Century Red – La divisa per le 100 stagioni dei New York Giants

Il 16 maggio i New York Giants hanno presentato la divisa creata per festeggiare le 100 stagioni della squadra, fondata nel 1925.

Battezzata Century Red, la divisa è stata pensata per onorare i primi anni di vita dei Giants e non riproduce fedelmente quella di una stagione specifica anche se il richiamo principale è al 1933. I Giants esordirono in NFL nel 1925 e da quell’anno al 1933 usarono prevalentemente delle calze rosse con una spessa banda orizzontale blu tra due bande bianche. Anche il colore tanno (una gradazione chiara di marrone) dei pantaloni è una caratteristica comune dei primi anni di attività della squadra. La maglia è un omaggio alla stagione 1933, che vide i Giants arrivare a giocarsi il primo NFL Championship Game della storia della lega perdendo contro i Bears 21-23 al Wrigley Field di Chicago. Il casco riproduce quello usato nella stagione 1938, al termine della quale i Giants conquistarono l’NFL Championship Game sul terreno amico del Polo Grounds di New York battendo 23-17 i Packers.

La maglia Century Red

La maglia rossa ha una spessa banda blu orizzontale contornata da due bande orizzontali più sottili bianche, sia sul fronte che sul retro. All’interno della banda blu sono ospitati i numeri bianchi realizzati con un font che riprende quello delle divise del 1933. Rispetto alla maglia degli anni 30, questa riproduzione aggiunge sulla schiena i nomi dei giocatori in colore bianco. La maglia ha un colletto spesso blu ed una banda blu che corre lungo le spalle.

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I pantaloni

Negli anni 20 e 30 molte squadre avevano i pantaloni color marrone chiaro, e non è la prima volta che una throwback riporta sul campo un colore che certamente appare oggi anacronistico. Abbiamo visto throwback con pantaloni tanno nel 1994 quando la NFL festeggiò la sua settantacinquesima stagione e poi nel corso degli anni alcune squadre con una ricca storia hanno riportato alla luce divise dei primi anni di attività per mostrarle ai propri tifosi più giovani.

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Le calze

Le calze richiamano la maglia, rosse con una spessa banda blu orizzontale tra due bande più sottili bianche. Posto che nel 2024 vengano utilizzate con rispetto dai giocatori, vista l’anarchia che regna dal ginocchio in giù nella NFL moderna, daranno un bel tocco di colore.

Il casco

La divisa è completata da un casco il cui stile richiama quello introdotto nel 1937 e mantenuto fino al 1947. La squadra ha scelto questo stile per celebrare la vittoria del NFL Championship Game del 1938.

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La nuova divisa verrà usata una o due volte quest’anno.

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IL LOGO COMMEMORATIVO DELLE 100 STAGIONI

Tutte le divise dei Giants nel 2024 avranno sul lato sinistro del petto una patch commemorativa per le 100 stagioni. Il logo contiene diversi riferimenti alla storia della squadra.

La forma dello scudo che fa da sfondo richiama quella del Polo Grounds, lo stadio che ospitò le partite interne dei Giants dall’esordio nel 1925 al 1955. Il 100 ha un 1 con una forma ispirata alla gambetta della n del logo NY che compare attualmente sui caschi della squadra, mentre lo 0 riprende la forma del Giants Stadium.

La parte bassa del logo presenta un giocatore nell’atto di lanciare la palla, un omaggio ad un logo storico di fine anni 40 e primi anni 50. lo spazio sotto di lui è un omaggio a The Duke, la palla Wilson ufficiale della NFL che prende il nome dal soprannome di Wellington Mara, e gli otto lacci rappresentano le altrettante vittorie in NFL della squadra: 1927, 1934, 1938, 1956, 1986 (Super Bowl XXI), 1990 (Super Bowl XXV), 2007 (Super Bowl XLII), 2011 (Super Bowl XLVI).

Anche il nastro ha due riferimenti: la parte rossa richiama la banda centrale dell’attuale casco mentre i due estremi rosso-bianco-rosso richiamano le bande sulle maniche della maglia throwback introdotta nel 2022.

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LINK UTILI

I Giants hanno creato una pagina contenitore che raccoglie tutti gli eventi pensati per festeggiare le 100 stagioni. La squadra ha illustrato la nuova divisa con un articolo sul sito ufficiale ed ha pubblicato una ricca galleria fotografica. Anche il logo celebrativo delle 100 stagioni è stato spiegato nel dettaglio in un articolo che contiene anche una descrizione dei principali eventi.

GIUDIZIO PERSONALE

Questa divisa potrebbe funzionare nell’era moderna? Certamente no, lo stile degli anni 20 e 30 è di un mondo troppo lontano da noi. Ma chi boccia a prescindere queste throwback perché “brutte” è miope, perché non si rende conto che le squadre non solo hanno il diritto, ma anche il dovere di preservare e mostrare ai propri tifosi la propria storia.

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Da amante della storia e della tradizione digerisco però a malapena la scelta di fare un mix di stili, abbinando il casco 1938 alla divisa 1933. Avrei preferito una throwback organica, anche se comprendo la scelta di omaggiare in un colpo solo tre momenti importantissimi della storia della squadra.

LA LINEA DI MERCHANDISING 1925

Solitamente non parlo di merchandising, ma stavolta faccio un’eccezione. I Giants hanno lanciato una collezione limitata di merchandising ideata in collaborazione con Starter, la famosissima azienda di abbigliamento sportivo presieduta dall’ex LB dei Giants Carl Banks. La collezione è quanto di meno ispirato si potesse ideare, un semplice 1925 su abbigliamento monocolore

Ne parlo solo perché la squadra per creare il 1925 ha preso spunto dal logo principale NY e dal wordmark GIANTS. Per parafrasare un saggio: “5 minuti per disegnare il logo e un mese per inventarsi una storia su cosa lo ha ispirato”.

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Per tenervi aggiornati su tutte le modifiche estetiche della NFL e per non perdervi pillole di storia delle divise vi invitiamo a seguire l’account UniformiNFL su X (ex Twitter) e su Instagram.

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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