Il riassunto di week 10 della NCAA 2023

Siamo arrivati alle battute finali della regular season in NCAA e per molte squadre questo combacia con il momento della verità. Week 10 ci ha regalato una sfilza di partite importanti che non hanno deluso le aspettative. Andiamo a vedere quello che è successo.

Scappa via nei primi tre quarti ma rischia moltissimo nel quarto quarto Texas che, solo alla fine, si sbarazza di una Kansas State mai doma (33-30 il finale, dopo un tempo supplementare). I Longhorns rimangono saldamente in testa alla Big 12 ma necessitano del rientro del proprio QB titolare, Quinn Ewers, per cercare di evitare ulteriori spaventi da qui alla fine della stagione regolare. Kansas State è rimasta attaccata, come da previsione, al proprio running game per tutta la partita, anche quando questo non funzionava nei primi tre quarti. La scelta ha pagato i dividendi nellultimo quarto, con una difesa di Texas apparsa un po’ sfibrata dalla fisicità dei ragazzi di Klieman, e gli astiosi Wildcats sono arrivati ad un passo dal grande upset.

Vincono Arkansas, 39-36, contro una Florida sempre più in crisi e Clemson, 31-23, contro Notre Dame. Grande vittoria per i Tigers dopo un paio di settimane turbolenti. Michigan State di misura, 20-17, passa Nebraska e Ohio State, dopo aver faticato per gran parte della partita, trova gli spunti giusti per superare Rutgers grazie ad un ottimo secondo tempo (35-16 il finale).

Unaltra bella sfida è andata scena a Oxford, Mississippi, tra Ole Miss e Texas A&M. La vittoria dei ragazzi di Lane Kiffin in rimonta per 38 a 35 lancia definitivamente i Rebels verso un finale di stagione esaltante. Possiamo dire lesatto opposto per Jimbo Fisher la cui posizione si fa sempre più scomoda dalle parti di College Station.

Vince Indiana contro Wisconsin (20-14), Utah contro Arizona State (55-3), Georgia Tech contro Virginia (45-17) e Army contro Air Force con un sorprendente 23-3 finale (Air Force era imbattuta, per Army è solo la terza vittoria stagionale).

Qualche problemino di troppo nel primo tempo per Florida State contro Pittsburgh (24-7 il finale). Vittoria che ufficializza la partecipazione dei Seminoles alla finale di conference della ACC. Houston vince contro Baylor per 25 a 24 dopo un tempo supplementare e Illinois di misura (27-26) si sbarazza di Minnesota. Prevedibile low scoring game tra Iowa e Northwestern al Wrigley Field di Chicago, la spuntano gli Hawkeyes per 10 a 7. Missouri fa girare un po’ le scatole a Georgia ma questi Bulldogs sono ancora la squadra da battere in SEC (e non solo?): 30 a 21 il risultato finale.

Nellultimo Bedlam di sempre (?) Oklahoma State batte Oklahoma per 27 a 24. Ollie Gordon, il RB dei Cowboys, non è più un segreto e con i Sooners che riempivano la box di difensori per riuscire a fermarlo, si sono aperti ampi spazi per Bowman ed un attacco aereo che ha ben figurato contro una buona difesa. Seconda sconfitta consecutiva per Oklahoma che vede ridursi sempre di più la possibilità di giocarsi il titolo in finale di conference. Scene di delirio e pandemonio da Stillwater nel post partita, a pagarne le spese, come al solito, sono stati i resti del goal post finiti nello stagno. Si segnala anche un Mike Gundy in grandissima forma a livello di dichiarazioni (ma questa non è certo una sopresa).

Vincono Penn State contro Maryland (51-15), Tulane contro East Carolina (13-10), UCF contro Cincinnati (28-26), Louisville contro Virginia Tech (34-3) e Auburn contro Vanderbilt (31-15).

Devastante Oregon che ne segna 63 in faccia a California: Bo Nix in splendida forma (386 yard e 4 TD) e una difesa che non fa prigionieri consacrano i Ducks tra le squadre più attrezzate per un finale di stagione entusiasmante.

Prosegue il cammino da imbattuti per i Flames di Liberty che vincono 56 a 30 contro Louisiana Tech, vincono West Virginia contro BYU (37-7) e Kansas contro Iowa State (28-21). Gli scandali fuori dal campo non impensieriscono Michigan che batte anche Purdue per 41 a 13. Vittorie anche per SMU (36-31 contro Rice) e Kentucky (24-3 contro Mississippi State).

Solo la difesa di USC poteva resuscitare lattacco di Washington che era reduce da un paio di prove per niente brillanti. La partita è stata combattuta fino allultimo quarto quando Penix ed i suoi hanno preso in mano definitivamente lincontro decidendone lesito: 52 a 42 il finale. In Pac 12 si vola verso il rematch tra Oregon e Washington per la finale di conference e già questo ci fa venire lacquolina in bocca: il primo scontro stagionale è stato portato a casa dagli Huskies ma da quel momento i Ducks sono cresciuti molto. Per USC il nodo è ormai arrivato in cima al pettine ed è già tempo di verdetti (negativi): la difesa ha sprecato lultima stagione al college di Caleb Williams e questo è imperdonabile. A tal proposito nella giornata di domenica è volata la testa del defensive coordinator Alex Grinch che è stato licenziato. Quella del suo sostituto sarà una scelta cruciale per Lincoln Riley.

Come prevedibile è stato prematuro fare il funerale alla dinastia di Nick Saban e la partita contro LSU, vinta da Alabama per 42 a 28, è solo lultima dimostrazione. I Crimson Tide, sempre in controllo nel secondo tempo, si candidano nuovamente per un posto tra le prime quattro e per una nuova e attesa sfida contro Georgia per il titolo della SEC.

Vincono North Carolina State contro Miami (20-6), Stanford contro Washington State (10-7), e Fresno State contro Boise State (37-30).

Attenzione a quello che sta succedendo nel deserto: Arizona batte UCLA per 27 a 10 e diventa bowl elegible nella seconda stagione di Jedd Fisch (si parla sempre troppo poco del lavoro che sta facendo).

Ha fatto parlare di sé, come sempre, Deion Sanders quando alla vigilia della partita contro Oregon State ha deciso di togliere il play-calling a Sean Lewis per affidarlo a Pat Shurmur. Il risultato? Colorado esce sconfitta per 26 a 19 e qualche scelta che ha fatto discutere soprattutto sul finale del primo tempo.

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Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

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