NFL Preview 2019: Indianapolis Colts

Avete capito perchè Huddle Magazine ha aspettato con la preview dei Colts fino all’ultimo? I nostri insider del posto ci avevano suggerito di attendere perchè c’era la possibilità di grossi cambiamenti e breaking news, e così è stato. Non avrei mai voluto scrivere questo pezzo con la notizia che ha folgorato la NFL ormai 10 giorni fa.
Da “ragazzo” adottato dalla città di Indianapolis” (anche a sua insaputa), il ritiro di Andrew Luck è stato un terribile risveglio domenicale, che sconvolge tutti gli appassionati, ma soprattuto la Colts Nation che tempo prima aveva dovuto sopportare l’addio forzato di Manning e adesso si trova senza il suo generale in campo, alla partenza di una stagione che, a detta di molti, li avrebbe visti protagonisti e competitivi sulla scia dell’ottimo campionato 2018.
Tralasciando i commenti sul ritiro di Luck, trovate articolo su Huddle e ne abbiamo parlato diffusamente nel podcast Scusate il Disturbo, vediamo come si presenta la stagione 2019 per gli Indianapolis Colts.

Andrew Luck si ritira dalla NFL

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Nonostante la perdita del volto della franchigia, la squadra negli ultimi due anni è stata ben costruita, il livello del draft dell’anno scorso era inarrivabile, l’ultimo non è stato altrettanto roboante (Indy non sceglieva al primo giro), ma si è cercato di rinforzare maggiormente la difesa, sebbene al momento nessuna delle pick ha conquistato il posto da titolare.
Ha un po’ lasciato perplessi l’atteggiamento dei Colts durante la offseason, nonostante l’ampia disponibiltà sotto il salary cap, non è stato acquisito nessuno dei top free agent della prima ondata, e questo è apparso abbastanza anomalo per una franchigia che ha (aveva) aspirazioni di giocare fino a Gennaio inoltrato.

OFFENSE

mack colts texans

Jacoby Brisset adesso ha le chiavi dell’attacco ed è l’uomo che soprattutto deve prendersi carico del vuoto lasciato di Luck; l’ha già fatto nel 2017 con risultati alterni, ma il giudizio del management e il sentimento comune tra gli esperti è di un QB sicuramente migliorato e che può guidare una squadra NFL, bisognerà vedere come e quanto i suoi compagni saranno in grado di alzare il loro livello ed aiutarlo in questa difficilissima impresa.
Marlon Mack è sicuramente un RB talentuoso che ha mostrato ottime cose lo scorso anno (900 yard in 12 partite nel suo anno da rookie), il compito che viene chiesto a lui e agli altri runner, Hines e Wilkins in primis, è banalmente togliere pressione a Brisset e così rendere l’attacco più equilibrato e non QB dipendente.

Il reparto ricevitori vede un’assoluta star in T.Y. Hilton del quale è inutile spendere parole, due ottimi TE in Jack Doyle ed Eric Ebron che dopo anni un po’ ignavi in quel di Detroit, lo scorso anno ha alzato le sue quotazioni con buoni numeri in campo. C’è un po’ di calo di talento nel resto del gruppo, anche se Devin Funchess è un onesto secondo WR e si spera che il rookie Parris Campbell, ancora un po’ acerbo, riesca a sfruttare la sua incredibile velocità per allungare il campo e creare spazi per sè stesso ed i compagni.
La linea offensiva è pressochè invariata, viene da una campagna 2018 nella quale Luck ha subìto solo 18 sack, dopo i 52 presi da Brisset l’anno prima. L’arrivo di Quentin Nelson e Ryan Kelly è uno dei motivi per cui i Colts hanno potuto disputare un’annata strepitosa, dando tempo a Luck per giocare il suo football ed aprendo i varchi per i runner.

DEFENSE

colts cowboys

Il GM Ballard sapeva di dover puntare soprattutto al miglioramento del reparto difensivo, nonostante l’exploit del rookie Darius Leonard, una macchina da placcaggi incredibile. Non a caso 7 scelte su 10 del Draft sono stati difensori, anche se, ad oggi, solo il CB Rock Ya-Sin sembra avere chance di giocare titolare o quanto meno in particolari formazioni come nickel o dime, ma le capacità di valutazione dello stesso Ballard finora sono state ottime, quindi ci aspettiamo qualche perla nascosta.
Le acquisizione più importante in offseason è stata in linea, con il DE/LB Justin Houston da Kansas City che, alla nona stagione NFL ha totalizzato 9 sack in 12 partite. Il terzetto Autry (9 sack)-Sheard (5,5)-Houston è ben assortito e può creare parecchi grattacapi alle OL avversarie.

Il reparto LB col sopra citato Leonard, Anthony Walker e Matthews Adams, tutti di 23 anni, assicura un radioso futuro, ma c’è bisogno anche di più profondità per combattere i rigori dell’inverno ed avere una rotazione efficace e soprattutto non arrivare in fondo senza benzina
La secondaria titolare è di livello, le safety Clayton Geathers e Malik Hooker sono picchiatori nati, i CB Kenny Moore e Pierre Desir sono affidabili e hanno avuto entrambi buone statistiche sui passaggi difesi e la percentuale di completi sui lanci contro di loro, ma soprattutto per questo reparto i Colts hanno cercato profondità al draft, perchè nella NFL moderna non si hanno mai abbastanza cornerback e safety

SPECIAL TEAM

Questo paragrafo lo usiamo solo per poter omaggiare uno dei più grandi, Adam Vinatieri che si avvia alla sua 24° stagione, non si sa quando appenderà le scarpette al chiodo, ma per capire lo spessore di quest’uomo basta ascoltare le parole che Luck gli ha riservato nella conferenza stampa in cui annuncia l’addio al football

COACHING STAFF

frank reich colts

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Frank Reich per la nostra generazione è sempre stato colui che coi Bills rimontò un migliaio di punti in una partita contro Houston, ma dopo essere stato l’artefice offensivo della vittoria degli Eagles nel Super Bowl di due stagioni fa e dopo aver guidato i Colts ad un insperato record di 10-6, il buon Frank si è guadagnato il rispetto di tutti come head coach e sicuramente verrà ricordato anche per questo ruolo.
Ricordiamo che arrivò a Indianapolis come seconda scelta dopo il gran rifiuto di quel “signore” di McDaniel, ma crediamo che a Indianapolis adesso come adesso non farebbero cambio con l’assistente del Felpa, semplicemente perchè la sua passione, il suo modo di gestire lo spogliatoio e sicuramente il suo football hanno conquistato tutti.
Certo, ora la strada si è fatta molto più tortuosa, ma c’è fiducia visti i precedenti, vincere un campionato quando a poche giornate dalla fine ti si rompe il tuo QB titolare che sta giocando divinamente, non è da tutti.

CONCLUSIONI

Questa è una stagione delicatissima, l’addio di Luck sarà sicuramente stato devastante per tutta la franchigia fino all’ultimo magazziniere, quindi il modo in cui la squadra sarà in grado di superare sia lo shock per le modalità e i motivi, sia la innegabile mancanza tecnica, di talento e di leadership che Luck ha, sarà quello che determinerà il destino di questo 2019 che era nato sotto tutte altre luci.
I Colts sono una squadra molto giovane e sicuramente in crescita, forse abbastanza forte sia per “reggere” il cambio in cabina di regia, sia per dover modificare anche un po’ lo stile di gioco e in questo la mano di Reich dovrà essere quella che avrà il compito più difficile di questa stagione.
La Division è complicata ed equilibrata, il confine tra fare i playoff o rimanere a casa è molto labile, se Brissett riuscirà quanto meno a commettere il minor numero possibile di errori, i Colts potrebbero comunque portarla a casa, e questo sarebbe già un gran successo

Record previsto: 9-7

[review]

I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Se Brissett riuscirà quanto meno a commettere il minor numero possibile di errori, i Colts potrebbero comunque vincere la Division, e questo sarebbe già un gran successo.

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