Il riassunto di Week 13 NFL

In una Week 13 NFL dalle mille emozioni sono i Patriots a salire in vetta alla AFC, mentre i Cardinals consolidano il trono in NFC, davanti a Buccaneers e Packers. C’è anche Green Bay, insieme a Browns, Panthers e Titans, a riposo, ma le restanti 14 sfide sono da non perdere: partiamo!

I Saints (5-7) si preparavano a giocare in questa week 13 senza Kamara e i due migliori offensive tackle, i Cowboys (8-4) invece potevano contare di un roster al completo dopo parecchie settimane: al Superdome la squadra di Dallas vince 27 a 17. Nonostante la differenza finale di 10 punti, è stata una partita combattuta: fino al terzo quarto il risultato è stato fermo sul 13 a 10 quando però Pollard (7×71 yard e 1 TD) parte dal backfield con uno sprint che gli permette di lasciarsi dietro tutta la difesa dei Saints arrivando in end zone dopo 58 yard di corsa. Hill (19/41 per 264 yard, 2 TD e 4 INT) ha giocato discretamente considerando le assenze e un infortunio al dito medio subito nei primi istanti dell’incontro, questo fino all’ultimo quarto quando subisce altri 2 intercetti, uno dei quali portato in touchdown da Watkins, che di fatto hanno chiuso l’incontro. Prescott dall’altra parte, pur avendo vinto, non ha giocato una partita tanto migliore dimostrandosi parecchio arrugginito dopo il rientro dei ricevitori infortunati e subendo molta più pressione di quella che si aspettava: chiude con 26 completi su 40 per 238 yard, un touchdown e un intercetto.

L’ultima cosa che serviva ai Giants (4-8) era un altro ricevitore infortunato e con l’uscita di scena di Golladay nel secondo quarto è stato facile per i Dolphins (6-7) vincere la partita 20 a 9. Il team di New York nonostante tutto stava dominando il possesso del pallone fino a quando, dopo l’infortunio del ricevitore, i Dolphins sono riusciti ad arrivare in end zone per il 10 a 3 col quale si è chiuso il primo tempo. I padroni di casa segneranno ancora nell’ultimo quarto estendendo il vantaggio a 17-6 lasciando i Giants senza giocatori e senza speranze di rimonta. Tagovailoa ha sofferto parecchio all’inizio dell’anno a causa dei suoi tanti turnover nella red zone ma in questa partita è stato davvero sensazionale finendo con 30 completi su 41 lanci per 244 yard e 2 touchdown. Glennon invece chiude l’incontro con 23 completi su 44 per 187 yard e un intercetto: quest’ultimo è stato senza dubbio un lancio incomprensibile finito in una zona che era coperta da due uomini di Miami, ma per il resto della partita si è comportato abbastanza bene considerando la difesa dei Dolphins specializzata nei blitz e la mancanza di ricevitori di livello.

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Se i Texans (2-10) avessero voluto provare ad avere una chance contro i Colts (7-6), avrebbero dovuto giocare una partita pulita, priva di errori: evidentemente questo piccolo appunto non deve essere arrivato in tempo nello spogliatoio dato che i Colts stravincono l’incontro per 31 a 0. Le cose si mettono subito male dato che nelle prime cinque azioni i Texans subiscono già due turnover: il primo è un intercetto dal quale nasce il touchdown di Taylor, il secondo invece è un fumble di Brown che rovina un promettente drive dell’attacco. I Colts inizialmente fanno fatica sui terzi tentativi e il 7 a 0 rimane inchiodato fino alla fine del primo tempo quando Wentz riesce a trovare Dulin in end zone; questo buon momento del team di Indianapolis continua nella seconda frazione di gioco e già nel primo drive arriva il secondo touchdown di Taylor (32×143 yard e 2 TD) che porta il risultato sul 21 a 0, ormai inarrivabile per i Texans che perdono anche il quarterback per infortunio. Con le corse di Taylor, la partita di Wentz risulta più semplice del previsto e si limita a completare 16 lanci su 22 per 158 yard e un touchdown.

Le pagelle di week 13 NFL

I Lions (1-10-1) sono stati in vantaggio per gran parte dell’incontro ma la sensazione era sempre quella che i Vikings (5-7) sarebbero riusciti a rimontare e vincere la partita: i Lions vedono sparire azione dopo azione il 20 a 6 col quale avevano chiuso il primo tempo finendo con l’essere sopra 23 a 21 con 4 minuti rimasti. Dalle proprie 28 yard, coach Campbell decide di provare a convertire un quarto tentativo ma la play-action si chiude con il fumble di Goff, Cousins coglie la palla al balzo e lancia Jefferson (11×182 yard e 1 TD) in end zone a 1:50 dal termine. Goff si carica la squadra sulle spalle e, approfittando della difesa rimaneggiata dei Vikings, guida l’ultimo drive convertendo 2 terzi down e lanciando St. Brown (10×86 e 1 TD) in end zone nell’ultima azione per il touchdown della prima vittoria stagionale. Con questa prestazione, Goff è forse riuscito a mantenere saldo il suo posto da titolare per il prossimo anno finendo l’incontro con 25 colpeti su 41 per 296 yard, 3 touchdown e un intercetto; la partita di Cousins è invece iniziata con qualche difficoltà ma è stata decisamente raddrizzata nel secondo tempo chiudendo con 30/40 per 340 yard e 2 touchdown.

I Jets (3-9) hanno letto in settimana la relativamente buona notizia che Hurts ha subito un infortunio alla caviglia durante gli allenamenti e difficilmente sarebbe stato della partita: gli Eagles (6-7) hanno quindi ripiegato su Minshew che si è rivelato vitale in quanto nell’attacco di Filadelfia non si vedeva un quarterback bravo a lanciare dai tempi di Wentz; la scelta si è rivelata giusta e il punteggio finale ha visto gli Eagles prevalere per 33 a 18. Minshew non ha lanciato incompleti fino alla fine del primo tempo dove è stato costretto a lanciare il pallone fuori dal campo: lancio che non ha comunque pregiudicato il drive che si è chiuso con un field goal realizzato. Agli Eagles sono bastati altri tre calci nel secondo tempo per chiudere la partita poiché i Jets hanno faticato moltissimo a guadagnare terreno negli ultimi due quarti avendo difficoltà anche nel mantenere il possesso. Minshew finisce con 20 completi su 25 per 242 yard e 2 touchdown, entrambi per il suo ricevitore preferito della serata, Goedert, che conquista 105 yard con 6 ricezioni. I Jets sono partiti abbastanza bene grazie al primo touchdown pass in due mesi di Wilson che pesca Moore in end zone: questo è il primo dei tre drive con i quali la squadra di New York è riuscita a segnare nel primo tempo che si chiude 24 a 18 per gli avversari. La partita cambia nella ripresa, soprattutto per Wilson che da un 12/14 passa a un 11/22 e un intercetto: il totale finale recita 22/38 per 226 yard, 2 TD e 1 INT.

I Cardinals (10-2) festeggiano il ritorno in campo di Murray che ritrova la splendida connessione con Hopkins mentre i quattro intercetti di Dalton condannano i Bears (4-8) alla sconfitta per 33 a 22. Il primo intercetto viene sfruttato da Murray per lanciare proprio Hopkins in end zone, il secondo viene preso e portato da Baker fino alle 15 yard difensive dei Bears dove in un terzo tentativo il quarterback dei Cardinals corre a segnare il 14 a 0. I Bears accorciano le distanze con il touchdown di Montgomery (21×90 yard e 1 TD) ma subito dopo è una super ricezione ad una mano di Conner a ristabilire il +14 col quale si chiude il primo tempo. Nella ripresa il team di Chicago resta vivo grazie alle corse del running back che portano Dalton (26/41 per 229 yard, 2 TD e 4 INT) a ridurre lo svantaggio con il lancio per Graham. All’inizio dell’ultimo quarto arrivo il terzo intercetto della serata che porta al secondo field goal di Prater; nel drive successivo è Allen ad intercettare per la quarta volta il quarterback dei Bears, intercetto che Murray (11/15 per 123 yard e 2 TD; 10×59 e 2 TD) approfitta per il secondo touchdown su corsa della giornata che virtualmente chiude la partita.

Rookie Watch di week 13 NFL

Dopo la convincente vittoria contro gli Steelers, i Bengals (7-5) sono arrivati carichi alla sfida contro i Chargers (7-5) ma le assenze di Reiff e Hopkins nella linea offensiva si sono rivelate cruciali per i fini del risultato: la mancanza dei due titolari ha esposto Burrow a più pericoli del solito e tra sack e fumble i Chargers ne approfittano e stabiliscono subito il vantaggio per 24 a 0, vantaggio che rimarrà fino al 41-22 finale. I Bengals segnano un paio di touchdown per ridurre il margine a 24 a 13 ma nel segnare il secondo, Burrow si fa male al mignolo e mentre prova qualche lancio in sideline mostra delle espressioni che difficilmente tranquillizzano i tifosi di casa. Il quarterback ha fatto fatica a rimanere in campo ma, nonostante il dolore nei lanci, è stato in grado di macinare terreno anche se rimane colpevole di due intercetti che hanno “ucciso” la partita, il secondo quando il gap era stato quasi colmato sul 24-22. La difesa dei Bengals, spinta dai tifosi, limita Herbert ma il fumble di Mixon all’inizio dell’ultimo quarto viene preso e portato in end zone da Campbell, touchdown che porta i Chargers a due possessi di vantaggio che si riveleranno decisivi. Burrow, nonostante l’infortunio e i 6 sack subiti, è riuscito a completare 24 dei 40 lanci tentati per 300 yard complessive, un touchdown e due intercetti. Herbert, come il resto della sua squadra, è riuscito in poco nella ripresa ma fortunatamente è stato in grado di creare 3 touchdown con 232 yard nel primo tempo: finisce con 26 su 35 per 317 yard, 3 touchdown e un intercetto.

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Deludente sconfitta per i Ravens (8-4) nel derby di AFC North contro gli Steelers (6-1-5). Un Lamar Jackson altalenante (23/37 per 253 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble) lascia a a Devonta Freeman il compito di siglare il primo touchdown, con la corsa da 3 yard, poi Baltimore si affida ai field goal di Justin Tucker da 35 e 28 yard per restare in vantaggio. Chris Boswell replica da 53 e 43 yard, ma è un dominante Diontae Johnson (8 ricezioni per 105 yard e 2 TD) a mettere il turbo ai padroni di casa, varcando la end zone per 29 e 5 yard su lancio di un buon Ben Roethlisberger (21/31 per 236 yard e 2 TD pass). Quando Jackson riesce a sfuggire alla terrificante morsa di T.J. Watt (6 tackle, 3.5 sack, 3 tackle for loss, 1 FF) e di Chris Wormley (5 tackle, 2.5 sack, 2 tackle for loss) arriva il touchdown pass del potenziale pareggio per 6 yard per Sammy Watkins. I Ravens, però, decidono di affidarsi alla conversione da due punti per tentare il sorpasso e la vedono scivolare dalle mani di Mark Andrews. Vincono così gli Steelers per 20-19.

A prendere la vetta di AFC sono così i Patriots (9-4), che vincono la settima partita di fila nella tundra di casa Bills (7-5). Era dal 1974 che un quarterback non tentava meno dei tre lanci di Mac Jones (2/3 per 19 yard e 1 fumble) nel suo anonimo Monday Night, ma è quel che serve allo scienziato pazzo Bill Belichick per evitare disastri con un clima tanto sfavorevole. A collezionare ben 222 yard pensano i runningback, in particolare uno scatenato Damien Harris (10 portate per 111 yard e 1 TD), a segno con la corsa vincente da 64 yard. Dall’altra parte fatica Josh Allen (15/30 per 145 yard e 1 TD pass), ma raccoglie comunque un touchdown pass per 14 yard per Gabriel Davis, mentre Taylor Bass centra i pali da 35 yard, ma fallisce il secondo tentativo. Nick Folk, invece, non sbaglia da 41 e 34 yard e regala la vittoria ai Patriots, per 14-10 sui Bills.

Top giocatori difensivi di week 13

Inseguono da vicinissimo i Chiefs (8-4), che mettono al tappeto i Broncos (6-6) e li staccano in vetta alla AFC West. Patrick Mahomes (15/29 per 184 yard e 1 INT) resta preda della fantastica difesa di Denver, ma non si fa mancare un rushing touchdown da 10 yard per sbloccare il match. La partita si trasforma poi in una battaglia di field goal tra l’ottimo Harrison Butker, a segno da 56, 45 e 26 yard, e Brandon McManus, che replica da 42 yard. La sfida torna a scaldarsi nell’ultimo quarto d’ora, quando Daniel Sorensen riporta per 75 yard un intercetto al negativo Teddy Bridgewater (22/40 per 257 yard con 1 TD pass e 2 INT) fino alla end zone avversaria. Un clamoroso Javonte Williams, che abbina 102 rushing yard in 23 portate ad altre 76 extra in 6 ricezioni, prova a guidare la rimonta con il touchdown per 13 yard, ma per i Broncos non c’è nulla da fare. Vincono i Chiefs per 22-9.

I Buccaneers (9-3) volano sulle ali di Tom Brady e stendono i Falcons (5-7). Il quarterback (38/51 per 368 yard con 4 TD pass e 1 INT) regala l’ennesimo poker di touchdown pass in carriera e a giovarne è soprattutto il fido Rob Gronkowski, a segno per 27 e 11 yard, ma anche Cameron Brate e Leonard Fournette, che si spartiscono i restanti due. Da non dimenticare poi le devastanti ricezioni di Chris Godwin (15 per 143 yard) e i quattro sack equamente divisi tra Ndamukong Suh e Vita Vea, che fanno passare a Matt Ryan (30/41 per 297 yard e 3 fumble) una giornata da incubo. Russell Gage (11 ricezioni per 130 yard) e il rushing touchdown di Mike Davis da 17 yard, unico di giornata insieme all’intercetto di Marlon Davidson riportato per 3 yard in end zone, non possono bastare ai Falcons, che cadono per 17-30 contro i Buccaneers.

Ennesima prestazione disastrosa per i Jaguars (2-10), che lasciano strada al banchetto dei Rams (8-4). L’attacco di Los Angeles torna straripante sotto la guida di un grande Matthew Stafford (26/38 per 295 yard e 3 TD pass), che lancia in end zone nell’ordine Cooper Kupp per 29 yard, Van Jefferson per 2 e Odell Beckham per 1, in un terzo quarto da sogno per i padroni di casa. Al resto pensa uno scatenato Sony Michel (24 portate per 121 yard e 1 TD), che alle tante yard su corsa aggiunge un viaggio in end zone da 5 yard. Matt Gay è perfetto nel centrare i pali da 40, 44 e 37 yard e il gioco è fatto, anche perché Trevor Lawrence (16/28 per 145 yard) non è in grado di tenere testa alla difesa avversaria. Carlos Hyde festeggia un touchdown su corsa da 1 yard, poi l’attacco dei Jaguars si ferma completamente. Possono così stravincere i Rams per 37-7.

La TOP 10 NFL di Week 13

Ancora una vittoria per il Football Team (6-6), che rilancia la corsa ai playoff con il successo con i Raiders (6-6). La splendida ricezione in touchdown di Logan Thomas per 7 yard stappa la partita, poi sono i field goal di Daniel Carlson da 52 e 38 yard a riaprire i giochi. Un convincente Taylor Heinicke (23/30 per 196 yard con 2 TD pass e 1 INT) fa il bis con il touchdown pass per 4 yard per Antonio Gibson, ma la corsa vincente da 1 yard di Josh Jacobs e il tris di Carlson da 37 yard portano Las Vegas in vantaggio. Il drive finale sull’asse Heinicke-Gibson, però, regala a Brian Johnson la possibilità di prendersi la partita con il field goal da 48 yard, che va a segno. Washington vince così in volata contro i Raiders per 17-15.

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I Seahawks (4-8) tornano a vincere in casa contro i Niners (6-6). Seattle sorprende gli avversari con una giocata a sorpresa, completata da Travis Homer con il rushing touchdown da ben 73 yard. San Francisco, però, prende in mano la partita grazie a un delirante George Kittle (9 ricezioni per 181 yard e 2 TD), che riceve per due volte in touchdown, per 24 e 48 yard. Eli Mitchell aggiunge la corsa vincente da 2 yard, Robbie Gould centra i pali da 50 e la sfida sembra essere indirizzata. Non sono d’accordo il nuovo arrivato Adrian Peterson, che varca la end zone da 1 yard, e soprattutto Russell Wilson (30/37 per 231 yard con 2 TD pass, 1 INT e 1 fumble). Per il runningback si tratta di un touchdown storico: è il primo nella storia a riuscirci con sei squadre diverse. Il quarterback, invece, torna fenomenale protagonista e fa il bis di touchdown pass per D’Wayne Eskridge e Tyler Lockett, per 7 e 12 yard, ribaltando la partita. Un Jimmy Garoppolo in calo (20/30 per 299 yard con 2 TD pass e 2 INT) non riesce nella replica e i Seahawks vincono la partita per 30-23.

Colts, Dolphins, Eagles e Patriots si prendono la settimana di riposo nella prossima Week 14, che inizia con il Thursday Night tra Vikings e Steelers. La domenica, poi, l’atmosfera si fa elettrizzante, in particolare grazie alla sfida tra Buccaneers e Bills. Il Sunday Night è caldissimo tra Packers e Bears, mentre a chiudere la settimana c’è un Cardinals-Rams proprio da non perdere.

a cura di Massimiliano Poli e Alessio Salerio

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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