Il preview di Cleveland Browns vs Buffalo Bills

Quello da disputarsi domenica, nuovamente alle 19.00 ora italiana (a meno di uno slittamento alla fascia oraria successiva), sarà il 23esimo incontro tra le due franchigie facenti parte della AFC, con gli ospiti a guidare una serie tutto sommata equilibrata, forti di un record di 13 vittorie e 9 sconfitte.
Sì, avete proprio letto bene, non è uno scherzo, la partita si disputerà al Ford Field, la “casa” dei Detroit Lions, a causa della bufera di neve che in questi giorni sta mettendo al tappeto la città di Buffalo. La decisione è stata presa di comune accordo tra lega, Buffalo Bills e autorità locali, al fine di scongiurare ogni potenziale pericolo per l’incolumità del pubblico.

Era dal lontano 2014 che una partita casalinga dei Bills non veniva spostata a causa di un’allerta meteo, quando il match di week 12 tra Bills e Jets, inizialmente schedulato per la domenica pomeriggio, venne posticipato al lunedí e spostato dall’allora Ralph Wilson Stadium proprio al Ford Field di Detroit. I Buffalo Bills finirono per annientare ugualmente i rivali divisionali, uscendo vittoriosi dall’incontro con l’inequivocabile punteggio di 38-3.

L’ultima occasione in cui Bills e Browns erano trovate di fronte, l’unica dall’avvento di Sean McDermott in panchina, è risalente alla stagione 2019, più precisamente al 10 novembre, quando i Buffalo Bills, forti di un record di 6-2, uscirono sconfitti dal manto verde del FirstEnergy Stadium con il punteggio di 19-16, al termine di un match tirato fino all’ultimo e deciso dalla segnatura del WR Rashard “Holliwood” Higgins, imbeccato alla perfezione da Baker Mayfield.

La principale “Storyline” di quel match poteva indubbiamente essere considerata la sfida nella sfida tra i 2 QB, Baker Mayfield e Josh Allen, entrambi scelti al 1° giro del draft 2018, rispettivamente con la pick n°1 e la n°7 Overall.
Baker Mayfield, supportato dal fedele Nick Chubb (20 portate per 106 yard), trascinò il team dell’Ohio alla vittoria grazie ad un’ottima prestazione da 26/38 passaggi completati, 238 passing yard, 1 TD ed un QB Rating di 103. Menzione d’onore per la prova del WR Jarvis Landry, responsabile di 9 ricezioni (su 10 target) per 97 receiving yard ed 1 TD, nonostante un Tre White praticamente perfetto, artefice di ben 4 palloni deflettati.
Dall’altro lato della barricata, Josh Allen, parecchio impreciso al lancio (22/41 passaggi completati per 266 yard), si rivelò estremamente decisivo con le proprie gambe, riuscendo a mettere a segno 2 rushing TD, compreso quello del momentaneo sorpasso sul 16-12 a 5.26 minuti dal fischio finale.

Come arrivano i Buffalo Bills

I padroni di casa (per modo di dire), reduci da 2 sconfitte sostanzialmente autoinflitte, costellate di errori tanto di coaching quanto di esecuzione in campo, si affacciano a questo match con l’unico intento di rialzare la testa, portare a casa la vittoria (possibilmente convincente) e riagguantare i Miami Dolphins in testa alla AFC East, approfittando della Bye Week di quest’ultimi.
La Offense, orchestrata da un Josh Allen reo di aver lanciato 6 intercetti in occasione delle ultime 3 uscite stagionali (4 dei quali avvenuti in piena Redzone), guida ancora la lega per total Yard/Game (424.1), mentre è issata al 2° posto per passing Yards/Game (294.2) e Point/Game (27.8) alle spalle sempre dei soliti Chiefs (313.9 e 30.0 rispettivamente) ed è coadiuvata da una difesa che, sebbene reduce da 3 prestazioni a dir poco disastrose e costantemente falcidiata dagli infortuni, è ancora issata al 2° posto per punti concessi a partita (16.8, alle spalle dei soli Denver Broncos), scivolando però in basso in tutte le altre principali statistiche: Total Yard/Game (319.8 – 8° posto), rushing Yard/Game (109.6 – 7° posto) e Passing Yard/Game (210.2 – 14° posto). Allarmante il dato dei turnover, 17 totali (3° posto alle spalle di Vikings 18 e Eagles 20) di cui 13 gli intercetti (1° posto al pari degli Eagles).
Passando al capitolo infortunati, saranno sicuramente “OUT” il giovane DE Greg Rousseau (considerato “week to week”) ed il LB Tremaine Edmunds (uscito anzitempo nello scorso match per un problema all’inguine), mentre migliorano le condizioni della safety Jordan Poyer (assente nelle ultime 2 partite) e del CB Kaiir Elam, dando un po’ di respiro ad una secondaria apparsa parecchio in affanno al rientro dal bye week.

Come arrivano i Cleveland Browns

Gli ospiti, ancora guidati in cabina di regia dal QB Jacoby Brissett ma soprattutto trainati dal quanto mai terribile duo di RB Chubb-Hunt, si affacciano in quel di Detroit reduci dalla pesantissima sconfitta patita per mano dei Dolphins, sempre in controllo del match e usciti trionfanti dall’Hard Rock Stadium con l’inequivocabile punteggio di 39-17, merito dell’ennesima prestazione sfavillante messa in vetrina da Tua Tagovailoa (25/32 passaggi completati, 285 passing yard, 3 TD ed un QB rating di 135.0).
Il reparto offensivo dei Browns è al momento posizionato al 5° posto per total Yard/Game (375.9) e rushing Yard/Game (158.8), al 10° posto per point/Game (24.1), ma solo 20° per passing Yard/Game (217.1), venendo tuttavia “azzoppato” da una difesa a dir poco rivedibile, arenata nella 2° metà della classifica in tutti i principali dati statistici: total Yard/Game (349.1 – 17°), passing Yard/Game (218.0 – 19° posto), rushing Yard/Game (131.1 – 23° posto) ma  soprattutto Point/Game (29.3 – 2° dato peggiore dell’intera lega) e Turnover Differential (-5 – 28° posto).
I Browns si presenteranno a questa sfida tutto sommato a ranghi completi, con la sola eccezione del giovane NB Greg Newsome (concussion).
Il TE David Njoku, responsabile di una prima parte di stagione sfavillante ma costretto ai box nelle ultime 2 partite a causa di un problema alla caviglia, è finalmente tornato ad allenarsi, venendo listato come “Questionable” in vista del match.
Migliorano le condizioni di una nostra vecchia conoscenza, la Guardia Wyatt Teller, limitato a soli 7 snap nell’ultimo match contro i Dolphins ed assente nelle precedenti 2 uscite in seguito all’infortunio al polpaccio rimediato in week 6 nella sfida casalinga contro i Patriots.  Ristabilito invece al 100% l’iper-atletico LB Jeremiah Owusu-Koramoah, out le ultime 2 settimane.

Matchup chiave

Stefon Diggs vs Denzel Ward

Il fortissimo WR originario del Maryland, a dir poco immarcabile in questa prima metà di stagione, rappresenta l’indiscusso faro del reparto offensivo della squadra, merito di mani educatissime, un route running pregevole ed un carisma impareggiabile.
Diggs, sebbene sia stato regolarmente raddoppiato e talvolta addirittura triplicato, è ugualmente riuscito ad ammassare 72 ricezioni (3° posto), 985 receiving yard (3° posto) e 7 TD (3° posto), mantenendo un drop rate di appena 4%.
Il compito di limitare l’indiscusso leader del Receiving Corp dei Bills spetterà verosimilmente al CB Denzel Ward, fresco di un faraonico rinnovo contrattuale del valore di $100 milioni per ulteriori 5 stagioni ma parecchio altalenante in questa prima metà di stagione (293 yard, 1 TD ed un QB rating concesso superiore al 100 nelle prime 5 week).
Il 2 volte pro bowler, costretto a saltare causa infortunio le sfide contro Patriots, Ravens e Bengals, è ritornato regolarmente in campo domenica, in occasione della rovinosa sconfitta patita per mano dei Dolphins, finendo, nonostante tutto, per disputare la miglior partita di questa travagliata prima parte di stagione, riuscendo a limitare l’apparentemente immarcabile Tyreek Hill ad 1 sola ricezione per 2 yard di guadagno.

Nick Chubb vs Buffalo Bills run defense

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Inutile negarlo, gran parte dell’esito finale del match dipenderà da come la difesa orchestrata da Leslie Frazier riuscirà ad arginare il RB Nick Chubb, autentico motore trainante della offense avversaria ed artefice di una prima metà di stagione a dir poco straripante.
L’ex Georgia Bulldogs, reduce da 3 stagioni da almeno 1.000 yard (rispettivamente 1.494, 1.212 e 1.258) ad una media di oltre 5.0 yard a portata, ha finora ammassato 904 rushing yard e 11 TD (ad una sola segnatura dal suo massimo in carriera), confermandosi come un corridore pressochè implacabile, difficilissimo da atterrare (54 “missed tackle” forzati e 611 YAC) ed in grado di generare una miriade di big play (28 corse da 10+ yard e 14 da 15+ yard).
La run defense dei Bills, a dir poco disastrosa nel corso delle ultime 3 uscite, dovrà necessariamente alzare l’asticella per riuscire a limitare le scorribande del 3 volte pro bowler.
I bills, issati al momento al 7° posto per rushing Yard/Game (109.6), hanno concesso rispettivamente 208 rushing yard ai Packers, 174 ai Jets e 142 ai Vikings, complici le assenze (Milano OUT contro i Jets e Edmunds uscito anzitempo contro i Vikings), una linea difensiva a dir poco porosa ma soprattutto una miriade di tackle mancati (16, 12 e 13 in serie).
Gran parte della quanto mai attesa “resurrezione” della run defense passerà dalla prestazione di DaQuan Jones, pressochè dominante nelle prime 6 settimane ma a dir poco involuto al ritorno dal bye week, come comprovato dalle statistiche accumulate: 13 tackle, 8 stop e 2 placcaggi mancati “pre bye” – 7 tackle, 1 stop e 2 placcaggi mancati “post bye”.
L’ex di Titans e Panthers dovrà necessariamente evitare di farsi “spostare” dalla fortissima LG joel Bitonio, indiscutibilmente uno degli OL più dominanti dell’intera lega in Run Blocking, reduce da 4 Pro Bowl consecutivi e dall’elezione in altrettanti NFL All Pro Team (2nd Team nel 2018, 2019 e 2020, 1st Team al termine della passata stagione.

Myles Garrett vs Dion Dawkins

Il pericolo n°1 per l’incolumità del QB Josh Allen ha un nome e un cognome: Myles Garrett. Il pass rusher formatosi tra le fila degli Aggies, strabordante a livello fisico e quanto mai dominante, è stato fin qui responsabile (dal 2017 ad oggi) di 66.0 sack, 127 QB hit, 13 fumble forzati e 336 pressioni.
L’ex 1st Overall Pick, reduce da 2 convocazioni al Pro Bowl ed altrettante elezioni nel 1st Team All Pro, ha finora accumulato 7.5 sack, 11 QB hit, 2 fumble forzati e 42 pressioni (4° posto alle spalle dei soli Smith – 55, Bosa – 45 e Judon – 44).
L’arduo compito di arginare le scorribande nel backfield del n°95 spetterà verosimilmente a  Dion Dawkins, leader indiscusso della O-Line e meritevole di aver concesso finora solamente 2.0 sack e 17 pressure ai pass rusher fronteggiati.  
L’ex Temple, cuore pulsante tanto della linea quanto dell’intero spogliatoio, è reduce da una prestazione a dir poco zoppicante in occasione dell’ultimo match perso contro i Vikings, essendo stato battuto in più di un’occasione dal formidabile duo di pass rusher Smith-Hunter, responsabili di un sack a testa e di innumerevoli pressioni.

Von Miller vs Jack Conklin

Il fortissimo pass rusher n°40, data per assodata l’assenza di Rousseau per il 2° match consecutivo, non solo sarà costretto agli straordinari, dovendo verosimilmente rimanere maggiormente sul terreno di gioco, ma sarà impiegato quasi esclusivamente sul versante sinistro della linea difensiva, in quello che è da sempre considerato lo spot prediletto.
Il bicampione del Super Bowl, al 1° anno con la nuova maglia, si sta riconfermando ai livelli èlite ai quali ci aveva abituato, merito di una prima parte di Regular Season a dir poco fantastica, al punto da aver già accumulato 10 TFL (5° posto), 8.0 sack (6° posto), 11 QB hit e 34 pressioni, risultando soprattutto a dir poco decisivo nei momenti “clutch” degli incontri.
Interessantissima sarà la sfida che con tutta probabilità lo vedrà contrapposto al RT Jack Conklin, scelto dai Tennessee Titans con la 8th Overall Pick al draft 2016, prima di venire firmato dagli stessi Browns nel corso della Free Agency 2020 mediante un contratto triennale del valore di $42 milioni.
L’ex Spartans, eletto per 2 volte nel 1st Team All Pro (2016 e 2021), stava disputando una stagione èlite (5 pressioni ed un solo sack concesso nelle prime 6 partite disputate), prima di venire letteralmente disintegrato dal veterano Melvin Ingram III in occasione del match di Miami, terminato con 2.0 sack, 3 QB hit e 5 pressioni concesse.
Neanche a dirlo sarà di vitale importanza portare pressione a Brissett, a dir poco rivedibile in questi frangenti: 44.7% di completi, 6.5 Y/A, 0 TD, 4 intercetti ed un misero rating di 44.5

Amari Cooper vs Dane Jackson

Il passing game non è certamente il fiore all’occhiello del team dell’Ohio, complici le prestazioni a dir poco altalenanti del QB Jacoby Brissett, indubbiamente un onesto mestierante ma parecchio carente a livello tecnico.
Nonostante quanto poc’anzi detto, occorrerà prestare parecchia attenzione al ricevitore Amari Cooper, acquisito dai Cowboys in cambio di una misera 5th Round Pick (merito del contrattone che si portava appresso) nel corso dell’offseason e in grado di “accendersi” in qualunque momento, merito di un route running pazzesco (indiscutibilmente uno dei più rifiniti dell’intera lega) e di mani educatissime (10 soli drop nelle ultime 3 stagioni).
L’ex 1st Round pick del Raiders, convocato per 4 volte al Pro Bowl, giunge da una prima metà di stagione parecchio produttiva, come dimostrato dai 3 100-yard game e dai 5 TD messi a referto nelle 9 partite disputate.
Cooper è stato l’unico ricevitore in grado di mettere in seria difficolta il fenomenale rookie “Sauce” Gardner, affrontato in week 2 e battuto nella totalità delle 4 circostanze in cui i due si sono trovati di fronte, finendo per accumulare 33 yard, 3 1st down e 1 TD, apparendo per lunghi tratti del match pressappoco immarcabile.
Con il fortissimo CB Tre White ancora mai sceso in campo dal rientro dalla PUP list, spetterà verosimilmente a Dane Jackson l’arduo compito di occuparsi del ricevitore formatosi ai Crimson Time.
L’ex Pittsburgh Panthers, reduce da una partita a dir poco disastrosa contro i Vikings (sebbene sia comunque riuscito ad accumulare 2 palloni deviati ed un intercetto), sta tutto sommato disputando una stagione positiva, avendo concesso 260 yard ed 1 solo TD ai ricevitori fronteggiati, numeri valevoli di un passer rating di poco superiore a 68.

A cura di Luca Poglio

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Buffalo Bills Backers Italy

Una sola ed unica penna che scrive, portavoce di una piccola grande famiglia accomunata da una scriteriata passione per i Buffalo Bills.

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