Gli Steelers tornano alla vittoria (Denver Broncos vs Pittsburgh Steelers 19-27)

All’Heinz Field di Pittsburgh, Pennsylvania, si sfidano due squadre che quanto a record hanno iniziato la stagione in maniera opposta (3-1 per Denver, 1-3 per Pittsburgh), ma quanto a valore del roster, ambizioni e percorso necessario per tornare a dettare legge nella AFC, sono piuttosto simili.

Entrambe le franchigie stanno rinviando o negando, di dover prendere una decisione quanto alla posizione più importante sul campo, il quarterback. Denver aveva selezionato Drew Lock al secondo giro del draft 2019, ma dopo aver giocato 5 partite promettenti nella sua stagione da rookie, nel suo primo anno intero da starter (con 13 partite giocate), lo scorso, ha messo in luce tutti i suoi limiti, soprattutto riguardanti la lettura del campo e una tendenza a commettere turnover (15 INT e 8 fumble, di cui 3 recuperate dagli avversari). Per questo nella offseason, invece che guardare al draft, dove alla scelta numero nove avrebbero potuto ancora selezionare Justin Fields o Mac Jones, o a una trade, nel cui senso era molto chiacchierato uno scambio per Aaron Rodgers, si sono rivolti alla free agency, da cui hanno chiamato Teddy Bridgewater, un onesto quarterback NFL, ma più un traghettatore che un comandante della nave, come ha dimostrato l’anno scorso a Carolina.

Gli Steelers per il fatto che sotto coach Mike Tomlin non hanno mai avuto una stagione perdente, che l’anno scorso sono partiti con un record perfetto di 11 vittorie, e anche l’amore un po’ cieco che li lega a Ben Roethlisberger, non sembra si siano mai guardati in giro alla ricerca del successore, a meno che qualcuno all’interno della società pensi di poter rendere Dwayne Haskins uno starter alla posizione di quarterback degno di questo nome, soprattutto in quanto a deontologia professionale.

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Considerazioni

La partita non è stata delle più intrattenenti, l’attacco di Pittsburgh non è impressionante o particolarmente creativo ma per lo meno è riuscito a muovere consistentemente il pallone, a differenza di quello di Denver che è riuscito a fare ciò solo nel quarto quarto quando ormai era troppo tardi. La linea offensiva degli Steelers, che è stata quasi completamente rinnovata, dato che al termine della stagione 2020 ha perso quattro quinti degli starter (Pouncey, DeCastro, Villanueva, Feiler), nonostante le manchi tutt’ora il right tackle titolare Zach Banner, sostituito da Okorafor, è riuscita a proteggere adeguatamente Roethlisberger e aprire varchi per Najee Harris.

Najee Harris, che insieme a Chase Claypool e Diontae Johnson, è uno dei playmaker che tiene a galla l’attacco degli Steelers, impressiona per il carico di gioco che sostiene. È primo nella lega fra runningback per numero di snap giocati (280) e per percentuale di snap giocati del proprio attacco (87%), solo nella partita di domenica ha portato la palla 25 volte per 122 yds e 1 TD e ricevuta 2 volte per 20 yds, numeri notevoli tenendo conto che nell’ultimo quarto praticamente non ha visto il campo per quelli che sembravano crampi. Harris però non è solo quantità, è molta qualità quanto a visione della linea di scrimmage e dei blocchi che vi si aprono (la differenza con runningback “normali” come quelli che gli stanno dietro si è vista quando questi lo sostituivano nel correre con la palla), e giochi di gambe per superare gli avversari. L’altro trascinatore dell’attacco giallo-nero è Chase Claypool, che ieri ha avuto la miglior partita della stagione con 5 ricezioni, 130 yds (molte delle quali dopo la ricezione) e il primo touchdown del 2021.

La difesa rimane più che valida, da top ten e dunque degna di una corsa al Lombardi Trophy, se fosse complementare di un attacco altrettanto degno. Al contrario la offense di Pittsburgh non lo è, è un reparto e più in generale una squadra che avrebbe bisogno di ricostruire dalle basi ma che non se lo ammette, pensa sempre di essere a uno o due pezzi da costituire una vera contendente, ma gli ultimi anni confutano questa tesi. Big Ben appare anacronistico nella posizione di quarterback, e anche con un fisico che non regge più gli urti che la sua stazza gli permetteva di assorbire, e ogni colpo subito sembra possa tenerlo definitivamente fuori dal campo, compatibilmente con la sua diciottesima stagione in NFL. Roethlisberger non è mobile, vedasi il fumble perso nel primo quarto, e questo non aiuta una linea offensiva che è giovane e in costruzione; rispetto al passato ha perso potenza e precisione nei lanci, il che costringe a togliere l’elemento profondo dall’attacco degli Steelers, che indubbiamente avvantaggia le difese che si possono accorciare, un po’ come si è potuto osservare l’anno scorso per i Saints con Drew Brees. Urge rinnovamento.

I Broncos per davvero sono, probabilmente, a un pezzo dall’essere seri contendenti per il Super Bowl, il problema è che quel pezzo è il ruolo più importante nel football e che almeno metà delle squadre NFL stanno ricercando, il franchise quarterback.

Sicuramente la difesa non dev’essere motivo di preoccupazione, l’head coach è un guru in tema come Vic Fangio e dispongono di una delle migliori secondarie della lega con discutibilmente il più temibile trio di cornerback: Kyle Fuller, Bryce Callahan e il rookie Patrick Surtain II, che sta dimostrando di avere l’attitudine per essere un lockdown corner. Il reparto complessivamente si classifica come terzo per yard concesse a partita (292.4), sesto per yard concesse su passaggio a partita (207.0), sesto anche per yard concesse su corsa a partita (85.4) e secondo per punti concessi a partita (15.2).

In attacco dispongono di playmaker, come ricevitori Sutton, Jeudy, Fant (di ruolo tight end), Patrick e in questa stagione stanno dimostrando di saper sviluppare un esplosivo gioco di corse in cui si sta distinguendo il veterano Melvin Gordon e il rookie Javonte Williams. Manca dietro al centro qualcuno che permetta all’offensive coordinator di viaggiare con la fantasia e sfruttare questo talento dal lato offensivo della palla, perché se come detto il gioco di corse già quest’anno sta dando i suoi frutti, non si può dire altrettanto dell’attacco aereo, essendo Denver dodicesima per rushing yards ma solo ventesima per yard su passaggio e addirittura venticinquesima per TD realizzati.

Entrambe le squadre mi pare difficile accederanno al torneo della post-season, visti i valori ma soprattutto le division in cui si trovano, possibilmente le due migliori della NFL (AFC West e AFC North). I roster e il coaching staff comunque nel complesso sono molto validi, per questo mi pare probabile che se vorranno cercare un quarterback del futuro a lunga scadenza, non potranno rivolgersi al draft, ma dovranno piuttosto cercare una trade come ha fatto Carolina per Sam Darnold o per uno dei migliori quarterback nella storia del football in Aaron Rodgers, se questa dovesse essere la sua ultima stagione a Green Bay.

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