Jerry Rosburg è il nuovo interim Head Coach dei Denver Broncos

I Broncos hanno deciso di cambiare dopo nemmeno un anno dalla scelta, Nathaniel Hackett non è più il capo allenatore della franchigia del Colorado. Il nativo della California ha mangiato il panettone ma non lo zampone, ritrovandosi senza un posto in sideline dopo una disastrosa prima stagione come head coach. L’ex Jaguars e Packers paga per tutti, come da consuetudine, nonostante le colpe non siano sicuramente tutte le sue ma mettendoci molto del suo. Fatale per lui la sonora batosta subita a Natale – bel regalo per i tifosi – per 51-14 a Los Angeles sponda Rams.

I Broncos hanno fatto questa mossa per accontentare una fan base inferocita con le prestazioni oscene ed i record negativi inanellati in queste quindici partite di gestione, con il CEO Greg Penner che ha così voluto muoversi per tempo nella sua prima decisione pesante della nuova gestione. Questo licenziamento permette a Denver di potersi già muover nel mercato dei coach soprattutto per quanto riguarda i profili universitari e degli ex head coach al momento liberi. Si parla fortemente di Sean Payton, ex New Orleans Saints, e di Frank Reich, ex Indianapolis Colts. Altro nome è sicuramente quello di Dan Quinn, front runner lo scorso anno con Hackett che poi la spuntò, ma essendo il defensive coordinator dei Dallas Cowboys se ne potrà parlare solo a gennaio.

Ci sono tuttavia ancora due partite da giocare e quindi è necessario nominare un nuovo capo allenatore ad interim per terminare la stagione. Tutti si aspettavano che la scelta ricadesse su Ejiro Evero, defensive coordinator che ha brillato durante la sua prima stagione nel ruolo salvo l’ultima disastrosa partita contro i Rams, ma così non è stato. O almeno le cose non sono andate in questo modo. Il General Manager George Paton ha informato il team che il management ha offerto il ruolo di interim head coach ad Evero ma anche che questi ha rifiutato preferendo rimanere concentrato sul proprio ruolo. Questa mossa permetterà ai Broncos di avere una certa leva sulla possibilità di rimanere come defensive coordinator potendo la franchigia rifiutare tutte le richieste di colloqui di altri team che non siano per ruoli da head coach.

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Con questo rifiuto la scelta è andata a ricadere sull’uomo di maggior esperienza all’interno dello staff, cioè il veterano Jerry Rosburg. Il sessantasettenne ha nella propria bacheca anche un Super Bowl vinto con i Ravens nel 2013 quando era lo Special Team Coordinator del team. Una carriera la sua iniziata al North Dakota State college come giocatore e partita dalla Shanley High School nel 1979 come assistente allenatore. Da lui una notevole ascesa nel mondo del college football tra Northern Michigan, Western Michigan, Cincinnati, Minnesota, Boston College e Notre Dame. Con i Fighting Irish otterrà il suo primo ruolo da coordinatore degli Special Team, ruolo con cui atterrerà in NFL nel 2001 all’interno del Cleveland Brown. Dopo sei anni a Cleveland, uno ad Atlanta prima di arrivare a Baltimore dove si fermerà per undici anni vincendo per l’appunto un Super Bowl. Nel 2018, dopo quarant’anni da coach, annuncia il ritiro. A settembre 2022, dopo quattro anni, esce dal ritiro per entrare nello staff dei Denver Broncos come senior assistant dell’head coach Nathaniel Hackett per aiutarlo nella gestione dei momenti concitati della partita dopo le difficoltà avute dall’ex Packers.

La scelta su Rosburg è ricaduta per via del suo storico e per la grandissima esperienza come coach, ma è curioso vedere come tra tutto lo staff scelto e portato da Hackett – praticamente gli è stata concessa carta bianca sulla composizione dello stesso – sia stato scelto l’unico elemento posto dal general manager per poterlo “aiutare”.

Non ci si deve aspettare alcunché dalle prossime due partite, al massimo giusto capire quanto i giocatori abbiano messo del loro nello sfavorire Hackett. Come nel discorso del tank, nessuno gioca per o dà contro a nessuno. Sono in gioco contratti e conferme, ma giocare per qualcuno o per nessuno fa tutta la differenza del mondo. Queste due partite, inoltre, serviranno a capire se il pessimo Wilson visto in questa stagione era frutto di schemi a lui non congeniali o se è entrato in una fase estremamente calante della propria carriera.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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