Di fronte a 67.000 spettatori posizionati in modo da creare un effetto di strisce neroarancio nei vari settori del Paycor Stadium a Cincinnati, i Bengals si sono aggiudicati il “Sunday Night Football” contro i Buffalo Bills per 24-18.
Per la quarta partita consecutiva i Bengals hanno segnato un touchdown al primo drive con la novità di usare i tight end e nello specifico Irv Smith Jr. Ottima la risposta di Allen che ha imbastito un drive di 85 yard in poco più di 3 minuti concluso con una sua corsa in end zone. Burrow ha subito replicato macinando campo con i suoi passaggi e chiudendo il primo quarto sul punteggio di 14-7 con una corsa di Mixon.
Il secondo quarto non è stato altrettanto prolifico e si sono susseguiti una serie di punt intervallati da un bell’intercetto di Cam Taylor-Britt ai danni di Allen sulle 32 yard di Buffalo, ma delle penalità della offensive line di Cincinnati non hanno permesso ai Bengals di capitalizzare realizzando alcun punto. Sul finire del quarto il gioco aereo di Burrow ha permesso a Cincinnati di prendere il largo con la segnatura per 22 yard di un altro tight end Drew Sample, non un abituale frequentatore della end zone avversaria.
Un field goal di Buffalo in apertura del secondo tempo ha portato il punteggio sul 21-10, ma per il resto del terzo quarto nessuna delle due squadre è riuscita più a segnare. Nel primo drive dei Bills del quarto quarto è avvenuta la giocata che ha probabilmente decretato l’esito della partita; infatti, dopo aver conquistato 52 yard ed essersi portati sulle 23 yard di Cincinnati, un bel passaggio per il tight end rookie Kincaid lo proiettava sulle 11 yard avversarie, ma il placcaggio della safety Scott con l’assistenza del linebacker Pratt, che colpiva il pallone mentre il giocatore era ancora in aria, provocavano il fumble e restituivano palla ai Bengals.
Il successivo gioco da 85 yard con relativo field goal di McPherson creava 14 punti di differenza tra le due squadre; la seguente segnatura di Diggs con conversione da due punti creava un po’ di suspence nel finale, ma un passaggio di 32 yard per Boyd e le successive corse di Mixon per conquistare un altro down spegnevano le ultime speranze dei Bills.
Burrow da quando si è ristabilito dall’infortunio al polpaccio dopo week 5 ha messo a segno numeri da capogiro, risultando primo in NFL sia per QB Rating (111,2) che per completi (78,8%).
Quando il campione dell’Ohio è così determinato i Bengals sono davvero una squadra difficile da fermare, basti pensare che in carriera il suo record contro Mahomes+Allen è 5-1! Come sempre anche la difesa ha giocato un ruolo fondamentale andando a realizzare un intercetto che ha permesso di rintuzzare i tentativi di rimonta dei Bills nel primo tempo e l’ennesimo turn over in red zone nel secondo tempo, evitando la rimonta dei Bills. La difesa di Cincinnati è una vera specialista nel recuperare palloni, realizzando da inizio campionato un turnover nel 22% dei drive.
La vera novità tattica offensiva dei Bengals è stata quella di utilizzare i tight end che da inizio campionato avevano totalizzato complessivamente 20 ricezioni per 132 yard e 0 TD, mentre, in questa partita soltanto, hanno effettuato 10 ricezioni per 102 yard e 2 TD.
In casa Bills la difesa è partita davvero lenta, lasciandosi dominare nei primi due drive per poi riuscire a contenere l’attacco neroarancio, ma sempre senza dare l’impressione di poter ribaltare le sorti dell’incontro, anche perché quasi ogni blitz è stato punito dai passaggi veloci di Burrow e la defensive line è riuscita a mettere a segno soltanto 1 sack; in particolar modo Von Miller non ha lasciato il segno, con il mancato tackle sulla corsa da 5 yard di Mixon, che ha chiuso la partita, come azione rappresentativa della sua difficoltà a tornare in forma.
Al contrario l’attacco è partito fortissimo, con 12,1 yard per play sul primo drive, salvo poi spegnersi fino all’ultimo tentato assalto che però, nonostante abbia portato 8 punti sul tabellino, ha consumato troppi time out e minuti, rendendo agevole la successiva risposta di Burrow e compagni.
Sicuramente le molte assenze dei Bills si stanno facendo sentire in questa fase della stagione, la difesa già decimata dalle importanti assenze di Milano e White, ha visto uscire per infortunio il linebacker Bernard nel secondo quarto e nel secondo tempo il cornerback Benford e la safety Micah Hyde a causa di un tackle dal lato cieco della guardia Volson.
In attacco la pesante assenza di Dawson Knox è stata ben sopperita dal rookie Kincaid, che eccezion fatta per il sanguinoso e sfortunato fumble, ha dimostrato di essere un ottimo giocatore guadagnando 81 yard in 10 ricezioni su 11 target.
Le note più critiche sono arrivate dalle corse, che per entrambe le squadre, non hanno superato le 70 yard; in particolar modo, tolte le corse di Allen, i Bills hanno guadagnato solo 24 yard su corsa in 8 portate. Naturalmente quando si deve inseguire è necessario puntare sui passaggi, ma, in tutta la partita, il running game non è mai stato un fattore.
Diggs come al solito ha fornito il suo apporto con 6 ricezioni per 86 yard, ma in generale il gioco offensivo è stato troppo prevedibile. Non si capisce ad esempio perché, nella fase stagnante del secondo quarto, non siano mai andati up-tempo, come nella vittoria contro i Buccaneers, salvo poi essere costretti a ricorrervi con successo nell’ultimo drive, seppur favoriti dalla difesa di contenimento dei Bengals. L’offensive coordinator Ken Dorsey è sulla graticola perché sia Mc Dermott che Allen sembrano, dalle dichiarazioni post partita, un po’ passivi nell’esecuzione degli schemi chiamati e al contempo sfiduciati per la mancanza di risultati.
I Buffalo Bills con questa sconfitta sono fuori dalla griglia playoff e il calendario che li attende non è dei migliori, per cui la preoccupazione di vedere complicarsi una stagione, che avrebbe dovuto averli tra le squadre favorite per il titolo, sta diventando il tema dominante a Buffalo e qualcosa dovrà cambiare per modificare l’inerzia della stagione.
L’inversione di rotta auspicata dai Bills è invece lampante in casa Bengals ed è ovviamente coincisa con il ritorno in salute di Joe Burrow. La difesa, tranne qualche battuta d’arresto, ha sempre mantenuto un livello alto di efficienza e nelle ultime settimane è sembrata assolutamente ai livelli dello scorso anno. In attacco l’offensive line sta garantendo una pulizia della tasca che a Cincinnati non si vedeva da diverse stagioni, permettendo al QB di Athens di distribuire i suoi passaggi chirurgici a molti target diversi: ieri addirittura i target di burrow sono stati 8, di cui 7 in doppia cifra in quanto a yard guadagnate.
L’AFC North resta una division molto competitiva, ma questi Bengals sono una delle squadre più in forma della lega e sembrano avere tutte le carte in regola per risalire la china e garantirsi almeno un posto ai playoff.