ELF: review di week 4 – 2024

La quarta giornata della ELF vede le conferme di Surge e Bravos e, seppure con qualche difficoltà, dei Vienna Vikings che ancora una volta vincono di misura e in rimonta. I Rhein Fire tornano alla vittoria ma ancora non convincono completamente.

Paris Musketeers – Rhein Fire 14-19

I Musketeers fanno paura ai Rhein Fire dominando nel primo tempo. Poi i campioni riescono nel secondo tempo a trovare le contromisure per fermare l’offense parigino e ad attivare il loro attacco, o meglio Glenn Toonga, che si fa carico di tutto il gioco offensivo che anche a Parigi è completamente mancato nella componente aerea. La statistica é impietosa: i renani hanno chiuso la partita con 306 yard complessive, delle quali 206 sono arrivate dalle corse di Toonga che è stato anche il ricevitore più prolifico con 52 yard in 3 ricezioni. A questo punto, anche se è arrivata la vittoria, è evidente che i campioni hanno un problema importante col gioco d’attacco e non è un caso che la sconfitta con i Bravos sia arrivata nell’unica partita in cui Toonga non ha raggiunto le 100 yard.

I Musketeers partono alla grande e vanno a segno al primo affondo con un run di 5 yard di Jason Aguemon arrivato dopo un gran passaggio di Zach Edwards per Hugo Tekedam per un guadagno di 35 yard. I granata rispondono con un indiavolato Toonga che guadagna subito 64 yard con due run il secondo dei quali di 58 yard, ma poi Jadrian Clark si vede intercettare un potenziale TD pass da Maceo Beards, uno specialista dell’arte già lo scorso anno nelle file delle Helvetic Guards. Poco più tardi i tedeschi incappano in un altro turnover per un fumble commesso da Devin Heckstall dopo la ricezione e ricoverato da Beard. Dopo un turnover on down dei parigini, i Fire vanno a segno con un field goal di Sebastian van Santen dopo che Toonga ha guadagnato da solo 45 yard con 3 corse e una ricezione da 25. La palla torna ai moschettieri che vanno ancora in touchdown con Florian Larose, che riceve un pass di 35 yard di Edwards. La rimonta di Dusseldorf, o meglio di Glenn Toonga comincia nel drive successivo in cui il RB britannico corre per 50 yard, riceve per altre 15 e arriva fino a 3 yard dalla goal line. Poi Sergej Kendus completa il lavoro correndo le tre yard rimaste per il 9-12.

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La rimonta continua col primo possesso del secondo tempo. E’ ancora Toonga a guadagnare 28 yard con sei portate per arrivare in range da field goal che van Santen realizza per il 12.14. Il terzo periodo si esaurisce in una serie di drive improduttivi da entrambe le parti in cui i parigini conquistano solo due primi downs, poi nel quarto periodo Jadrian Clark gestisce finalmente un drive in cui, oltre alle corse dell’inglese, confeziona anche quattro buoni passaggi, due dei quali per Justin Schlesinger. L’ultima yard per il TD della vittoria la corre… indovinate!

Finisce 19-14 con i Musketeers che in tutto il secondo tempo hanno conquistato in tutto tre primi downs senza mai riuscire ad arginare il runner avversario. In conclusione due squadre con grande potenziale ma, almeno in questo frangente, con parecchi problemi da risolvere: i Rhein Fire devono ritrovare il gioco aereo, e i parigini devono trovare alternative valide al gioco aereo.

Cologne Centurions – Madrid Bravos 24-35

Una partita divertente in cui i team offense delle due squadre hanno dato spettacolo. Entrambi gli attacchi hanno distribuito il gioco con una leggera preferenza per il running game grazie alle ottime performances di Wayne Obi nelle file dei Bravos, con 123 yard in 22 carries e di Gerald Ameln nelle fila dei renani, con 168 yard in 24 portate. I Bravos hanno prevalso nel rendimento del gioco aereo dove hanno guadagnato 9,68 yard/att grazie all’ottima partita di Duncan Steven, QB forse troppo frettolosamente rilasciato dai Wroclaw Panthers.  Buona anche la prestazione difensiva dei madrileni che hanno contrastato efficacemente il gioco aereo dei Centurions con 2 intercetti e 5 PBU. I Centurions, che stanno confermando i progressi rispetto alle ultime due stagioni, sono stati costretti ad inseguire per tutto l’incontro e hanno mantenuto vivo l’incontro fino al termine.

Ricevuto il punt dei Centurions, al primo possesso i Madrileni gestiscono un drive in cui guadagnano 90 yard in quasi 11 minuti e concludono con una QB sneak di Steven Duncan in end zone. L’attacco dei Centurions tarda a carburare e dopo un punt l’ovale è di nuovo in mano ai Bravos che vanno ancora in end zone con una corsa di 9 yard di Wayne Obi. L’ovale torna ai Centurions che sorprendono la difesa madrilena con una corsa centrale di Gerald Ameln che attraversa la linea avversaria e corre per 85 yard in end zone. Nel successivo possesso i tedeschi vanno a segno con un FG di Jens Appelt per il 14-10. Prima della fine del primo tempo i Bravos passano ancora con una corsa di 10 yard di Obi per il 20-10.

Nel terzo periodo per un po’ non succede niente di rilevante fino a due gran passaggi di Duncan che prima serve Willy Patterson per un guadagno di 23 yard poi, dalle 33 yard pesca in end zone Jean-Claude Madin Cerezo che riceve in tuffo per il 27-10. Poco più tardi, siamo ormai nell’ultimo periodo, Guitian potrebbe chiudere il conto con un FG, ma il suo calcio viene bloccato e riportato in touch down da Michael Muntu. 27-17. Il touchdown galvanizza i renani che, dopo aver costretto i Bravos al punt, mettono a segno un altro touchdown grazie a un passaggio di 52 yard di Weed per Ben Frölich. La partita è clamorosamente riaperta ma Willy Patterson la richiude subito con una corsa da 60 yard avviata da una reverse che sorprende la difesa di Cologne. Per effetto della conversione da due punti Madrid si porta sul 35-27 che non cambierà più.

Vienna Vikings – Berlin Thunder 25-20

Una partita di alto livello tecnico ed emozionale che i Vikings vincono, ancora una volta, in rimonta, dimostrando una volta di più la grande serenità mentale di una squadra sicura della propria forza. I berlinesi, da parte loro, hanno giocato ad armi pari e, se avessero vinto, non avrebbero rubato niente.

I Vikings hanno schierato il nuovo QB americano Shelton Eppler, che si è disimpegnato molto bene, completando il 58% dei passaggi ad una media di 8,56 yard/attempt. Molto bene si è comportata quella vecchia conoscenza che risponde al nome di Jakeb Sullivan: il QB dei Thunder ha completato il 63% dei passaggi per una media di 8,27 yard/att. Protagonisti della partita sono stati anche i ricevitori, dall’una e dall’altra parte, con Jordan Bouha che ha ricevuto 4 passaggi per 123 yard e Aaron Jackson per i berlinesi, con 128 yard su 6 catches. Le prestazioni dei due QB assumono maggior valore se si considera che entrambi sono stati sottoposti a grande pressione e più volte atterrati dai pass-rusher avversari. A questo proprosito meritano una menzione speciale il LB dei Vikings Nicky Terlitza, autore di 4 sack e il DE dei Thunder Kyle Kitchens con 2 sack e un fumble forzato.

Partono subito forte i Thunder, che vanno in end zone al primo assalto grazie a Sullivan che prima completa un pass per Jackson che guadagna 57 yard, poi corre due volte per lasciare a Kyle Kitchens il compito di superare la goal line aiutato dalla spinta di tutta la OL. Nel primo quarto non succede granché, con le difese, entrambe molto efficienti, che fanno buona guardia e bisogna aspettare la metà del secondo quarto per vedere la prima segnatura dei Vikings che mettono a segno un field goal con Dennis Tasic in una situazione di quarto e 19. I Thunder però sono in fiducia e Sullivan trova due volte Robin Wilzeck, prima con un passaggio di 33 yard, poi con un TD pass di 32. Il primo tempo si conclude con Berlino avanti per 13-3.

Al ritorno in campo i Vikings fanno subito vedere un atteggiamento molto più deciso e, al secondo possesso, vanno finalmente in meta con un passaggio di 6 yard di Eppler per Reese Horn. Poco dopo, sempre nel terzo periodo, i Thunder segnano ancora con una ricezione di Jackson di un passaggio di 16 yard di Sullivan. il calcio addizionale porta i Thunder sul 20-9. I viennesi reagiscono da grande squadra e nel possesso successivo Eppler prima lancia un pass si 31 yard per Noah Toure, poi passa da 26 yard per Bouah appostato in end zone. Con la trasformazione da due punti si va sul 20-17. Si entra nel quarto periodo con i Thunder che sembrano aver perso la loro sicurezza mentre i Vikings sono determinati a portare a casa la vittoria, che infatti arriva con una ricezione di Tourè su un passaggio di Eppler cui segue la conversione daa due punti che fissa il punteggio sul 25-0

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Barcelona Dragons – Helvetic Mercenaries 14-12

La sfida di ritorno tra Dragons e Mercenaries ha confermato le carenze offensive delle due franchigie e si è risolta a favore dei catalani soprattutto più abili nel calciare tra i pali. La differenza è tutta lì: i Dragons hanno realizzato i due calci addizionalim entre gli elvetici, oltre a fallire i loro, hanno fallito anche un field goal che gli avrebbe dato la vittoria nel finale.

Nel primo quarto, dopo un drive a testa senza esito, i Dragons vanno in touchdown con una corsa di 11 yard di Levi Lewis a coronamento di una serie di corse brevi di Antoni Monton e di passaggi a Imoni Donadelle. Segue il calcio addizionale per il 7-0, ma gli svizzeri rispondono subito con un TD run di Carlton Aiken di 2 yard dopo aver coperto 62 yard soprattutto con azioni di corsa di Aiken e di Iboni Mbungu. La conversione fallisce e si riprende con i due attacchi regolarmente sovrastati dalle opposte difese finché, sul finire del primo tempo, i catalani non tornano in vantaggio con un’altra corsa breve del loro QB. Col calcio addizionale si va sul 14-6. Inizia il secondo tempo e i Mercenaries costruiscono un buon driveche li porta fino a una yard dal traguardo, ma falliscono la conversione del quarto tentativo.

I Dragons devono partire da posizione molto scomoda, ma riescono ad arrivare fino alle proprie 28 e devono calciare un punt che Nazir Staeter riporta fino alla linea di midfield. Da qui Aiken guadagna prima 19 yard con un passaggio ad Anthony Brown, poi corre fino alla end zone catalana. Trasformazione ancora fallita e 14-12. Con gli attacchi ancora bloccati, i Mercenaries sul finire del quarto periodo, arrivano fino alle 27 yard di Barcelona e tentano un field goal che Nils Jonkmans fallisce.

Stuttgart Surge – Milano Seamen 55-9

Contro quella che è in questo momento la prima squadra nel ranking ELF la sconfitta era prevista ed è puntualmente arrivata, ma il primo quarto dei marinai è stato più che discreto. Review della partita disponibile QUI. I milanesi hanno annunciato l’arrivo del nuovo runningback, Jacquos Crawford con un passato nel Berlin Thunder

Frankfurt Galaxy – Wroclaw Panthers 20-10

Un’altra bella partita tra due squadre che hanno un record negativo solo perché il calendario ha riservato ad entrambe un inizio di stagione molto difficile. E’ stato il confronto tra due filosofie offensive molto diverse: molto orientati al gioco aereo i Galaxy, con un Luke Zahradka in gran spolvero, più portati al gioco di corsa i polacchi con Dawid Brzozowski protagonista con 117 yard in 23 portate. Nei Panthers ha fatto il suo debutto stagionale il QB John Uribe, già visto due anni fa per un breve periodo, che probabilmente ha bisogno di un po’ di tempo per prendere in mano la squadra. Zahradka ha trovato piena collaborazione in Markell Castle che ha ricevuto 6 volte per 120 yard e Paul Lenhardt con 4 ricezioni per 70 yard.

Decisiva per la vittoria degli assiani è stata la prestazione del team di difesa che ha messo sotto pessione il QB avversario con tre sack ed ha effettuato frequenti incursioni nel backfield dei Panthers infliggendo loro 11 tackles for loss per 45 yard di perdite inflitte Bene anche il secondario con due intercetti e 4 Pass BU con Nico Lester che ha riportato un intercetto per 56 yard.

Il primo tempo è stato segnato dal dominio delle due difese, che sono riuscite ad impedire agli attacchi avversari di avvicinarsi alla red zone. L’unica segnatura è arrivata sul finire del primo quarto per un passaggio di 4 yard di Zahradka per Nico Strahman a coronamento di un drive impreziosito da due passaggi del QB per Paul Lenhardt di 26 e di 25 yard. Nel secondo quarto i due attacchi non vanno mai oltre le 30 yard di guadagno e solo alla fine i Panthers riescono a coprire una sessantina di yard, ma senza esito. Il touchdown dei Panthers arriva in apertura del terzo quarto per un passaggio di Uribe per Adrià Botella-Moreno per 15 yard, alla fine di un drive quasi tutto affidato alle corse di Brzozowski e di Gennadij Adams. Il calcio addizionale di Jonas Aldas è buono e i Panthers vanno sul 7-6.

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Per il resto del terzo periodo le due squadre si equivalgono con le difese in cattedra che non consentono grandi avanzamenti, poi, all’inizio dell’ultimo periodo, Wroclaw riesce a risalire il campo per quasi 70 yard ma deve fermarsi a 5 yard dal traguardo su un quarto tentativo che consiglia di accontentarsi di un calcio che Aldas mette a segno. La replica di Frankfurt è fulminea: da metà campo Zahradka lancia lungo per Castle che si fa trovare pronto alla ricezione sulla linea delle 5 e poi corre oltre la goal line. Fermati con un paio di blitz i tentativi di attacco dei Panthers, poi, i Galazy tornano in possesso e mettono al sicuro il risultato con un altro TD pass di 5 yard per Kevin Kaya.

Per i Panthers è la terza sconfitta consecutiva, per Frankfurt la prima vittoria, ma per entrambe il futuro dovrebbe essere più prodigo di soddisfazioni.

Hamburgh Sea Devils – Prague Lions 27-17

I Lions mettono in grande difficoltà gli amburghesi facendo leva soprattutto su una difesa molto aggressiva che alla fine ha messo a segno 3 sack e ben 11 tackle for loss ed ha azzerato il gioco di corsa degli amburghesi. Questo però non è bastato, nel secondo tempo, ad arginare la strepitosa prestazione del duo Javarian Smith- Jakob Neugebauer con il QB americano che ha completato 29 passaggi su 47 per 372 yard e 3 TD, e il ricevitore ex Rhein Fire che ne ha ricevuti 13 per 234 yard e 2 TD. L’attacco praghese, da parte sua, è stato ben contenuto dalla difesa dei Sea Devils, che è stata altrettanto efficiente in fatto di incursioni dietro la linea difensiva: 4 sack e 9 tackles for loss all’attivo. Ne è venuta fuori una partita divertente, ricca di colpi di scena, che ha trovato la svolta favorevole ai baltici solo nell’ultimo quarto.

Si parte con Hamburgh in possesso ma Smith si fa intercettare da Marek Hrubon e i Lions, partendo dalle 28 in territorio avversario arrivano fino alle 5 ma devono calciare sul quarto down per il 3-0. I successivi possessi non producono segnature grazie alle due difese che fanno buona guardia finché i Lions non riescono a segnare un touchdown con una corsa di 12 yard del RB britannico Tyrese Johnson-Fisher che dopo il calcio addizionale porta iil punteggio sul 10-0. Seguono altri possessi senza esito fino alla seconda parte del secondo quarto quando Smith, arrivato a due yard dalla goal line avversaria, passa a Jarvis McClam per il 10-7.

Il terzo quarto vede ancora un’alternanza di calci di allontanamento vista la difficoltà dei due team offensivi a superare le difese avversarie, ed è proprio una giocata difensiva che produce il TD del 17-7 a favore dei cechi. Alexandar Borkovic forza un fumble sulle 29 di Hamburgh e lo riporta in touchdown. A questo punto comincia lo show di Javarian Smith che prima serve unl passaggio da 46 yard a Neugebauer per il 17-14, poi, nel quarto periodo completa un altro TD pass da 20 yard per Klaas Sendstacke per il 20-17. I Lions hanno una ghiotta occasione per ritornare avanti quando uno snap errato sul punt consegna loro il possesso sulle 20 dei Sea Devils, ma il tentativo di TD pass di Kare Lyles viene intercettato in end zone e il possesso torna ad Amburgo. Nel drive conseguente Smith passa a Neugebauer per 36 yard e subito dopo replica con un secondo passaggio di 31 yard sempre per Neugebauer che riceve in end zone. I successivi tentativi di rimonta dei Lions non hanno buon esito, e i Sea Devils mantengono il controllo fino alla fie.

Tirol Raiders – Munich Ravens 29-26

Partita in grande equilibrio che dopo un primo tempo in cui gli attacchi hanno fatto fatica ad avanzare, ricorrendo soprattutto al gioco a terra, si è accesa nella seconda parte con emozioni e giocata spettacolari dall’una e dall’altra parte in un succedersi di sorpassi. Le due compagini si sono equivalse anche nelle statistiche: gli offense teams hanno giocato entrambi dosando in modo equilibrato corse e passaggi, con i Raiders che hanno avuto un rendimento di poco migliore sia nel gioco aereo con 7,52 yard/att contro le 6,47 dei Ravens che nel gioco di corsa, con 4,73 yard contro 4,00.

Nei Raiders ha esordito, molto bene, il nuovo QB americano N’Kosi Perry, che ha passato per 248 yard soprattutto al connazionale Darius Chafin che con 7 ricezioni ha messo a referto 131 yard. Fondamentale il contributo di Tobias Bonatti con le sue 112 yard in 16 carries. Tra i Ravens buone prove del RB Justin Rodney con 93 yard corse e del WR Marvin Rutsch con 59 yard su 5 ricezioni. Si é rivisto Tamiya Oyewo che con 3 corse e 4 ricezioni ha messo insieme 75 yard.

I Raiders vanno in vantaggio con un run di 12 yard di Bonatti dopo aver conquistato il possesso grazie ad un intercetto di Jonas Gacek in territorio Ravens. Nei minuti seguenti gli attacchi concludono poco, finché a cavallo tra primo e secondo quarto, non si sviluppa un drive vincente dei bavaresi che risalgono il campo per 80 yard per chiudere con una corsa di 2 yard di Chad Jeffries oltre la goal line. Con il calcio addizionale i Ravens si portano sul 7-6. Si va avanti per un po’ con turni offensivi improduttivi, poi i tirolesi si riportano avanti dopo aver riconquistato il possesso dell’ovale a seguito di un fumble di Lorenz forzato dal CB americano Devin Taylor: Perry con due passaggi a Darius Chafin, il primo per 11 yard e il secondo per 51 copre la distanza dalla end zone avversaria. Stavolta il calcio addizionale è buono e il primo tempo si chiude con i Raiders avanti per 13-7

Il secondo tempo si apre con una serie offensiva vincente dei Ravens che Jeffries chiude con un TD pass per Rutsch. Segue un lungo drive dei Raiders che si conclude con un field goal di Darragh Leader a cui i bavaresi rispondono, a loro volta, con un calcio di Robert Werner che riporta Munich avanti per 17-16. Dopo altri due drive senza esito, con i Raiders in possesso, Perry viene atterrato nella propria end zone per un safety che porta il vantaggio dei bavaresi a tre punti. Il successivo possesso dei Ravens non ha esito e i Raiders, tornati in possesso, vanno in end zone con una corsa di 6 yard di Bonatti che nel gioco precedente, con un’altra corsa, ne aveva guadagnate 44. Raiders avanti 22-19 ma i bavaresi non demordono e Jeffries, a suon di passaggi, arriva a tre yard dalla goal line e da lì corre personalmente per il touchdown del 26-22 Ma non è finita…mancano tre minuti e i Raiders li usano quasi tutti per risalire il campo per 70 yard e segnare il toudhdown della vittoria con un passaggio di 12 yard di Perry per Chafin.

Quasi tutte le partite sono state molto incerte, a dimostrazione che il divario tecnico tra le franchigie si sta abbassando e risultati nell’ordine del 60-0 , 70, 3 degli anni scorsi non ci sono più, così come non ci sono più squadre che vanno in campo con la vittoria in tasca. Gli stessi Vienna Vikings, tuttora imbattuti, hanno vinto le ultime due partite con scarti minimi e rimontando lo svantaggio negli ultimi minuti e la rosa delle pretendenti al titolo finale sta crescendo.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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