Via col vento (New England Patriots vs Buffalo Bills 14-10)
In un gelido Orchard Park, sferzato da venti di 50 miglia orarie e una temperatura percepita di meno quattro gradi, Buffalo Bills e New England Patriots si incontrano in una battaglia per la AFC East che ha implicazioni anche per la testa della conference.
Il clima sicuramente è stato il fattore della partita, ma anche questo è il bello del football invernale, in particolare al nord come Buffalo, sul confine con il Canada, si gioca in qualsiasi condizione. I Bills avrebbero avuto il poderoso vento a favore nel primo e terzo quarto, i Patriots nel secondo e quarto quarto, e come dicevo è stato un fattore perché ad esempio il kicker di Buffalo, Tyler Bass, prima della partita ha affermato che si sentiva fiducioso nel calciare solo dalla distanza di un extra point in giù.
Belichick e il suo coaching staff danno sempre l’idea di essere due passi avanti al resto dei colleghi e probabilmente la loro convinzione nelle idee e preparazione, la precisione con cui eseguono, e la consapevolezza che non ti regaleranno nulla, contribuisce a incrinare fin dall’inizio la fiducia di coloro i quali si trovano di fronte.
Così hanno fatto anche lunedì notte, hanno constatato le condizioni climatiche, e visto che Bill Belichick dal 2004 ha vinto sedici volte e perso solo due a Buffalo e in casa gioca a Foxborough nel nord est, un altro luogo non caratterizzato da climi miti né al coperto, è in grado di navigare gli elementi. E così ha fatto, per evitare di affidarsi al braccio di Mac Jones, non esattamente un cannone, con eventuali spostamenti indesiderati della palla dovuti al vento che sarebbero potuti risultare in intercetti, ha fatto correre i suoi ben quarantasei volte e fatto lanciare Mac solo tre, credo anche per impostare la partita sui binari di un football altamente fisico fatto di dominio alla linea di scrimmage e consumo del cronometro logorando i difensori di Buffalo, che come tutti i giocatori di football in week 13 hanno acciacchi ed è risaputo che colpire al freddo è più probante del normale.
Si sapeva che sarebbe stata una partita a punteggio contenuto e si intuiva che chi fosse andato per primo in vantaggio difficilmente lo avrebbe perso, visto anche il peso specifico dei due reparti difensivi. A prendere la testa per primi sono i Patriots con una bellissima corsa di Damien Harris da 64 yds, una crack toss che hanno eseguito più volte nel corso del match, con il ricevitore N’Keal Harry vicino alla linea che spinge ancora più in profondità il defensive end, il left tackle Isaiah Wynn che va in pull sul cornerback Levi Wallace e l’eccellente fullback tedesco Jakub Johnson timbra il linebacker Tyrel Dodson, che sostituisce nella formazione base della difesa AJ Klein, Damien Harris svolta leggermente a destra ed esplode attraverso il centro della difesa di Buffalo fino alla end zone. Per non correre rischi Belichick non tenta nemmeno l’extra point contro vento ma si gioca la stessa identica giocata senza il blocco di N’Keal Harry sull’esterno ma questa volta è Bolden a portare la palla nell’area pitturata per la conversione da due punti. Sempre a proposito del perfetto football situazionale dei Patriots, questi sfruttano i due quarti con il vento a favore per tentare due field goal, uno da 41 yds e l’altro da 34, entrambi eseguiti da Folk che sta avendo un career year sebbene la carta d’identità reciti 37 anni.
L’incapacità dei Bills nel correre con costanza, dimostrata tutto l’anno, alla fine si è dimostrata decisiva in una partita del genere (tredicesimi per rushing yard, diciannovesimi per corse tentate e undicesimi per touchdown su corsa), a mio parere mettendo troppe volte palla nelle mani di Josh Allen. Dico questo non perché Josh Allen in sé non sia valido, anzi vederlo lanciare fendenti nel vento mi ha convinto che la sua scelta da parte di Buffalo sia stata perfetta, ma perchè le condizioni climatiche non permettevano, chiunque fosse stato a lanciare, risultati soddisfacenti; al contrario Brian Daboll ha fatto lanciare Allen ben trenta volte, di cui la metà sono risultati in completi per 145 yds e 1 TD nel primo quarto con il vento a favore.
Correre maggiormente avrebbe permesso di far scorrere il tempo, far riposare la propria difesa e stancare quella avversaria, anche per il discorso di fisicità fatto prima lato Patriots, invece Buffalo ha corso venticinque volte di cui sei sono state portate di Josh Allen, non tutte intenzionali, anzi fossi stato nel coaching staff di Buffalo (ma c’è un motivo se non lo sono) avrei sfruttato maggiormente l’atletismo e stazza del loro quarterback nel gioco di corsa.
Buffalo, pur con un field goal sbagliato da Bass nel quarto quarto, contro vento, da 33 yds, si è ritrovata al termine della contesa con la palla nella red zone, e nel caso fosse riuscita a segnare, ciò avrebbe significato vittoria. Dopo due passaggi incompleti consecutivi di Allen, dove in particolare sul secondo la safety Adrian Phillips ha fatto una grande giocata nell’intervenire su Dawson Knox che si era girato per offrire un bersaglio al proprio quarterback che era andato in scramble, su 4th & 14 Steve Belichick ha avuto il coraggio di mandare un all-out blitz in pieno stile Patriots e Bryant, che aveva come compito la copertura di Singletary, legge il movimento della palla lanciata frettolosamente da Allen con la pressione in faccia e la schiaccia a terra per un turnover on downs.
La differenza tra le due prestazioni si vede nelle yard corse, 222 per New England contro 99 dei Bills, oltre al tempo di possesso in cui è prevalsa New England di soli quattro minuti a giochi finiti ma che più importante, lo ha dominato nei due quarti in cui l’attacco di Buffalo aveva il vento a favore, il primo e il quarto, dove rispettivamente l’attacco dei Patriots ha tenuto palla per otto e undici minuti togliendo la palla all’attacco esplosivo dei Bills; a proposito, i Patriots in Damien Harris e Rhamondre Stevenson hanno un tandem di runningback speciale.
Buffalo ora è due vittorie dietro a New England, ma avrà occasione di vendicarsi tra appena due settimane, quando però la squadra di Bill Belichick giocherà in casa dopo il bye, situazione in cui il futuro hall of famer e il suo coaching staff sono letali nel preparare la partita. I Patriots rimangono alla testa della AFC e per i Bills, da cui quest’anno ci si aspettava il definitivo salto di qualità, al momento sembra complicato anche solo vincere la propria division in una stagione fatta di alti e bassi; fossi nei tifosi di Buffalo comunque aspetterei a premere il “panic button”, quella di quest’anno potrebbe essere una scossa di assestamento, perché sulla carta e sul campo la squadra di coach McDermott ha tutti gli elementi per continuare a crescere come fatto nelle ultime stagioni ed ambire a un titolo.