Tutta week 10 in un solo articolo

Con la sconfitta dei 40ers non ci sono più squadre imbattute dopo questa Week 10. San Francisco si conferma però al comando della NFC, davanti a Packers, Saints e Seahawks. In testa alla AFC ci sono i Patriots, seguiti da vicino ormai soltanto dai Ravens. Tante squadre a riposo: dai Broncos agli Eagles, dai Jaguars ai Patriots stessi, dai Redskins ai Texans. Sono 13 le sfide da non perdere, dunque: partiamo!

I Raiders vincono in volata il derby di AFC South contro i Chargers. Grande protagonista del primo quarto è un eccezionale Erik Harris (1 tackle, 3 pass deflected e 2 INT), che fa vivere incubi a un altalenante Philip Rivers (17/31 per 207 yard con 2 TD pass, 3 INT e 1 fumble). La safety di Oakland costruisce i primi dieci punti di squadra, con Daniel Carlson che centra i pali da 40 yard prima del touchdown dello stesso Harris, che riporta per 56 yard uno dei due intercetti. Rivers, però, suona la carica e Los Angeles la ribalta con il suo touchdown pass per 2 yard per Hunter Henry e con la corsa vincente da 3 yard dell’ottimo Melvin Gordon (22 portate per 108 yard e 1 TD). Subito prima dell’intervallo, però, un buon Derek Carr (21/31 per 218 yard e 1 TD pass) ha un sussulto e lancia Alec Ingold in end zone per 9 yard. Carlson e Michael Bagdley si scambiano un field goal, rispettivamente da 22 e 27 yard, poi è Austin Ekeler a ridare il vantaggio agli ospiti, con la ricezione in touchdown per 6 yard. Sembra fatta per i Chargers (4-6), ma i Raiders (5-4) costruiscono il drive della vittoria all’ultima occasione utile. Ci pensa Josh Jacobs a volare in end zone per 18 yard, per i punti del 26-24 finale.

I Ravens non hanno difficoltà nel demolire i Bengals. Il merito va soprattutto a un Lamar Jackson formato MVP: non soltanto una straordinaria prestazione al lancio (15/17 per 223 yard e 3 TD pass), ma anche 65 yard su corsa in 7 portate e un pazzesco rushing touchdown da 47 yard, incredibile nella sua bellezza. A giovare dei suoi touchdown pass è soprattutto lo scatenato Mark Andrews, che riceve per due volte in end zone per 2 e 17 yard, prima del tris firmato da Marquise Brown per 20 yard. Mark Ingram aggiunge una corsa vincente da 1 yard, mentre la strepitosa difesa ospite sigla altri due touchdown. Il primo è firmato Marcus Peters, che riporta un intercetto a un modesto Ryan Finley (16/30 per 167 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble) per 89 yard fino alla end zone avversaria, mentre il secondo Tyus Bowser, che fa lo stesso da 33 yard con un fumble ancora di Finley. E Cincinnati? Deve inchinarsi ancora, senza aver ancora vinto in questa stagione. Finley fa sperare con il touchdown pass per 6 yard per Tyler Eifert, ma nulla più, oltre a due field goal da 42 e 39 yard di Randy Bullock. I Ravens (7-2) dominano i Bengals (0-9) per 49-13.

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I Titans vincono in volata una strepitosa partita contro i Chiefs. Kansas City gode del ritorno del solito, incredibile Patrick Mahomes (36/50 per 446 yard e 3 TD pass), che lancia in touchdown nell’ordine Travis Kelce per 3 yard, un terrificante Tyreek Hill (11 ricezioni per 157 yard e 1 TD) per 11 e Mecole Hardman per 63. Ryan Tannehill non può dirsi altrettanto produttivo (13/19 per 181 yard e 2 TD pass), ma esalta subito Anthony Firsker per 9 yard e poi si affida allo stratosferico Derrick Henry (23 portate per 188 yard e 2 TD), che sfonda la end zone con i rushing touchdown da 68 e 1 yard. A questi si aggiunge il fumble recuperato e riportato per 53 yard da Rashaan Evans fino alla end zone avversaria, ma gli ospiti si mantengono in vantaggio grazie ai field goal di Harrison Butker, a segno da 30, 41, 43 e 39 yard. Tannehill, però, gioca l’asso nella manica e lancia Adam Humpries in touchdown per 23 yard a 23 secondi dal termine. Tanto basta a Mahomes per portare Butker in raggio da field goal e pareggiare la sfida, ma il calcio viene bloccato e i Titans (5-5) vincono 35-32 sui deludenti Chiefs (6-4).

La TOP 10 di week 10 della NFL

La grande sorpresa di giornata è la sconfitta dei Saints contro i Falcons. Nonostante un Michael Thomas spaventoso (13 ricezioni per 152 yard), è una partita da dimenticare rispetto al solito per Drew Brees (32/45 per 287 yard), che non trova alcuno spunto vincente e si affida al solo Will Lutz per centrare i pali da 29, 47 e 28 yard. Merito di una difesa in gran forma come quella di Atlanta, timonata da Grady Jarrett (3 tackle, 2.5 sack, 2 tackle for loss). In attacco basta una buona prestazione del rientrante Matt Ryan (20/35 per 182 yard con 2 TD pass e 1 INT), che lancia in touchdown Austin Hooper per 8 yard e Brian Hill per 10, per vincere la partita. Ci pensa poi uno straordinario Younghoe Koo, che centra i pali da 37, 36, 48 e 30 yard senza errori, a mettere il punto esclamativo sul successo. Vincono i Falcons (2-7) per 26-9 contro i Saints (7-2).

Tornano a vincere i Browns, si fermano i Bills. Baker Mayfield inizia al meglio una partita per lui ottima (26/38 per 238 yard e 2 TD pass) lanciando Jarvis Landry in touchdown per 17 yard. Josh Allen è profondamente incostante al lancio (22/41 per 266 yard), ma si regala due rushing touchdown in giornata, da 10 e 1 yard, e ribalta la partita. Cleveland, però, resta incollata al match grazie ai field goal di Austin Seibert da 27 e 47 yard, prima che Mayfield trovi il colpo del KO nel drive decisivo. Il quarterback esce dalla morsa difensiva di Buffalo, che forza anche una safety a suo carico, e lancia Rashard Higgins in touchdown per 7 yard. Stephen Hauschka fallisce il field goal da 53 yard della parità allo scadere e i Browns (3-6) tornano a vincere, per 19-16 sui Bills (6-3).

C’è vita in casa Bears e i Lions vengono sconfitti nella sfida targata NFC North. In assenza di Matthew Stafford, che interrompe una striscia di 139 partite consecutive, Detroit si affida a un modesto Jeff Driskel (27/46 per 269 yard con 1 TD pass e 1 INT). Il back-up, però, vive un buon avvio di partita e consente a Matt Prater di centrare i pali da 22 e 54 yard. Poi, a cavallo dell’intervallo, torna in vita un fantastico Mitchell Trubisky (16/23 per 173 yard e 3 TD pass), che lancia in touchdown nell’ordine Ben Braunecker per 18 yard, Tarik Cohen per 9 e Taylor Gabriel per 24. La partita è indirizzata verso Chicago, che tiene a bada gli ospiti, almeno finché Driskel non lancia Kenny Golladay in end zone per 47 yard. Non basta, però, a ultimare la rimonta e i Bears (4-5) vincono per 20-13 sui Lions (3-5-1).

I Jets vincono a sorpresa il derby di New York contro i derelitti Giants. La partita viaggia a fiammate. A darle inizio è un buon Sam Darnold (19/30 per 230 yard e 1 TD pass), che trova il rushing touchdown da 2 yard prima del touchdown pass per 23 yard per Jamison Crowder. Dopo il primo quarto, però, la sfida diventa di dominio di uno straordinario Daniel Jones (26/40 per 308 yard con 4 TD pass e 3 fumble). Ad approfittarne sono il fantastico rookie Darius Slayton (10 ricezioni per 121 yard e 2 TD) prima, con i touchdown per 5 e 39 yard, e il rinato Golden Tate poi, che aggiunge quelli per 61 e 15 yard. Uno strepitoso Jamal Adams (9 tackle, 2 sack, 1 pass deflected) tiene i suoi in partita con il fumble riportato per 25 yard fino alla end zone avversaria, poi i Big Blue spariscono dalla contesa. Sam Ficken centra i pali da 54 e 35 yard, ma a decidere la sfida è la corsa vincente da 1 yard di Le’Veon Bell. I Jets (2-7) vincono per 34-27 sui Giants (2-8).

It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 10

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Winston lancia più di 300 yards per la sesta volta in stagione e guida la squadra di Tampa alla vittoria sui Cardinals per 30 a 27. La partenza del quarterback è però tutt’altro che positiva, si fa intercettare da Murphy nel primo possesso della partita e nel drive successivo la squadra ospite passa in vantaggio con i 3 punti di Gonzalez. Ci pensa Jones a segnare il primo touchdown della partita che porta i Buccaneers a condurre il match; chiude il primo quarto un altro field goal di Gonzalez. 3 punti di Gay aumentano il vantaggio a 4 punti, parziale che rimarrà invariato anche al fischio finale del primo tempo dopo il touchdown di Kirk su lancio di Murray (27/44 per 324 yards, 3 TD e 1 Intercetto) e quello di Howard su lancio di Winston (30/48 per 358 yards, 1 TD e 2 Intercetti). Al ritorno in campo sono i Buccaneers a provare l’allungo con i 3 punti di Gay, ma è ancora Kirk che varca la end zone e trova il pareggio; gli ultimi 3 drive del quarto regalano 2 cambi di possesso, intercetto su Winston e fumble di Johnson, e il terzo field goal di Gay. L’ultimo periodo si apre con la terza segnatura di Kirk (6 ricezioni per 138 yards e 3 TD) e poi un’altra perdita di possesso per parte fa si che Barber abbia la possibilità di correre in end zone per il 30 a 27 finale.

In una partita in cui gli attacchi sono riusciti a segnare solo 2 touchdowns, sono i Dolphins a battere i Colts 12 a 16 e ribaltare tutti i pronostici. Il primo quarto ha in nota solo i 3 punti di Sanders, al termine di un drive nato da un intercetto ai danni di Hoyer; nel secondo periodo arriva l’unico touchdown dei Dolphins grazie ad una corsa dello stesso Fitzpatrick, ancora una volta dopo un intercetto subito dal quarterback dei Colts. Al ritorno dagli spogliatoi, i padroni di casa accorciano le distanze con 2 field goals di Vinatieri e passano in vantaggio all’inizio dell’ultimo periodo grazie ad una ricezione di Doyle, in questo caso però il kicker fallisce l’extra point; nel drive successivo i Dolphins ritornano in vantaggio ancora con i 3 punti di Sanders. Il possesso seguente dei Colts dura pochissimo perché arriva il terzo intercetto di Hoyer nella prima azione, questa volta da parte di Needham, e l’attacco di Miami riesce a chiudere la partita con un altro field goal per il 12 a 16 finale.

La piccola striscia di 2 vittorie consecutive dei Rams, che sembrava aver riportato sui binari la stagione, si interrompe per mano degli Steelers: a Pittsburgh finisce 17 a 12. Sembrava una buona giornata per la squadra di Los Angeles che passa in vantaggio nel primo drive degli Steelers a causa di uno snap non controllato da Rudolph, recuperato da Fowler e portato in end zone. La squadra di casa non accusa il colpo e al termine del primo periodo trova il pareggio con la ricezione di Washington, poi, prima dell’intervallo, è Fitzpatrick a portare in touchdown un fumble di Goff che ribalta il risultato. Il terzo periodo per il quarterback dei Rams va di male in peggio e in 7 minuti si fa intercettare 2 volte, prima da Haden e poi da Edmunds, solo il field goal di Zuerlein riesce ad accorciare le distanze. L’attacco di Los Angeles proprio non riesce a girare e allora ci pensa la difesa a guadagnare punti, nell’ultimo quarto, grazie a Donald e Matthews che placcano Rudolph nella sua end zone; gli Steelers però difendono il vantaggio e chiudono la partita con il field goal di Boswell.

La seconda sconfitta in 3 partite per i Panthers arriva a Green Bay nel primo match sotto zero della stagione: i Packers si impongono per 24 a 16. Sblocca l’incontro il lancio di Allen (28/43 per 307 yards, 1 TD e 1 Intercetto) per Samuel ma la corsa di Jones riporta la parità che verrà infranta nuovamente al termine del primo quarto con il field goal di Slye; sono però i Packers a chiudere in vantaggio il primo tempo dopo che Adams recupera il fumble di Allen e Jones varca la end zone per la seconda volta. Le ostilità ricominciano come si erano interrotte, cioè ancora con Jones (13 corse per 93 yards e 3 TD) che porta a 11 punti il vantaggio di Green Bay, che diventano 14 dopo il field goal di Crosby. Solo McCaffrey (20 corse per 108 yards e 1 TD) riesce a ridurre il passivo alla fine del terzo periodo, tra l’altro con la conversione da 2 punti fallita, ma il suo touchdown su corsa sarà anche l’ultima segnatura della partita.

Twitter parade di week 10

I Vikings vincono e provano a tenere il passo dei Packers, i Cowboys invece perdono ma mantengono la prima posizione a pari punti con gli Eagles: a Dallas finisce 24 a 28. Nel primo quarto i Vikings segnano la metà dei punti finali con due TD pass di Cousins (23/32 per 220 yards e 2 TD) per Rudolph; i padroni di casa allora provano ad alzare la voce e Prescott (28/46 per 397 yards, 3 TD e 1 Intercetto) riesce a trovare il momentaneo pareggio lanciando prima Gallup e poi Cobb: momentaneo perché allo scadere del primo tempo, Bailey porta a casa 3 punti da 26 yards. Alla ripresa del gioco è ancora il kicker dei Vikings a cambiare il risultato portando il vantaggio a 6 punti; il quarterback dei Cowboys riesce però a ribaltare il risultato, ancora con un lancio, questa volta per Cooper (11 ricezioni per 147 yards e 1 TD). L’attacco dei Vikings, come è stato per tutta la partita, ribatte ancora colpo su colpo con una corsa di Cook (26 corse per 97 yards e 1 TD) che spezza le gambe al team texano che fino al termine dell’incontro riuscirà a segnare solo altri 3 punti con Maher.

Alla week 10 finisce la striscia di 8 vittorie consecutive dei 49ers: a San Francisco i Seahawks vincono 24 a 27 all’overtime. I 49ers iniziano la partita per come ci hanno abituato quest’anno, nel primo quarto la difesa concede zero punti e l’attacco ne segna 10, prima con il field goal di McLaughlin e poi con il lancio di Garoppolo (24/46 per 248, 1 TD e 1 Intercetto) per Bourne. Il reparto offensivo di Seattle non riesce ad entrare in partita e allora ci pensa la difesa a mettere i primi punti sul tabellone con Reed che placca Garoppolo facendogli perdere il pallone, recuperato e portato in end zone da Clowney. Il ritorno dagli spogliatoi è da manuale per i Seahawks: recuperano 2 possessi con un intercetto e un fumble, dai quali nascono i drive che portano al touchdown su lancio di Wilson (24/43 per 232 yards, 1 TD e 1 Intercetto, 6 corse per 53 yards) per Hollister e quello su corsa di Carson. Nell’ultimo periodo è la difesa dei 49ers a recuperare palla e segnare il touchdown che porta la squadra, dopo la conversione riuscita con la ricezione di Bourne, a soli 3 punti di distanza; poi il gioco passa sui piedi dei kickers: McLaughlin pareggia i conti, Myers allunga di nuovo e poi è ancora McLaughlin a portare l’incontro all’overtime. Il primo possesso del tempo supplementare è dei Seahawks, che avrebbero anche la possibilità di chiudere la partita, ma Wilson si fa intercettare da Greenlaw sulle 5 di San Francisco: l’errore decisivo del match è però quello di McLaughlin che da 47 yards calcia alla sinistra dei pali, lasciando tutto a Myers che invece da 42 yards e con 4 secondi rimasti non sbaglia, chiudendo la partita.

Quattro tra le ultime squadre vanno in bye week prima del rush finale: Giants, Packers, Seahawks e Titans riposano. Il Thursday Night tra Browns e Steelers scalda i motori, poi domenica arrivano sfide come Eagles-Patriots ad animare gli appassionati. Chiude la settimana l’intenso Monday Night di AFC West tra Chargers e Chiefs.

Articolo a cura di Alessio Salerio e Massimiliano Poli

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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