Il riassunto di week 1 della NCAA 2023

Il college football NCAA è tornato e lo ha fatto al suo meglio: una miriade di partite, grandi giocate, episodi rocamboleschi, shootout, atmosfere roventi e soprattutto con i suoi grandi upset!

Tra le partite più attese del weekend c’era il match del giovedì notte tra Utah e Florida: gli Utes campioni di Pac-12 in carica – ma orfani del TE Kuithe e del QB e leader Cam Rising, entrambi ancora alle prese coi rispettivi infortuni – ospitavano i Gators al secondo anno di coach Billy Napier. Se ci si aspettava una possibile svolta – positiva per UF e al ribasso per UU – così non è stato. I Gators partono bene ma poi restano totalmente impantanati nella solita difesa asfissiante di coach Wittingham e, non facendo fede al proprio nickname, Graham Mertz e compagni non sono riusciti ad uscire dalla melma. 1/13 nei terzi down, 1 intercetto e 3 turnover on downs fanno alla fine la differenza tra la concretezza degli Utes e il disordine dei floridians. 24-11 il finale e avvio di stagione già in salita per coach Napier. e leader

La partita più attesa del sabato era invece quella di Fort Worth, tra TCU e Colorado e, senza timore di subire smentite, possiamo affermare che non ha tradito le aspettative. In termini di spettacolarità, sia chiaro, perché sul risultato, invece, le aspettative erano ben diverse dall’esito. I Buffaloes hanno infatti trionfato per 45-42 al termine di una sparatoria cui non era certo la squadra del neo arrivato coach Deion Sanders potesse resistere, tanto che gli allibratori davano a 21 punti lo spread tra le due squadre. Si era probabilmente trascurato quanto gli enfantes terribles di coach Prime fossero già pronti per il livello più alto della NCAA: il QB Shedeur Sanders ha avuto un esordio da sogno chiuso con 38/47 per 510 yard, 4 TD e nessun turnover, portando ben 4 ricevitori oltre le 100 yard – in tutto il 2022 erano stati solo 2 i WR di Colorado ad aver avuto almeno una partita da 100+ yard – tra i quali ovviamente la superstar Travis Hunter, il quale ha ricevuto 12 palloni, 11 dei quali giunti dalla mano destra di Shedeur Sanders e il 12° da qulla di Chandler Morris, QB di TCU. Ci si chiedeva se coach Prime avrebbe impiegato il suo giocatore migliore in attacco oppure in difesa, e la risposta è arrivata: 144 snap giocati, di cui 64 come WR e gli altri come CB, dominando su ambi i lati del pallone. Sistemando la run defense i Buffaloes, con quell’attacco, potranno divertire parecchio e levarsi molte soddisfazioni in questo 2023.

Oltre a Utah e Colorado sorridono anche tutte le altre squadre di Pac-12, conference in sfacelo le cui squadre non sono però mai state in salute come in questo avvio di stagione.

Stravincono le proprie sfide non competitive sia Oregon – che ne segna 81! A Portland State –, che USC – che si ferma solo a 66 con Nevada –, che Arizona nel derby con Northern Arizona.

Brave sia Washington che UCLA a superare brillantemente i possibili tricky game con Boise State e Coastal Carolina – 56-19 per gli Huskies, 27-13 per i Bruins.

Pubblicità

Vince Washington State, grazie a 451 yard e 3 TD di Cameron Ward, utili per il 50-24 contro Colorado State, vince e convince Cal, 58-21 con North Texas, e vincono pure le due squadre teoricamente più in difficoltà nella conference: ovvero Stanford – con Hawaii – e Arizona State – Southern Utah.

Qualche sorpresa in più in ACC, in particolare quella di Boston College che riparte esattamente come aveva concluso il 2022: soffrendo. Sconfitta all’overtime contro Northern Illinois che, seppur non scandalosa per il buon livello degli avversari – guidati da un ritrovato Rocky Lombardi – non dà un buon presagio per il resto della stagione. Non basta questa giocata di Castellanos per gli Eagles…

Niente sorprese, per il momento, per i tifosi di Miami, NC State, Pitt, Wake Forest, Syracuse e Virginia Tech, tutte vittoriose in partite che le vedevano ampie favorite.

Nessuna sorpresa nemmeno per North Carolina, che, come da pronostico, vince il derby delle Caroline superando 31-17 South Car, in un match dominato per quasi 3 quarti da un Drake Maye in forma da Heisman – poi calato nel finale. Per i tifosi dei Gamecocks il lato positivo è il duo Spencer Rattler – Xavier Legette, entrambi ampiamente positivi nonostante il risultato del match.

https://twitter.com/PFF_College/status/1698138535407083684?s=20

L’unico match di conference va a Louisville, che supera 39-33 Georgia Tech in una partita godibile che sarebbe potuta concludersi con qualsiasi risultato.

Due grandi upset sono arrivati in BigXII: il primo dei quali è quello di Baylor, per mano di una indemoniata Texas State guidata dall’ex LSU ed Auburn TJ Finley, apparso in grande spolvero a Waco contro una difesa, va detto, assai modesta dei Bears. 42-31 il finale in favore dei Bobcats.

Pubblicità

L’altro è quello di Texas Tech, sconfitta sul campo sempre ostico dei Cowboys di Wyoming. Pronti via e 17-0 per la squadra ospite e partita che sembrava tutta in discesa. Ma piano piano, alzando i giri della difesa – usualmente molto fisica –, del running game e anche di un passing game più utilizzato rispetto a 12 mesi fa, i Cowboys hanno ripreso prima e superato poi i Red Raiders, che sono in extremis riusciti a portare il match al supplementare. Al 2° OT, la 2pt conversion di Sam Scott sancisce il 35-33 finale che proietta i giallomarroni tra le squadre più hot della Mountain West Conference.

Sorprese positive sono state i 56 punti segnati da UCF a Kent State, ottimo bottino per una squadra non sempre super esplosiva sotto Gus Malzahn, e gli 0 subiti da Oklahoma, nel 73-0 con Arkansas State.

Nessuna sorpresa per Texas, Kansas, Oklahoma State, Iowa State, e Cincinnati, tutte vittoriose in partite non competitive. Vince anche Houston un match pericoloso con UTSA, che non più tardi di 12 mesi fa era costato ai Cougars la prima L della stagione, e vince anche BYU contro Sam Houston State, tenendo a 0 l’attacco dei Bearkats, in una partita con più errori che prodezze.

Nessuna sorpresa nemmeno in SEC: tutte vittoriose le squadre della conference in match che non meritano grande attenzione. Le uniche due squadre che affrontavano altri avversari di Power 5 erano Tennesseevittoriosa in scioltezza 59-14 su Virginiae la già citata South Carolina, a cui toccava l’avversario più difficile.

Qualcosa di più interessante è avvenuto in BigTen: Michigan, Michigan State, Wisconsin e Maryland non fanno alcuna difficoltà a vincere i propri match, tutti piuttosto facili sulla carta.

Non fatica nemmeno Ohio State, che vince 23-3 contro Indiana, ma non per questo riesce a zittire tutte le preoccupazioni in merito al nuovo attacco: i Buckeyes chiudono con 2/12 nei terzi down, Kyle McCord non va oltre le 239 yard, nessun TD e 1 INT. A win is a win, but per le valutazioni si aspettano avversari diversi.

Stesso discorso per Iowa: il 24-14 con Utah State non dà risposte definitive né sull’attacco né sulla difesa, ma la W è portata a casa, quindi il voto alla giornata è positivo. Da segnalare il primo field goal in carriera in FBS per il “nostro” William Testa, ex Leoni Bergamo, ora in forza negli Aggies.

Pubblicità

Convincente Penn State: 38-15 su West Virginia, grazie ai 3 TD lanciati da Drew Allar – 2 dei quali alla sua nuova freccia KeAndre Lambert-Smith – e al TD su corsa di un Nick Singleton “in ufficio”.

Il giovedì hanno aperto le danze dei match di conference Minnesota e Nebraska: a Minneapolis si è rivista la solita Nebraska, seppur con nuovo coaching staff, nuovi giocatori e nuovo QB. Una squadra bella, talentuosa, ma che incappa in errori facilmente evitabili che la costringono a perdere una partita vincibile. 13-10 il finale per il padroni di casa, e solo un grande rimpianto per gli Huskers. Vi lasciamo qua sotto una delle giocate del weekend, esegue Daniel Jackson.

Vince anche Illinois, nonostante un grande spavento causato agli Illini da Toledo: 30-28 il finale grazie ad un field goal praticamente allo scadere.

L’upset, comunque, è arrivato. A portarlo in casa di Purdue è stata Fresno State: un pirotecnico 39-35 arrivato grazie al touchdown a 1 minuto dalla fine ricevuto da Erik Brooks, il 4 di giornata per il QB ex UCF Mikey Keene.

La domenica prevedeva 3 gare, nelle quali, oltre alle non imperdibili Rutgers vs Northwestern (24-7 per gli Scarlet Knights) e San José State vs Oregon State (17-42 Beavers), spiccava il match tra LSU e Florida State, in scena al Camping World Stadium di Orlando, Florida.

Pur non avendo raggiunto i livelli di follia del match dello scorso anno, la partita è stata godibile e di livello tecnico probabilmente anche superiore. Per 3 quarti la gara si è giocata alla pari, con i Seminoles che sono stati bravi e fortunati a far pagare ogni rischio preso dall’attacco dei Tigers per restare incollati alla squadra della Louisiana, prima di uscire alla distanza mostrando un generale livello di condizione fisica superiore agli avversari. La difesa di LSU è sembrata “sulle ginocchia” nell’ultimo parziale, concedendo a Jordan Travis e compagni facili guadagni che hanno portato dal 17-17 fino al 45-24 conclusivo, che sembra narrare una sfida molto meno equilibrata di ciò che per 3 quarti è stata.

Il weekend non è finito con domenica: il miglior upset di giornata ci è stato riservato per il monday night football – unico della stagione, fino al Natty. La #9 del ranking prestagionale Clemson è caduta fragorosamente a Durham, in casa dei Duke Blue Devils, squadra in enorme ascesa sotto la guida di Mike Elko. La partita è stata dominata da difese e special team per più di un tempo, ma la sensazione fin dalle prime battute è che l’attacco di Duke riuscisse ad essere più efficace di quello guidato dal sophomore Cade Klubnik. 2 FG bloccati, un fumble ricoperto e un intercetto fissano alla fine il punteggio sul 28-7 per Duke, che porta a casa meritatamente la prima W della stagione. Siamo davanti ad uno sleeper team per la conference? È presto per dirlo, ma le altre squadre della ACC sono avvisate: meglio non sottovalutare i diavoletti.

https://twitter.com/ESPNCFB/status/1698901729486459306?s=20

E con questa è tutto per la prima settimana di colloge football, alla prossima settimana!

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Un Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.