Al termine di due partite bellissime Vienna Vikings e Rhein Fire giocheranno il Championship della ELF. La vincente sarà campione per la seconda volta
Vienna Vikings vs Paris Musketeers 47-31
Cominciamo col mettere in chiaro che il risultato finale, con sedici punti di scarto, non rispecchia l’andamento dell’incontra e mortifica i parigini che sono stati capaci, con un grande terzo periodo, di rimettere in discussione un esito che pareva già segnato.
I Vikings hanno meritato la vittoria per aver condotto per tutta la partita e hanno dimostrato, nel momento in cui l’inerzia era tutta a favore de francesi arrivati a -3, di essere capaci di reagire con il big play di Ben Holmes che ha pescato Reece Horn per un TD pass di 59 yard. La partita é stata, come previsto, un festival passing game: Vienna ha coperto 377 yard nette contro le 349 di Parigi, ma é stata molto più efficace nel gioco a terra grazie a Karri Pajarinen che ha coperto 91 yard in 22 portate. Un bel duello tra i due QB anche nelle corse con 59 yard di Edwards e ben 70 in cinque portate di Holmes.
In una partita così orientata al gioco aereo non potevano non esaltarsi i ricevitori: per i Musketeers grande prestazione di Hugo Tekedam con 110 yard e 2 TD, seguito da Florian Larose e Austin Mitchell con 96 e 93 yard rispettivamente. Per i Vikings l’ormai consueta prestazione sontuosa di Reece Horn, 167 yard e un TD, ma chi é stato determinante é stato Florian Bierbaumer, 99 yrds e tre TD, ma soprattutto almeno due difficili ricezioni per la conversione di terzi down in condizioni di grande pressione sul QB.
Veniamo alla cronaca.
Il primo possesso é di Vienna con Ben Holmes risale il gridiron per 80 yard e conclude con pass da 10 yard per Kimi Linnainmaa un drive cominciato con un gran passaggio di 39 yard per Noah Tourè. La risposta di Zach Edwards é fulminea come il morso d un cobra: un gran passaggio per Hugo Tekedam per un TD da 79 yard. Il pT-1 non va a buon fine e si resta sul 7-6. Da questo momento in poi, fino al termine della frazione, le due squadre sono costrette a scambiarsi dei punt fino all’inizio del secondo quarto che vede i Vikings andare di nuovo in touchdown per un passaggio di Holmes per Florian Bierbaumer in end zone per un guadagno di 34 yard. Dopo un altro scambio di punt, con l’offense parigina tenuta a bada dalla difesa viola, i Vikings vanno ancora a segno con la connection Holmes- Bierbaumer che il TE riceve per 6 yard di guadagno: 21-6.
Il terzo quarto inizia con i Musketeers in possesso, ma Edwards sulle proprie 34 viene intercettato dal CB Nikolaus Huszar che restituisce l’ovale a Holmes sulle 44 di Paris; una corsa di 5 yard di Pajarinen, poi Holmes si mette in proprio e corre per 39 yard per il TD del 28-6. I Musketeers sembrano in ginocchio, e ci prepariamo alla marcia trionfale dei Viennesi, e invece Zach Edwards con un passaggio di 43 yard per Florian Larose porta i suoi nella red zone e poco dopo corre personalmente le 12 yard mancanti per il TD, il tutto in 1 minuto e 22 secondi. Stavolta si tenta il PT-2 che non riesce: 28-12. I Vikings riprendono il possesso e Holmes, in giornata di grazia, passa per 45 yard a Reece Horn che viene fermato in extremis a una yard dalla goal line da Maceo Beard. Tre tentativi non bastano a superare la resistenza della difesa francese e Denis Tasic si incarica di calciare il FG da 21 yard del 31-12. Torna in campo l’offense bleu e Edwards fornisce un’altra prova, qualora ce ne fosse bisogno, del suo talento: due passaggi a Larose per 19 e poi 8 yard prima del TD pass da 58 yard per Austin Mitchell. PT 2 ancora fallito e 31-18.
Vikings di nuovo in possesso e Holmes con tre completi arriva fino alle 4 dei francesi, ma sul quarto e goal si accontenta del calcio di Tasic per il 34-18. Tranquilli, é fatta! E invece no perché Edwards in meno di un minuto chiude il drive con un passaggio da touchdown di 32 yard per Anthony Mahoungou. 24-34 I viennesi provano a incrementare il gioco di corsa per far passare il tempo, ma non riescono a conquistare il primo down e devono cedere il possesso ai Musketeers che con un drve di poco più di cinque minuti vanno ancora in end zone con Tekedam che riceve per 19 yard. Monsieur Dupont calcia il PT 1 tra i pali et…voilà. Parigi é a -3 con nove minuti ancora da giocare e quel signore con la maglia numero uno a cui può bastare un minuto u poco più per impallinarti. La paura comincia a serpeggiare sugli spalti, e allora ci pensa lo zio Ben a rimettere le cose a posto: un passaggio di 7 yard a Tourè per scaldare il braccio, poi il passaggio di 59 yard che pesca ancora Horn, questa volta “wide open” e libero di varcare la linea. 41-31. Mancano ancora sette minuti e zio Zach può ancora cambiare il corso degli eventi, ma stavolta é costretto a rischiare e finisce per trovare il safety Benjamin Straigh che lo intercetta e riporta la palla fino alle 13 dei Musketeers. Da lì Holmes completa l’opera servendo ancora Bierbaumer per il TD del 47-31 che mette la parola fine alla partita.
Vikings in finale per la seconda volta e onore delle armi ai Musketeers, degnissimi rivali.
Stuttgart Surge vs Rhein Fire 23-29 OT
Partita per cuori e nervi d’acciaio la semifinale tra Surge e Rhein Fire, condotta per quattro quinti dagli svevi che però non riescono mai a produrre il break definitivo e rincorsa tenacemente dai campioni in carica.
E’ stata una battaglia sotto la pioggia, dura ma all’insegna della correttezza e della lealtà che, parole di Jim Tonsula, nessuna delle due squadre avrebbe meritato di perdere. Entrambe le formazioni hanno distribuito equamente i giochi offensivi tra corse e passaggi, i renani hanno portato palla per 171 yard delle quali 136 da Glenn Toonga, mentre i Surge ne hanno corse 109 con Nikolas Khandar protagonista con 87 supportato da Reilly Hennessy. La difesa di Stuttgart é stata a lungo protagonista per limitare le corse di Toonga ma anche con incursioni nel backfield che hanno provocato sue sack e 7 tackle for loss otre a due fumble forzati e un intercetto di Chad Walrond riportato in touchdown.
I due registi hanno statistiche non eccezionali, soprattutto a causa della pioggia battente che ha reso difficili le ricezioni: Jadrian Clark ha chiuso con un 19 su 34 per 185 yard 3 TD e un intercetto mentre Reilly Hennessy ha fatto 16 su 28 per 160 yard e 2 TD ma anche 3 intercetti. Tra i ricevitori Harlan Kwofie con sole tre catches ha guadagnato 53 yard mentre in casa Surge Darrell Stewart e Yannick Mayr sono stati i più produttivi con 70 e 61 yard. Stranamente senza ricezioni Luis Geyer, di solito uno dei migliori WR.
La cronaca.
Il primo possesso é dei Surge e Hennessy conduce un lungo drive che in cinque minuti conquisa 70 yard per terminare con un passaggio di 13 yard in endzone per Florian Lengauer. Lenny Krieg fallisce il calcio addizionale. I granata rispondono con il solito Toonga che con le corse guadagna una ventina di yard per entrare nel territorio di Stuttgart, poi Clark serve un passaggio da 40 yard per il touchdown di Justin Schlesinger. Sebastian van Santen calcia il PT 1 e si va sul 7-6 per i Fire. Il possesso torna a Stuttgart e Hennessy dopo un paio di passaggi nel medio e una corsa di Khandar, piazza un lancio di 43 yard per la ricezione e il TD di Yannick Mayr. La replica di Dusseldorf, nonostante un gran passaggio di Clark per Kwofie per 42 yard, si ferma sulle 15 dei Surge dove deve accontentarsi di un calcio di van Santen da 32 yard. Seguono un paio di possessi improduttivi a testa, poi Clark subisce un intercetto che Chad Walrond riporta in endzone per il 20-10 Surge. Sul finire del secondo quarto, dopo una fase dominata dalle due difese, i Fire si riavvicinano con un field goal da 22 yard di van Santen.
Il terzo periodo, sotto la pioggia battente, vede gli attacchi immobilizzati dalle opposte difese e si conclude senza alcuna segnatura, preludio ad un quarto periodo di altissima tensione in cui i Surge cominciano a giocare con il cronometro e dopo cinque minuti di corse, arrivano sulle 5 di Dusseldorf per un quarto e 4. Il field goal di Krieg porta il punteggio sul 23-13. Seguono un three & out a testa, poi i Fire iniziano un drive che in poco meno di sei minuti li porta sulle 10 di Stoccarda, posizione da cui Clark serve a Tim Sauerland il passaggio per il TD del 23-20. Ora i Fire sono a -3 e mancano tre minuti e mezzo alla fine. Hennessey su un terzo e cinque, nel tentativo di conquistare il primo down e altri quattro tentativi, arrischia un passaggio che trova Omari Williams pronto all’intercetto.
Siamo al two minutes warning, Dusseldorf é in possesso sulla linea delle 30 di Stuttgart e Clark prova a vincerla: arrivato sulle 17 serve un passaggio in end zone al TE Florian Eichorn, ma il touchdown viene annullato per un holding che riporta la palla sulle 27. A questo punto si chiama van Santen per calciare il FG da 42 yard che riesce e porta i Fire al pareggio e la partita in overtime. Qui i primi a tentare sono gli svevi che arrivano fino a tre yard dalla goal line dove Hennessy si fa intercettare. I renani invece sfruttano il loro tentativo con un passaggio di 10 yard per Eichorn in end zone che li porta al Championship di Gelsenkirchen.
Il finale, con i vincitori che cercano sportivamente di consolare gli avversai sconfitti é uno spettacolo edificante di sport.
Copertina: Svenja Sabatini – ELF