I Rams espugnano il Nest (Los Angeles Rams vs Seattle Seahawks 26-17)

Nel Thursday Night Football tra Rams e Seahawks, giocato al Lumen Field di Seattle, ad avere la meglio sono gli ospiti, che  tornano a Los Angeles con un vittoria importante contro gli acerrimi rivali divisionali con il punteggio di 26-17.

Succede quasi tutto nel secondo tempo, nella prima frazione di gioco infatti sono le difese ad avere la meglio e le squadre vanno al riposo sul risultato di 7 a 3 in favore dei padroni di casa, grazie ad un TD del ritrovato DK Metcalf e di un field goal dalle 31 di Matt Gay; da segnalare il secondo intercetto consecutivo di Quandre Diggs, sempre più leader della malconcia difesa Seahawks, “chiamato” con un Tweet nelle ore precedenti la partita.

L’attacco dei Rams nel secondo tempo ritrova fluidità e brillantezza, comincia a macinare gioco e primi down e Stafford, nonostante un infortunio al dito, trova i suoi ricevitori con molta facilità, complici anche i molti errori di copertura soprattutto di Jamal Adams; ottima prestazione di Robert Woods con 12 ricezioni per 150 yard e di Darrell Henderson, 17 portate per 82 yards e 1 TD.
Dopo un’incoraggiante prima frazione, che sembrava dare seguito alla prestazione in week 4 contro i 49ers, la difesa di Seattle perde le sue certezze, concedendo due TD consecutivi e un totale di 476 yards, di cui ben 354 su passaggio. Da segnalare che Seattle ha concesso più di 450 yard per ben quattro partite consecutive: questa è la striscia più pesante nella storia della la franchigia e pareggia il record NFL.

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L’Infortunio al dito di Russell Wilson, molto simile a quello subito da Drew Brees sempre ad opera di Aaron Donald (assolutamente non cattivo, causato da un normale QB hit), costringe coach Carroll a schierare Geno Smith.
Per Seattle sembra la fine e invece, contro ogni pronostico, l’ex Jets guida l’attacco fino alla end zone avversaria con un passaggio per Dk Metcalf dopo un drive lungo 98 yard. Le speranze di rimonta dei padroni di casa si infrangono tuttavia con l’immediato e velocissimo TD nel drive successivo da parte dei Rams e con l’intercetto di Scott, che sancisce di fatto la fine dell’incontro.

Tifosi e Addetti ai lavori, compresi i bookmakers, si attendevano un partita ad alto punteggio; l’attacco dei Rams aveva tutte le carte in regola per far male alla traballante secondaria dei Seahawks, ma nel primo tempo la difesa di casa è riuscita a contenere i ricevitori schierati da Sean Mcvay, grazie anche ad un Matt Stafford stranamente impreciso.

L’attacco di Seattle, al contrario, ha mostrato ancora una volta tutti i suoi problemi, incapace di trovare ricevitori nel corto raggio. Wilson è costretto a lasciare la palla al Running back di turno, Collins al posto di Carson, oppure lanciare i suoi famosi “bomboloni” sul profondo, risultando così estremamente prevedibile e permettendo alla difesa dei Rams di avere la meglio, con un Aaron Donald dominante come al solito (7 tackle, 2 tackle for loss, 1 sack e 3 QB hits).

Non è un caso che l’ingresso di Geno Smith abbia messo così in difficoltà la difesa avversaria: il back up quarterback di Seattle, forse grazie anche ai centimetri in più, è riuscito a gestire meglio la zona immediatamente alle spalle della DL, mettendo a segno un drive lungo e ben giocato, sfruttando tutte le armi a disposizione inclusi Tight End, check down e screen pass (che stranamente hanno funzionato meglio). Poi ovviamente Smith ci ha subito ricordato perché solitamente resta seduto sulla side line e non dietro al centro, anche se a onore del vero qualche attenuante ce l’ha: Tyler Lockett è incespicato causando l’intercetto, ma soprattutto non è facile entrare in campo a giocare praticamente dopo anni di attesa in panchina.

La partita alla fine è stata vinta dalla squadra in questo momento più forte e che meglio ha saputo interpretare la partita; i Rams, dopo la prestazione opaca in week 4, si riscattano immediatamente sempre contro una rivale divisionale, con una prestazione non appariscente ma molto solida, soprattutto nei momenti decisivi.
Per l’ennesima volta Sean McVay dimostra di saper preparare, ma soprattutto leggere in corsa le partite molto meglio rispetto a Pete Carroll; non può essere un caso infatti che i Rams, sotto la sua guida, siano diventati la bestia nera della squadra del Pacific Northwest, dando nel secondo tempo una sensazione di superiorità e di controllo del match.
Ad attenderli in week 6 i New york Giants al MetLife Stadium, non una trasferta proibitiva ma saranno da valutare le condizioni della mano di Stafford: il dito infortunato in presa diretta è apparso piuttosto gonfio, anche se l’ex qb dei Lions non sembra averne sofferto più di tanto.

Seattle deve fare i conti con il problema ben più grave di Wilson, che ha subito un intervento al tendine del dito medio nella serata di ieri e ne avrà per circa sei-otto settimane; il QB da wisconsin non aveva mai saltato una partita da quando è entrato nella lega e i Seahawks si trovano così per la prima volta a dover fare i conti con un’assenza prolungata del loro Franchise Quarterback.
Oltre all’incognita Geno Smith, coach Carroll dovrà gestire un’ altra grana, Jamal Adams: la safety più pagata della lega ha giocato un’altra prestazione pessima e non all’altezza del suo talento, sbagliando moltissime coperture e sembrando costantemente fuori posizione.

La partita per potersi riscattare sarà a Pittsburgh contro gli Steelers, avversario sempre complicato ma meno forte rispetto alle ultime stagioni. Sarà molto interessante vedere se e come i Seahawks sapranno reagire.

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Seahawks Nest Italia

Tre amici e una grande passione per i Seattle Seahawks. Simone Faccini, Marco Bernardi e Marco Cherubini sono gli autori di Seahawks Nest Italia, il primo podcast in italiano sui Seahawks ma anche una comunità e un punto di ritrovo per tutti i 12s in Italia.

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