspiegabilmente e frettolosamente tagliato dai Wroclaw Panthers, che ha chiuso l’incontro con un bel 63% di completi per 292 yard nette, distribuite su quattro ricevitori diversi. Poi c’é stato il consueto contributo di Wayne Obi con 167 yard all-purpose (82 su corsa e 85 dopo ricezione). I Galaxy hanno macinato yard con le corse di Sandro Platzgummer, 70 yard su 15 attempt ma anche 48 yard su ricezione, e con le ricezioni di Kevin Kaya e Markell Castle, rispettivamente 122 e 106 yard ma sono stati condannati da tre intercetti, due dei quali riportati in touchdown.

La partita comincia bene per gli assiani che vanno in endzone al primo assalto per un passaggio di 27 yard di Moritz Maack per Castle. I Bravos rispondono a tono e pareggiano subito con una corsa di 10 yard di Eduardo Molina, dopo che Obi aveva guadagnato 52 yard dopo aver ricevuto un pass corto da Duncan. Dopo un punt dei Galaxy l’ovale torna in mano ai madrileni a poco più di 10 yard dalla propria goal line e uno snap errato fa cadere la palla nella end zone provocando un safety a favore di Francoforte per il 9-7. Il possesso torna ai Galaxy ma Maack lancia un passaggio che viene intercettato e riportato in touchdown per 59 yard da Diego Irles. A cavallo tra primo e secondo quarto i Bravos conducono un altro drive vincente dove, dopo un passaggio di 37 yard ricevuto da Jean Claude Madin-Cerezo, Obi completa l’opera con un run di 3 yard oltre la goal line. Sul finire del secondo quarto Frankfurt gestisce un buon drive che dalle proprie 12 arriva fino alle 26 di Madrid, ma Maack si fa ancora intercettare, questa volta da Andy Vera. Anche questa volta i Bravos capitalizzano sul turnover degli avversari, con un FG da 20 yard di Alvaro Guitlan allo scadere del tempo.

Il primo possesso del secondo tempo é di Madrid che arrotonda il vantaggio con un altro FG di Guitlan da 27 yard per il 26-9. I tedeschi sono ancora frastornati e non vanno oltre un three & out mentre i madrileni, galvanizzati dal vantaggio, vanno ancora in endzone con una corsa di 6 yard di Molina dopo che Duncan, con una serie di cinque passaggi, ha guadagnato 79 yard. Nei Galaxy entra in campo Luke Zahradka in non perfette condizioni fisiche e riesce a conquistare il TD del 15-33 con un passaggio di 16 yard per Kevin Kaya. La partita é ormai virtualmente finita ma Madrid passa ancora con un passaggio di Duncan per Madin-Cerezo e nel successivo possesso di Frankfurt arriva un altro pick-six per mano di Ja’Len Embry che intercetta Zahradka e riporta in end zone per 27 yard.

Il divario finale é certamente troppo severo nei confronti dei Galaxy, ma i quattro turnover giustificano ampiamente la sconfitta. I Bravos dimenticano la sconfitta contro i Fire e guardano al doppio confronto con i Musketeers che alle giornate 9 e 14 potrebbe decidere l’accesso alla post season.

Fehèrvàr Enthroners – Berlin Thunder 0-47

Gli Enthroners hanno resistito solo nel primo quarto agli assalti dei berlinesi. Dal secondo quarto in poi é stato un monologo della formazione tedesca che é l’unica contro cui quest’anno gli Enthroners non sono riusciti a segnare alcun touchdown. Impietose le statistiche che recitano 28 primi down a 4, 410 yard a 66 di total offense.

Gli Enthroners, squadra normalmente combattiva e coraggiosa, questa volta sono stati completamente cancellati dal campo. I Thunder hanno privilegiato il gioco di corsa, che ha prodotto 229 yard e 6 dei 7 TD segnati mentre con i 19 su 26 passaggi completati hanno prodotto quasi 7 yard/attempt La cronaca é una sequenza di touchdown di Berlino, che ha finalizzato in TD 7 dei 9 drive offensivi. Per Berlino si é trattato di poco più di un allenamento, per Fehèrvàr si spera sia stata un’utile esperienza per occasioni future meno proibitive.

Paris Musketeers – Hamburgh Sea Devils 41-18

I Musketeers vincono e si mantengono alla pari con i Bravos, loro concorrenti diretti nella corsa alla post season.

I Sea Devils, malgrado il pesante punteggio finale, non hanno sfigurato, ma hanno pagato a caro prezzo l’inesperienza e la l’incapacità di tradurre in punti pesanti almeno due occasioni ghiottissime propiziate dalla difesa. Sul punteggio di 3-7, all’inizio del secondo quarto, arrivati fino alle 3 dei parigini, sono stati prima ricacciati indietro dalla difesa e infine, sul terzo tentativo, hanno subito l’intercetto di Chandler Jones. Più tardi sul 9-14, conquistato il possesso sulla linea delle 6 yard dei Musketeers in seguito a un fumble forzato da Michael Keshinro, hanno buttato via tutti i quattro tentativi a disposizione. Infine, nel terzo quarto, sempre sul 9-14, Cheikhow Sow ricevuto il passaggio era a terra ma nessuno dei due difensori vicini a lui ha pensato di toccarlo per neutralizzare l’azione, per cui Sow si é rialzato ed é corso indisturbato in end zone per il TD che ha dato la svolta decisiva alla partita.

Probabilmente i parigini, che hanno sfruttato tutte le occasioni al meglio, avrebbero vinto ugualmente, ma agli amburghesi resterà il rimpianto per le occasioni perdute e per la grande ingenuità difensiva. Dopo quell’episodio l’inerzia della partita ha virato decisamente a favore dei Musketeers, che hanno finito per dilagare, ma va riconosciuto ai diavoli di mare di non aver mai mollato, come dimostrano i nove punti comunque realizzati nel secondo tempo. I francesi hanno espresso il loro gioco aereo grazie a uno Zach Edwards in grande giornata, che oltre a completare il 77% dei passaggi per 3 TD pass, ha tenuto una media di 8,19 yard/att e ha anche corso per 47 yard e 2 TD.

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Wroclaw Panthers – Prague Lions 14-3

I Panthers vincono, ma non convincono contro i coriacei Lions che si difendono gagliardamente e riescono a contenere il passivo entro limiti accettabili.

L’offense dei Panthers, che viaggia alla media di 310 yard a partita, contro i cechi ha coperto in totale 170 yard e, soprattutto sulle corse, ha subito i frequenti blitz dei difensori Lions che hanno messo a segno 2 sack e 8 tackle for loss. L’offense Lions, da parte sua, é stata altrettanto modesta avendo guadagnato soltanto 132 yard, di cui 77 nel gioco aereo. Il nuovo QB americano di Praga, Anthony Perkins, si é disimpegnato tutto sommato abbastanza bene con un 11 su 20 e con 38 yard guadagnate su corsa facendo vedere, con la collaborazione dei ricevitori. anche delle azioni discrete, ma é mancata della necessaria continuità per portare i drive offensivi fino alla endzone avversaria.

I cechi hanno comunque confermato un paio di buoni elementi homegrown come i WR Josef Janota e Radim Kalous mentre é rimasto in ombra il RB Adam Zouzelka fermato dalle frequenti incursioni della difesa Panthers nel backfield. In casa Panthers molto deludente la prova di tutto l’attacco: il ritorno di Matthew Vitale in cabina di regia, terzo QB della stagione, é stato molto inferiore alle aspettative che la scorsa ottima stagione aveva ingenerato. Il 9 su 19 per 54 yard di guadagno non ha bisogno di commento.

L’aspetto più positivo é venuto dalle prestazioni delle due difese e dal fatto che i cechi non siano stati travolti come tutti prevedevamo. A Wroclaw, però, adesso hanno qualche ragione per essere preoccupati.

Rhein Fire – Cologne Centurions 62-9

Il punteggio finale non potrebbe essere più chiaro per descrivere il netto dominio dei campioni sui malcapitati Centurions.

Quasi tutti i drive offensivi dei granata sono stati tradotti in touchdown, con l’eccezione di un three & out e di due in cui hanno perso il possesso per fumble commessi da Jadrian Clark; in entrambi i casi i Centurions sono riusciti a segnare dei punti, il primo con un field goal di Jens Appelt da 28 yard, il secondo per un passaggio di Isaiah Weed per Carlos Hill che riceve poco dopo la linea di midfield e corre lungo la sideline per un TD da 59 yard. E’ stata una partita giocata quasi esclusivamente sulle corse. I Rhein Fire hanno corso 40 volte per un guadagno di 420 yard, ma anche i Centurions, nonostante il pesante gap nel punteggio, hanno messo a referto con le corse 373 yard con 39 tentativi. Per una volta il protagonista non é stato Glenn Toonga che ha corso “solo” per 116 yard e 4 TD, ma Sergey Kendus con 159 yard in 10 portate. Entrambi sono stati superati dal Centurion Gerald Ameln con le sue 249 yard in 31 portate.

Le statistiche smentiscono in parte lo strapotere dei Fire, ma la differenza sta soprattutto nella capacità di finalizzare il lavoro portando l’ovale oltre la goal line avversaria e qui i Centurions troppe volte hanno vanificato il gran lavoro di avanzamento non riuscendo a coprire le ultime yard, le più difficili, sempre fermati dalla difesa avversaria.

Il gioco aereo é stato poco praticato, ma anche qui si é manifestata la superiorità di Dusseldorf che ha fatto globalmente 11 su 13 per 189 yard alla media di 14,54 yard/att mentre Weed per Colonia ha fatto 11 su 19 per 113 yard alla media di 5,95 yard/attempt.

Per concludere, si può dire che i Fire sono tornati la squadra dominante dell’anno scorso con la differenza che in questa stagione sono molto run-oriented mentre i Centurions sono in fase di crescita con diversi giocatori di talento ai quali si deve dare il tempo di maturare.

Foto di copertina: Goran Milosavljevic

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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