A Tampa domenica andava in scena una sfida tra squadre il cui destino si è spesso incrociato nel recente passato, soprattutto in postseason. I Buccaneers (2-1) erano reduci dalla brutta prestazione e conseguente sconfitta contro Denver mentre gli Eagles (2-1) hanno avuto ragione solo nelle battute finale di una sempre coriacea New Orleans. I padroni di casa, oltre ai lungodegenti Kancey (DL) Winfield (S) e Goedeke (OT) dovevano rinunciare a McMillan (WR infortunatosi in allenamento) e al punter Camarda ma con l’importante rientro di Vita Vea (DL). Notevoli anche le assenze degli ospiti con Devonta Smith e AJ Brown (WR) Keegan e Johnson (OL) e l’ex White (LB).
Il primo drive è di Tampa che da subito sembra aver superato le grosse difficoltà offensive della scorsa settimana: Evans, Palmer, White, Irving e Godwin sono i protagonisti di un possesso che si conclude con il lancio di Mayfield per il TD di Evans (0-7). Philadelphia ha molte più difficoltà a muovere l’ovale, che deve presto ridare ai Bucs; Mayfield continua a trovare efficacemente i suoi ricevitori fino al nuovo TD in ricezione di Palmer (0-14). Il drive Eagles viene stoppato dal sack di Vea che dimostra quanto importante sia il suo rientro; il primo quarto si conclude con un punt di Tampa nel quale il rookie DeJean “muffa” il pallone che viene ricoperto dallo special team di casa in una posizione di campo favorevole. Il secondo quarto si apre quindi con una nuova segnatura della squadra della Florida con Mayfield che si incarica personalmente di entrare in endzone per il parziale 0-21. Hurts, pressato dalla montante pass rush avversaria, non riesce a chiudere il down e i Buccaneers costruiscono un lungo drive (77 yard in 6 minuti e mezzo) finalizzato dal calcio di McLaughlin (0-24). Ma prima dell’halftime gli Eagles finalmente riescono a rendersi più pericolosi in attacco fino ad entrare in endzone con Hurts che pesca Campbell che sblocca finalmente lo zero nello score del proprio team: 7-24. Gli ultimi possessi di entrambe le squadre sono sterili e si arriva così all’intervallo.
Il terzo quarto si apre con una corsa di Barkley per una sessantina di yard che favorisce il secondo TD di giornata degli Eagles con Hurts che segna con la classica “tush push”: 14-24. L’attacco di Tampa ritorna a marciare ben guidato da Mayfield con il rookie Irving che segna il TD del nuovo allungo (14-30) ma il calcio di trasformazione viene bloccato dallo special team ospite che riporta il pallone in end zone per il provvisorio 16-30. Philadelphia sembra prendere coraggio ed entra in red zone avversaria ma un sack del veterano David causa un fumble di Hurts che viene ricoperto dalla difesa, fermando così il tentativo di rimonta degli ospiti. Mayfield trova Shepard, altra arma al suo arco, per un guadagno di 30 yard che favorisce, a inizio quarto quarto, un altro calcio di Mc Laughlin che segna dalle 52 yard (!): 16-33. Hurts continua ad essere braccato dalla difesa dei Buccaneers che mette a segno un altro sack e relativo fumble che però questa volta viene recuperato da Philadelphia ma deve liberarsi del pallone con un punt. Il successivo possesso del team di coach Sirianni si conclude con un sack su un quarto down giocato alla mano con i Buccaneers che rientrano così in attacco e fanno trascorrere il residuo tempo fino ad azzerare il cronometro.
Gli Eagles hanno deluso soprattutto nella prima parte del match e non hanno avuto il tempo e la forza di recuperare un match ormai compromesso. Hurts (18/30 per 158 yard, 1 TD e 0 intercetti ma ben 6 sack subiti) ha giocato dietro una linea offensiva che ha lasciato troppo spazio alla pass rush di Tampa; il QB è stato sicuramente penalizzato dal non avere a disposizione i suoi principali target come Brown e Smith ed è stato autore anche di un TD su corsa personale. Il miglior ricevitore è stato il TE Goedert (7 ricezioni per 62 yard) con Campbell (4 ricezioni per 17 yard) autore dell’altro TD dei suoi. Su corsa Barkley (84 yard in 10 portate) si è fatto notare per la sgroppata di 59 yard a inizio terzo quarto. L’attacco nel complesso ha registrato 227 yard con sole 114 conquistare su lancio, troppo poco. La difesa ha subito parecchio (445 yard totali con 334 yard nel gioco aereo) e non ha causato alcun turnover mettendo a segno 2 sack che non hanno compromesso l’efficacia offensiva degli avversari. I migliori nei placcaggi sono stati Slay (9) e McCollum (8) fratello del McCollum nelle file di Tampa; autori dei sack sono stati Graham e Sweat.
I Buccaneers hanno da subito messo il match nella direzione desiderata con il parziale decisivo di 24 a 0. Mayfield (30/47 per 347 yard, 2 TD e 0 intercetti con 2 sack subiti) continua a fornire prestazioni solide sia tecnicamente che caratterialmente, come dimostrato dal TD segnato su corsa personale. Dopo la latitanza nel match contro i Broncos il reparto ricevitori è tornato protagonista con Evans (8 ricezioni, 94 yard e 1 TD) e Godwin (6 ricezioni per 69 yard) sempre sugli scudi; con McMillan indisponibile Palmer si è messo in evidenza con 3 ricezioni per 26 yard e 1 TD, anche se è dovuto uscire per guai fisici; importanti contributi anche da Otton (52 yard in 6 ricezioni) e Shepard (3 ricezioni per 51 yard). Irving e White si sono divisi portate e yard con entrambi i RB a quota 10 corse per 49 yard; White si è reso pericoloso anche con le ricezioni: 2 per 35 yard. In difesa il protagonista è stato il “veteranissimo” David con 8 tackle, 2 sack (con un fumble provocato) e 2 TFL. Gli altri sack sono stati messi a segno da Vea (con anche 2 TFL), Nelson, Hall e Diaby.
Gli Eagles saranno di riposo la prossima settimana e dovranno approfittare della pausa per cercare di recuperare gli infortunati, primi tra tutti Smith e Brown che possono fornire grandi numeri nel gioco aereo e dare degli ottimi bersagli ad Hurts che ha dimostrato di patire l’assenza dei due WR, subendo eccessivamente la pressione della difesa di Tampa; anche il reparto difensivo deve migliorare nella pass rush e nel provocare turnover. I Buccaneers avranno un impegnativo e difficile match già nel prossimo Thursday Night ad Atlanta contro dei Falcons capaci di vincere contro New Orleans, altra concorrente di division; il gioco di corsa del team di coach Morris (ex HC di Tampa) è sempre pericoloso con Robinson e Allgeier che sono già arrivati a quasi 400 yard totali e con ben 5 giocatori oltre le 100 yard ricevute; il QB veterano Cousins, seppur non spettacolare, ha dimostrato solidità. Per la squadra di coach Bowles il match interdivisionale è già un appuntamento importante per dimostrare il proprio valore e per stabilire le gerarchie nella NFC South Division.