
Tutta week 3 in un solo articolo
Restano sette squadre imbattute dopo questa intensa Week 3, che vede tutti impegnati in 16 partite da brividi. In AFC comandano Bills, Chiefs e Patriots, mentre in NFC in vetta ci sono Cowboys, Niners, Packers e Rams. Ancora senza vittorie Bengals, Broncos, Dolphins, Jets e Steelers da una parte e Cardinals e Redskins dall’altra. Partiamo!
I Jaguars sorprendono i Titans nel Thursday Night. Il merito è di un ottimo Gardner Minshew (20/30 per 204 yard e 2 TD pass), che spinge la partita sui binari di Jacksonville con i touchdown pass per James O’Shaughnessy per 7 yard e per DJ Chark, per 22. Josh Lambo allarga la forbice con il field goal da 40 yard, senza che gli ospiti riescano a mettere alcun punto a tabellone nei primi tre quarti. La corsa vincente di Derrick Henry da 1 yard scuote l’attacco di Tennessee, guidato da un deludente Marcus Mariota (23/40 per 304 yard). La difesa dei padroni di casa, però, richiude subito la cassaforte, in particolare grazie a un Calais Campbell da urlo (7 tackle, 3 sack e 4 tackle for loss). Lambo centra i pali da 48 yard e il gioco è fatto. Vincono i Jaguars (1-2) per 20-7 sui Titans (1-2).
I Chiefs si legittimano in vetta alla AFC grazie a una meritata e sofferta vittoria contro i Ravens. Gli ospiti provano subito a imporsi grazie al primo di tre touchdown di giornata di un indiavolato Mark Ingram (16 portate per 103 yard e 3 TD), a segno da 2 yard. Nel secondo quarto, però, si scatena la furia di un Patrick Mahomes divino (27/37 per 374 yard e 3 TD). LeSean McCoy pareggia il conto dei touchdown con quello su corsa da 1 yard, poi Demarcus Robinson per 18 yard e Mecole Hardman per 83 regalano il tris. Harrison Butker aggiunge il field goal da 42 yard. Ingram, però, non molla e trova le corse vincenti da 19 e 1 yard, ma McCoy non è da meno e riceve in end zone per 14 yard su lancio di Mahomes. Justin Tucker accorcia con il field goal da 39 yard, Butker risponde presente da 36. Un Lamar Jackson meno incisivo del solito al lancio (22/43 per 267 yard) si regala almeno il rushing touchdown da 9 yard della speranza. Il successivo onside kick, però, finisce tra le mani dei Chiefs (3-0), che portano il cronometro fino allo scadere. I Ravens (2-1) escono così sconfitti per 28-33.
Eccezionale successo per i Lions in casa degli Eagles. La partita, fin dal primo tempo, è scoppiettante e scivola presto in mano agli ospiti. Jamal Agnew trova il primo touchdown in stagione su un kickoff return, riportando il pallone per 100 yard fino alla end zone avversaria. Philadelphia risponde con la corsa vincente da 1 yard di Jordan Howard. Prima dell’intervallo, però, Detroit sigla il sorpasso grazie al rushing touchdown da 1 yard di Kerryon Johnson e ai field goal da 25 e 33 yard di Matt Prater. Un buon Carson Wentz (19/36 per 259 yard e 2 TD pass) fa il possibile dopo l’intervallo, aiutato dall’ottimo Nelson Agholor, che vola in end zone due volte, per 20 e 2 yard. Matthew Stafford (18/32 per 201 yard e 1 TD pass), però, tiene a debita distanza gli avversari, soprattutto grazie a un fantastico Marvin Jones (6 ricezioni per 101 yard e 1 TD), che trova il touchdown per 12 yard. La difesa dei Lions (2-1-0) ferma gli ultimi assalti di Wentz e gli Eagles (1-2) devono arrendersi per 24-27.
I Patriots si sbarazzano senza troppi problemi dei Jets. Per oltre tre quarti il dominio dei padroni di casa è fuori discussione, tanto da stampare un incredibile 30-0 a tabellone. Sony Michel stappa la partita con il rushing touchdown da 5 yard, poi è un grande Tom Brady (28/42 per 306 yard e 2 TD pass) a spingerla in discesa, grazie ai touchdown pass per Philipp Dorsett per 25 yard e per Julian Edelman per 3. Un eccezionale Jamie Collins (7 tackle, 2 sack, 3 tackle for loss) tiene a bada un inguardabile Luke Falk (12/22 per 98 yard e 1 INT), mentre New England allunga grazie al field goal da 37 yard di Stephen Gostkowski e al rushing touchdown da 2 yard di Rex Burkhead. L’attacco ospite è immobile, ma sono un paio di giocate tra difesa e special e team a evitare lo “0” assoluto. Arthur Maulet recupera un fumble nella end zone avversaria, mentre Jamal Adams riporta l’intercetto al subentrato Jarrett Stidham per 61 yard fino al touchdown. I Patriots (3-0), comunque, vincono senza problemi per 30-14 sui derelitti Jets (0-3).
I Vikings dominano contro i Raiders. Inizia al meglio la partita di un chirurgico Kirk Cousins (15/21 per 174 yard e 1 TD pass), che lancia Adam Thielen in touchdown per 35 yard. Ci pensano poi le corse vincenti a indirizzare la partita a favore di Minnesota: nell’ordine vanno a segno un indemoniato Dalvin Cook (16 portate per 110 yard e 1 TD) da 1 yard, lo stesso Thielen da 1 yard e Alexander Mattison da 10. Un altalenante Derek Carr (27/34 per 242 yard con 2 TD pass e 1 INT) replica lanciando J.J. Nelson in end zone per 29 yard, ma è un fuoco di paglia. I padroni di casa chiudono la partita grazie ai field goal di Dan Bailey, a segno da 50 e 24 yard, e il touchdown finale di Tyrell Williams, per 11 yard su lancio di Carr, serve soltanto a rendere meno amara la sconfitta dei Raiders (1-2). Vincono i Vikings (2-1) per 34-14.
I Colts lottano e strappano una fondamentale vittoria ai Falcons. Il merito è soprattutto di un eccezionale Jacoby Brissett (28/37 per 310 yard e 2 TD pass), che domina la sfida nel primo tempo. Zach Pascal per 18 yard e T.Y. Hilton per 4 ricevono i suoi touchdown pass, mentre Adam Vinatieri torna a essere impeccabile e centra i pali da 49 e 21 yard. Matt Ryan dorme sonni profondi fino all’intervallo, poi cambia marcia. Nel complesso è una prestazione eccezionale quella del quarterback (29/34 per 304 yard con 3 TD pass e 1 INT), che trova la preziosa collaborazione di Austin Hooper, due volte in touchdown per 13 e 2 yard, e del grande Julio Jones (8 ricezioni per 128 yard e 1 TD), trovato in end zone per 10 yard. Nel frattempo, però, Marlon Mack ha siglato la corsa vincente da 4 yard e i Colts (2-1) restano in vantaggio. Brissett gestisce splendidamente la pressione finale e i Falcons sono sconfitti, per 24-27.
Restano senza vittorie in stagione i deludenti Broncos, sconfitti dagli imbattuti Packers. La partita è combattuta fin dal primo tempo. Un buon Aaron Rodgers (17/29 per 235 yard e 1 TD pass) la sblocca con il touchdown pass per 40 yard per Marquez Valdes-Scantling, ma un fondamentale Philip Lindsey risponde a dovere con la corsa vincente da 1 yard. Mason Crosby e Brandon McManus si scambiano un field goal a testa, a segno rispettivamente da 42 e 30 yard, poi si scatena Aaron Jones. Il runningback è decisivo per scavare un solco tra le due squadre, con i suoi rushing touchdown da 7 e 1 yard. Un mediocre Joe Flacco (20/29 per 213 yard, 1 INT e 1 fumble) si affida per la seconda volta a Lindsey, a segno su corsa da 1 yard, ma nel quarto periodo i Broncos (0-3) si fermano. Crosby centra i pali da 41 yard e i Packers (3-0) vincono 27-16.
I Dolphins credono per un tempo all’impresa, poi i Cowboys hanno il sopravvento. Negativa la prestazione di Dallas fino all’intervallo, anche se l’attacco di Miami, miseramente guidato da Josh Rosen (18/39 per 200 yard) non produce altro che due field goal di Jason Sanders, a segno da 22 e 33 yard. Nulla a che vedere con la macchina da punti tra le mani di Dak Prescott (19/32 per 246 yard con 2 TD pass e 1 INT). Il quarterback, dopo aver lanciato per due volte l’ottimo Amari Cooper in touchdown, per 5 e 19 yard, si mette in proprio con la corsa vincente da 8 yard. Al resto pensa un backfield incredibile, con Ezekiel Elliott (19 portate per 125 yard) e Tony Pollar (13 portate per 103 yard e 1 TD) a collezionare ben 228 yard, oltre al rushing touchdown da 16 yard di quest’ultimo. Dolphins (0-3) a picco e sconfitti per 31-6 dai Cowboys (3-0).
Se da una parte ci sono i Bills che con 3 vittorie raggiungono i Chiefs e i Patriots nella AFC, dall’altra ci sono i Bengals che invece collezionano soltanto l’ennesima sconfitta per 21 – 17. Il primo tempo di Dalton (20/36 per 249 yards, 1 TD e 2 intercetti), lontano parente di quello della week 1, e dei Bengals in generale è davvero povero di idee: su 7 drive giocati riescono solo in uno a conquistare il primo down, decisivi anche i 2 fumble. Allen (23/36 per 243 yards, 1 TD e 1 intercetto) non è in grande spolvero ma è abbastanza in forma per lanciare Knox in end zone e Beasley per la conversione, poi ci pensa Hauschka a mettere i 6 punti, prima da 34 poi da 45 yards, che chiudono la prima frazione 14 – 0. Nel terzo quarto i Bengals accorciano le distanze con Dalton che corre in touchdown, ringraziamenti speciali a Phillips che aveva intercettato Allen sulle 49 di Buffalo, e, all’inizio dell’ultimo periodo, trovano il pareggio con Mixon che riceve senza disturbi in end zone. La rimonta è completata a 5 minuti dalla fine con il calcio di Bullock da 43 yards che fa sperare i tifosi di Cincinnati: i sogni di vittoria vengono però cancellati da Gore (14 corse per 76 yards e 1 TD) che segna il touchdown per il controsorpasso e da White che con il suo secondo intercetto chiude la partita.
Non potevano sperare di meglio i tifosi dei Giants dall’esordio dal primo minuto del rookie Jones al posto di Manning: il nuovo quarterback porta la squadra alla prima vittoria stagionale, 31 – 32, contro un ottimo Winston (23/37 per 380 yards, 3 TD e 1 intercetto) e un formidabile Evans. » proprio il ricevitore di Tampa ad accendere questa partita che diventerà un incendio: apre e chiude il primo quarto con 2 touchdowns, con Gay che non riesce a piazzare neanche un extra point, mentre i Giants si fermano ai 3 punti di Rosas. Jones accorcia le distanze portando lui stesso la palla in end zone ma il kicker dei Buccaneers si fa perdonare mettendo a segno 9 punti pi˘ il terzo touchdown di Evans (8 ricezioni per 190 yards e 3 TD) che chiude il primo tempo 28 – 10. Al ritorno in campo è Jones (23/36 per 336 yards, 2 TD pass e 2 TD su corsa) a prendere in mano il gioco già dalla prima azione in cui serve Engram che si invola per 75 yards fino in end zone, poi con Shepard trova prima i 2 punti della conversione e infine il touchdown per il 25 – 28. L’ultimo quarto ha come protagonista in positivo ed in negativo il kicker di Tampa che trova il momentaneo +6 e, dopo che Jones riesce ancora ad arrivare con le sue gambe in end zone, ha la possibilità di chiudere la partita con un field goal per niente impossibile da 34 yards: il calcio però è leggermente a lato del palo destro e i Giants possono festeggiare per la prima volta in stagione.
I Panthers orfani di Newton si affidano al braccio di Allen che con una prestazione di altissimo profilo stende i Cardinals, 20 – 38, che ancora non sono riusciti a tirare fuori il meglio dalla prima scelta del 2019. Il cambio di Newton paga l’emozione iniziale facendosi strappare il pallone che dopo un lungo drive dei Cardinals verrà ricevuto in end zone da Fitzgerald. Il quarterback di Carolina si sblocca nel secondo quarto raggiungendo il pari con un lancio su Samuel e poi, dopo 3 punti del solito Gonzalez, trova il 14 – 10 che chiude il primo tempo stavolta grazie ad una ricezione di Moore. La ripresa del gioco regala agli spettatori ben 3 touchdowns: tornano in vantaggio i Cardinals con un TD pass per Johnson, vantaggio breve perchÈ nel drive successivo è Olsen a ricevere in end zone, Gonzalez prova ad accorciare le distanze trovando 3 punti per il 20 – 21 ma da li in poi saranno solo i Panthers a segnare grazie anche ad uno strepitoso McCaffrey (24 corse per 153 yards e 1 TD) che subito dopo vola in touchdown con una corsa di 76 yards. La brutta giornata di Murray (30/43 per 173 yards, 2 TD e 2 intercetti) sembra non aver fine, al termine della partita subirà anche 8 sack per una perdita complessiva di 46 yards, e prima della fine del penultimo quarto si fa intercettare da Jackson concedendo ai Panthers l’occasione di allungare definitivamente; Allen (19/26 per 261 yards e 4 TD) si fa trovare pronto e lancia ancora Olsen in end zone. Oltre alla seconda segnatura del tight end, l’ultimo quarto ha in nota anche il field goal di Slye che chiude il match.
Per la prima volta dal 1998 i 49ers vincono le prime 3 partite della stagione, tutto ciò a danno degli Steelers che, con Rudolph al posto dell’infortunato Big Ben, escono sconfitti 24 – 20. Nel primo tempo sono le difese a fare la partita, nello specifico l’attacco di San Francisco parte davvero malissimo e nel primo quarto Garoppolo ha già 2 intercetti sulle spalle mentre quello di Pittsburgh mette a segno 6 punti con due calci di Boswell; a metà del secondo periodo Gould accorcia le distanze. Al ritorno in campo, da una parte c’è Wilson Jr. che corre per 2 volte in touchdown ad inizio e a fine quarto ma dall’altra c’è Smith-Schuster che intervalla le due segnature con la sua big play della giornata: riceve sulle sue 35 e corre a fianco della linea laterale fino in fondo. L’ultimo quarto si apre sul punteggio di 17 – 13, ma il vantaggio dei 49ers dura poco perche Rudolph (14/27 per 174 yards, 2 TD e 1 intercetto) lancia ancora profondo per 39 yards pescando Johnson in end zone; 2 fumble, uno per parte nelle 30 yards degli Steelers, permettono a Garoppolo (23/32 per 277 yards, 1 TD e 2 intercetti) di avere in mano la palla per vincere la partita, palla che sfrutta al meglio con un lancio di 5 yards in end zone per Pettis che inchioda il risultato sul 24 a 20.
Sotto la pioggia di Seattle, i Saints vincono 27 – 33 la prima partita dal 2005 senza Brees come starter. Con Bridgewater che stenta ad entrare in partita ci pensano lo special team e la difesa di New Orleans a mettere punti sul tabellone: Harris riporta in touchdown il primo punt dei Seahawks, Wilson pareggia i conti con un lancio per Lockett, poi è Bell a raccogliere un fumble di Carson e andare in end zone ma Lutz sbaglia l’extra point. L’attacco si sblocca al termine del primo tempo quando Bridgewater (19/27 per 177 yards e 2 TD) lancia per Kamara che dalle 32 di Seattle arriva fino in fondo. Il terzo quarto si apre sulla scia del secondo con i Saints che allungano il vantaggio, stavolta con la ricezione di Thomas direttamente in touchdown; l’ultimo periodo invece vede protagonista Wilson (32/50 per 406 yards, 2 TD pass e 2 TD rush) che prende in mano la squadra e tenta una rimonta davvero complicata: la partenza è buona e riesce ad segnare i primi 7 punti ma i Saints sono attenti e Kamara (16 corse per 69 yards e 1 TD, 9 ricezioni per 92 yards e 1 TD) riporta il passivo a 19 punti, non riesce la conversione da 2. Con 4 minuti rimanenti, il quarterback dei Seahakws segna un altro touchdown su corsa e poi serve Dissly che ricevendo in end zone, chiude l’incontro 27 a 33.
Contro i favori dei pronostici i Texans escono vincitori da Los Angeles dopo una rimonta incredibile nel secondo tempo, parziale di 3 – 20, con il risultato di 20 a 27. La linea offensiva dei Texans parte ancora male, un fumble provocato dall’ennesimo sack subito da Watson da la possibilità ai Chargers di andare in vantaggio con un TD pass per Allen (13 ricezioni per 183 yards e 2 TD); nel secondo quarto segnano ancora i padroni di casa con un calcio di Long, poi l’attacco di Houston comincia a carburare e Fells accorcia le distanze con un’ottima ricezione in end zone. Rivers (31/46 per 318 yards e 2 TD) sfrutta bene gli ultimi 2 minuti del primo tempo e trova ancora Allen per il 17 a 7. Il terzo quarto è solo dei Texans che mettono a referto un touchdown su corsa di Hyde e un altro con la ricezione di Akins, tutto ciò grazie anche all’ottimo lavoro della difesa che a fine partita potrà vantare 5 sacks e 1 fumble. L’allungo decisivo degli ospiti è nell’ultimo periodo ancora grazie a Watson (25/34 per 351 yards e 3 TD) e Akins che riceve sulle 43 di Los Angeles e vola fino in end zone; la mancata trasformazione dell’extra point di Fairbairn e i 3 punti di Long fanno si che, quando mancano 4 minuti al termine della partita, ai Chargers bastino 7 punti per andare all’overtime: la difesa guidata da Watt riesce però a fermare Rivers e compagni chiudendo definitivamente l’incontro.
A Cleveland passano i Rams per 13 – 20 in una partita decisamente poco entusiasmante. Nel primo tempo sono protagonisti i kicker: 1/2 per Zuerlein che manca il secondo calcio da 48 yards, 2/2 invece per Seibert che permette quindi ai Browns di chiudere in vantaggio la prima frazione di gioco. Nella ripresa Kupp segna il primo touchdown della giornata con una ricezione direttamente in end zone; la replica dei padroni di casa è immediata, Mayfield (18/36 per 195 yards, 1 TD e 1 intercetto) trova Harris e Cleveland torna in vantaggio. Goff (24/38 per 269 yards, 2 TD e 2 intercetti) prima si fa intercettare da Carrie, poi all’inizio dell’ultimo quarto serve ancora Kupp per il 13 a 17. I Rams trovano i 7 punti di vantaggio con Zuerlein da 37 yards che si fa perdonare l’errore del primo tempo; quando mancano quasi 3 minuti al termine della partita, Goff si fa intercettare per la seconda volta, errore che da l’occasione ai Browns di pareggiare. Mayfield riesce a portare l’attacco sulla linea delle 4 yards di Los Angeles ma, al quarto tentativo, il suo lancio sotto pressione viene intercettato da Johnson a soli 33 secondi dalla fine.
I Redskins si confermano allergici al Monday Night, negli ultimi 20 hanno il record di 2-18, e vengono battuti tra le mura amiche dai Bears per 15 – 31. Partenza pessima per Keenum (30/43 per 332 yards, 2 TD e 3 intercetti) che si fa intercettare dall’ex ti turno Clinton-Dix (penso che serba un po’ di rancore perchÈ a fine partita saranno 2 gli intercetti) che riporta il pallone direttamente in touchdown; nel secondo quarto Trubisky (25/31 per 231 yards, 3 TD e 1 intercetto) e Gabriel scherzano con la difesa di Washington: il quarterback manda in end zone il ricevitore per ben 3 volte. I Redskins, che all’inizio del secondo tempo hanno solo i 3 punti del calcio di Hopkins realizzati prima dell’intervallo, riescono a segnare il primo touchdown grazie ad una ricezione di McLaurin; il quarterback dei Bears si fa intercettare da Norman e, all’inizio dell’ultimo periodo di gioco, Keenum raddoppia con Richardson. Sul 15 a 28 il quarterback dei Redskins avrebbe la possibilità di ridurre il margine, ma sul quarto tentativo sulle 16 di Chicago viene placcato perdendo il pallone che i Bears recuperano e che poco dopo verrà calciato da Pineiro per i 31 punti finali.
La Week 4 inizia con il bellissimo Thursday Night tra Packers ed Eagles. Nella giornata di domenica, poi, le grandi sfide tra Bills e Patriots e tra Vikings e Bears, mentre a chiudere è un Sunday Night da urlo, che vede di fronte Saints e Cowboys. Il successivo lunedì si affrontano Steelers e Bengals. A riposo le prime due squadre in bye week: Jets e Niners.
Articolo a cura di Alessio Salerio e Massimiliano Poli