Il riassunto di Week 11 NFL

Tornano a vincere gli Eagles, che prendono margine in vetta alla NFC in seguito alla sconfitta dei Vikings, mentre in AFC i padroni sono i Chiefs, con un successo di vantaggio su un gruppetto all’inseguimento. Partendo proprio da Kansas City, è una splendida partita quella vinta di un soffio contro i Chargers. Nonostante l’ottima difesa ospite, guidata da Chris Jones (5 tackle, 2 sack, 3 tackle for loss), Justin Herbert (23/30 per 280 yard con 2 TD pass e 1 INT) è in gran forma, soprattutto in accoppiata con un grande Joshua Palmer (8 ricezioni per 106 yard e 2 TD), e lancia la fuga di Los Angeles, che per tre quarti controlla la partita. Un fenomenale Patrick Mahomes (20/34 per 329 yard e 3 TD pass), però, non molla mai e nel quarto d’ora finale esalta l’asse con un devastante Travis Kelce (6 ricezioni per 115 yard e 3 TD). Il tight-end porta avanti Kansas City, Palmer replica, ma è ancora Kelce a 31 secondi dalla fine a siglare il definitivo sorpasso. Inseguono da vicino i Titans, vincenti sui Packers nel Thursday Night. È un produttivo Ryan Tannehill (22/27 per 333 yard con 2 TD pass e 1 INT) a esaltare Tennessee, senza dimenticare Derrick Henry, che alla ormai consueta corsa vincente aggiunge anche… un touchdown pass! Green Bay prova ad aggrapparsi ad Aaron Rodgers (24/39 per 227 yard e 2 TD pass) e ai touchdown di Christian Watson, salito a quota 5 nelle ultime due partite dopo gli zero nelle prime sei giocate in carriera in NFL, ma il bis di giornata di Austin Hooper ammutolisce Lambeau Field e regala il successo agli ospiti.

Tornano a vincere e convincere i Bills, trasferitisi a Detroit in seguito all’epocale nevicata degli ultimi giorni e vincenti contro i Browns. Josh Allen (18/27 per 197 yard e 1 TD) riduce al minimo gli errori, ma non riesce a essere incisivo come suo solito e lascia spazio alla storica prestazione di Tyler Bass, che va a segno con la bellezza di sei field goal senza alcun errore. Sul 28-10 la partita sembra in archivio, ma un combattivo Jacoby Brissett (28/41 per 324 yard e 3 TD pass) scatena Amari Cooper (8 ricezioni per 113 yard e 2 TD) e prova a crederci. L’ultimo onside kick, pur col brivido, non fa però a buon fine e Buffalo può festeggiare. Assai meno esaltante è la vittoria dei Ravens contro i Panthers. Baltimore si affida a una difesa pressoché perfetta, con Patrick Queen (12 tackle, 0.5 sack, 1 tackle for loss) e Jason Pierre-Paul (2 tackle, 1 sack, 2 tackle for loss, 1 INT) sugli scudi, e annulla Baker Mayfield (21/33 per 196 yard e 2 INT). Carolina mette a tabellone appena un field goal, ma tanto basta per restare in partita fino a qualche minuto dalla fine, quando Lamar Jackson (24/33 per 209 yard e 1 INT) rianima una modesta prestazione con il rushing touchdown che chiude la partita.

Soffrono moltissimo gli Eagles per rimontare i Colts e conquistare un successo fondamentale. Il rushing touchdown iniziale di Jonathan Taylor indirizza la partita, ma Indianapolis riesce a dare seguito soltanto con tre field goal di Chase McLaughlin. Philadelphia fatica a uscire dalla morsa avversaria, ma la stessa difesa ospite, guidata da Milton Williams (4 tackle, 1 sack, 2 tackle for loss), riduce Matt Ryan (23/32 per 213 yard) ai minimi termini. Ciò dà la possibilità a Jalen Hurts (18/25 per 190 yard e 1 TD pass) di riorganizzare le idee e di ribaltare il risultato con un touchdown pass e una corsa vincente nel quarto periodo. Prestazione devastante, invece, tra difesa e attacco per i Cowboys, che demoliscono i Vikings. Due touchdown su corsa per Ezekiel Elliott, due touchdown su ricezione per un Tony Pollard (6 ricezioni per 109 yard e 2 TD) incontenibile, tre field goal da almeno 50 yard per l’infallibile Brett Maher – a segno da 27, 53, 60 e 50 yard – sono la ricetta offensiva perfetta di Dallas, con al timone un chirurgico Dak Prescott (22/25 per 276 yard e 2 TD pass). Sull’altro lato del campo, un Micah Parsons (4 tackle, 2 sack, 1 tackle for loss, 1 fumble forzato) in versione Defensive Player of the Year mette Kirk Cousins (12/23 per 105 yard) al tappeto e Minnesota segna appena tre punti in tutta la partita.

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Preoccupante passo indietro anche per i Giants, nettamente sconfitti dai Lions, giunti alla terza vittoria consecutiva. Il rushing touchdown iniziale di un deludente Daniel Jones (27/44 per 341 yard con 1 TD pass e 2 INT), viene presto ribaltato da un decisivo Jamaal Williams, a segno con tre rushing touchdown da 4, 1 e 1 yard. New York si riavvicina nel quarto periodo, ma Detroit ha pronta un’altra risposta su corsa, questa volta firmata da D’Andre Swift, e la partita di fatto si chiude lì. Nella trasferta in Messico dominano i Niners contro i Cardinals, ancora privi di Kyler Murray. Jimmy Garoppolo (20/29 per 228 yard e 4 TD pass) fa il fenomeno, lanciando in end zone un paio di volte a testa sia Brandon Aiyuk che George Kittle, abili nel tagliare come burro la secondaria di Arizona. Al contrario, la difesa di San Francisco è strepitosa, in particolare con Charvarius Ward (10 tackle, 1 tackle for loss, 1 INT), e Colt McCoy (24/34 per 218 yard e 1 INT) non riesce in alcun modo a impostare una rimonta.

Tornando alle questioni di AFC, pazzesca quanto importante vittoria per i Patriots contro i Jets. La partita in sé è tutt’altro che entusiasmante e vede uno scontro senza sussulti tra un pessimo Zach Wilson (9/22 per 77 yard) e un insipido Mac Jones (23/27 per 246), che subiscono rispettivamente 4 e 6 sack, con Quincy Williams (7 tackle, 1 sack, 1 tackle for loss) e Matt Judon (5 tackle, 1.5 sack, 1 tackle for loss) sugli scudi da una parte e dall’altra. Nick Folk e Greg Zuerlein si scambiano un field goal, ma è a pochi secondi dalla fine che accade l’impensabile: Marcus Jones raccoglie l’ennesimo punt di giornata di New York e lo riporta per 84 yard fino alla end zone avversaria, regalando l’insperata vittoria ai padroni di casa. Ben più touchdown ed emozioni, invece, nella vittoria dei Bengals sugli Steelers. Joe Burrow (24/39 per 355 yard con 4 TD pass e 2 INT) colleziona due intercetti, uno dei quali strepitoso da parte di T.J. Watt, ma il suo poker di touchdown pass, dei quali ben tre tra le affidabili mani di Samaje Perine, è strepitoso. Kenny Pickett (25/42 per 265 yard e 1 TD pass) fa quel che può per tenere Pittsburgh in partita, con l’aiuto in particolare di uno scatenato Najee Harris (20 portate per 90 yard e 2 TD), che vola – letteralmente – in end zone in un paio di occasioni. I lanci di Burrow e i field goal di Evan McPherson, però, fanno volare Cincinnati, che mette la partita in cassaforte tra terzo e quarto periodo e conquista il successo.

Falcons e Commanders vincono e continuano a sperare nei playoff, i primi vincendo contro i Bears. Tra Atlanta e Chicago un primo tempo alla pari si conclude sul 17-17, con un paio di touchdown a opera di Justin Fields (14/21 per 153 yard con 1 TD pass e 1 INT), su lancio e su corsa, e un kickoff da record per Cordarrelle Patterson, che riporta splendidamente il pallone per 109 yard fino alla end zone avversaria e raggiungere il primato all-time nella statistica (9) nella storia NFL. Dopo l’intervallo Fields si spegne, mentre Marcus Mariota (13/20 per 131 yard e 1 TD pass) trova un rushing touchdown prima e poi apparecchia il field goal da 53 yard di Younghoe Koo, che vale i punti del successo. Taylor Heinicke (15/27 per 191 yard) non è incisivo, ma Washington non ha problemi a sbarazzarsi dei Texans. Decisivi sono l’intercetto riportato in end zone da Kendall Fuller, nell’ambito di una difesa straordinaria tra Jonathan Allen (3 tackle, 2 sack, 3 tackle for loss) e compagni, e la corsa vincente di Curtis Samuel, oltre ai field goal dell’infallibile Joey Slye. Ancora una volta, invece, Davis Mills (19/33 per 169 yard e 2 INT) delude e il suo rushing touchdown nel finale serve soltanto a rendere il punteggio meno amaro per Houston.

Ancora sconfitti i Rams, che si allontanano sempre più dai playoff e lasciano strada ai Saints. Al serio infortunio di Cooper Kupp si aggiunge un altro colpo alla testa subito da Matthew Stafford (11/18 per 159 yard e 2 TD pass), costretto a lasciare anzitempo il campo. Ne approfitta un fantastico Andy Dalton (21/25 per 260 yard e 3 TD pass), supportato soprattutto dal rookie delle meraviglie Chris Olave (5 ricezioni per 102 yard e 1 TD), per mettere le mani sulla partita. Kaden Elliss (11 tackle, 1.5 sack, 1 tackle for loss) e la difesa di New Orleans mettono in crisi Bryce Perkins (5/10 per 64 yard) e nel finale la rimonta non va a buon fine. Serve l’overtime ai Raiders per aver ragione dei Broncos. Russell Wilson (24/31 per 247 yard) è anonimo, ma il rushing touchdown di Latavius Murray fa partire Denver col piede giusto, prima che si scateni il clamoroso Davante Adams (7 ricezioni per 141 yard e 2 TD). Nel quarto periodo ai field goal di Brandon McManus rispondono quelli di Daniel Carlson e la partita scivola in parità fino allo scadere. Al supplementare sale in cattedra Derek Carr (23/37 per 307 yard e 2 TD pass), che regala il bis ad Adams e non lascia diritto di replica ai padroni di casa.

I RISULTATI

Tennessee Titans (7-3) @ Green Bay Packers (4-7) 27-17
Chicago Bears (3-8) @ Atlanta Falcons (5-6) 24-27
Cleveland Browns (3-7) @ Buffalo Bills (7-3) 23-31
Philadelphia Eagles (9-1) @ Indianapolis Colts (4-1-6) 17-16
New York Jets (6-4) @ New England Patriots (6-4) 3-10
Los Angeles Rams (3-7) @ New Orleans Saints (4-7) 20-27
Detroit Lions (4-6) @ New York Giants (7-3) 31-18
Carolina Panthers (3-8) @ Baltimore Ravens (7-3) 3-13
Washington Commanders (6-5) @ Houston Texans (1-1-8) 23-10
Las Vegas Raiders (3-7) @ Denver Broncos (3-7) 22-16 OT
Dallas Cowboys (7-3) @ Minnesota Vikings (8-2) 40-3
Cincinnati Bengals (6-4) @ Pittsburgh Steelers (3-7) 37-30
Kansas City Chiefs (8-2) @ Los Angeles Chargers (5-5) 30-27
San Francisco 49ers (6-4) @ Arizona Cardinals (4-7) 38-10

BYE WEEK: Tampa Bay Buccaneers (5-5); Miami Dolphins (7-3); Jacksonville Jaguars (3-7); Seattle Seahawks (6-4)

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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