[NFL] Week 3: Alvin Kamara (New Orleans Saints vs Seattle Seahawks 33-27)

Nella serata piovosa di Seattle, che talvolta rende il campo una pista da pattinaggio, a uscirne vincitori sono i New Orleans Saints per 27-33. Vittoria inaspettata rispetto a quella che era la nostra preview della partita, a discapito dei Seahawks apparsi senza identità e confusi. Seattle ieri sera è uscita dagli spogliatoi con una mentalità diversa ma poco vincente. Non so se è stata la pallonata in pieno volto presa da Pete Carroll nel pre partita o un lampo di genio che di genio non è stato ma i Seahawks non sembravano loro. Fatto sta che Sean Payton ha condotto la sua squadra tra gli errori avversari e ha sbloccato i Saints da quell’incubo che non vedeva più i Saints vincenti senza Brees dal 27 novembre 2005.

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Un primo quarto totalmente giallo per entrambe le squadre. Nei primi 15 minuti reali della partita sono volate 6 flag ( 2 per Seattle e 4 per New Orleans ) a fermare la squadra. Entrambe le squadre sono riuscite a segnare un Touchdown a testa. A sbloccare la partita è Deonte Harris che trasforma a tre minuti dall’inizio un punt return: 0-7 per la squadra ospite.

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Ci penserà dieci minuti più tardi Lockett a pareggiare i conti prima della fine del quarto con un passaggio di otto yard raccolto vicino il paletto arancione esterno: 7-7.

Il secondo quarto parte più tranquillo, entrambe le squadre sono costrette al punt almeno una volta. Passano 9 minuti e sembra che Carson abbia trovato il genio su una lunga corsa ma prima di cadere Apple gli sfila la palla che finisce nelle mani di Vonn Bell che la riporta in TD: 7-13 (Lutz sbaglia l’extra point).

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I Seahawks riprendono il pallone ma non fanno altro che raggiungere solo le 41 avversarie in 7 giocate dove decidono di provare a prendere un primo down su un 4&1: niente da fare per la squadra di casa che si trova davanti un muro sulla corsa centrale di Carson. Poco più di due minuti per i Saints per assicurare il vantaggio. Una difesa larga sugli shotgun pass facilita l’avanzata del club ospite che a 33 secondi dalla fine del quarto sigla il 7-20 con uno screen pass su Kamara che pare cosparso di sapone.

La prima palla del terzo quarto è affidata ai Saints che risalgono il campo fino alle 35 avversarie. Da li Lutz prova un Field Goal ma una flag contro la difesa regala un primo down automatico. New Orleans non può che approfittare del grosso regalo e prende nuovamente le distanze da Seattle:  7-27.

I Seahawks le provano tutte ma sembrano lottare contro se stessi che contro i campioni della NFC South. L’autore del graffio di Carroll, Cody Burton, recupera un fumble su un punt return sporcato ma l’azione si conclude a poche yard dalla endzone avversaria su un 4&6.

I Seahawks aggiungono 7 punti al tabellone dopo un drive pieno di inceppi con una corsa di Wilson da due yard: tante poche piccole azioni portano i Seahawks lentamente verso la endzone avversaria.

Sotto di 13 Seattle può ancora farcela ma i Seahawks cadono ancora su un 4&1 sulle proprie 28. Altro regalo per i Saints che ringraziano e si riportano a più 19 (2 pt. conversion sbagliato).

Invani i due TD di Seattle negli ultimi 4 minuti (uno di Wilson su corsa e uno di Dissly allo scadere della partita) che danno prova di una squadra che può farcela ma non ce l’ha fatta.

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Termina dunque inaspettatamente 27-33 per la squadra proveniente dalla Big Easy.

Conclusioni

Seattle Seahawks

  • Niente elogi per nessuno. Una squadra anonima e mai vista così. La linea regge contro un front-seven e permette 0 sack. 6 punti di differenza non sembrano molti, ma pensiamo che il divario era di 19 punti a 4 minuti dallo scadere. Il potenziale, come visto agli sgoccioli, è alto ma la squadra Domenica sera non si è espressa correttamente sul campo.
  • Se dovessimo trovare un MVP è Wilson. Le statistiche finali di 32/50 per 404 yard, 4 TD (2 rush) e 51 yard di corsa lo rendono il miglior giocatore in campo per i Seahawks. Sono disposto a trascurare alcune delle mancanze di Wilson perché le sue opere positive hanno superato di gran lunga gli incendi.
  • Una nota positiva è la linea offensiva: tenendo presente alcune magie di Wilson, l’OL ha resistito abbastanza bene contro la pericolosa DLine dei Saints. Zero sack e molte tasche pulite per Wilson, insieme a corsie da decollare quando necessario.
  • Carson ovviamente tra i peggiori. Strano vederlo qui. Il running back è una posizione che a Seattle può essere sostituita molto facilmente causa inefficacia e poca attenzione. Carson ha terminato la partita con statistiche al di fuori di se: 15 corse per 53 yard. Lo perdono e crederò in lui Domenica prossima contro Arizona.
  • I Coach hanno gestito male i loro timeout e il loro attacco. Nel complesso la squadra è sembrata simile al 2017. La gestione in-game di Carroll è stata brutale, fino a qualcosa di semplice come non riuscire a fare un 4&poco(non c’è bisogno di una corsa su più di 6 yard e non c’è bisogno di un deep pass su un lancio di 1 yard). L’offense ha lasciato punti sul campo, gli special team sono stati poveri e la difesa non ha fermato gli avversari quando necessario. Ciò dipende sia dall’esecuzione dei giocatori sia dallo staff tecnico per la squadra che sembrava impreparata. New Orleans ha avuto le pause di cui aveva bisogno per ottenere una vittoria improbabile, e i Seahawk erano tutti troppo disposti ad aiutarli.

New Orleans Saints

  • Che dire, un grazie alla squadra di casa può bastare. Sean Payton non ha disegnato la partita per condurla ma si è trovato a farlo senza un minimo sforzo.
  • Alvin Kamara è stato l’eroe del giorno, bucando la difesa dei Seahawks via aria (guidando la squadra con 9 ricezioni per 92 yard e un touchdown) così come a terra (16 corse per 69 yard, incluso un touchdown). Non è chiaro esattamente quanti contrasti Kamara si sia scrollato di dosso, talvolta sembra fosse fatto di cera, ma più o meno sia aggirano sul migliaio.
  • Che notte per Teddy Bridgewater, che ha gestito il gioco esattamente come l’allenatore Sean Payton e i suoi compagni di squadra hanno detto che lo avrebbe fatto. I fan dei Saints hanno dato una prima occhiata a ciò che Bridgewater può fare in attesa del ritorno di Brees, conducendo l’attacco con fiducia e reagendo bene quando la difesa dei Seahawks ha cercato di fargli pressione. Ha fatto il suo lavoro evitando errori, prendendo quello che gli stavano dando gli avversari e andando fuori di testa solo quando necessario. Il resto della squadra sta giocando bene, è tutto ciò di cui hanno bisogno in attesa di Brees.
  • Il safety Vonn Bell ha disputato una partita davvero invidiabile, iniziando con il fumble che ha recuperato e restituito per un touchdown difensivo. In seguito si è mostrato pronto sul ricevitore Tyler Lockett, che poteva essere pericoloso in profondità. Bell ha un contratto di un anno, e altri giochi come questo potrebbero garantire il suo futuro a New Orleans.
  • Jared Cook, come nelle prime partite è stato sottotono. Si ha perso buona parte della preseason per un infortunio ma se vuole garantirsi un futuro a New Orleans deve cambiare le cose in fretta.

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