It’s QB Time: I migliori e peggiori quarterback di week 8

Cari lettori di Huddle Magazine stiamo ormai giungendo al “giro di boa” della RS, con week 9 che sancirà il nostro ingresso nella seconda metà del campionato, dando quindi i primi verdetti sulle squadre e sui giocatori; week 8 però è riuscita a sorprenderci ancora una volta, con qualche risultato inaspettato, vittorie allo scadere, ma soprattutto backup QB che hanno ampiamente superato le aspettative ottenendo vittorie difficilmente pronosticabili con le loro squadre.
It’s QB Time è la rubrica di Huddle che si occupa proprio di quarterback, decretando ogni settimana i migliori tre ed i peggiori tre QB di giornata, e questa settimana fra i top troviamo Stafford, sempre più dominante con i suoi Rams, ma soprattutto due backup QB, Mike White dei Jets, alla prima partita in assoluto come starter, e Cooper Rush, riserva del titolare Dak Prescott e uscito vittorioso con i suoi Cowboys dalla partita contro i Vikings; dall’altra parte invece, fra i flop di giornata, troviamo ancora una volta Jared Goff, QB dei Lions, ancora senza vittorie, Trevor Lawrence, QB dei Jaguars che di ritorno dalla bye week arranca contro i Seahawks di Geno Smith, e Tua Tagovailoa, quarterback dei Dolphins che dopo un’altra prestazione opaca ha dichiarato di non sentirsi “ben voluto” dalla franchigia della Florida.

I MIGLIORI TRE

Quarterback della settimana
Matthew Stafford, Los Angeles Rams

21/32 – 305 yard – 3 TD – 0 INT

Contro i Texans Matthew Stafford gioca una partita senza errori, che permette a lui ed ai suoi Rams di concedere l’intero ultimo quarto al garbage time, con Houston che segna si 22 punti, ma con la partita ampiamente conclusa sul 35-0.
Stafford chiude la partita con oltre 300 yard lanciate, tre TD e nemmeno un INT, Stats che gli permetto di trovare per la quarta volta in stagione un rating superiore a 120 pt, mai successo nel corso della sua carriera; a stupire è ancora una volta la tranquillità con cui gioca il QB ex Lions, grazie ad un’ottima linea offensiva, che non gli fa subire nemmeno un sack e gli permette di avere tutto il tempo disponibile per trovare i suoi ricevitori, come nel terzo quarto, quando Stafford con più di cinque secondi a disposizione nella pocket, trova Jefferson per un guadagno totale di 68 yard che apre la strada al 4° TD di giornata dei Rams, il secondo di Stafford, arrivato grazie alla rec del solito Cooper Kupp, sempre più bersaglio preferito del suo quarterback, e che domenica ha chiuso ancora una volta con oltre 100 yard ricevute (115 ndr) ed un TD, diventando il primo WR dei Rams a segnare 10 TD nelle prime otto partite di RS dal 1951, quando a segnare 12 TD nelle prime 8 fu l’hall of Famer e leggenda dei Rams Elroy Hirsch.

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Mike White, New York Jets
37/45 – 405 yard – 3 TD – 2 INT – 2 sack

Probabilmente se vi avessero detto che il leader di giornata per le yard lanciate sarebbe stato il backup WB dei Jets, vi sareste messi a ridere, ma la partita di domenica di Mike White, riserva dell’infortunato Zach Wilson, è una di quelle che rimarrà nella storia del football, con il QB di New York che è diventato il primo negli ultimi settant’anni, a chiudere la partita d’esordio fra i professionisti con almeno 400 yard lanciate e 3 TD pass, ottenendo inoltre il più grande upset di giornata contro i Bengals di Joe Burrow;
White è diventato i titolare dei Jets dopo l’infortunio di Wilson, e domenica ha colto al meglio l’occasione capitatagli, ottenendo una sorprendente vittoria, mostrando tutto il suo talento, e togliendosi anche lo sfizio di ricevere il pallone per una 2 pt conversion dopo un truck play dell’attacco dei Jets.

Il giovane QB ha dimostrato un’ottima capacità di muoversi “nella tasca” nonostante la costante pressione della linea difensiva dei Bengals che è riuscita per due volte a trovare il sack su White, con i 2 INT del primo tempo che pesano ma che passano in sordina pensando che White è riuscito a rispondere in ben due occasioni al break di Cincinnati, raggiungendo le 400 yard lanciate e completando la rimonta con poco meno di quattro minuti rimasti sul cronometro.

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Cooper Rush, Dallas Cowboys
24/40 – 325 yard – 2 TD – 1 INT – 3 sack – 1 Fumble

Dopo l’ultimo infuri report uscito poco prima della partita con i Vikings, i Cowboys sembravano condannati alla sconfitta contro Minnesota, con il loro QB titolare Dak Prescott fuori per infortunio, e con Cooper Rush alla prima partita da titolare in NFL, dopo essere arrivato a Dallas come undrafted nel 2017; Rush ha si trovato due turnover nella partita contro i Vikings che sembravano aver condannato i Cowboys alla sconfitta, ma con il winning drive finale che ha invece regalato la vittoria alla franchigia texana, con il TD del vantaggio arrivato con appena 51″ rimasti sul cronometro; detto dell’ultimo drive la migliore azione della partita di Cooper Rush è stato sicuramente il TD pass da 73 yard per il momentaneo 10-10 ad inizio terzo quarto che ha riportato i Cowboys in partita tornati dall’intervallo.

Il drive finale è stata poi l’apoteosi della partita di Copper Rush, con il TD pass da 5 yard lanciato per Amari Cooper che regala la vittoria ai Cowboys e la prima vittoria in assoluto come starter per Cooper Rush.

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I PEGGIORI TRE

Il peggior quarterback della settimana
Jared Goff, Detroit Lions
25/34 – 222 yard – 0 TD – 0 INT – 5 sack

Inutile negarlo: i Lions sono a tutti gli effetti la peggiore squadra della NFL, ed il loro QB anche questa settimana srientra fra i nostri flop; Goff per la terza volta nelle ultime quattro partite chiude senza aver segnato un singolo TD, con un solo TD nelle ultime quattro, quello di settimana scorsa contro i Rams, la sua ex squadra.
Goff è solo la punta dell’iceberg dei problemi di una squadra che non è ancora riuscita a trovare la prima vittoria in stagione, con una linea offensiva che fa acqua da tutte le parti e che anche domenica ha portato Goff a subire ben 5 sack, con il quarterback che, spesso sotto pressione, ha commesso errori stupidi pur di non subire un altro colpo, come il lancio fuori misura per liberarsi del pallone arrivato su un quarto down nel corso del 3° quarto di gioco, con la partita già ampiamente conclusa.

Goff ed i Lions sono sicuramente usciti sconfitti dalla trade estiva che ha visto la franchigia di Detroit ed i Rams “scambiarsi” i quarterback, ma viste le ultime prestazione del QB dei Lions viene da pensare che quanto di buono fatto vedere in questo anni di NFL fosse dovuto soprattutto all’attacco di Sean McVay piuttosto che al talento di Goff, con i tifosi dei Lions che sembrano ormai “averi fatto il callo”, essendo indirizzati sempre più verso la prima scelta del prossimo draft NFL.

Trevor Lawrence, Jacksonville Jaguars
32/54 – 238 yard – 1 TD – 1 INT – 1 sack

Dopo la buona prestazione di week 6 a Londra contro i Dolphins, che aveva permesso a Lawrence ed ai suoi Jags di ottenere la prima vittoria in stagione, e la bye week di week 7 utile per eliminare le “scorie” del viaggio oltre oceano, i Jaguars avevano l’ottima occasione di continuare da dove avevano lasciato in week 8, contro i Seahawks che, a causa dell’infortunio del loro quarterback titolare Russel Wilson, schieravano under the center Geno Smith, sicuramente non un incubo per le difese avversarie.
Lawrence però trova un’altra prestazione opaca, chiudendo con 238 yard lanciate ma sbagliando molto, come in occasione dell’INT arrivato ad inizio secondo quarto, con un brutto lancio che viene prontamente intercettato dalla secondaria dei Seahawks.
Lawrence non viene aiutato molto dalla sua squadra, con un running game praticamente inesistente ed  un parco ricevitori sicuramente non fra i migliori della lega, con il giovane QB che chiude con un solo TD, troppo poco per impensierire Seattle, che rifila così a ai Jaguars la 6° sconfitta in sette partita in campionato.

Matt Ryan, Atlanta Falcons
20/27 – 146 yard – 1 TD – 2 INT – 3 sack

Gli Atlanta Falcons sono ad un record di 3W e 4L dopo sette partite, con i playoff che sono sempre più lontani, soprattutto a causa dell’ottima stagione fino ad ora di Saints e Bucs, rispettivamente 6-2 e 5-2, e in una squadra che sembra sul punto di iniziare un altro grande rebuilding, Matt Ryan fa sempre più fatica: il quarterback veterano, rimasto anche senza Calvin Ridley che ha annunciato che si allontanerà momentaneamente dai campi di gioco a causa di motivi extra football, domenica ha chiuso con meno di 150 yard lanciate, un TD, ma soprattutto due INT, che si sono poi rilevati fondamentali sul risultato.
A rilevarsi decisiva è stata la costante pressione della difesa di Carolina, con Ryan che ha subito 3 sack e si è pure visto calpestare la mano, dando vita ad uno dei più realistici costumi di Halloween mai visti su un campo NFL, con il sangue copioso che usciva dai tagli sulla mano.

Ryan è probabilmente in balia degli eventi ad Atlanta, ma se le sue prestazioni dovessero continuare ad essere come quella di domenica, il primo tassello per il futuro rebuilding dei Falcons potrebbe essere proprio il cambio di guida nel ruolo di QB.

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Luca Belli

Nonostante la giovane età, tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers. Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta. Aspetta con ansia il secondo anello personale. Go Packs Go!

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