Let Cook Russ (Denver Broncos vs Seattle Seahawks 16-17)

Non esattamente un lunedì qualsiasi in quel di Seattle, l’America intera ed i coloratissimi 12s attendevano da mesi la sfida tra i Seahawks di Pete Carroll e i Broncos di Russell Wilson, tanto è vero che è stato uno dei Monday Night Football con più ascolti degli ultimi anni.

Wilson tornava a Seattle per la prima volta da avversario, con la pressione sulle spalle di dover dimostrare il suo valore dopo la trade di quest’estate, venendo accolto in maniera tutt’altro che amichevole dal rumoroso pubblico sugli spalti, probabilmente più per timore che per un reale risentimento nei suoi confronti.

Stessa pressione anche sul suo successore a Seattle, Geno Smith, il quale è stato autore di una prestazione quasi impeccabile seppur con numeri più contenuti rispetto a Wilson; prestazione quasi impeccabile e grande prova soprattutto della difesa di Pete Carroll, che ha saputo aggredire il numero 3 e sfruttare ogni occasione che si è presentata, assicurando ai Seahawks una meritata vittoria per 17-16 nel “Monday Night Football”.

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Analisi del Match

Nessuno, nessuno credeva che avremmo vinto questa partita!
Queste le parole dell’Head Coach dei Seahawks nel discorso ai giocatori dopo il match, per ringraziarli per la volontà, la rabbia agonistica e la voglia di vincere che hanno saputo portare sul terreno di gioco del Lumen Field.

Anche se sembra quasi impossibile, Geno Smith è stato il quarterback più a suo agio nell’arco della partita. Lo storico backup di Russell Wilson non solo ha gestito bene il pallone evitando per quanto possibile i pericoli, ma (soprattutto nel primo tempo) ha prolungato le giocate e ha variato molto il gioco, coinvolgendo ben otto diversi ricevitori.

Seattle nel secondo tempo non ha chiuso o prolungato i drive come avrebbe potuto, ma sotto la guida di Smith la squadra non ha mai perso un vantaggio, con Rashaad Penny che ha dimostrato di avere una buona dose di energia nonostante le sole 12 corse effettuate.

La difesa è stata altrettanto forte, salendo in cattedra soprattutto quando l’attacco ha rallentato il ritmo per poi bloccarsi nel corso del match; ha concesso ancora molte yard, brutta abitudine mantenuta dalla scorsa stagione, ma ha forzato due fumble sulla goal-line, numerosi tackle for loss e soprattutto ha mostrato una fisicità importante, riuscendo a mettere pressione su Wilson e sulla Offensive Line dei Broncos in numerose occasioni, in modo particolare con il nuovo arrivo Uchenna Nwosu.

Se dovessimo trovare una vera e propria chiave del match, potremmo dire che Seattle è stata, semplicemente, la squadra più disciplinata e ispirata in campo, anche grazie alla motivazione aggiuntiva di dover dimostrare di poter competere anche senza il campione che ha guidato la squadra negli ultimi anni.

Dal lato Broncos, ci sono molte ragioni per giustificare la sconfitta, anche se è abbastanza evidente che i due fumble di Melvin Gordon e Javonte Williams sulla linea della 1 yard sono stati probabilmente il punto di svolta della serata (ma non si doveva correre sulla 1 yard line?).

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Tuttavia, quello che è balzato più alla luce dei riflettori, oscurando forse i veri motivi della sconfitta, è l’errore dell’Head Nathaniel Hackett sul finale di partita, quando dopo aver lasciato scorrere inutilmente 30 secondi sul cronometro prima di chiamare un time-out, con un 4th e 5 da giocare per poter prolungare il drive, ha deciso di tentare un field goal da 64 yard. È stata una gestione pessima e inspiegabile, soprattutto per una franchigia che in estate ha puntato tutto sull’aggiunta di un QB élite come Russell Wilson, per poi affidarsi ad un kicker nel momento più importante.

La difesa di Denver, soprattutto nel secondo tempo, dopo un inizio da film horror, è stata grintosa ed è riuscita a contenere in maniera perfetta l’attacco di Seattle, soprattutto il reparto corse, riuscendo a mettere pressione su Geno Smith in modo particolare con Bradley Chubb. Certo i Broncos dovranno contenere necessariamente le penalità, altra nota dolente della nottata, se vogliono competere in una division piena di talento.

Difficile poter dire dove iniziano i demeriti dei Broncos e dove iniziano i meriti dei Seattle Seahawks, ma si può certamente dire che ha vinto la squadra che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, dando l’anima e giocando oltre ai propri innegabili limiti per dimostrare che i campioni passano, ma le squadre restano.

Uno sguardo al futuro

I Seahawks, unici vittoriosi e in testa alla NFC West dopo una settimana, si recheranno a San Francisco per far visita ai rivali 49ers, che domenica hanno perso contro i Bears in condizioni climatiche avverse.
I Broncos esordiranno in casa contro i Texans , che in week 1 hanno pareggiato con i Colts.

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Seahawks Nest Italia

Tre amici e una grande passione per i Seattle Seahawks. Simone Faccini, Marco Bernardi e Marco Cherubini sono gli autori di Seahawks Nest Italia, il primo podcast in italiano sui Seahawks ma anche una comunità e un punto di ritrovo per tutti i 12s in Italia.

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