La peggiore batte la migliore (Arizona Cardinals vs Dallas Cowboys 28-16)

Il bello dello sport è che non sempre la squadra favorita, quella che dovrebbe vincere con tranquillità dominando la partita, riesce nella sua impresa. E la squadra meno forte, quella che dovrebbe soffrire e perdere, si leva la soddisfazione, per una volta, di battere l’avversaria e uscire vincitrice. Domenica sera è andata così, con i Cardinals, considerati la peggiore squadra della NFL, che hanno battuto i Cowboys, considerati dai power ranking come la squadra migliore della lega dopo le prime due partite.

A Glendale, Arizona, i Cardinals con il record di zero vittorie e due sconfitte accoglievano i Cowboys dal record opposto. Tutti si aspettavano una partita a senso unico, con Dallas pronta a dominare in entrambi i reparti già a partire dai primi snap. Il primo tempo viene però dominato dall’attacco dei Cardinals, che riesce a segnare punti in tutti i drive. Arrivano così tre field goal di Prater, tra cui l’ultimo sensazionale da 62 yard allo scadere del secondo quarto, e due touchdown. Dopo i td Arizona sceglie di giocare in modo aggressivo, tendando entrambe le volte una conversione da due punti. Non riescono a realizzarle, ma dimostra lo spirito giusto con cui la squadra è scesa in campo. Dall’altra parte, Dallas commette troppi errori, e prima dell’intervallo si trova a inseguire sul punteggio di 21-10.

Quando le squadre rientrano in campo, i Cowboys sembrano aver ritrovato la fiducia necessaria per tentare una rimonta sugli avversari. In effetti, la difesa di Dallas costringe l’attacco di Arizona a due punt consecutivi, ma il problema per i texani è proprio l’attacco. Il reparto guidato da Prescott riesce a risalire bene il campo, ma arrivato in redzone non riesce mai a segnare un td necessario per recuperare. Dall’altra parte ci riescono invece i Cardinals, e nel drive decisivo, sul punteggio di 28-16 per la squadra di casa, White intercetta Prescott in endzone e chiude definitivamente la pratica della partita.

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A fine partita Joshua Dobbs, arrivato al settimo anno in NFL, ha detto: “E’ bello vincere, bisogna godersi queste soddisfazioni. Sono difficili da raggiungere in NFL”. Il qb arrivato quest’anno in Arizona, da sempre backup girovago, aveva giocato quattro partite da titolare finora nella lega professionistica, uscendo sempre con una sconfitta. Questa prima vittoria in NFL ha un significato importante per lui, che in campo ha dato il suo meglio chiudendo con 189 yards lanciate, 55 corse e un td passato.

E’ una serata di prime volte, visto che si tratta anche della prima vittoria da head coach di Jonathan Gannon, arrivato quest’anno sulla panchina di Arizona. Gannon e i suoi assistenti hanno preparato un game plan perfetto per sfruttare i punti deboli degli avversari. Vista la forza incontestabile della pass rush, hanno cercato di “evitare” uno scontro aperto con Parsons e compagni, preferendo un gioco basato sulle corse (dove sono arrivate 222 yds) e sui passaggi veloci.

In attacco sono stati fenomenali James Conner, tra i rb migliori della lega, che ha chiuso con 98 yards in 14 portate e un td, e Wilson e Brown tra i ricevitori. Applausi anche per Rondale Moore, che, usato da coltellino svizzero e giocatore super versatile, ha prodotto una corsa da 45 yard che ha messo in grandissima difficoltà la difesa di Dallas.

Dall’altra parte, un Prescott non in serata ha prodotto la sua prestazione peggiore della stagione. Soprattutto in redzone, l’attacco Cowboys non è riuscito a segnare, e una serie di piccoli errori e leggerezze hanno finito per costare una vittoria abbastanza scontata sulla carta. Prescott ha passato 249 yds e ha lanciato un td e un intercetto, nel drive che ha di fatto chiuso la partita.

Francamente, in pochi si potevano aspettare una sconfitta dei Cowboys, che in questo momento godevano anche di un hype esagerato dopo le prime due partite. L’assenza di Trevon Diggs, fuori per tutta la stagione, si è fatta e si farà sentire, ma Dallas deve giocare meglio in difesa se vuole essere tra le favorite per la vittoria dell’anello.

Nelle prime due partite della stagione, la difesa aveva giocato in modo (quasi) perfetto, e l’attacco si era limitato a fare la sua parte. Però, quando domenica il reparto difensivo è andato in difficoltà, e la partita si era trasformata da subire meno punti degli avversari a segnarne di più, l’attacco di Dallas non è riuscito a svolgere il suo compito.

Se vuole essere tra le favorite per il titolo, Dallas deve diventare più costante in entrambe le metà del campo. Domenica prossima affronterà i Patriots in una partita da vincere, ma la sfida davvero da seguire sarà quella contro i Niners tra due settimane.

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Carlo Giustozzi

Nato nelle Marche nel 2003, nel tempo libero cerco di unire la passione per lo sport e quella per la scrittura, con la speranza di farlo per vivere, un giorno. Parlo di parecchie cose, soprattutto pallacanestro, football americano e ciclismo.

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3 Commenti

  1. I cardinals non sono così male come tutti la descrivono hanno un grande cuore sono cattivi e aggressivi a mio avviso saranno la sorpresa della NFC go cards

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