Garett Bolles ed il rinnovo club-friendly

L’antefatto di quanto avvenuto qualche settimana fa a Denver è senza dubbio di qualche mese fa, ad aprile, quando i Broncos hanno deciso di non esercitare l’opzione per il quinto anno per il proprio LT Garett Bolles. La pick numero 20 del Draft 2017 arrivata dagli Utah Utes iniziava dunque la sua quarta stagione in NFL senza la certezza di un contratto per il 2021 ed una free agency ampiamente a portata per entrare nel suo quinto anno nella lega.

Nessuno poteva permettersi di dare contro alla franchigia del Colorado, dopotutto il Left Tackle nativo di Walnut Creek era stato tutt’altro che costante nella sua pur breve carriera NFL. Praticamente perenne titolare della linea offensiva dei Broncos si è rivelato più croce che delizia per il proprio team cadendo costantemente in una continua sequela di holding senza senso che complicavano puntualmente le giocate di un team già in difficoltà di proprio.

Ad essere obiettivi questo suo costante essere penoso arrivava sempre ad una fine, cioè ad ogni metà di stagione. Quello che è sempre stato imputato a Bolles era la sua scarsa attitudine a tenersi in costante allenamento come un giocatore del suo calibro e livello dovrebbe mantenere. Già padre al momento dell’arrivo in Colorado, utilizza giustamente gran parte del suo tempo libero per passarlo con i figli tralasciando tuttavia gli allenamenti necessari per mantenere un certo tono atletico nel periodo della offseason. Da questa situazione ne derivava poi una complessa difficoltà ad entrare in forma dai primi training camp tanto da essere in evidente affanno nei primi match di regular season salvo modificare completamente il suo apporto dalla metà della stagione.

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Tanti tifosi, ma anche la dirigenza a questo punto, erano arrivati ad un punto limite di sopportazione per il giocatore. Privarsi della possibilità di un rinnovo automatico alle cifre del contratto da rookie voleva dire mettere spalle al muro il giocatore e metterlo nelle condizioni di dover fare una signora stagione o scavarsi la fossa da solo.

Arriviamo poi ai giorni di oggi dove Garett Bolles, in mezzo alle mille difficoltà di una stagione in Colorado nata male e continuata peggio per la propria franchigia, si è di fatto preso in mano l’intera OL e la sta guidando come un vero leader deve fare. Emblematica la rincorsa per fermare il ritorno del giocatore di Saints ampiamente lanciato in endzone in seguito ad un intercetto nonostante la partita fosse già più che conclusa.

Al momento Bolles è uno dei migliori left tackle della lega secondo PFF. Un grade di 89 che lo erge di diritto al terzo posto di questa speciale graduatoria (dato del 20/12). L’interessato incalzato dai giornalisti ha riferito di come “un uomo nel momento in cui viene messo spalle al muro tira fuori il proprio meglio. Ho imparato dai miei errori ed ora sono un giocatore migliore.”

Ed arriviamo ora al momento del rinnovo siglato a inizio dicembre. Bolles in virtù di questa statistiche avrebbe potuto entrare in free agency come uno dei pezzi pregiati della prossima sessione, potendo ambire anche ad un contrattone da 20M di dollari all’anno ed invece ha deciso di rinnovare con i Broncos per riconoscenza ad un team che ha creduto in lui, firmando un contratto importante che lo rende si il quarto left tackle più pagato della lega ma che allo stesso tempo, tolto il valore del contratto per l’anno prossimo, è assolutamente favorevole ai Broncos in virtù del rendimento del giocatore.

Contratto da quattro anni per un valore totale di $68 milioni di dollari di cui $21 milioni garantiti alla firma che sono il signing bonus e l’intero valore del prossimo anno che è totalmente assicurato. Per il 2022 ed il 2023 lo stipendio sarà totalmente garantito solo nel momento in cui Bolles fosse ancora a roster al quinto giorno in seguito all’inizio ufficiale della nuova stagione NFL. Sarebbe quindi indolore liberarsi del giocatore qualora Bolles tornasse ai livelli fatti vedere all’inizio della sua carriera.

Un attestato importante da parte dei Broncos ma anche e soprattutto di Bolles che ha dimostrato la sua voglia di continuare a vestire la maglia orange rinunciando presumibilmente a contratti ben più remunerativi e certi. Bello vedere che in un mondo di mercenari come stanno diventando gli sport professionisti, valgono ancora le scelte di cuore.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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