Cercasi nuovo allenatore a South Carolina

Cade la prima testa eccellente nel college football: Will Muschamp non è più il capo-allenatore di South Carolina. La decisione è stata presa a seguito della brutta sconfitta rimediata sabato contro Ole Miss (59-42) che marca, così, la terza settimana consecutiva senza vittorie per i Gamecocks. Muschamp conclude la sua esperienza a Columbus con un record di 28 vittorie e 30 sconfitte totali (17-22 nella SEC), tre apparizioni consecutive ai Bowl (2016-2018) e arrivando al massimo quarto nella propria division.

Che tipo di lavoro è?

South Carolina è sicuramente un buon lavoro nel panorama collegiale: buone risorse, ottima facility (rinnovata un anno fa con un lavoro da 50 milioni di dollari) e, più che altro, uno stato che produce una buona dose di talento anno dopo anno. Detto questo, non è un posto dove è facile vincere poiché le aspettative sono state, specialmente negli ultimi anni, direttamente proporzionali alle cifre investite nel programma di football: alte.

Di sicuro non aiuta il fatto che i Gamecocks condividano lo Stato con Clemson e l’ascesa di Dabo e i suoi a juggernaut del college football è sicuramente una delle motivazioni per la quale South Carolina non è mai uscita dal limbo dopo aver dominato questa rivalità dal 2009 al 2013 (5 vittorie consecutive). Non aiuta nemmeno il fatto che sia Georgia che Florida, rivali divisionali di USCe, stiano vivendo un momento di eccellente forma dal punto di vista del recruiting, delle prestazioni e della “ricognizione” a livello nazionale. Ma quali sono le aspettative per South Carolina dunque? Bowl ogni anno? Rivaleggiare con Clemson? Provare a fare la corsa alla SEC East come negli anni di Spurrier? Muschamp è stato spesso messo in croce per i risultati al di sotto delle aspettative, ma prima di tutto South Carolina dovrà decidere con chiarezza che tipo di programma vuole essere ed agire di conseguenza, la scelta del nuovo allenatore sarà interessante anche in questo senso.

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I possibili candidati

Billy Napier (Head Coach – Louisiana) – Il nome di Napier per un lavoro prominente circola ormai da un paio di stagioni. Nativo del Tennessee ma affermatosi proprio in South Carolina ( a Furman in FCS) come giocatore e poi come allenatore. E’ stato assistente sia di Swinney a Clemson  (Graduate assistant nel 2003 fino a diventare offensive coordinator nella stagione 2009/2010) che di Saban ad Alabama (WR coach dal 2013 al 2016) prima di prendere in mano l’attacco di Arizona State nel 2017. E’ Head Coach a Lousiana dal 2018 e in questo periodo di tempo ha rivitalizzato il programma di Lafayette. Lo scorso anno ha declinato l’offerta ricevuta da Mississippi State e potrebbe aspettare la situazione giusta per lasciare i Ragin’ Cajuns, South Carolina, con la sua esperienza nello stato, potrebbe rappresentare tale occasione.

Shane Beamer (Assistant HC – Oklahoma) – Beamer è un figlio d’arte ed è già stato a Columbia come assistente di Steve Spurrier dal 2007 al 2010 dove oltre al ruolo di allenatore era impiegato anche come recruting coordinator ed ha contribuito ad assemblare l’ultimo roster di successo dei Gamecocks. E’ una scelta che avrebbe senso data l’esperienza pregressa e la conoscenza profonda dello Stato, oltre alla possibilità di assemblare uno staff eccellente.

Steve Sarkisian (Offensive coordinator – Alabama) – Sarkisian, come Napier, è stato avvicinato a diverse università la scorsa stagione (sempre Mississippi State ma anche Colorado secondo i rumor). E’ un allenatore che avuto problemi nelle ultime esperienza da head coach (soprattutto a South California) ma che si è ormai ristabilito, come molti altri, alla corte di Saban. E’ considerato una delle menti offensive più brillanti in tutta la nazione e sarebbe l’ennesimo assistente di Alabama a trovare lavoro nella SEC: un trend che non sembra fermarsi.

Hugh Freeze (Head Coach – Liberty) – Freeze ha fatto di Liberty un programma vincente in meno di due anni, raccogliendo quest’anno ben due vittorie contro due squadre di ACC (Syracuse e Virginia Tech), per questo sarà un nome che verrà accostato a praticamente ogni programma in cerca di un nuovo allenatore (specialmente nella SEC). E’ universalmente considerato uno dei migliori, se non il migliore, play-caller della nazione ed i suoi attacchi ad Ole Miss sono stati la motivazione principale per la quale Saban ha cambiato approccio offensivo dopo due sconfitte consecutive subite da parte dei Rebels. L’esperienza nella SEC è però finita malissimo con uno scandalo riguardante alcune escort e massaggiatrici (non mi dilungherò) ed è per questo che Freeze si è dovuto auto-esiliare tra i ranghi bassi del college football. A quanto pare l’america, che adora le storie di redenzione, è pronta ad un suo ritorno nei palcoscenici migliori.

Brent Venables/Tony Elliot (Defensive Coordinator/Offensive Coordinator – Clemson) – C’è una possibilità che South Carolina decida di rivitalizzare la rivalità con Clemson tentando di portargli via uno dei due assistenti principali di Dabo Swinney. Per quanto riguarda Venables l’impresa è decisamente difficile se non impossibile: rifiuta da anni offerte per lasciare Clemson e si è più volte dichiarato legato a doppia mandata a Dabo e ai Tigers. Convincere Elliott potrebbe essere più facile ma resta da vedere se questa sarà la strada che intraprenderanno i Gamecocks.

Il sogno: Joe Brady (Offensive Coordinator – Carolina Panthers) – Brady è stato l’artefice del meraviglioso e vincente attacco di LSU la scorsa stagione e la sua repentina ascesa lo ha catapultato nella NFL a soli 31 anni. Ovviamente è il nome più “sexy” di questa lista ma un suo ritorno al college football appare improbabile. Brady, infatti, non è allergico a tutto (dal recruiting ai rapporti con amministrazione e i boosters) quello che non è disegnare schemi offensivi perfetti. Un capo allenatore nel college football non è solo un allenatore, specialmente al Sud, specialmente nella SEC. E’ molto probabile che lascerà i Panthers solo in caso di promozione nella NFL che peraltro non sembra un’ipotesi così remota attualmente.

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Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

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