Uno sguardo al 2023: Kansas City Chiefs

La stagione 2023 dei Kansas City Chiefs è stata un’odissea dalla conclusione insperata, con un viaggio inaspettato ai playoff ricco di attori capaci di riscattarsi contro ogni attesa.

COME DOVEVA ANDARE…

Le aspettative che avevamo nei confronti dei campioni in carica erano più che mai altissime. Da un lato la stagione precedente, caratterizzata dai dubbi post trade di Tyreek Hill, ha permesso a Mahomes e Reid di poter vincere partite e trofei anche senza la loro arma migliore. Le giocate cruciali di Kadarius Toney ci avevano fatto pensare che il ruolo di WR1 dei Chiefs sarebbe stato coperto dall’ex Giants dopo la partenza di Juju Smith-Schuster, mentre i commenti dei vari Mahomes, Reid e Veach lasciavano presagire opportunità e speranze importanti per Justyn Ross, prospetto eccellente ma appena uscito da un calvario fisico. Noah Gray avrebbe quasi certamente fatto uno step prestazionale e Pacheco avrebbe migliorato le proprie prestazioni.

Con la nuova O-Line, Mahomes avrebbe avuto più protezione e tempo per fare le sue magie anche se la perdita di Bieniemy come OC lasciava pensare ad un periodo di assestamento prima di cominciare a giocare in un certo modo. Dall’altro lato Spagnuolo dava rassicurazioni importanti sul roster difensivo, che tanto era migliorato nelle prestazioni nel corso della stagione scorsa. Tra lo sviluppo del playbook – non più “semplificato” per via dei tanti rookie dal ruolo primario – e il lavorone di Veach nel portare in Missouri gente come Charles Omenihu, Drue Tranquill e Mike Edwards, le aspettative sulla difesa non erano mai state così alte da tempo.

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…E COM’É ANDATA

Inaspettatamente, dopo una stagione regolare ricca di errori, incomprensioni e apatia, caratterizzata da statistiche offensive lontanissime da quanto ci si aspettava, i Kansas City Chiefs hanno vinto il Super Bowl LVIII. La stagione regolare ha visto scene horror per i tifosi rosso-oro, tra i drop dei wide receiver, le tracce sbagliate, gente che si scontra, schemi prevedibili e poco efficaci. Le penalità della linea offensiva – e non parlo solo di Taylor – e gli snap troppo bassi di Humphrey hanno fatto perdere tempo e terreno alla squadra da week 1 a week 18. Fortunatamente la difesa è stata migliore di qualsiasi aspettativa, firmando prestazioni via via sempre più eccelse.

Il pivot della stagione è stato piantato a Natale, con la sconfitta indecente contro LV. I rivali divisionali sono riusciti nell’impresa di segnare due TD difensivi consecutivi in 2 minuti, tra il fumble e l’intercetto, il loro QB non ha completato un singolo passaggio dal 2° quarto in avanti e comunque hanno meritato la vittoria all’Arrowhead. In quel momento nessuno poteva pensare ad una cavalcata in post-season con quell’attacco. La partita contro Miami, nel Wild Card, è stata difensivamente perfetta (tolto uno snap) e l’attacco è sembrato quasi resuscitare grazie ad una prestazione eccellente di Rice, rookie WR diventato il riferimento per Mahomes nel corso della stagione – sia per meriti suoi che per demeriti altrui –, nonostante le difficoltà nel segnare touchdown quando entrati in redzone. Il Divisional contro Buffalo è stato emotivamente da tachicardia, un costante botta e risposta tra pugili, che ha visto ancora Mahomes prevalere sul rivale Allen nella prima vera partita in trasferta ai playoff per il due volte MVP. La squadra ha poi viaggiato a Baltimore, dove ha confezionato una prestazione allucinante in difesa ma mostrando ancora le lacune offensive viste in stagione regolare per 18 settimane.

Tornare al Super Bowl è stato per i Chiefs clamoroso viste le carenze mostrate e il valore delle squadre affrontate come Dolphins, Bills e Ravens. A Las Vegas, sede del SB LVIII, Spagnuolo è riuscito a permettere a Reid e Mahomes di studiare la difesa californiana. Dal recupero di Watson sul punt di Townsend, seguito dal TD di Valdes-Scantling, KC ha ribaltato l’emotività della partita, vincendola in overtime con un winning drive perfetto.

COSA HA FUNZIONATO…

La difesa. Difensivamente è stata una stagione perfetta, guidata magistralmente da Spagnuolo e da uno staff eccellente, con giocatori davvero forti e tanto, tanto intelligenti. La pass rush è sempre riuscita a mettere pressione quando doveva, scegliendo quando aggredire il QB e quando invece aspettare e chiudergli la visuale. Il gruppo di LB ha mostrato tutto il proprio potenziale, dall’intelligenza tattica di Bolton e Tranquill alla potenza fisica di Gay e Chenal. La secondaria è stata un’eccellente difesa aerea, dotata di grande atletismo e capacità di effettuare big play. L’esperienza di Sneed, Reid e Edwards si è sposata alla grande con il talento più giovane di McDuffie, Williams, Watson, Cook e Conner. Spags ha lavorato talmente bene che Justin Reid gli ha pure dedicato una maglietta 🙂

Offensivamente ha funzionato Mahomes, che ha guidato bene un attacco parecchio lacunoso, Kelce e Rashee Rice. Quest’ultimo è cresciuto tantissimo nell’arco della stagione, diventato il riferimento principale del reparto nonostante storicamente sia raro ottenere subito questo ruolo in una squadra di Andy Reid. Molto bene anche Pacheco con le sue corse e le sue ricezioni, sempre più centrale nelle trame offensive.

…E COSA NON HA FUNZIONATO

L’attacco dei Chiefs è stato inconsistente e sprecone, incapace di sfruttare tante delle occasioni che la difesa gli ha offerto nelle partite di regular season e post-season. La WR-room, tolti Rice e Watson, è stata aberrante per 18 settimane prima di mostrare segni di vita nei playoff. Il taglio di Marquez Valdes-Scantling è logico per quanto visto nel complesso, e lo stesso Hardman non è certo di rifirmare dopo una stagione davvero più negativa che positiva (si salva solo il SB). Skyy Moore aveva mostrato ottime cose da slot receiver nel 2022 ma Nagy e Reid gli hanno affidato altri compiti, portando a galla tante difficoltà. Toney sembra essere già soddisfatto della sua carriera: quando ha giocato, lo ha fatto con disattenzioni evidenti come se non fosse in campo ma stesse giocando a Madden con la play. Ross? Praticamente mai visto. Il playcalling è stato spesso prevedibile e poco pericoloso ma va dato atto al coaching staff che giocare con un gruppo che non riesce a reagire alle difficoltà non sia proprio banale. La OL è stata positiva nella pass protection e nei blocchi per le corse (soprattutto man mano che la stagione proseguiva), peccato per il gigantesco numero di penalità commesse, che hanno ostacolato non poco un attacco già accasciato di suo.

E ADESSO?

Tra Chris Jones e L’Jarius Sneed, Brett Veach e i KC Chiefs hanno optato per rinnovare Jones e prima taggare e poi tradare il CB ai Titans (in cambio di una pick swap al 7° giro del draft 2024 e di una 3ª scelta 2025). Il taglio di MVS, atteso ma non del tutto scontato, ha propiziato l’arrivo dell’esperto WR ex Ravens e Cardinals Marquise “Hollywood” Brown: la sua velocità e pericolosità nelle deep route lo rendono una scelta più che sensata, se poi aggiungiamo la spesa di soli $11 mln (7 garantiti) permettetemi di valutare molto positivamente l’operazione. Mi aspetto che Brett Veach aggreghi un altro rinforzo al gruppo wide receiver tra la prima e la seconda scelta del draft così da consegnare a Reid e Mahomes armi ben migliori rispetto a quanto visto nel 2023.

Anche i reparti TE e RB potrebbero essere aggiornati: Kelce va per i 35 anni e purtroppo non è eterno; Pacheco è ad ora l’unico RB rimasto. Dopo il rinnovo biennale di Tranquill e l’addio di Willie Gay è possibile che arriverà un rinforzo anche tra i LB e solo le prossime settimane di FA ci diranno se arriverà dal draft o meno. Il tutto va chiaramente rapportato alle disponibilità del salary cap, migliorato dopo la partenza di Sneed e una ristrutturazione parziale del contratto di Mahomes. Tengo a sottolineare che il futuro prossimo sia importante esattamente quanto quello più remoto: Creed Humphrey, Trey Smith e Nick Bolton hanno il contratto in scadenza nel 2025 e ricoprono tutti dei ruoli fondamentali nel roster attuale. Le decisioni che verranno prese quest’anno dovranno tener conto dei contratti in scadenza nel 2025 e del mercato attuale.

Aspettiamoci dunque un’offense più solido e probabilmente una difesa non così straordinaria come l’ultima. Una caratteristica della NFL di oggi è che le squadre più vincenti, e dunque ricche di grandi giocatori, hanno difficoltà a rifirmare tutti i propri atleti, per cui i dirigenti e i coaching staff devono scegliere chi salutare e chi tenere. I tifosi Chiefs hanno festeggiato tanto e devono abituarsi a salutare una buona parte dei propri campioni.

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Filippo Manzoni

Ex arbitro di calcio nella bergamasca, ho scoperto la cultura sportiva americana e me ne sono innamorato. Tifoso dei Phoenix Suns, malato dei Kansas City Chiefs e di NFL.

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