Josh Allen demolisce Kansas City (Buffalo Bills vs Kansas City Chiefs 38-20)

La sfida regina della quinta settimana di football non lascia dubbi: i Buffalo Bills sono da Super Bowl.

Il pronostico dava i Bills come favoriti, ma il fattore campo avrebbe potuto ridimensionare le previsioni di questa attesissima sfida tra titani. Una partita che presumibilmente potremmo (o potevamo) aspettarci di vedere ad un Championship Game, e in cui ieri Bills ospiti doppiano i Chiefs senza se e senza ma.

Mentre Aaron Rodgers e Tom Brady si contendono le scalate ai record assoluti della NFL nel primo pomeriggio, Josh Allen e Patrick Mahomes fanno accomodare la nazione sul divano con pizza e birra per uno scoppiettante anticipo di post-season.

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La partita è una di quelle scene di una pellicola western in cui la tribù va a caccia del bisonte, ma al primo colpo di fucile la carica della mandria impazzita si scaglia contro i cacciatori e li travolge. Il cacciatore diventa preda e si ritrova a battere in ritirata. 

I giochi sono volanti, si corre poco, e quando si corre sono sempre le gambe dei due quarterback a fare la differenza. Il running game di Chiefs e Bills non apre grandi spazi e non è il punto focale della serata; le giovani stelle devono arrangiarsi come possibile nel trovare il varco giusto e Allen viaggia sulle sue gambe per 11 portate con 59 yard con 1 touchdown, mentre Mahomes risponde con 8 corse per 61 yard.

L’insieme dei rispettivi reparti che corrono riescono a combinare quello che i due QB fanno da soli. La partita quindi si adatta ai lanci e le braccia di Mahomes e Allen non vedono l’ora di misurarsi per un’eccitante sfida nella sfida!

Il padrone di casa libera 54 colpi, 33 dei quali a target: 272 yard, 2 touchdown e 2 intercetti. La sua linea offensiva concede solo 2 sack alla difesa dei Bills. All’ospite, Josh Allen, non serve tutto questo cinema: bastano 26 tentativi (dei quali 15 a buon fine), meno della metà dei lanci di Mahomes per totalizzare più yard (315), più touchdown (3) e tutto senza subire intercetti, nè sack.

In poche parole, Allen concretizza in modo risoluto e prende il massimo risultato con il “minimo” sforzo. Campione vero, in grado di violare un campo proibitivo per molti, di guidare i suoi compagni alla vittoria che oggi pone la scena Buffalo al centro del mondo del football.

Bills che si impongono sia a livello offensivo, sia con la difesa. E non lasciamo fuori dalle note lo special team che recupera un fumble che ai Chiefs sarebbe potuto costare più caro del prezzo pagato.

Allen sceglie con cura i suoi obiettivi massimizzando le ricezioni dei suoi wideout. Basta leggere i numeri per capire due cose. Una: nessun ricevitore ha toccato palla per più di tre volte e le ricezioni più lunghe realizzate dai WR  sono da 53 yard per Dawson Knox, da 61 yard per Diggs, 24 yard Moss, 35 per Sanders e 16 per Davis chiamato in causa una sola volta. La seconda cosa è che ovviamente, in tutto questo, la difesa di Kansas City sia imbarazzante. Mi spiace scrivere questa cosa, ma buchi abissali e disattenzioni collettive aiutano Josh Allen e i suoi amici ha prendersi i titoli dei giornali a caratteri ancora più grossi.

Tanta rotazione, pochi punti di riferimento. Un pò come fece esattamente un anno fa Tampa Bay contro New York; parliamo di baseball, 9 ottobre 2020, Game 5 per il win or go home tra Yankees e Rays e Kevin Cash (manager dei Rays) che alterna quattro lanciatori sul monte contro i Bronx Bombers per non più di 2.2 inning in modo tale che nessun battitore possa incrociare la mazza per più di una sola volta contro i suoi pitcher. Risultato: visti i continui cambi di lanciatori, che nel nostro caso possiamo paragonare ai ricevitori dei Bills, i battitori degli Yankees non hanno mai punti di riferimento e perdono 2-1 uscendo dai playoffs. In poche parole una mossa geniale e non del tutto convenzionale per una grande occasione come quella. Qui la transizione cambia faccia rispetto alla difesa e sviluppa una strategia molto simile, ma a livello offensivo.

Crossover baseball-football, Brian Daboll geniale come Kevin Cash dunque.

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Il successo di questi Bills passa proprio dall’offensive coordinator Daboll. L’uomo che con le sue competenze ha trasformato Josh Allen in un MVP caliber. Sotto la tutela di Daboll, Allen ha avuto una crescita esponenziale: prima stagione 1.000 yard, seconda stagione 2.000, terza stagione 4.500…

Di certo Allen non era quel QB che durante le sue prime uscite aveva convinto più di tanto, in alcuni momenti difficili l’ho sentito chiamare “scappato di casa”. Si comprendeva che c’era del gran talento, ma vi erano anche parecchi limiti. Con gli insegnamenti di Daboll, il QB questi limiti li ha limati tutti, perfezionando la sua visione di gioco, il suo stile, le sue letture e tirando fuori quella luce che ogni settima scelta del primo giro dovrebbe (presumibilmente) avere dentro al petto.

Il tempo di vincere è giunto, il 2021 è l’anno dei Bills. Bisognerà vedere se questa squadra sarà in grado di cancellare l’incubo di quelle stagioni che risalgono ai primi anni Novanta. Quelli dei quattro Super Bowl persi, di fila. Allen ha questo compito e la sua occasione è unica. Sprecarla potrebbe essere deleterio sia per lui, sia per il suo ambiente che storicamente ha sofferto in modo non indifferente di una certa sudditanza psicologica. L’ora di scacciare i fantasmi è propizia, buona fortuna giovane campione.

Guardando avanti i Bills non dovranno soltanto cercare di assicurarsi la vittoria della massima competizione; dovranno anche stare attenti proprio a non farsi scappare un genio come Daboll, oggi OC, domani pioveranno le offerte per la nomina a capo allenatore come spesso accade ai grandi assistenti in sideline.

L’uomo che ha forgiato Josh Allen credo che farà gola a molti e come ben sappiamo, davanti alla possibilità di crescita, economica o professionale che sia, diventa difficile dire no.

Parentesi Chiefs, male ragazzi. Tre sconfitte nelle prime cinque giornate non è ciò che il pubblico e gli appassionati si aspettavano. Reid deve ringraziare Pittsburgh Steelers e Chicago Bears per aver quantomeno fermato le dirette rivali divisionali. Rivali che, in ogni caso, rimangono sopra ai vice campioni del mondo.

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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