It’s QB Time – week 16

Nella giornata natalizia della NFL non mancano le sorprese, con risultati inaspettati e prestazioni sottotono e/o sorprendenti da parte anche dei QB, protagonisti del nostro “It’s QB Time”, la rubrica di Huddle Magazine che ogni settimana eleggerà i tre migliori ed i tre peggiori QB della week NFL; le sorprese iniziano già fra i top di giornata, dove troviamo il nuovo Franchise QB dei Packers Jordan Love, autore di tre TD totali nella partita contro i Panthers che mantengono aperte le fievoli speranze di GB di un posto ai playoff, accompagnato da un Mason Rudolph galvanizzato dall’aria natalizia ed autore probabilmente di una delle sue migliori partite in carriera contro Cincinnati, e da un Matthew Stafford che insieme ai suoi Rams vuole continuare a restare aggrappato al treno playoff.

La sorpresa più grande la abbiamo però fra i flop di giornata, con il premio di peggiore della settimana vinto da Brock Purdy che, nel big match di week 16 contro i Ravens affonda i suoi Niners con ben 4 INT, uno in più di quelli lanciati da Browning dei Bengals contro gli Steelers, che fa compagnia a Purdy insieme al solito Sam Howell, che in due quarti non riesce a lanciare più di 6 completi, ma trovando invece ben due INT, che spianano la strada alla W dei Jets.

Il migliore di giornata
Jordan Love, Green Bay Packers
17/28 – 219 yard – 2 TD – 0 INT – 1 TD run

Jordan Love ed i Packers non vogliono dire addio alle minime speranze di ottenere un pass ai playoff, e la partita contro Carolina ne è l’ennesima dimostrazione, con GB che nonostante una difesa che continua a fare acqua da tutte le parti, trova la vittoria grazie ad un’altra ottima prestazione del QB al primo anno da starter.
Love chiude con 17 completi per 219 yard e due TD pass, trovando anche il TD su corsa che aiuta GB ad avere la meglio dei Panthers, e che tiene vive le possibilità di un posto ai playoff, difficilmente pronosticabile prima dell’inizio della stagione; a stupire di Love è soprattutto la tranquillità con cui gioca, come quella di un veterano, che lo porta a provare lanci come quello qui sotto, sintomi di una sicurezza nelle proprie armi e nel proprio corpo ricevitori, che ricordiamo essere il più giovane ed inesperto di tutta la NFL.

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Mason Rudolph
17/27 – 290 yard – 2 TD – 0 INT

Career Day; non ci sono altri modi per descrivere la partita di Mason Rudolph contro i Bengals, con il QB degli Steelers che trova una convincente vittoria contro i rivali divisionali dei Bengals e finisce per essere acclamato da tutto lo stadio, con Pittsburgh che, con un record di 8-7 è momentaneamente fuori dai playoff, ma con le ultime due giornate, contro Seattle e soprattutto i Ravens in week 18, con Baltimore che sarà però già qualificata e potrebbe far riposare alcuni starter, che saranno decisive per gli Steelers.
Rudolph chiude con 17 completi per 290 yard e due TD pass, che aiutano Pitts ad avere la meglio di Cincy, mai realmente in partita e che non riesce a trovare una soluzione al Career day di Rudolph e Pickens, con i tifosi degli Steelers che sperano che possano mantenere questo livello di prestazioni anche per le ultime due partite stagionali.

Matthew Stafford
24/34 – 328 yard – 2 TD – 0 INT

Lo scenario playoff in NFC è più definito di quanto sembra, ed una delle squadre padrone del proprio destino sono i Los Angeles Rams, momentaneamente al sesto seed e con lo stesso record dei Seahawks, seed #7 della NFC; i Rams sono a cinque W nelle ultime sei partite giocate, ed uno dei protagonisti di questo “ruolino di marcia” è senza alcun dubbio Matthew Stafford, protagonista anche nel TNF giocato contro i Saints dove ha chiuso con oltre il 70% di passaggi completati per 328 yard, e con 2 TD pass, dando dimostrazione inoltre, ancora una volta, del suo braccio, come in occasione del sidearm qui sotto, visto tante volte ad esempio da parte di Pat Mahomes.

Il peggiore di giornata
Brock Purdy
18/32 – 255 yard – 0 TD – 4 INT – 4 sack

La sorpresa più grande, in negativo, di questo weekend NFL è stata senza alcun dubbio la pessima prestazione di Purdy e dei suoi Niners, usciti sconfitti dal big match di giornata contro i Baltimore Ravens. A finire sul banco degli imputati, e a “vincere” il premio di peggiore di giornata del nostro QB Time è Purdy, autore domenica della sua peggior prestazione da quando è in NFL probabilmente; il giovane QB di SF chiude con 18 completi per 255 yard totali, subendo 4 sack, e non riuscendo a trovare TD pass, ma lanciando invece ben 4 INT di cui tre nel primo tempo, che affossano i Niners che però, nonostante la sconfitta, rimangono al primo posto in NFC, mantenendo così per adesso, l’home field advantage.

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Jake Browning
28/42 – 335 yard – 1 TD – 3 INT – 3 sack

E’ durata poco più di una settimana la “Browning Mania” in quel di Cincinnati, con il QB dei Bengals che gioca una brutta partita contro gli Steelers, non riuscendo a replicare a quanto fatto vedere dai suoi avversari Rudolph e Pickens e condannando così Cincy alla settima sconfitta stagionale che li fa scivolare fuori dai playoff, in attesa delle ultime due partite stagionali contro Chiefs e Browns che non fanno ben sperare però dopo la partita della vigilia giocata da Browning. Il QB di Cincinnati chiude con 28 pass completati per 335 yard ed un TD pass, lanciando però 3 sanguinosi INT e subendo tre sack, che non permettono ai Bengals di rientrare in partita, incappando così nella sconfitta contro Pittsburgh.

Sam Howell
6/22 – 56 yard – 0 TD – 2 INT – 1 sack

Purtroppo la presenza di Howell fra i peggiori QB della settimana è ormai quasi una certezza, e l’unica cosa che lo “salva” dal vincere il premio di peggiore della settimana è, oltre alla non prestazione di Purdy, il fatto che il CS di WAS ha deciso di lasciarlo in panchina nel secondo tempo, visti gli a dir poco scarsi risultati visti nei primi due quarti.
Howell chiude così la sua partita contro NYJ, e forse la sua carriera come starter dei Commanders, con un INT (2 totali) ogni 3 pass completati (6 totali) per appena 56 yard totali lanciate ed un sack subito, che hanno portato il coaching staff di Washington a sostituirlo nel secondo tempo.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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