5 Head Coach per i Los Angeles Chargers

Brandon Staley è stato licenziato come head coach dei Los Angeles Chargers. Un licenziamento che era nell’aria, che era pressochè certo per i primi giorni di Gennaio e che invece è arrivato a metà dicembre, con poco meno di un mese d’anticipo, per via della sconfitta contro i Las Vegas Chargers capaci di mettere a referto ben 63 punti quando nella settimana prima, contro Minnesota, ne avevano fatti 0…

Andiamo ora a vedere cinque fit interessanti per la franchigia del Nevada:

Bill Belichick
Head Coach dei New England Patriots (294-129)
Ex Head Coach dei Cleveland Browns (37-45)

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Lo so, non è un allenatore libero e quindi non ha gran senso inserirlo in queste fit, tuttavia come sappiamo c’è aria di divorzio dopo 23 anni in casa Patriots e le parti potrebbero salutarsi tra poco meno di un meno. Almeno i rumors cominciano a farsi insistenti e dicono proprio questo. Se in un primo momento le voci erano venute fuori per un possibile accostamento a Carolina, da un paio di settimane si è fatta forte la sponda Chargers tanto che già da una decina di giorni i bookmakers hanno abbassato le quotazioni sull’arrivo di Belichick a Los Angeles. Sappiamo che questa scelta sarebbe una soluzione a breve termine vista l’età del guru; tuttavia, potrebbe essere una mossa simile a quella fatta da Tampa Bay richiamando dal ritiro Arians: due-tre anni in cui si va all in per vincere il Super Bowl e poi vediamo. C’è una differenza sottile tre le due situazioni: Herbert non è assolutamente vicino al ritiro come lo era Brady ai tempi dei Buccaneers. Il grande punto di domanda è quindi se sacrificare una possibile combinazione head coach – quarterback che potrebbe durare nel tempo oppure no. I Chargers hanno un roster che già oggi è assolutamente competitivo e con qualche mossa oculata in free agency potrebbero diventare materiale da Super Bowl. Belichick vuole dimostrare di poter vincere anche senza Tom Brady, potrebbe essere un win-to-win per entrambi. O un lose-to-lose, chi lo sa.

Eric Bieniemy
Offensive Coordinator dei Washington Commanders

Nome sempre molto in auge nella prima parte di offseason e poi puntualmente finisce nel dimenticatoio. Spanos, il cui nome è già abbastanza chiaro, ha sdogato il concetto di colore della pelle o etnia come problematica per diventare head coach. Prima di Staley c’è stato Lynn. Bieniemy nonostante una stagione non esattamente da parte dei Commanders ha fatto si che un onesto mestierante come Sam Howell sembrasse materiale da NFL e questo gli va dato assolutamente merito, cosi come l’ottimo lavoro con i runningback da sempre suo fuori all’occhiello. La cosa che però gli farà più da traino nella prossima sessione di ricerca head coach è la difficoltà offensiva in cui è caduta Kansas City dopo la sua partenza. Quest’anno come non mai i campioni in carica, forse un po’ paghi, stanno avendo difficoltà offensive evidenti e questo può essere ricondotto al cambio di timone come offensive coordinator. Chiaramente la scelta di Bieniemy sarebbe un qualcosa che va nella direzione di un ulteriore crescita di Herbert e di tutto il potenziale offensivo del team, inoltre la conoscenza della AFC West per il numero tempo già trascorso in Division, potrebbe giovare dal punto di vista dell’ambientamento.

Ben Johnson
Offensive Coordinator dei Detroit Lions

Johnson sarà accostato a praticamente tutte le franchigie NFL in cerca e ci sono tutti i motivi per farlo. Innanzitutto, perché nella lega al momento è il profilo più in forma del momento, secondo perché è giovane, ha idee e soprattutto sta facendo rendere magnificamente un attacco Lions in cui manca molto. Vero che ha una ottima accoppiata di runningback – che si è costruito – ed un grandissimo ricevitore, ma Goff non lo possiamo chiamare élite. Ai Chargers troverebbe Justin Herbert e Keenan Allen, non bruscolini. Il reparto runningback andrebbe un attimo riassettato ma Ekeler non è l’ultimo arrivato.

Matt Campbell
Head Coach di Iowa State (53-47)
Ex Head Coach di Toledo (35-15)

Nella sua carriera Campbell non si è mai avvicinato alla NFL come coach, nemmeno secondario. Tutta la sua esperienza è matura nel mondo del college football inizialmente come offensive line coach e poi come capo allenatore. Sarebbe un completo salto nel buio per i Chargers, una pazzia, ma a Los Angeles hanno qualcosa che gli altri team non hanno: il tempo. Per quanto con Justin Herbert il team potrebbe essere già in win now, i Chargers non sono obbligati a vincere già dalla prossima stagione e provare a costruire un ciclo vincente anzichè una situazione estemporanea potrebbe e dovrebbe essere un qualcosa a cui pensare profondamente. Campbell è stato capace di costruire un ciclo vincente a Toledo ed è riuscito a riproporre la stessa cosa ad Iowa State in un college non di primissimo piano a cui ha dato assoluta credibilità e da cui nell’ultimo periodo sono uscito Brock Purdy – in corsa per il titolo MVP di quest’anno – Bryce Hall per citarne alcuni. Sarebbe un padre padrone in caso di arrivo in California, ma potrebbe essere una di quelle mosse assolutamente vincenti visto il calibro del personaggio.

Dan Quinn
Defensive Coordinator dei Dallas Cowboys
Ex Head Coach degli Atlanta Falcons (43-42)

Senza contare Belichick dandogli un reparto di campo, Quinn è l’ultimo coach difensivo che propongo in questa lista. E’ chiaro che la direzione che i Chargers cercheranno di prendere è quella di far rendere al meglio Justin Herbert, cosa che chiaramente non è successo quest’anno ma anche forse la scorsa stagione. Tuttavia, è innegabile come i problemi maggior quest’anno siano arrivati da una difesa a tratti quasi improponibile con il solo Herbert a tenere in gioco i match. Da anni ormai Quinn è ritenuto uno dei migliori, se non il migliore, defensive coordinator della lega e paga quello stint ad Atlanta ottimo se non per il collasso subito dal ribaltone al Super Bowl LI in poi. Da un paio di anni viene accostato a qualsiasi team salvo poi essere lui a tirarsi indietro. Los Angeles sarà sicuramente una franchigia a lui interessante per va della presenza di un quarterback del livello di Herbert e la scelta di Quinn potrebbe essere sensata perché con un quarterback del genere poi a lui “rimarrebbe” da mettere a posto la difesa, cosa che ha dimostrato da anni di sapere fare eccome.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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