[NCAA] Bowl review (3-6 gennaio)

Terza e ultima puntata del riassunto dei Bowl games (primo e secondo recap) con la quale mandiamo in archivio la stagione 2013, quella che, come abbiamo più volte detto, sancisce dopo 16 anni il passaggio dal sistema del BCS standing ai playoff a quattro squadre.

Come descritto nei precedenti resoconti anche in questo non sono mancate le sorprese a partire dal penultimo BCS Bowl game disputato, ovvero l’Orange Bowl che lo scorso 3 gennaio a Miami FL ha visto la vittoria di Clemson per 40-35 sui favoriti Buckeyes di Ohio State. Partita emozionante da più di 1000 yards di total offense combinando quelle ottenute da entrambe le squadre.
Discover Orange Bowl - Clemson v Ohio StateProtagonisti tra le fila dei Tigers il QB Tajh Boyd (378 yards su passaggio e 5 TD più 127 su corsa e 1 TD) e il WR Sammy Watkins (16 ricezioni per 227 yards e 2 TD). Grazie alle loro segnature, e a quella di Martavis Bryant, Clemson a 6’ dall’intervallo era in vantaggio 20-9. A questo punto, però, Ohio State del QB Braxton Miller (16/24, 234 yards, 2 TD, 2 INT) ha operato il sorpasso conducendo 20-29 con 5’ ancora da giocare nel terzo periodo.
Ma diversamente da quanto accaduto nell’ultimo Orange Bowl disputato da Clemson e perso 70-22 contro West Virginia subendo un parziale decisivo di 21 punti, i Tigers non hanno mollato riportandosi in testa nel punteggio (34-29) grazie alle mete di Watkins e – quella particolarmente spettacolare -di Bryant punendo due erroracci dei Buckeyes (un fumble su punt return ed un intercetto).

Nel quarto finale un TD di Ohio State e uno di Clemson hanno siglato il 40-35 finale ma nell’ultimo minuto è accaduto di tutto A 1:27 dal termine Boyd si è fatto intercettare ma due giochi dopo Ohio ha sprecato l’occasione di vincere l’incontro contraccambiando il favore appena ricevuto.

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Ohio State ha collezionato la seconda sconfitta di fila dopo aver vinto 24 partite consecutive, mandando a monte le speranze di titolo al quale i Buckyes sembravano predestinati. A tal proposito molto eloquente è stato il commento a fine partita di Urban Meyer «Non abbiamo una difesa all’altezza del championship». Sull’altra sponda invece grande gioia per i Tigers di coach Dabo Swinney che hanno raggiunto per la prima volta nella storia un titolo BCS ma che salutano il junior WR Sammy Watkins dichiaratosi eleggibile per il draft NFL.

Prima di passare al tanto atteso BCS Championship registriamo le vittorie di Missouri contro Oklahoma State nel Cotton Bowl per 41-31, quella di Vanderbilt su Houston per 41-24 nel Compass Bowl e infine quella di Arkansas State contro Ball State nel GoDaddy Bowl per 23-20. Importante la vittoria di Mizzou che corona così una stagione largamente positiva, che ha visto i Tigers vincere la SEC East al secondo anno di permanenza e mettere in mostra un buon football che ha portato ad un record stagionale di 12-2 con ottime prospettive per la prossima.

Florida StateFinalmente eccoci alla partita più attesa della stagione, il BCS Championship disputatosi quest’anno nella meravigliosa cornice del Rose Bowl di Pasadena tra Florida State e Auburn, rispettivamente numero uno e due della classifica finale, giunte all’ ultimo appuntamento con due cammini molto diversi tra loro. I Seminoles di Jimbo Fisher hanno dominato la stagione regolare dimostrandosi fortissimi sia in attacco – tra le cui fila ha brillato il freshman ed Heisman Trophy winner Jameis Winston– che in difesa. I Tigers hanno, invece, compiuto un vero e proprio miracolo considerato che erano partiti fuori dalle top-25 (dopo la disastrosa scorsa stagione da 3 vinte e 9 perse) ma grazie alla hurry-up offense di coach Malzahn e anche alla fortuna – a tratti sfacciata- di cui hanno beneficiato sono riusciti ad arrivare fino in fondo.
AuburnIn avvio ci si aspettava che FSU, accompagnata dall’incessante ‘war chant’ intonato dai tanti supporter al seguito e Jameis Winston mettessero subito alla frusta la non esaltante difesa dei Tigers. Invece dopo il field-gol di Aguyao dalle 35 yards è stata Auburn a salire in cattedra portandosi in vantaggio nel secondo quarto fino al 3-21 con 5’ sul cronometro, per via delle mete di Melvin Ray, di Tre Mason (34 portate, 195 yards, 1 TD) e del QB Nick Marshall (14/27, 217 yards, 1 TD, 1 INT). In questo frangente si è esaltata la difesa dei Tigers capace di costringere FSU a tanti 3&out e forzando Winston, apparso spesso in confusione, anche ad un rovinoso fumble. Fisher, però, anche nei momenti più neri non si è perso d’animo e ha continuato incessantemente a rincuorare e a spronare il suo giovane QB che non ha perso tempo a ripagarlo guidando i suoi alla meta segnata da Devonta Freeman a 1:28 dal termine del secondo quarto con un drive che si rivelerà decisivo per le sorti del match, in cui spicca una conversione di quarto down con trick-play su finta di punt.

Al rientro dall’intervallo dopo il field-goal di un infallibile Aguayo dalle 45 yards, Nick Marshall si è fatto intercettare permettendo di fatto la meta dei ‘Noles, avvenuta qualche gioco dopo grazie alla ricezione di Chad Abram su passaggio da 11 yards di Winston, che ha permesso ai Seminoles di raggiungere Auburn (20-12). Le cose per i Tigers sono, però, cambiate  quando non sono stati capaci di concretizzare al meglio un possesso nelle ultime 10 yards avversarie ( uscendone solo con un field-goal) mentre gli avversari hanno riportato in meta il successivo kickoff con una corsa da 100 yards di Levonte Whitfield, che ha decretato il passaggio di FSU al comando delle operazioni con il punteggio di 27-24.

Florida State 2Il finale di partita è stato come tutte le finali dovrebbero essere. Auburn è andata in meta grazie ad una potente (e purtroppo ultima visto che il junior RB l’anno prossimo passerà in NFL) corsa di Tre Mason da 37 yards a 1:19 dalla fine; Winston, però, negli ultimi secondi ha condotto la squadra da par suo, guidando un drive di 77 yards con 6 passaggi completati su 7 e culminato con la ricezione di Kelvin Benjamin da 2 yards a solo 0:13 dal termine e che ha permesso ai Seminoles di tornare a condurre 34-31. Non c’è stato più niente da fare nemmeno per il team del destino che dopo il miracolo di Ricardo Louis contro Georgia, quello di Chris Davis contro Alabama e –se vogliamo pure- quello di Michigan State contro Ohio State, ha dovuto arrendersi, decretando così il trionfo di Florida State e l’elezione di Winston (20/35, 277 yards, 2 TD) MVP della partita. I ‘Noles chiudono 14-0 la loro stagione perfetta ed interrompono la serie di 7 vittorie consecutive delle squadre della SEC nel BCS Championship.
La chiosa finale è di Jimbo Fisher che con queste parole ha riassunto più di quattro mesi di battaglie: «A Tallahassee abbiamo tanto cuore e pure tanto fegato».

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