In week 5 i Falcons (2-2) ospitavano i Buccaneers (3-1) in un classico match interdivisionale che poteva già rappresentare molto per entrambe le squadre. Gli ospiti arrivavano da una netta e convincente vittoria contro gli Eagles mentre i padroni di casa hanno battuto i Saints solo negli ultimi istanti con un FG di Koo. Tampa lamentava le solite assenze (Goedeke, Kancey e Winfield) a cui si dovevano aggiungere le indisponibilità di Palmer e McMillan, riducendo così la profondità del reparto ricevitori. Atlanta non poteva contare sul LB Andersen autore, contro New Orleans, di un intercetto riportato direttamente in end zone.
I Falcons partono subito bene in attacco, con Cousins che trova Pitts e London per buoni guadagni, ed è proprio London a ricevere in TD un preciso lancio del proprio QB (0-7). Anche Tampa muove bene il pallone grazie alle ricezioni di Otton, Godwin ed Evans ed è proprio Big Mike che riceve da Mayfield il pallone del momentaneo pareggio: 7-7. Nel successivo drive Cousins guida efficacemente i suoi fino alla soglia della red zone da dove Koo fallisce il tentativo di calcio e il punteggio rimane invariato. Il suo avversario pari ruolo, McLaughlin, invece non fallisce dalle 53 yard portando i propri colori al primo vantaggio di giornata (10-7). A inizio secondo quarto i Falcons macinano ancora terreno con le corse di Robinson e le ricezioni di London, Hodge e Mooney con quest’ultimo che, su lancio di Cousins, entra in end zone per il sorpasso: 10-14. Sul successivo ritorno di kickoff Tucker da un’ottima posizione di partenza a Mayfield che trova ancora Evans per il suo secondo TD del match (17-14). Cousins è in giornata di grazia e porta i suoi ancora in raggio di calcio, questa volta Koo non fallisce e ristabilisce l’equilibrio tra le due formazioni: 17-17. Tampa si affida alle portate di Irving e White che con un paio di corse guadagnano velocemente una settantina di yard favorendo il terzo TD su lancio di Mayfield, questa volta per Shepard che porta lo score sul 24-17. L’ultimo drive del primo tempo è per Atlanta ma la difesa ospite costringe i Falcons al punt con cui si va negli spogliatoi.
La ripresa vede i Buccaneers partire in attacco ma ben presto devono liberarsi del pallone con un punt; il gioco aereo dei Falcons sembra prendere il sopravvento su un backfield difensivo che lascia ricezioni e ampi margini di guadagno ai vari London, Mooney, Pitts e McCloud anche se è ancora Koo, con un preciso calcio dalle 48 yard, a muovere il punteggio: 24-20. Soprattutto grazie alle ricezioni di Godwin (la prima delle quali con un fumble ricoperto da Evans) Tampa entra in piena red zone ma un sack subito da Mayfield costringe la squadra della Florida ad accontentarsi del FG per il 27-20, punteggio con cui si conclude la terza frazione di gioco. Cousins continua a trovare sistematicamente ed efficacemente i suoi ricevitori con Mooney che riceve per il TD del pareggio: 27-27. I Buccaneers sembrano fare più fatica man mano che passa il tempo e nel successivo drive devono ancora far affidamento al preciso e potente piede di McLaughlin (30-27). Anche Atlanta deve accontentarsi di calciare un FG ma il tentativo di Koo fallisce con lo special team di Tampa che blocca il calcio.
Il possesso successivo, che potrebbe permettere agli ospiti di allungare, viene però chiuso da un fumble di Irving a ridosso della red zone avversaria. Con poco più di 2 minuti al termine i Falcons cercano di rendersi pericolosi ma il lancio di Cousins inteso per Mooney è intercettato da David che riporta l’ovale fino alle 28 yard di Atlanta, mettendo una serie ipoteca al risultato finale, con poco più di 1 minuto e mezzo alla fine dell’incontro. Un playcalling non convincente e un fallo del centro Barton costringono però i Buccaneers al punt ridando il possesso all’attacco della franchigia della Georgia sulle proprie 20 yard con poco più di un minuto sul cronometro senza timeout a disposizione, curiosa analogia con la situazione già vissuta dai Falcons la settimana precedente contro i Saints. E come in quella occasione è ancora Koo con un calcio dalle 52 yard a impattare la partita con il cronometro che va a zero (30-30).
Si va all’overtime con Atlanta che parte in attacco dopo aver vinto il lancio della monetina. Cousins, dopo un terzo down conquistato con un lancio su London, completa la sua giornata straordinaria trovando, con un lancio corto, Hodge che taglia in due una difesa a dir poco impreparata e con una volata di 45 yard segna il TD della vittoria: 30-36.
I Falcons non saranno spettacolari ma sono una squadra tremendamente concreta e pericolosa quando gli avversari concedono una possibilità: sia contro i Saints che contro i Buccaneers hanno dimostrato di crederci fino alla fine, con una grande solidità mentale. Cousins (42/58 per 509 yard, 4 TD e 1 intercetto) ha fornito una grande prestazione alla veneranda età di 36 anni trovando quasi sempre i suoi bersagli; i 4 sack subiti non sono stati decisivi. Il gioco di corsa, alla vigilia possibile arma in più di Atlanta, non è stato così efficace con Robinson (12 portate per 61 yard) e Allgeier (12 yard in 6 portate); la statistica è dovuta anche al fatto che la difesa di Tampa ha concesso tantissimo sui lanci e il coaching staff ha probabilmente deciso di insistere su questa strada.
Tra i ricevitori da evidenziare le prove di Drake London (12 ricezioni per 154 yard e 1 TD) e Mooney (9 ricezioni con 105 yard e 2 TD) con il supporto di un positivo Pitts (88 yard con 7 ricezioni) anche se l’eroe di giornata è Hodge con la decisiva ricezione da 45 yard in OT. In difesa si distinguono Bates (8 tackle e 2 fumble provocati) ed Ellis (7 tackle, 1 TFL e 1 fumble fondamentale ricoperto); Onyemata autore dell’unico sack subito da Mayfield. Koo si segnala come uno dei migliori kicker della lega anche se oggi ha fallito 2 FG.
I Buccaneers hanno perso una grande occasione per battere una diretta rivale di Division e consolidare il primato. Mayfield (19/24 per 180 yard, 3 TD e 0 intercetti con 1 sack subito) ha fornito una prestazione solida aggiungendo altre 42 yard in 6 portate. Su corsa il duo White-Irving ha guadagnato 116 yard in 19 corse, anche se il sanguinoso fumble di Irving è stato un episodio forse decisivo per l’esito finale. Nel reparto ricevitori, decimato dagli infortuni, la parte da protagonisti è ricoperta sempre da Godwin (5 ricezioni per 64 yard) ed Evans (5 ricezione per 62 yard e 2 TD) con Otton buona “spalla” (44 yard in 3 ricezioni).
Ma la sconfitta è ampiamente da addebitare al reparto difensivo che ha concesso più di 500 yard (!!) al QB avversario lasciando ampi spazi ai ricevitori quasi sempre liberi; il backfield difensivo ha dato segnali preoccupanti e l’assenza di Winfield non basta come giustificazione; nonostante i 4 sack la pass rush non è mai stata decisiva soprattutto nei terzi down e nelle azioni che hanno deciso il match, anche in questo caso l’infortunio da inizio stagione di Kancey non può essere la scusante per tale deficit. Il miglior placcatore è stato Smith (11 tackle e 1 fumble provocato) con Logan Hall autore di 2 sack (gli altri arrivati da Vea e Nelson).
I Falcons (3-2) con questa vittoria guidano la NFC South Division e la prossima domenica voleranno a Charlotte per affrontare i Carolina Panthers che fino ad oggi si sono dimostrati nettamente la squadra più debole del raggruppamento anche se la sfida non è così scontata come sembrerebbe; sicuramente il team di coach Morris si sta dimostrando un cliente coriaceo per tutti, capace di approfittare di qualsiasi occasione lasciata dall’avversario e mai domo fino alla fine.
I Buccaneers (3-2) non devono portare nessuna giustificazione come assenze o torti arbitrali e la sconfitta ha due principali “colpevoli”: un coaching staff non all’altezza della NFL soprattutto sul lato difensivo con un HC che non ha idea di come gestire l’orologio nelle occasioni decisive e una difesa che soprattutto contro il gioco aereo avversario è sembrata sempre fuori posizione e con poche idee chiare, forse da ricollegare al coaching staff e a Bowles che è un HC ma prima di tutto un Defensive Coordinator; la prossima sfida sarà a New Orleans e il doppio scontro divisionale per Atlanta e Tampa potrà già dire molto sugli equilibri della Division in chiave playoff!