In balia delle onde (New York Jets vs Buffalo Bills 20-17)

Nonostante l’iniziale vantaggio per 14-3, maturato entro la prima metà del 2° quarto, una brutta copia dei Buffalo Bills viene letteralmente travolta del gioco di corsa dei New York Jets, dimostratisi sagaci nel portare a termine il cosiddetto “comeback” ed uscire vincitori per 20-17 dal manto verde del MetLife Stadium, scongiurando l’incubo del potenziale 3° “sweep” in altrettante stagioni consecutive.
Quello di ieri era il 1° match, dal lontano 2011, al quale entrambe le franchigie si affacciavano forti di un record positivo: 6-1 i Bills e 5-3 I Jets.

La prima frazione, terminata con il punteggio di 14-10 in favore degli ospiti, è stata nel bene e nel male quasi esclusivamente ad appannaggio del QB Josh Allen, autore tanto di 2 TD su corsa (rispettivamente da 1 e 36 yard) quanto di un evitabilissimo intercetto, catturato dal rapace Jordan Whitehead.
Di Michael Carter, con una corsa da 6 yard quando sul cronometro mancavo solamente 32, l’unico TD segnato dai padroni di casa nel corso del 1° tempo, mai domi ed abili nel ricucire l’iniziale svantaggio grazie ad un drive competente, trainato dalle ricezioni del rookie Garrett Wilson e dalle corse del duo Carter-Robinson.
Prima del duplice fischio c’è stato ancora il tempo per assistere al field goal sbagliato dal kicker Tyler Bass, incapace di centrare i pali dalle 55 yard.

Il secondo tempo si è aperto con un drive lunghissimo e ben orchestrato da Zach Wilson & soci ma soffocato sul più bello dal fumble forzato dal mai domo Von Miller e recuperato dall’altro Defensive End A.J. Epenesa, al quale è seguito a stretto giro di posta il 2° intercetto di giornata lanciato dal QB Josh Allen, agguantato e ritornato per 16 yard, fino alla linea delle 22 yard avversarie, dal fortissimo rookie “Sauce” Gardner, autore di una prestazione sontuosa.
Neanche il tempo di ricompattare le fila ed ecco che i padroni di casa completavano il sorpasso, merito del TD su ricezione messo a referto dall’altro RB James Robinson, recentemente acquisito via trade dai Jacksonville Jaguars.
Il field goal da 51 yard convertito dal Kicker Tyler Bass riportava il punteggio in parità sul 17-17, prima che, dopo un punt per parte, 8 corse consecutive ed una ricezione da 12 yard del WR Denzel Mims consentivano ai padroni di casa portarsi in raggio da field goal, poi trasformato per il definitivo sorpasso, costringendo i Bills a “bruciare” la totalità dei Time Out ma permettendo loro di poter disporre di ancora 1.43 minuti per quanto meno impattare nel punteggio.
L’ultimo drive della disperazione si è concluso amaramente con il 2° sanguinoso drop di giornata del WR Gabriel Davis, commesso solamente pochi istanti dopo che il pass rusher rotazionale Bryce Huff, in occasione di un 2nd&2, aveva pressochè “strappato” la palla dalle mani di Josh Allen, forzando una tanto rovinosa quanto altrettanto decisiva perdita di 19 yard.  

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Con questa sconfitta, la seconda (dopo quella di Miami) in altrettante partite contro avversarie divisionali, i Buffalo Bills (6-2) non solo vedono i Dolphins e gli stessi Jets (entrambe forti di un record di 6-3) avvicinarsi pericolosamente ai vertici della AFC East ma si ritrovano inoltre agganciati dai Chiefs, trionfatori al termine dell’OT nella sfida casalinga contro i Titans, in testa all’intera conference.
Se da una parte Zach Wilson si è dimostrato abilissimo nel guidare l’intera offense della “Gang Green”, evitando al minimo gli errori e terminando la partita con 18/25 passaggi completati, 154 yard, 1 TD ed un passer rating di 101.1, dall’altra Josh Allen, sull’onda lunga della prestazione a dir poco rivedibile messa in mostra nella seconda frazione del match contro i Packers, è nuovamente apparso frettoloso ed altamente impreciso in fase di lancio, oltre che parecchio rivedibile nel “decision making”, terminando la propria partita con 18/34 passaggi completati, 205 yard, 2 intercetti ed un disastroso rating di nemmeno 47 punti.
Il n°17 è sostanzialmente sembrato una copia carbone di quello ammirato nel 2018, concentrato esclusivamente sul profondo del campo, poco disposto ad esplorare il medio-corto e determinante con le proprie game, finendo per produrre in questo modo 86 yard, 9.6 Y/A e gli unici 2 TD segnati dalla propria squadra.
Se escludiamo dall’equazione i 2 WR n°1, rispettivamente Stefon DIggs (5 ricezioni per 93 yard) e Garrett Wilson (8 per 92), i receiving corp di entrambe le squadre sono apparsi abulici e scarsamente produttivi, finendo per farsi notare quasi esclusivamente per una lunghissima serie di errori tanto evitabili quanto sanguinosi.

L’esito finale della contesa, come spesso accade, si è però deciso all’interno delle trincee, nelle quali i New York Jets hanno inconfutabilmente surclassato i Bills in entrambe le metà campo, merito di una D-line dilagante, responsabile di 5 sack ed un’infinità di pressioni e di una O-line che, sebbene decimata dagli infortuni che l’avevano privata di addirittura 3 starter, ha concesso solamente 2 sack e si è dimostrata dominante in run blocking, consentendo ai RB alternatisi dietro di essa di produrre 141 yard ed 1 TD in 27 portate, mantenendo una media di oltre 5 yard per tentativo.
Continua invece a dimostrarsi a dir poco disastrosa la run defense dei Bills, travolti per la seconda settimana consecutiva dai RB avversari, complice una miriade di tackle mancati e l’incapacità del coaching staff di applicare le contromosse e gli aggiustamenti necessari, tanto durante la settimana quanto a partita in corso.

Sembra proprio di rivivere l’incubo della passata stagione, quando dopo il bye i vari Taylor, Fournette e Harris avevano allegramente banchettato sulle macerie della run defense orchestrata dal DC Leslie Frazier.
Le assenze di Jordan Poyer e Matt Milano, sostituiti rispettivamente dal disastroso Jaquan Johnson e dal rookie Terrell Bernard, non hanno atteso a farsi sentire, costringendo agli straordinari la safety Damar Hamlin, unica nota lieta dell’intero reparto difensivo al pari di Von Miller.

Al contrario invece, la difesa dei New York Jets su è riconfermata dominante da capo a coda, tanto nel front 7, trascinato dal duo di DT Williams-Rankins e dal linebacker C.J. Mosley (1 sack, 1 QB hit eD 1 pallone deviato il bottino dell’ex Ravens) quanto nel backend, dove il rookie “Sauce”, scelto con la 4th overall pick e la safety Jordan Whitehead, aggiunta dell’ultima free agency, hanno ammassato un intercetto ciascuno e 3 palloni deviati complessivamente.

Domenica prossima i Buffalo Bills, con l’unico intento di rialzare la testa dopo questa tanto rovinosa quanto impattante sconfitta, ospiteranno all’Highmark Stadium dei Minnesota Vikings sulle ali dell’entusiasmo dopo l’ennesima vittoria, la settima della loro stagione, maturata a domicilio ai danni dei Washington Commanders, sconfitti per 20-17 al termine di una partita tirata fino all’ultimo istante. 

I New York Jets invece, reduci dal 5° successo nelle ultime 6 partite, saranno attesi dal bye week forti un record 6 vittorie e sole 3 sconfitte, potenzialmente valevole, almeno per il momento, della conquista di un posto ai prossimi Playoff.

A cura di Luca Poglio

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