Con Week 14 NFL ormai alle porte e tante situazioni ingarbugliate, con la regular season che sta volgendo inesorabilmente al termine, sta arrivando il momento per tante franchigie di pensare al futuro. Ci sono team per cui il futuro si chiama playoff e sogno Super Bowl ed altre che invece dovranno rivedere più di qualcosina, a cominciare dal proprio head coach.
Andremo dunque a prendere in considerazioni le situazioni cosiddette “calde” ignorando le sideline che appaiono ben salde e non degne, riguardo il punto di vista preso, di considerazione.
AFC EAST
Sean McDermott – Buffalo Bills
L’ex coordinatore difensivo dei Carolina Panthers è giunto a Buffalo ormai sette anni fa tra un po’ di scetticismo generale ma già alla prima stagione riuscì a centrare quei playoff che ai Bills mancavano a ben 17 anni. Una crescita preponderante quella della franchigia dello stato di New York ma anche la sensazione che ogni anno mancasse quel qualcosa in più per arrivare ad ambire l’anello finale, premio che con il team messo su si può seriamente prendere in considerazione. A lui tante belle intuizioni come una difesa arcigna ed un attacco che ai tempi guidato da Brian Daboll era riuscito a portare in auge un fenomeno come il quarterback Josh Allen. La partenza dell’ex offensive coordinator verso New York sponda Giants della scorsa stagione è stata mal digerita, la sostituzione con Ken Dorsey è stato più che un flop. Due anni persi con Allen dietro al centro sono quasi una eresia ed i playoff quest’anno, visto anche il calendario ancora da disputare, sembrano irraggiungibili. Il tempo di McDermott a Buffalo appare bello che finito anche in caso di playoff.
Percentuale di licenziamento: 99%
Bill Belichick – New England Patriots
Discorso piuttosto complicato questo. Tutti pensavano che il tempo di Belichick a New England sarebbe terminato con il ritiro del guru ma questo non sembra nemmeno minimamente pensarci, per questo motivo Robert Kraft sembra sempre più vicino a considerare seriamente di cambiare il proprio storico head coach con cui ha vinto tantissimo. Cosa paga Belichick? L’idea di poter fare tranquillamente a meno di Tom Brady, lasciato partire verso Tampa Bay perché considerato finito ed invece ancora capace di vincere un Super Bowl in Florida, e la sua testardaggine di voler dimostrare che le sue idee e convinzioni siano superiori a quelle di tanti altri come quella di puntare su Mac Jones che pareva, fin dal momento del draft, più un bust che un boom. La pochezza che New England sta mettendo in mostra in questa stagione sono sotto gli occhi di tutti e le voci che Belichick potrebbe trovare fortuna altrove mostra come la liaison stia arrivando alla fine.
Percentuale di licenziamento: 99%
Robert Saleh – New York Jets
Dopo tre stagioni e fortissimi investimenti a livello soprattutto difensivo, ci si aspettava molto più dai Jets e quindi coach Saleh inizia ad essere piuttosto chiacchierato. E’ evidente tuttavia come la scelta del quarterback titolare sia stata sbagliata e se il giocatore scelto al draft non riesce a performare come ci si potesse aspettare non tutta la colpa è dell’head coach, soprattutto quando a livello offensivo non è lui a coordinare. Rimane chiaro che la scelta dell’offensive coordinator è la sua quindi se questo fallisce la colpa è inesorabilmente la sua. Aveva puntato su Mike LaFleur ma dopo due stagioni di basso livello l’ha lasciato partire andando a prendere un redivivo Nathaniel Hackett dopo il disastro di Denver dandogli le redini di un attacco con l’idea di riavere tra le sue mani Aaron Rodgers. L’ex Green Bay si è rotto pressochè subito e dopo un paio di partite sulla linea di galleggiamento, l’attacco ha mollato. Diciamo che Saleh non è proprio fortunatissimo. Questo tuttavia dovrebbe garantirgli almeno un altro anno in sideline in quel di New York.
Percentuale di licenziamento: 20%
AFC NORTH
Zac Taylor – Cincinnati Bengals
Scelto nel 2019 con una selezione che è apparsa fluida ma tutt’altro che sensata, non è che abbia mai ricevuto particolari complimenti dalla propria fanbase anzi si ritrova spesso ad esser criticato per il suo modo di giocare mai pienamente convincente. La sua fortuna si chiama Joe Burrow: gli è piovuto addosso e l’ha messo subito al centro dell’attacco con parecchia fortuna. Il Super Bowl raggiungo ma poi perso è un piccolo zoccolo che lo tiene ancorato al ruolo, ma si continua a non avere piena fiducia in lui. Continuare con lui sperando sia la volta buono o provare un all in per non sprecare Burrow? Bella domanda. L’infortunio dell’ex LSU ha di controaltare rafforzato la posizione del capo allenatore che in caso di stagione negativa avrà una scusante importante, inoltre dopo la vittoria contro i Jaguars all’overtime rimane ancora in corsa per un posto ai playoff. Conquistarli con un backup potrebbe essere altro motivo di riconferma.
Percentuale di licenziamento: 10%
AFC SOUTH
Mike Vrabel – Tennessee Titans
Diciamocelo chiaramente: il tempo di Vrabel in quel di Knoxville è finito. E’ stato bello, è stato intenso, è stato vicino ad una impresa possibile che significa quasi Super Bowl però la sensazione di aver “sprecato” un talento generazionale come Derrick Henry c’è e rimane. Chiaro che lui ha fatto con quello che aveva. Ryan Tannehill è un ottimo quarterback, ma non è un fenomeno nonostante nelle prime stagioni abbia fatto più di quello che ci si potesse aspettare da lui. Ci si è aggrappati tantissimo alle sgroppate del King ma il football americano non è fatto solo di corse. Quest’anno la squadra ha completamente mollato e lo si vede negli atteggiamenti. E’ finita l’era Vrabel, è finita l’era Henry, è finita l’era Tannehill. In futuro sarà quella di Malik Willis o Will Levis, forse quella di Spears nel backfield. A livello di coaching staff non si può sapere, ma sicuramente non ci sarà Vrabel.
Percentuale di licenziamento: 100%
AFC WEST
Antonio Pierce – Las Vegas Raiders
Grandissima incognita quella della riconferma dell’attuale interim head coach di Las Vegas. Silurato Josh McDaniels, all’ex Giants è stata affidata la squadra per via del suo grandissimo carisma e fascino che riesce a incidere sulla squadra, ma questo non basta. Voci di corridoio lo danno come possibile head coach confermato, a me onestamente pare più che una forzatura. I Raiders stanno già sondando qualche figura e nelle prossime settimane ne sapremo di più con Pierce che potrebbe essere un buon piano C. Diciamo che la conferma se la meritava Rich Bisaccia ai tempi, se non l’ha avuta lui non vedo come potrebbe averla Pierce.
Percentuale di licenziamento: 80%
Brandon Staley – Los Angeles Chargers
Non mi stare particolarmente a soffermare troppo sull’ex defensive coordinatore dei Rams. Nessuno nega come a livello difensivo ai tempi fosse un enfant prodige, ma la sua fortuna ai Chargers è stata trovarsi e credere su Justin Herbert, punto. Tutto il resto è fuffa. Non da buttare, ma da riplasmare. Senza di lui. La stagione stra-deludente dei Chargers, a meno di un recupero impronosticabile in campo playoff, porterà al licenziamento.
Percentuale di licenziamento: 100%
NFC EAST
Ron Rivera – Washington Commanders
Il tempo dell’ex head coach dei Panthers a Washington pareva già contato nella scorsa offseason quando con l’arrivo di Eric Bieniemy come offensive coordinator sembrava un passaggio di testimone già scontato nel breve tempo. Forse non ci si aspettava che il cambio potesse essere cosi repentino ma la pessima stagione di Washington sotto tanti punti di vista e l’ennesimo fallimento di Ron Rivera che non è riuscito a ripetere quanto fatto a Carolina, con tutte le attenuanti del caso visto malattia e tante altre vicissitudini extra campo. Il cambio proprietario ha aggiunto al legna sul fuoco ed è molto probabilmente che l’owner voglia iniziare ad inserire la propria impronta andando a scegliere il primo head coach della sua dirigenza. Questo potrebbe anche significare che non sarà Bieniemy il nuovo coach nonostante l’ottimo lavoro fatto con Sam Howell sia sotto gli occhi di tutti. Mi aspetto sorpresa nella selezione, non sul cambio che è ovvio.
Percentuale di licenziamento: 99%
NFC SOUTH
Arthur Smith – Atlanta Falcons
Questa potrebbe essere la miglior stagione in termine di score vittorie-sconfitte della sua gestione, questo dice tutto. Con una vittoria nelle prossime cinque eguaglia le prime due stagioni, con due chiaramente fa record. Da lui ci si aspettava di più, ma inserirlo qua è più una provocazione mia che altro. Non pare in dubbio la sua conferma sulla sideline, ma la panchina comincia ad essere calda anche perché sta sprecando un talento generazionale come Kyle Pitts.
Percentuale di licenziamento: 5%
Chris Tabor – Carolina Panthers
Qui direi che non c’è gran bisogno di parlare. E’ stato messo li ad interim per coprire l’ennesimo colpo di testa di Tepper ma le possibilità che lo special team coordinator sia confermato in questo ruolo sono veramente nulle. Dopo aver silurato in stagione Matt Rhule dopo avergli fatto un contratto assurdo, non aver riconfermato Steve Wilks che bene aveva fatto, è andato andato a prendere Frank Reich imponendogli di draftare Bryce Young anziché CJ Stroud per poi cacciarlo a metà stagione. Mi piacerebbe sapere quanti allenatori possano avere il piacere di lavorare con lui, ma dopotutto le sideline sono solo 32 e se ne liberano poche ogni anno quindi quando ti arriva la chiamata difficilmente puoi dire di no. Le voci che girano di un interessamento molto forte e già quasi definito con Bill Belichick fa capire quanto in questa franchigia la programmazione non valga assolutamente nulla.
Percentuale di licenziamento: 100%
NFC WEST
Pete Carroll – Seattle Seahawks
E’ evidente come Pete Carroll non sia minimamente a rischio esonero ma è altrettanto evidente come Carroll abbia ormai 72 anni e prima o poi dovrà ritirarsi, anche se non pare minimanete esserci intorno come pensiero.
Percentuale di licenziamento (pensionamento): 1%
La panchina di Dennis Allen a New Orleans mi pare tutt’altro che stabile…