NFL Preview 2021: New Orleans Saints
Voltare pagina! Forse l’attività più difficile da fare per i Saints dopo anni di certezze, e non solo per l’abbandono di Drew Brees ritiratosi a conclusione della passata stagione. Già questa novità basterebbe per minare le basi di una squadra che faceva affidamento dal 2006 sulle sue prestazioni e i suoi lanci per macinare yards e punti. Inoltre dopo 4 anni quest’anno non si parte da favoriti della division dove giustamente i campioni mondiali di Tampa Bay si presentano ai nastri di partenza con favori del pronostico. Cambio anche nel dome, uno dei più rumorosi della lega che da quest’anno si chiamerà Caesars Superdome (dal nuovo sponsor Caesars Entertainment marchio conosciuto per i suoi Alberghi e Casino) dopo una decennale collaborazione con Mercedez-Benz.
I Saints dovranno quindi sapersi reinventare per convincere gli scettici che possono competere non solo per la division ma anche per qualcosa di più importante, forse partire senza il peso delle aspettative e i favori dei pronostici potrebbe essere il plus che è mancato negli ultimi anni di playoff sfortunati e deludenti. Analizziamo quindi la truppa di Sean Payton in dettaglio in vista del prossimo campionato.
OFFENSE
Forse dai Training camp appena partiti potremo capire meglio quali sono le idee in casa Saints per quanto riguarda la cabina di regia, Jameis Winston e Taysom Hill si giocano il ruolo da titolare e da tale scelta dipenderà molto anche la modalità del gioco di attacco dei Saints. Con Winston, forse più maturo ed esperto e meno gunslinger, potremo vedere un gioco basato su lanci di media e lunga distanza cercando all’occorrenza big play, con Hill un gioco più mono corda che punta bastato sulle corse e alla giocata improvvisa i trick che non ti aspetti.
Una pessima notizia per l’attacco l’intervento chirurgico alla caviglia di Michael Thomas che salterà sicuramente la prima parte di stagione e non si hanno ancora notizie dei tempi di recupero, per il secondo anno consecutivo dopo l’annata stellare il WR 1 della franchigia non sarà a disposizione, la sua situazione sta diventando un caso. A questo punto Kamara sarà costretto a fare anche gli straordinari per mantenere l’attacco dei Saints aggressivo efficace e che possa incutere paura agli avversari. Per poter confermare il gioco di corse la linea offensiva dovrà crescere specialmente nei suoi giocatori più giovani (leggasi Cesar Ruiz al suo secondo anno) e rendere per quanto è stata pagata (leggasi Ramczyk).
Tutto ciò premesso l’efficacia dell’attacco dei Saints sarà da ricercare nella capacità di Sean Payton di stupire nuovamente la NFL riuscendo a far emergere anche le “seconde linee” e creando un collegamento con quello che verrà scelto come QB titolare.
DEFENSE
La difesa dell’anno scorso è stata confermata nei suoi nomi principali, Cameron Jordan, Demario Davis, Marshon Lattimore e Malcolm Jenkins e mantenuto giocatori capaci di garantire prestazioni elevati se in salute (in primis Marcus Davenport). La solidità della difesa a partire dalla passrush che deve garantire pressione ai QB avversari, turnover specialmente nei momenti clou della stagione e asfissiare le corse.
La difesa è stata allungata con l’innesto di giocatori dal draft, Payton Turner (DE), Pete Warner (LB); Paul Adebo (CB) e dalla FA in primis con Tanoh Kpassagnon (DE) proveniente dai KC Chiefs con l’obbiettivo di garantire rotazioni di livello. L’unico punto debole di cui si vocifera molto in sede di mercato rimane la secondaria colpevole di alcuni black out importanti ma che ha mantenuto i nomi importanti di Marcus Williams e Lattimore.
SPECIAL TEAM
Gli special team dei Saints negli ultimi anni hanno sempre avuto un livello di altissimo rendimento in casa Saints. Wil Lutz è uno dei kicker più affidabili della lega, nella off season si è concluso un oltre decennale rapporto con il punter Thomas Morstead la cui sostituzione non sarà facile, gli special team dovrebbero essere in grado di stupire anche questa stagione.
COACHING STAFF
Sean Payton per la prima volta dal suo arrivo ai Saints lavorerà senza Drew Brees e questo di fatto aggiunge un livello ulteriore di difficoltà alla stagione, inoltre la fiducia nei QB a roster non è sembrata altissima viste le voci di una possibile mossa in sede di draft; negli anni Payton ha saputo aprire le difese avversarie con i suoi trucchi offensivi senza lasciare spazio ad altri sulle chiamate offensive, l’aggiornamento costante del playbook rende Payton ancora sulla cresta dell’onda e non si fa oscurare dai nuovi giovani guru offensivi della lega.
Lo staff di fatto nei ruoli chiave non ha subito variazioni se non la perdita di Dan Campbell che ha assunto il ruolo di head coach a Detroit. Uno staff di sicura affidabilità che dovrà reinventarsi per continuare a competere ad alti livelli con meno armi. Merita menzione lo staff finanziario dei Saints che nonostante il cap super intasato sono riusciti a non smantellare la squadra; un piccolo consiglio se dovete far quadrare i conti in casa affidatevi ai contabili dei Saints.
Record previsto: 11-6
[review]I nostri voti
Offense
Defense
Coaching staff
Molto sui Saints ce lo potrà dire la Week 1 quando in casa arriveranno i Packers autodichiarati in missione da parte di Rodgers, partire da underdog potrebbe essere la chiave per una squadra che ha ancora troppo talento escluderla dai giochi o dichiararla da rifondare. Rimane una forte incognita, l’attacco senza una guida certa e definita potrebbe non far bene allo spogliatoio e il cui motore da traino sarà la difesa. Anno di scommesse in casa Saints e non poteva essere diversamente nel “Caesar Superdome” vediamo se sarà la casa a vincerle intanto Who Dat?