5 nomi per il posto da Head Coach agli Indianapolis Colts

Con i Denver Broncos che hanno deciso di licenziare anzitempo Nathaniel Hackett sono salite a tre le franchigie che hanno già la possibilità di muoversi nella ricerca del nuovo proprio capo allenatore. A far compagnia a Denver sono ovviamente gli Indianapolis Colts ed i Carolina Panthers che si sono separati rispettivamente da Frank Reich e Matt Rhule.

Andiamo ora a vedere cinque fit interessanti per la franchigia dell’Indiana.

Leslie Frazier
Defensive Coordinator dei Buffalo Bills
Ex Head Coach dei Minnesota Vikings (21-32)

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Nonostante il suo stint a Minneapolis non sia stato dei più positivi, Frazier è uno dei coordinator più stimati dell’intera lega. Le sue difese risultano essere spesso le migliori della NFL e l’impressionante lavoro svolto nella fattispecie con quella di Buffalo lo sta rendendo uno dei profili più appetibili in ottica head coach. Dal 2018 sta ricevendo costanti contatti da parte dei team tra cui lo gli stessi Indianapolis Colts che quell’anno lo posero in una corsa a due contro Frank Reich dove a spuntarla fu ovviamente quest’ultimo. Frazier conosce già l’ambiente avendo allenato a Indy per un paio di anni e proprio da quell’esperienza si porta dietro uno sponsor di quelli importanti: Tony Dungy. L’ex head coach dei Colts stravede per lui e sappiamo quanto Dungy sia influente nelle scelte del team. E’ il profilo assolutamente più caldo.

Dan Quinn
Defensive Coordinator dei Dallas Cowboys
Ex Head Coach degli Atlanta Falcons (43-42)

Dopo una esperienza in chiaro-scuro ad Atlanta andata in declino dopo quella tragica sconfitta al Super Bowl LI, Quinn è ritornato in auge grazie alla sua capacità di trasformare una difesa di medio-basso livello come quella dei Cowboys in una delle più dominanti della lega grazie a top player ma anche a comprimari che stanno performando più di quanto ci si potesse aspettare. E’ senza dubbio uno dei profili più interessanti e richiesti, i Colts hanno potuto anche ammirarlo da vicino in una sconfitta subita giusto qualche settimana fa. Quinn ha appreso da Pete Carroll come fatto da Gus Bradley, attuale defensive coordinator, motivo per il quale potrebbe essere meno traumatico il passaggio da un nuovo modo di difendere. E’ un grande leader. Difficile pensare possa rimanere Matt Ryan con il suo arrivo.

DeMeco Ryans
Defensive Coordinator dei San Francisco 49ers

E’ un astro in ascesa e non è questione di se ma di quanto diventerà head coach. Già lo scorso anno era stato vicino a diventare capo allenatore ma rifiutò la seconda intervista ai Minnesota Vikings. L’assenza un quarterback in casa Colts è assolutamente un punto a sfavore notevole nella ricerca di un nuovo capo allenatore e potrebbe essere il motivo per cui Ryans potrebbe decidere di declinare. E’ un profilo giovane ed una scelta che se azzeccata potrebbe portare in dota un capo allenatore di lunghissima durata. Ryans ai 49ers si può permettere di alzare l’asticella e puntare in alto, ai Colts bisognerà vedere quanto nel caso potrebbero permettergli di fare. I soldi per muoversi in free agency ci sono sempre eccome, bisogna capire se sono disposti a spenderli. Scegliendo un profilo come il defensive coordinator dei 49ers devi farlo.

Byron Leftwich
Offensive Coordinator dei Tampa Bay Buccaneers

Anche un profilo offensivo nella lista perché gioco forza in casa Colts bisognerà ridisegnare il gioco offensivo. Un head coach giovane potrebbe avere un maggior feeling con il quarterback che verrà, un head coach che in passato è stato anch’egli un quarterback potrebbe farlo esplodere ancora meglio. Leftwich ha dalla sua la vittoria di un Super Bowl, l’essere il play-caller da qualche anno ed aver lavorato sia con Tom Brady che con Bruce Arians. Si dice tuttavia sia molto esigente e che queste sue pretese abbiano fatto saltare il banco con i Jacksonville Jaguars lo scorso anno, difficile dunque pensare si possa accontentare del navigare a vista che ha contraddistinto i Colts negli ultimi anni.

Jim Caldwell
Ex Head Coach degli Indianapolis Colts (26-22)
Ex Head Coach dei Detroit Lions (36-28)

Sarebbe una scelta davvero particolare quella richiamare sulla sideline un head coach che bene aveva fatto ma che poi si era deciso di cacciare. Caldwell era stato infatti il successore di Tony Dungy, dopo esserne stato l’assistente per tutto il periodo ai Colts, nel 2009 dopo il suo ritiro in piena era Peyton Manning. Al primo anno portò i Colts al Super Bowl, perdendolo, l’anno dopo sempre ai playoff, uscendo sconfitto. Nell’ultimo anno, complice il serio infortunio del cowboy, finisce 4-12 e viene cacciato, più per la scelta di puntare su un nuovo binomio quarterback-coach – avrebbero scelto Luck al draft – che altro. Ovviamente la scelta di Caldwell dovrebbe essere vista come una scelta di pieni poteri in mano a Ballard ancora una volta per partire una ricostruzione, a parte dal quarterback, guidata da un elemento di grande esperienza e sicure capacità nel ruolo.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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