La fine di un’epoca (San Francisco 49ers vs Las Vegas Raiders 37-34)

La partita tra 49ers e Raiders è stata anticipata da una notizia che sembra a tutti gli effetti una svolta epocale in casa nero-argento: nonostante ci fossero ancora infinitesime speranze di accesso ai playoff Derek Carr non solo ha perso il suo ruolo da titolare, ma è stato avvolto nel pluriball fino alla fine della stagione e la squadra è stata messa in mano al backup Jarrett Stidham.

Chi non segue da vicino le vicende della squadra nero-argento potrebbe aver bisogno di un piccolo recap su quella che appare una rottura definitiva tra i Raiders ed il QB titolare di molti record statistici di team. Carr, scelto nel secondo round del Draft 2014, ha dato stabilità in un ruolo in cui i Silver & Black avevano per anni sperimentato e fallito con tanti giocatori dopo l’infortunio di Rich Gannon nel 2003. Per nove stagioni, e con sole due partite saltate (per infortunio), Carr ha guidato i Raiders alternando ottime uscite a partite sottotono dove i suoi difetti venivano prepotentemente alla luce. Benché la squadra abbia dimostrato di essere gestita male, con una infinita serie di scelte sbagliate al Draft e in Free Agency, con cambi di coaching staff che non hanno permesso al numero 4 di assestarsi in un sistema, Carr ha a poco a poco accumulato yard lanciate e TD pass che gli hanno presto fatto scalare le classifiche dei record. La Raider Nation è sempre stata divisa su di lui: c’è chi lo ama alla follia e scarica sulla squadra e soprattutto sulle prestazioni della difesa la responsabilità del record negativo di Carr come titolare e chi lo ritiene invece una delle cause principali per le negative prestazioni della squadra. Come spesso accade la verità sta nel mezzo e, per citare la massima più in voga nel Raiders Italia Booster Club, “Carr non è il problema, ma non è neanche la soluzione”. Il QB ha dimostrato di poter brillare se intorno a lui tutto gira bene, ma non è stato in grado di trascinare i compagni in momenti di difficoltà.

Per anni, ad ogni offseason, giravano voci di possibili trade per dare via Carr, giravano nomi più o meno improbabili di sostituti, ma il QB da Fresno State è rimasto al suo posto. Con l’arrivo di Josh McDaniels come head coach e Dave Ziegler come General Manager quest’anno le voci sono state spente piuttosto in fretta ed a Carr – che avrebbe avuto il contratto in scadenza alla fine del 2022 – è stato proposto un rinnovo di contratto che il QB ha firmato. Si trattava di una estensione di tre anni da 120.5 milioni di dollari, con 65.2 milioni “garantiti”. Ad un attento osservatore non poteva però sfuggire un dettaglio, il contratto di Carr era a tutti gli effetti un contratto con un anno di prova e una scappatoia per i Raiders qualora le cose non avessero funzionato tra il QB e l’head coach. Solo 24.9 milioni di dollari erano garantiti alla firma del contratto, a cui aggiungere 100 mila dollari di workout bonus praticamente automatici. Solo qualora Carr fosse nel roster il terzo giorno dopo l’inizio del waiver period 2023 (in pratica tre giorni dopo il Super Bowl), lo stipendio base 2023 di 32.9 milioni di dollari e 7.5 milioni di dollari dello stipendio base 2024 diventerebbe garantito. In pratica se Carr verrà tagliato o scambiato prima di tale data i Raiders avranno solamente 5.6 milioni di dollari di dead money a pesare sul Salary Cap 2023. Per bilanciare questa scappatoia concessa alla squadra, Carr ha ottenuto che venisse aggiunta una no-trade clause che gli dà diritto di veto su una eventuale proposta di scambio proveniente da un’altra squadra.

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Benché le prestazioni di Carr siano state sotto le aspettative in questa stagione, soprattutto nelle ultime uscite, la sua rimozione da QB titolare è dovuta principalmente alla necessità dei Raiders di preservare le proprie opzioni. Qualora Carr si fosse infortunato seriamente in allenamento o nelle ultime due partite della stagione i Raiders sarebbero stati costretti a tenerlo nel roster oltre la data in cui l’importo di circa 40 milioni di dollari sarebbe diventato garantito. Carr non è stato quindi semplicemente “panchinato”, è stato informato che non lo avrebbero più fatto neanche allenare. Il QB ha raccolto le sue cose ed è andato a casa, dopo aver concordato con la squadra di prendersi del tempo per sé. A sentire una campana il QB sarebbe il benvenuto a bordo campo per dare consigli al giovane Stidham, a sentire l’altra campana la squadra avrebbe chiesto a Carr di non farsi vedere per non essere una “distrazione”… Qualunque sia la reale motivazione dell’allontanamento di Carr dal gruppo, è un modo certamente triste di concludere un rapporto durato 9 anni.

E la partita? Ah, già, la partita. Quella che probabilmente è la migliore difesa del campionato contro un QB alla sua prima da titolare dopo aver giocato in tre anni solo scampoli di partita? Una squadra strutturata ed in lotta per il primo posto nella NFC contro una squadra “allo sbando” che non ha niente da chiedere e che è composta da persone che hanno mostrato apertamente supporto al capitano “tradito”? Davante Adams che dice che è arrivato ai Raiders per riunirsi al suo amico dei tempi di Fresno State non si impegnerà certo per far fare bella figura a chi ha rimpiazzato Carr, la offensive line che già di suo è un colabrodo non proverà neanche a fermare Bosa e compagni e lascerà che l’usurpatore Stidham venga malmenato per tutta la partita… Perché non dare forfait direttamente? Perché non gettare subito la spugna e neanche presentarsi allo stadio?

E invece, alla faccia dei maligni e degli stolti, la squadra si è dimostrata unita, tutti hanno dato il massimo sia in attacco che in difesa (dove gli infortuni hanno portato un rookie undrafted e un perfetto sconosciuto preso dalla strada a giocare come linebacker titolari) e Stidham ha giocato un’ottima partita mentre Davante Adams regalava una ricezione spettacolare e impossibile dopo l’altra. I Raiders hanno dato filo da torcere ai 49ers fino all’overtime, perdendo con onore 37-34 dopo essere stati in vantaggio di 10 punti nel terzo quarto. Si, è stata la quinta volta in stagione che i Silver & Black hanno perso dopo essere stati in vantaggio di almeno 10 punti, ma la partita è stata esaltante ed ha fatto divertire i tifosi… I tifosi, oh, i tifosi… lo stadio era quasi interamente rosso perché molti abbonati hanno venduto i propri biglietti a tifosi della squadra di San Francisco. Si, la delusione per un’altra stagione fallimentare… si, la tentazione di recuperare qualche soldo visto l’ingente spesa fatta per acquistare gli abbonamenti… ma è questa la fan base nero-argento?

Jarrett Stidham ha stupito tutti, con un 23/34 per 365 yard, 3 TD e 0 sack subiti grazie anche alla sua capacità di prolungare i giochi quando la tasca cedeva. Il QB ha lanciato 2 intercetti, è vero, ma la sua prestazione è stata ottima. Il primo intercetto è stato frutto di una palla deviata da un difensore che è piovuta per magia tra le mani di un altro, ed il secondo è stato un passaggio forse azzardato durante l’overtime dove la palla ha lasciato malamente la mano del QB perché colpito durante il lancio dal suo lineman che indietreggiava sotto la terribile pressione del fenomeno Nick Bosa.

Durante tutta la gara Stidham ha dimostrato di non aver paura di subire colpi, ha atteso che le tracce si sviluppassero anche quando era sotto pressione e con il difensore pronto all’impatto e quando necessario ha prolungato i giochi con le sue gambe.

https://twitter.com/The33rdTeamFB/status/1610682720694276122

I tre TD lanciati sono andati al TE Darren Waller (3 ricezioni per 72 yard e 1 TD) su una rollout che con Carr difficilmente si sarebbe giocata e a Davante Adams (7 ricezioni per 153 yard e 2 TD).

I 49ers hanno meritato la vittoria, ma hanno dovuto sudarsela e non hanno fatto mancare elogi per gli avversari, con Bosa che ha dichiarato che Josh Jacobs è il miglior RB contro cui abbia mai giocato. Brock Purdy (22/35 per 284 yard, 2 TD e 1 INT) ha regalato ancora una volta una buona prestazione, Christian McCaffrey (19 corse per 121 yard – 6.4 di media a portata – e 1 TD e 6 ricezioni per 72 yard) è stato incontenibile grazie anche al dominio assoluto della OL rosso e oro contro la DL nero-argento e Brandon Aiyuk (9 ricezioni per 101 yard e 1 TD) ha seminato il panico nella secondaria dei Raiders.

La sconfitta ha eliminato i Silver & Black matematicamente dalla corsa ai playoff, ma ha anche dato segnali positivi sullo stato del gruppo. Sicuramente nella offseason ci saranno tanti scossoni e, che piaccia o no ai tifosi, Mark Davis è disposto a pazientare e a dare fiducia alla coppia Ziegler-McDaniels.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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5 Commenti

  1. Stidham mi è piaciuto molto. Vediamo come andrà contro i Chief, ma sembra che la chiusura del ciclo Carr sia la strada giusta.

  2. ho visto gli highlights e sì,Stidham m’è piaciuto,in piena sintonia con i compagni come se giocassero insieme da mesi.prova del 9 con k.c. che cerca il 1° posto,buffalo permettendo.
    il problema è il ramato,toglietegli il giocattolo.

  3. Secondo me quest’anno ha avuto problemi psicologici.
    In ogni caso uno dei migliori qb degli ultimi anni e l’unico dei Raiders da ricordare negli ultimi 40 anni con Plunkett e Gannon

  4. Su Stidham vedremo.
    Anche Mayfield sembrava essere tornato quello di un tempo, contro i Raiders (maledizione!),poi si è sgonfiato.

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