Uno sguardo al 2022: Green Bay Packers
Quella del 2022 sarà una stagione che difficilmente i tifosi di Green Bay potranno scordarsi poiché a meno di incredibili ripensamenti da parte di ambo le parti, si tratterà dell’ultima stagione che ha visto Aaron Rodgers guidare l’attacco della franchigia del Wisconsin, concludendo però la propria carriera in green&gold nel peggiore dei modi possibili, non riuscendo a mantenere le aspettative prestagionali e non riuscendo a qualificarsi nemmeno per i playoff NFL.
COME DOVEVA ANDARE…
La stagione dei Packers non era iniziata nel migliore dei modi, con i tifosi che per il secondo anno di fila, dopo essere stati eliminati sorprendentemente ai playoff dai 49ers nella partita giocata fra le mura amiche del Lambeau Field, si erano dovuti sorbire la “telenovela” Rodgers, con il QB ex Cal che non era sicuro del proprio futuro, incerto se continuare a giocare per i Packers, se richiedere una trade, o se ritirarsi definitivamente visti comunque gli anni che avanzano ed i molteplici episodi extra campo successi nel corso della stagione; Rodgers e la dirigenza erano però riusciti a giungere a patti, complice anche un rinnovo di contratto milionario che aveva reso Rodgers il QB più pagato della lega, e che aveva fatto “dimenticare” al former MVP della NFL anche l’addio del proprio amico Davante Adams, che aveva preferito accasarsi a Las Vegas alla corte del suo miglior amico ai tempi dell’High School Derek Carr.
Nonostante una offseason a dir poco movimentata però, i Packers arrivavano ai nastri di partenza della stagione 2022 come i favoriti per la NFC North, grazie ad un ottimo running game, e soprattutto ad una difesa che nel corso dell’anno era riuscita a migliorare sempre di più e che avrebbe dovuto fare il definitivo salto di qualità nel corso della stagione; se a questo ci aggiungevamo il talento smisurato di Rodgers, vincitore dell’ultimo MVP della regular season NFL, le aspettative erano alte attorno a Green Bay, che avrebbe dovuto svolgere il ruolo di “contender” per un altro anno.
… E COM’É ANDATA
Probabilmente nel peggiore dei modi; l’ultima stagione di Rodgers in maglia green&gold si è conclusa con un record negativo, la prima volta nelle ultime 14 stagioni per la franchigia del Wisconsin, che non è riuscita così a qualificarsi ai playoff. Che la stagione non sarebbe stata piena di soddisfazioni lo si era capito anche dal season-opener in cui Rodgers e soci, in trasferta a Minnesota, erano usciti sconfitti per 23-7; i Packers si erano poi ripresi con 3 W consecutive, ma il vero punto di “rottura” della stagione è arrivato in week 5 quando, in trasferta a Londra per la prima volta nella loro storia, GB non era riuscita ad avere la meglio dei Giants, subendo così la prima di cinque sconfitte consecutive, arrivate contro squadre assolutamente al livello dei Packs (Jets-Commanders su tutte) e che hanno finito per segnare definitivamente la stagione di GB che, nonostante le quattro W nelle ultime cinque partite stagionali non è riuscita a strappare un pass per i playoff, fallendo l’appuntamento finale in casa contro i Detroit Lions in week 18, in quella che è stata la partita finale di Rodgers a Lambeau Field.
COSA HA FUNZIONATO…
La stagione di Green Bay è stata un continuo susseguirsi di alti e bassi, con il risultato finale che non è stato appunto quello che ci si aspettava in preseason, ma nonostante ciò si sono viste anche note positive nella formazione allenata da LaFleur, che non è riuscito a qualificarsi ai playoff per la prima volta da quando è arrivato in Wisconsin. Su tutti è da notare l’ottima stagione avuta da Aaron Jones, RB #1 di GB che, nonostante abbia finito la propria stagione con il record di fumble commessi, ha toccato il proprio carreer high anche in yard corse e yard ricevute, dimostrandosi il vero e proprio MVP dell’attacco di GB, che nelle partite in cui il BR è riuscito a superare le 65 yard corse ha avuto un record di 5 W e 1 L, e quando invece le difese avversarie sono riuscite a tenerlo sotto le 4 yard corse di media, ha chiuso con un record di 2-6.
La difesa è invece uscita fuori soprattutto nella seconda parte di stagione, quando i Packers sembravano essere rientrati in corsa per un posto ai playoff, guidata da un Jaire Alexander in grande spolvero (5 INT – 14 PD per lui) capace di concedere appena 66 yard nelle ultime quattro partite stagionali di GB.
Dopo un inizio claudicante anche gli Special Team hanno trovato la loro quadra, grazie soprattutto ad un singolo giocatore: Keisean Nixon. Il giocatore ex Raiders è stato assoluto protagonista nella seconda parte di stagione, risollevando quello che probabilmente era stato il peggior reparto dei Packers fino a quel momento, e guadagnandosi la riconferma da parte dei Packers nel corso della free agency.
… E COSA NON HA FUNZIONATO
Escludendo quanto detto prima su Jones, a faticare, e deludere, questa stagione è stato soprattutto l’attacco dei Packers; rimasto orfano di Davante Adams, GB non è riuscita a sopperire alla mancanza di un vero e proprio WR #1, con Lazard assolutamente non in grado di rendere al livello del WR volato a Las Vegas, e con Watson che ha piano piano preso il suo posto nelle gerarchie, rivelandosi una delle poche note positive di questa stagione.
Sul banco degli imputati però ci finisce soprattutto Aaron Rodgers che, dopo aver firmato uno dei contratti più remunerativi della storia NFL delude e non poco in quella che è stata la sua ultima stagione in Wisconsin, non riuscendo a ripetere quanto fatto vedere nelle ultime stagioni, non riuscendo a trovare una singola partita da 300+ yard lanciate, chiudendo con 26 TD lanciati a fronte di ben 12 INT ed un QBR di 39.3, sicuramente non quello che ci si poteva aspettare da un giocatore che nel corso della offseason, dopo aver fatto i capricci, aver minacciato di ritirarsi o di essere scambiato, aveva firmato un contratto da 50M$ all’anno.
E ADESSO?
Adesso, dopo altri due mesi di tira e molla, un ritiro spirituale di 5 giorni nel buio più completo, notizie e smentite da una parte e dall’altra, i Packers, e Rodgers si sono separati; il QB ex Cal giocherà per i Jets nella prossima stagione, ed i Packers potranno finalmente puntare su Jordan Love, QB su cui i Packers stanno ormai lavorando da 3 anni, ed in cui la dirigenza e LaFleur hanno visto il proprio QB del futuro.
Sarà interessante vedere come l’attacco si adatterà al cambio in regia, ma sarà necessario un salto di qualità in tutto il reparto, non solo quello offensivo, con la difesa che dovrà dimostrare di essere quella del finale di stagione, e non quella vista ad inizio 2022.