Sono tornati! (Kansas City Chiefs vs Las Vegas Raiders 41-14)

Il Sunday Night di Las Vegas tra Chiefs e Raiders aveva tutte le carte in regola per essere una partita emozionante, con la squadra di Patrick Mahomes che tentava di risalire la china dopo un inizio di stagione sottotono e quella di Derek Carr intenzionata a dimostrare che la brutta sconfitta contro i Giants era stata solo una sfortunata battuta d’arresto.
A rendere ancora più interessante l’incontro c’era il fatto che le altre due rivali di Division, Chargers e Broncos, avevano entrambe perso. Una vittoria nel Sunday Night significava quindi il primato nella AFC West ed un posto in pole position per la corsa ai playoff.

Sono tornati!

Sono tornati, si, ma chi? I fortissimi Chiefs che il mondo NFL tremare hanno fatto negli ultimi anni o i terribili Raiders che da un ventennio trovano il modo di farsi umiliare con costanza e lasciano nella disperazione i propri tifosi?

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Le due squadre si sono guardate allo specchio, e mentre i nero-argento hanno visto i fantasmi del loro passato, gli uomini di Andy Reid hanno ritrovato la spavalderia dei tempi migliori. Il 41-14 non lascia spazio ad equivoci.
Patrick Mahomes in questa stagione non ha certamente giocato all’altezza delle aspettative legate al suo nome, lanciando ben 10 intercetti. Il QB che ci aveva abituato a improbabili lanci fuori equilibrio che non si sa come finivano sempre in mani amiche stava iniziando a confrontarsi con la dura realtà della fisica, che prima o poi doveva andare da lui a presentare il conto. Il QB pareva aver perso la sua sfrontata spavalderia, ed è in queste situazioni critiche che il dottore prescrive una partita contro i Raiders, panacea di tutti i mali.
Il QB dei Chiefs ha chiuso la partita con un 35/50 per 406 yard e 5 TD, senza subire sack né intercetti, dopo 7 gare consecutive in cui ne lanciava almeno uno.

I Chiefs hanno preparato benissimo la partita, ed hanno studiato alla perfezione i punti deboli dei Raiders. I Silver & Black di base si schierano con un solo safety sul profondo, e i Chiefs sapevano esattamente come colpire. E quando la difesa di Gus Bradley ha provato a controbattere con due S alte si è scontrata con la realtà dei fatti: il first rounder Johnathan Abram, decente box safety, ha grosse difficoltà in copertura.
Nonostante tutto, fino a sette minuti dalla fine del terzo quarto la partita era apertissima, con i padroni di casa sotto solo di 3 punti. Ma la partita dei nero-argento è stata una collezione di errori e scelte sbagliate, penalità e turnover (il fumble del neo-acquisto DeSean Jackson lascia senza parole anche i teorici del paleocontatto).

Chi sono i Raiders? Sono davvero la squadra con un gioco di corse che rasenta il ridicolo nonostante un RB titolare scelto al primo round (7 corse per 16 yard) e un backup coperto d’oro in free agency (4 corse per 16 yard), un attacco incapace di convertire terzi down (1 su 9) in attacco e di mancare placcaggi in difesa? Aggiungiamoci gli Special Teams che hanno regalato al punter Tommy Townsend la gioia di convertire un quarto down con un passaggio da 16 yard su un fake punt; non è andato bene nulla.
Se davvero la squadra dell’interim head coach Rich Bisaccia è diversa da quella che con Gruden è crollata a metà stagione sia nel 2019 che nel 2020 è arrivato il momento di dimostrarlo. Se davvero lo spogliatoio ha dei leader maturi come viene detto dai giocatori in conferenza stampa è arrivato il momento di dimostrarlo.
Non è credibile che l’attacco spumeggiante visto all’inizio dell’anno sia svanito solo per la perdita, pur pesante, di Henry Ruggs III. Dove è finito Darren Waller? Perché non viene usato di più Foster Moreau? Zay Jones non doveva definitivamente esplodere quest’anno?

Domenica a Las Vegas arriveranno i Cincinnati Bengals, partiti 5-2 ma poi sconfitti dai Jets e dai Browns prima della bye week. Sarà l’ennesimo banco di prova per i Raiders. Seguirà la partita di Dallas per il Thanksgiving Day e poi la partita casalinga contro Washington prima di incrociare nuovamente i guantoni con Mahomes e compagni.

Sarà una squadra in corsa per i playoff quella che arriverà a dicembre all’Arrowhead Stadium o sarà una squadra che ha tirato i remi in barca in attesa delle vacanze? In questa pazza NFL, dove tutti possono perdere con tutti, i giochi non sono ancora fatti e c’è spazio per chi avrà la forza di lottare e il cervello per non spararsi sui piedi da solo.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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2 Commenti

  1. “ed è in queste situazioni critiche che il dottore prescrive una partita contro i Raiders”,verità assoluta,capaci di resuscitare Lazzari meglio d’una catena di montaggio.
    (sta a vedere che domenica i Chiefs le prendono di brutto dai Cowboys).

  2. Poche sono le certezze nella vita, una di queste è un false start da parte di Leatherwood.
    Carr dà l’idea di non aver fiducia nei suoi ricevitori, senza Ruggs cerca quasi esclusivamente Renfrow eppure alternative ne ha da alternare nel gioco aereo. Comunque quando Carr va in panne io darei la squadra in mano a Mariota per tentare una svolta.

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