Le pagelle di week 13 NFL

Il 13 si rivela numero fortunato per i Detroit Lions. Interrotta la sfilza di 15 gare senza vittorie. Parlare di sorpresona con i Vikings coinvolti però è fuori luogo. Così come, anche se non le avrei pronosticate, non possono essere catalogate come sorpresissime le vittorie di Washington a Las Vegas e degli Steelers sui Ravens. Sono comunque la conferma di una stagione iper avvincente dove le pagelle non sono mai scontate. Chiedere ai 49ers caduti a Seattle per la conferma (questa proprio non me l’aspettavo).

Abbiamo una AFC in cui è serratissima la sfida per i posti più in luce nella griglia play-off, mentre la NFC vede particolarmente accesa la corsa alle ultime posizioni buone per giocare in gennaio. Impressiona che nell’American Football Conference non ci sia nessuna squadra con meno di 4 sconfitte. Equilibrio: e la NFL gongola.

Il riassuntino classico su come leggere le mie pagelle senza innervosirsi lo trovate qui.

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Saints – Cowboys 17-27

New Orleans 5 (5,5)

L’illusione che Hill possa giocare continuativamente quarterback dura un tempo. Grazie alle magie di Payton e a una difesa di livello. Il risveglio nella ripresa è di quelli da mal di testa.

Dallas 6,5 (8)

Partita non facile, a dispetto del punteggio. Gli allenatori riescono a trovare gli aggiustamenti opportuni e cancellano dal campo Hill e il suo rimaneggiatissimo attacco. Pure Prescott però non è in una delle sue serate migliori. Pollard estrae un coniglio dal suo cilindro per far sembrare tutto più roseo.

Texans – Colts 0-31

Houston N.G. (3,5)

Prestazione imbarazzante. In linea più con le aspettative estive che con quanto visto per gran parte del campionato, in cui quanto meno una parvenza di orgoglio era emerso. Non può bastare un primo tempo sufficiente della difesa, che nel finale incassa un touchdown anche dalle riserve di Indianapolis. Taylor ha finito l’appeal.

Indianapolis 7,5 (7)

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Mezzo punto in meno perché di fronte avevano praticamente nessuno. Altro mezzo punto in meno perché in partite così Taylor va fatto rifiatare. Non concepisco le sue 32 portate. Ma Henry non ha insegnato nulla?

Lions – Vikings 29-27

Detroit 7 (3,5)

Un drive finale coi controfiocchi scongiura l’ennesimo beffardo patatrac e permette di onorare al meglio le vittime della sparatoria alla Oxford High School. I difetti di Detroit sono sempre lì. Togliere lo zero dalla casella delle vittorie evita di entrare nella storia dalla porta sbagliata.

Minnesota 3 (3,5)

Figuraccia. Non è la prima squadra che quest’anno si fa sorprendere, certo. Ma Minnesota non aveva più margini d’errore. Lasciate perdere i pallottolieri, questa squadra non farà i play-off e non lo merita. Difesa improponibile, Zimmer al capolinea. (Approfondimento)

Dolphins – Giants 20-9

Miami 8 (6)

Eccola la sufficienza stagionale. Sì, ho aspettato. E il perché lo sapete: avevo enormi aspettative per Miami in questa stagione. Bravi a ribaltare l’avvio in retromarcia con le 5 vittorie consecutive. Per andare ai play-off non sono ammesse fermate intermedie di qui alla fine. Sarà dura. Ah, sì il 20-9 ai Giants: ho aggiunto mezzo punto in extremis ricordandomi dello sgambetto agli Eagles e apprezzando la solidità sia in attacco che in difesa. Altra gara positiva di Tua.

New York 4 (4,5)

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L’abito buono è rimasto nell’armadio a New York. In questo 2021 l’hanno indossato così poco che si sono scordati di metterlo in valigia. 

Falcons – Buccaneers 17-30

Atlanta 5,5 (6)

Non la consideravo una sfida alla loro portata. Se la giocano per un tempo. Dopo l’intervallo diventa un monologo e non trovano né il modo di ferire, né quello di contenere.

Tampa Bay 7 (8,5)

Anche l’immortale Tom ogni tanto può commettere errori: vedasi pick six. Contro Atlanta se lo può permettere. Anche perché per il resto sembra il ventenne di sempre: 4 touchdown di cui due al fidato compare Gronkowski e uno ricevuto splendidamente da Fournette. Negli ultimi 30 minuti la difesa ammutolisce Ryan e soci. Anche Godwin sta carburando.

Jets – Eagles 18-33

New York 5,5 (4)

Altra squadra che crolla alla distanza. Contro un avversario meno proibitivo ma poco incline a una seconda domenica di regali newyorkesi. Segnali positivi da Wilson, peccato per il calo nella seconda parte dell’incontro. Continua a far bene Moore.

Philadelphia 7 (6,5)

L’importanza di un piano B. Minshew potenzialmente è il Fitzpatrick del prossimo decennio. Gli Eagles nei primi due quarti sembrano ancora in modalità “vacanza a New York”, soprattutto quando si tratta di fermare i Jets. Poi crescono. Goedert si gode la giornata con un quarterback più avvezzo a metterla per aria che a correrla. Sanders sano è un bel vedere. Elliott in stato di grazia.

Bears – Cardinals 22-33

Chicago 4,5 (4)

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Tra gli errori di Dalton e quelli dei ricevitori il mix è una prestazione sconfortante. Nella pioggia del Soldier Field galleggiano Montgomery e Graham.

Arizona 8,5 (9)

Ritrovare Murray e Hopkins è un bell’andare. Rientro soft (vedasi i 4 intercetti altrui) impreziosito dai TD proprio di Hopkins e di Conner, due gemme.

Bengals – Chargers 22-41

Cincinnati 5 (8)

L’avvio choc è seguito da un sussulto – sia per Burrow che per la retroguardia – che per poco non porta al momentaneo pareggio (fallita la conversione da 2 per il 24-24). In affanno Chase, ritrovato Higgins. Match da vedere e rivedere in casa Bengals, in ottica play-off: per correggere gli errori.

Los Angeles 8 (7,5)

Herbert si aggiudica la sfida del futuro contro Burrow. Primi venti minuti stellari. Bosa, James e compagni ritrovano la verve di inizio stagione. Sottolineatura con la matita blu per i turnover: da limitare assolutamente.

Rams – Jaguars 37-7

Los Angeles 7 (6)

Kupp magistrale in partita e nelle interviste successive. Ottimo Michel. Stafford sul pezzo. Guai a dare per scontato questo risultato, dopo quello che abbiamo visto quest’anno, dopo le ambasce in cui si sono ritrovati i Rams nell’ultimo mese. Riuscire a sbloccarsi può passare anche dall’annientare un avversario palesemente più debole che all’inizio cerca di renderti la vita difficile.

Jacksonville 4,5 (4)

Troppi errori per pensare di reggere l’urto in casa dei Rams. L’incipit promettente è un fuoco di paglia. Nelle ultime cinque settimane però ci sono le gare con Texans e Jets potenzialmente utili a rimpinguare il bottino di W.

Raiders – Football Team 15-17

Las Vegas 5 (5,5)

I fantasmi si stanno allineando sull’uscio. L’attacco non gira più. Servirebbe ritrovare in fretta Waller ed averlo al cento per cento. Perso anche Drake, ci si deve aggrappare a Carr, Renfrow e Jacobs. 

Washington 8 (6,5)

Forse sono state le troppe aspettative a schiacciarli nei primi mesi di campionato. Hanno serrato le fila. Anche Heinicke sta rendendo al meglio. Il vero trascinatore è comunque Gibson, miglior running back della NFC. Plauso anche a Thomas, ormai uno dei TÈ più interessanti dopo i super big. Se si gioca punto a punto hanno la cazzimma per impensierire – quasi – chiunque.

Steelers – Ravens 20-19

Pittsburgh 8 (7)

Big Ben fa trapelare il suo addio e sfodera al contempo una performance più che onorevole, ringalluzzita dagli ultimi 15 minuti di gioco. Watt e Fitzpatrick guidano una difesa che mette la ciliegina sulla torta impedendo la conversione da due di Baltimore allo scadere.

Baltimore 5,5 (8)

Harbaugh prova a vincerla, rinunciando all’overtime. Gli va male. Resta in una posizione di vantaggio sul resto della division, con il successo avrebbe quasi chiuso i conti. Non sono i Ravens al loro meglio e nell’ultimo periodo concedono troppo a Pittsburgh dopo essere stati in grado di contenerli egregiamente nei 45 minuti precedenti.

Seahawks – 49ers 30-23

Seattle 7,5 (3,5)

Aprono la valigia dei trucchi. E ne escono finte di punt vincenti. Touchdown di “vecchietti” (Adrian Peterson). Safety. Intercetti. Giocate dimenticate, di cui Seattle aveva un gran bisogno. Everett disastroso come raramente avevo visto un giocatore. La stagione resta iper deficitaria, il morale respira.

San Francisco 4 (6)

Bello rivedere Kittle in grandissimo spolvero. Meno brillante Garoppolo. A mancare però stavolta sono le corse, cruciali nell’economia di Shanahan. E Deebo. Inciampo che mina le certezze. Rialzarsi in fretta è obbligatorio. I play-off non aspettano.

Chiefs – Broncos 22-9

Kansas City 8 (8,5)

I fuochi artificiali ancora non ci sono. Coach Reid fa più affidamento sulla difesa che sull’attacco che ha reso i Chiefs la squadra più ammirata negli anni scorsi. Per avanzare dovranno comunque tornare a banchettare nelle end zone altrui, perché di fronte non ci sono sempre Bridgewater e i Broncos.

Denver 5 (6,5)

Williams per me si è guadagnato i galloni da titolare. E’ lui la nota lieta della domenica di Denver. Notizie diverse arrivano dal fronte Bridgewater, non che sia una novità. Non riesco ad aspettarmi di più da Denver, nonostante sia riuscita a stupirmi in un paio di occasioni.

Bills – Patriots 10-14

Buffalo 5,5 (6,5)

Tentano di giocare normalmente. Le condizioni meteorologiche aiutano le difese. Non basta la qualità di Allen e Diggs per spuntarla. Sarebbe servito di più dai Knox, dai Breda, dai Moss…

New England 8 (9,5)

McDermott ha detto di non esagerare con le lodi a Belichick. Di non assegnarli meriti eccessivi. D’accordo, possiamo anche provarci, a non esagerare. Pensando che sia stata più Buffalo a perderla che New England a vincerla. Eppure. Nel match di scacchi il maestro Bill ne esce vincitore assoluto. Come se fosse la prima volta negli ultimi vent’anni… Tre passaggi tentati. Tre. E porta a casa la pagnotta. Caro McDermott, io avrei soprasseduto fossi stato in te.

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