NFL Preview 2019: Arizona Cardinals
Reduci dall’aver eguagliato il terribile record di 3 vittorie e 13 sconfitte dell’annata 2000, gli Arizona Cardinals si affacciano a questo 2019 con due obiettivi: quello immediato è fare meglio rispetto al 2018, quello a lungo termine è invece iniziare a costruire un team che possa riportare la franchigia ai fasti del periodo 2008-2010, durante il quale i rossi conquistarono l’accesso al loro unico Super Bowl, perso in modo rocambolesco e non meritato contro gli Steelers. Per questo secondo, ostico obiettivo, il GM Steve Keim ha portato in questa estate 2019 una vera rivoluzione i cui risultati potranno essere esaltanti o disastrosi.
ATTACCO
Dopo aver “sfoderato” di gran lunga il peggior reparto offensivo dell’intera NFL, i Cardinals sono corsi ai ripari ingaggiando una mente offensiva come head coach e soprattutto facendo di Kyler Murray la loro prima scelta assoluta nel Draft di aprile, pur avendo già scelto un quarterback nel giro inaugurale l’anno precedente. I numeri messi a segno dal regista ex Oklahoma nel 2018 sono stati tali che quando coach Kingsbury ha avuto la possibilità di ingaggiarlo non ci ha pensato due volte e il team dell’Arizona ha dato il benservito all’ex prima scelta Josh Rosen, accasatosi a Miami.
Così, in modo sorprendente vista l’annata 2018, l’attacco dei Cardinals è diventato improvvisamente una delle più grandi curiosità per gli addetti ai lavori nella stagione che sta per iniziare. Kingsbury arriva ad Arizona come guru dell’air raid offense, in pratica un attacco che prevede l’uso massiccio di 4 ricevitori, ma esattamente come adatterà questo suo credo alla NFL è tutto da vedere, poiché non ha mai allenato nella Lega Maggiore. Murray è un regista pericolosissimo quando mette in moto le sue leve ma i Cardinals sperano che sia in grado di lasciare il segno in NFL anche e soprattutto con i suoi lanci. Murray avrà la fortuna di poter annoverare fra i suoi bersagli l’intramontabile Larry Fitzgerald, che ha deciso di proseguire la sua carriera ancora per una stagione dopo la disastrosa (per il team) annata 2018.
Fitz è reduce dalla peggior anno in fatto di yards della sua carriera ma l’arrivo di Murray e Kingsbury servirà a dimostrare che il veteranissimo da Pittsburgh può ancora dire la sua in NFL. Altro receiver da tenere d’occhio è quel Christian Kirk che è stata una delle poche note liete dello scorso anno. Il resto dei ricevitori è fondamentalmente composto da rookie, ma non per questo si presenta meno intrigante, a partire dal piccolo ma veloce Isabella, per proseguire con Hakeem Butler, bersaglio dal fisico imponente la cui stazza potrà sicuramente servire nella NFL, per finire con KeeSean Johnson, forse l’uomo che ha più impressionato in questo scorcio di offseason. Tight end saranno Ricky Seals Jones e l’ex Bills Charles Clay ma una sorpresa potrebbe rivelarsi Caleb Wilson, atleta che può essere decisamente produttivo nella giusta situazione.
Altro giocatore atteso ad un anno di riscossa è il running back David Johnson che dopo aver fatto sfracelli nel 2016 con oltre 2100 yards guadagnate fra corse e ricezioni, nel 2017 ha disputato appena mezza partita e nel 2018 è rimasto impantanato nell’inettitudine dell’intero reparto. Dietro a Johnson nella depth chart c’è Chase Edmonds, runner di agilità con caratteristiche simili a quelle del titolare, poi quel T.J. Logan che invece è portatore di palla più di potenza e che potrebbe tornare utile in situazioni di corto yardaggio, soprattutto se le difese saranno preoccupate delle galoppate di Murray.
Se nel 2018 l’attacco di Arizona è stato il peggiore della NFL, la linea offensiva dei Cardinals è stato il gruppo maggiormente deficitario. Certo la sfortuna ci ha messo lo zampino, visto che Arizona è stata costretta ad utilizzare in linea durante la stagione ben 13 uomini, ma onestamente anche il livello medio dei partenti lasciava molto a desiderare. In estate Keim ha cercato di migliorare la situazione con l’ingaggio del right tackle Gilbert e della guardia sinistra Sweezy, altri due atleti che però hanno una lunga storia infortuni. Il resto della linea prevede D.J.Humphries come tackle sinistro e Justin Pugh come guardia destra, mentre il ruolo di centro titolare se lo giocheranno Mason Cole e quel A.Q. Shipley che è reduce da una stagione in panchina dopo essersi rotto i legamenti del ginocchio in offseason lo scorso anno.
DEFENSE
La difesa, sotto il nuovo coordinator Vance Joseph, ex head coach dei Denver Broncos, tornerà allo schieramento base 3-4, quello con cui i Cards hanno avuto maggior successo in questi ultimi anni. In mezzo ci sarà ancora Corey Peters, tackle mai troppo pubblicizzato ma dal rendimento costante, mentre end titolari dovrebbero essere Rodney Gunter ed il rookie Zach Allen, dopo il taglio di Darius Philon, ex Chargers acquisito in marzo ma recentemente arrestato con l’accusa di aver minacciato una ragazza con una pistola. Riserva di Peters sarà l’esperto Terrell McClain mentre la rotazione degli end sarà completata da Cameron Malveaux e da un altro rookie, Michael Dogbe.
Il reparto di linebacker è stato il tallone d’Achille della difesa in rosso nel 2018 e la dirigenza ha cercato di correre ai ripari. Il ritorno alla 3-4 significa riportare il formidabile Chandler Jones nel ruolo di outside linebacker opposto a quel Terrell Suggs arrivato in Arizona con appena 16 anni di “ritardo” (Suggs, prodotto di Arizona State, era, secondo molti addetti ai lavori, una scelta quasi obbligata per i Cardinals nel draft 2003 e invece la dirigenza biancorossa sorprese tutti cedendo a New Orelans la sesta scelta assoluta e poi draftando Bryant Johnson, un receiver discreto ma nulla più e subito dopo l’end Calvin Pace).
In ottobre Suggs compirà 37 anni, ma nelle ultime 5 stagioni “complete” giocate ha messo a segno una media di quasi 10 sack. Gli inside linebacker saranno il neo acquisto Jordan Hicks, ex Eagles, e Haason Reddick. Se il primo riuscirà a reggere fisicamente sarà un grande acquisto, mentre l’ex Temple ha mostrato segnali incoraggianti nella seconda metà della stagione 2018. Dietro ai quattro titolari però il reparto linebacker ha veramente poco da offrire e con un Brooks Reed che non da troppe garanzie a livello fisico, i Cardinals hanno ingaggiato l’ex Dolphins Andre Branch per avere un minimo di esperienza in più in caso di infortunio dei titolari. Il secondario si presenta decisamente solido ma con un grosso punto interrogativo visto che Patrick Peterson, forse il più forte cornerback del 2018, sarà fuori 6 settimane per squalifica. Nel frattempo comunque da Atlanta è arrivato Robert Alford che la scorsa annata è stata una grossa delusione ma era reduce da un ottimo 2017, e nei draft è stato scelto Byron Murphy, interessantissimo prospetto da Washington. Le safety saranno Budda Baker e D.J. Swearinger, con il primo che torna nel suo ruolo naturale dopo l’esperimento da ibrido linebacker/safety ed il secondo che è uno dei colpitori più temuti nella NFL.
COACHING STAFF
Non sono mancate le perplessità fra gli addetti ai lavori quando i Cardinals hanno ingaggiato come head coach Kliff Kingsbury, un coach che non solo non aveva mai allenato in NFL, ma che come HC in NCAA non aveva certo brillato (35-40 il record nei sei anni come allenatore capo a Texas Tech). Su tutto ha prevalso la considerazione del pedigree come brillante mente offensiva e la sua capacità di sviluppare i QB (sotto di lui hanno giocato Johnny Manziel, Baker Mayfield e per due anni un certo Patrick Mahomes). E a onor del vero la dirigenza ha circondato l’inesperto Kingsbury con coach di grande esperienza. Come coordinatore del passing game è infatti stato chiamato quel Tom Clements che ha allenato 11 anni con Green Bay e ha contribuito all’esplosione di Aaron Rodgers. Coach dei running back è invece James Saxon, negli ultimi 6 anni a Pittsburgh e prima ancora a Minnesota con Adrian Peterson e a Kansas City dove ha allenato la coppia Priest Holmes-Larry Johnson. Defensive coordinator sarà invece Vance Joseph, coach con 12 anni di esperienza in NFL, reduce da due anni come head coach dei Denver Broncos. Joseph sarà aiutato dal veterano coach dei dbs, Marcus Robertson, già con lui a Denver, e dal coach dei linebacker Bill Davis, già ad Arizona dal 2007 al 2010, che inizia la sua ventiquattresima stagione in NFL.
Record previsto: 5-11
[review] [clear]I nostri voti
Offense
Defense
Coaching Staff
Reduci dal terribile record di 3 vittorie e 13 sconfitte, gli Arizona Cardinals si affacciano a questo 2019 con due obiettivi: quello immediato è fare meglio rispetto al 2018, quello a lungo termine è invece iniziare a costruire un team che possa riportare la franchigia ai fasti del periodo 2008-2010.