NFL Preview 2023: San Francisco 49ers

Dal 2011 a oggi i 49ers sono arrivati per ben sei volte al Championship, giocando due Super Bowl, ma non hanno aggiunto trofei a una collezione che, fino ad allora, li aveva visti vincere cinque finali su cinque giocate. Si incontrano senz’altro situazioni ben peggiori girando per la NFL, ma, anche soltanto analizzando gli ultimi anni di gestione Kyle Shanahan, l’unica nota stonata è proprio la mancata vittoria del Lombardi Trophy: perso il Super Bowl LIV contro i Chiefs, San Francisco è tornata all’atto finale di Conference sia nel 2021 che nel 2022, sconfitta in volata dai Rams nel primo caso e da un’eccessiva dose di sfortuna nella scorsa annata. Sì, perché nel primo drive offensivo a loro disposizione, i 49ers hanno patito l’infortunio della scintillante meteora Brock Purdy e, con Trey Lance e Jimmy Garoppolo ancora in infermeria, un altro miracolo non è riuscito neppure a Shanahan. Con l’inatteso Mr. Irrelevant da Iowa State di ritorno al timone dell’attacco e una difesa stellare, però, San Francisco è ancora tra le favorite assolute in NFC ai blocchi di partenza, per provare a sfatare il tabù di quest’ultimo decennio abbondante.

OFFENSE

La scelta numero 262 del Draft 2022 ha insomma già preso il sopravvento rispetto a chi, un anno prima, era stato selezionato addirittura alla numero 3, a seguito per altro di una dispendiosa trade con i Dolphins. D’altronde, Lance aveva prodotto 194 passing yard con il 48% al lancio e 1 intercetto in 84 snap giocati prima del grave infortunio alla caviglia, mentre Purdy ha collezionato 1.374 yard con il 67%, 13 touchdown pass e 4 intercetti in nove partite. Le 152.7 yard di media in regular season sono salite a 273 in due sfide giocate per intero nei playoff, con 3 touchdown pass e senza intercetti. Insomma, un rendimento stratosferico in comparazione alle minime attese che i Niners avevano riposto inizialmente su di lui. Lance dovrà attendere la sua opportunità in panchina e, a fargli compagnia, ci sarà Sam Darnold, altra terza scelta assoluta nel Draft 2018, arrivato in free agency. A proposito di chi ha dato man forte a stagione in corso, oltre a Purdy è spuntato Christian McCaffrey, a seguito di una trade con i Panthers. Il runningback ha totalizzato 746 yard e 6 touchdown su corsa, con l’aggiunta del solito carico di ricezioni, 52 su 65 target, per un totale di 464 receiving yard e altri quattro touchdown compresi nel prezzo. Il contributo non è mancato nei playoff, nelle prime partite giocate in postseason in carriera: 299 yard from scrimmage e tre touchdown in totale. Nel backfield sarà accompagnato da Elijah Mitchell, abile nel produrre 279 rushing yard in appena 45 portate in regular season, ben 6.2 di media.

Nel parco ricevitori dei 49ers, poi, non mancano altri potenziali playmaker a disposizione di Purdy e compagni. Si parte da Deebo Samuel, che in tredici partite ha prodotto 632 yard su ricezione e 232 su corsa, rispettivamente con due e tre touchdown, anche se il suo rendimento è calato notevolmente rispetto all’esplosione da 1.770 yard from scrimmage e 14 touchdown in totale della regular season precedente. Un altro pezzo pregiato è il tight-end George Kittle, ancora lontano dall’asticella delle 1.000 yard superata nel 2018 e 2019, ma in grado di elevarsi a un career-high da 11 touchdown in un 2022 in assoluta ripresa. Senza dimenticare Brandon Aiyuk, andato in crescendo nei tre anni di carriera in NFL e arrivato a 1.015 yard in 78 ricezioni, con 8 touchdown che hanno spesso tolto le castagne dal fuoco ai 49ers. Completano il comparto Jauan Jennings, che ha quasi raddoppiato le yard su ricezione (416) rispetto al suo anno da rookie (282), Ray-Ray McCloud e il nuovo arrivato Chris Conley, onesti mestieranti vogliosi di togliersi più di una soddisfazione. Qualche punto di domanda in più sorge guardando l’offensive line: i Niners hanno perso il forte right tackle Mike McGlinchey – volato ai Broncos – e, al di fuori del fenomeno assoluto chiamato Trent Williams, il miglior tackle offensivo in questo momento nella Lega, il resto della linea fa storcere il naso. Soprattutto in un reparto che, al netto degli effettivi recupero e riconferma di Purdy, è di altissimo livello.

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DEFENSE

A proposito di reparti di altissimo livello, la difesa dei 49ers è al momento la più forte in NFL, senza alcun dubbio per quanto riguarda il front seven. Si farà sentire l’assenza di DeMeco Ryans, passato dal ruolo di defensive coordinator a quello di head coach ai Texans, ma Steve Wilks, reduce dal ruolo di head coach ad interim ai Panthers, è pronto a guidare un reparto che procede con il pilota automatico. A partire dal Defensive Player of the Year in carica, Nick Bosa: 51 tackle, 18.5 sack, 19 tackle for loss e 2 fumble forzati i numeri del suo 2022 da urlo. Al suo fianco, nella linea difensiva a quattro di San Francisco, ci sono Arik Armstead, frenato dai problemi fisici nel recente periodo, Drake Jackson, 3 sack e ben 8 pass deflected nella scorsa regular season, ma soprattutto Javon Hargrave. Il defensive tackle, che ha giocato lo scorso Super Bowl in forza agli Eagles sconfitti, era uno tra i nomi, se non il nome più appetibile a disposizione in free agency: nel suo 2022 ci sono 60 tackle, 11 sack, 10 tackle for loss, 1 fumble forzato e 2 fumble recuperati, seguiti dalla splendida cavalcata fino all’atto finale. Con Hargrave e Bosa sui rispettivi lati della linea, insomma, ci sarà da divertirsi.

Lo spettacolo prosegue tra i linebacker, con Fred Warner leader assoluto di un reparto che comprende anche l’ottimo Dee Greenlaw e Oren Burks. Warner ha confermato i 130 tackle della stagione precedente, aggiungendo 2 sack, 3 tackle for loss, 10 pass deflected e 1 intercetto, mentre Greenlaw è esploso a quota 127 tackle, 6 pass deflected, 1 intercetto e 2 fumble forzati e recuperati. Le pur pesanti partenze dei vari Hassan Ridgeway, Samson Ebukam e Azeez Al-Shaair, insomma, non dovrebbero pesare più di tanto sugli equilibri di un front seven devastante. Viceversa, l’addio della safety Jimmy Ward potrebbe avere un impatto più rilevante, al netto dei grandi nomi comunque rimasti a roster e della scelta di Ji’Ayir Brown, safety da Penn State, alla numero 87 in un Draft che, a causa delle varie trade concluse in questi anni, ha dato poche soddisfazioni ai 49ers. A capo del gruppo c’è Talanoa Hufanga, che nel 2022 ha collezionato numeri straordinari: 97 tackle, dei quali 5 for loss, 2 sack, 9 pass deflected, 4 intercetti e 2 fumble forzati. Meglio di lui, almeno in termini di intercetti, ha fatto un grande Tashaun Gipson, a quota 5 con 8 pass deflected. I cornerback titolari, invece, saranno Charvarius Ward, che ha concesso 46 ricezioni su 77 target, e Deommodore Lenoir, possibile anello debole nella secondaria dopo aver lasciato 63 palloni su 88 ai ricevitori avversari nel 2022.

SPECIAL TEAM

Seconda scelta del Draft dei 49ers, con la numero 99, è stato con grande sorpresa Jake Moody, kicker da Michigan. Nelle ultime due stagioni ai Wolverines, Moody ha centrato i pali con 52 field goal su 60 e senza sbagliare neanche uno dei 116 extra point tentati. La scelta di lasciare Robbie Gould senza squadra, dopo che l’ex Bears ha portato il suo score nei playoff a 29 field goal segnati su 29, continuerà a far discutere, ma il rookie ha il potenziale per diventare protagonista. Il punter Mitch Wishnowsky si è fermato a 39.1 yard di media a punt, ma ha spedito il 52.5% dei suoi tentativi all’interno delle 20 yard avversarie, una statistica clamorosa. Infine, San Francisco si augura un’altra stagione ad altissimi livelli per Ray-Ray McCloud, che in media ha collezionato 23 yard sui kickoff return e 10.8 sui punt return nel 2022.

COACHING STAFF

Il periodo dal 2017 a oggi è stato un saliscendi di emozioni in casa 49ers: tre stagioni con un record perdente, due di fila iniziali e una dopo il Super Bowl perso contro i Chiefs per via dagli infortuni chiave di Garoppolo e Bosa, ma soprattutto tre viaggi al Championship. Tutti e tre, ma l’ultimo in particolare, frutto in buona parte della straordinaria mente offensiva di coach Shanahan, che nel giro di qualche stagione ha riportato saldamente San Francisco sui palcoscenici raggiunti da Jim Harbaugh all’inizio del decennio scorso. Quanto raggiunto nella scorsa stagione ha del miracoloso, prima che la sfortuna prendesse il sopravvento: privato di Lance prima e di Garoppolo poi alla guida dell’attacco, Shanahan ha preso per mano Purdy e compagni e li ha guidati, in un momento in cui tutti davano i Niners ormai per persi, fino all’atto finale di Conference. L’infortunio del terzo quarterback in una sola annata ha sancito un’eliminazione bruciante, ma con questi mezzi a disposizione l’obiettivo di vincere il Super Bowl potrebbe non essere così lontano.

Al fianco dell’ex offensive coordinator dei Falcons c’è, come detto, Wilks nel ruolo di defensive coordinator. Dopo aver guidato i Panthers di Cam Newton al Super Bowl da assistente di Ron Rivera, la prima esperienza da head coach è stata molto negativa nel 2018 ai Cardinals. Il ritorno a Carolina, però, ha regalato una nuova esperienza ad interim, dopo la separazione con Matt Rhule, e un inaspettato 6-6 a conclusione della scorsa regular season. Ora, per Wilks l’opportunità è di quelle da non perdere, a capo di un reparto stellare.

Record previsto: 12-5

I nostri voti

Offense - 8.5
Defense - 9.5
Coaching Staff - 9

9

Una difesa semplicemente magnifica e un attacco potenzialmente esplosivo, guidato dalla mente sopraffina di Shanahan, possono bastare per tornare al Super Bowl? A Purdy e compagni l'ardua sentenza, possibilmente lasciando gli infortuni alla porta almeno per la prossima stagione.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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