NCAA Preview 2021: Indipendenti e altre
Così come l’anno scorso oltre ai preview delle squadre NFL vi proponiamo anche quelli delle maggiori conference NCAA. Oggi è il turno squadre Indipendenti (che non fanno parte di nessuna Conference) e di College che non sono nelle cosiddette Power 5, ma che meritano di essere presi in considerazione (SEC East – BIG 12 – ACC Atlantic – ACC Coastal – Big Ten).
Per ogni College indichiamo ranking di preseason (Athlon Sport), Head Coach, record del 2020, le partite più interessanti, punti di forza e deboli, analisi dell’attacco, della difesa e i migliori prospetti.
BYU Cougars (indipendente)
Preseason ranking: 51
Head Coach: Kalani Sitake (6° stagione, 38-26)
Record 2020: 11-1
Partite da non perdere: Utah (11 settembre), at Utah State (1 ottobre), Boise State (9 ottobre)
Punti di forza: O Line, Linebacker.
Punti deboli: penuria di titolari di rientro, schedule.
Attacco: La perdita di Zach Wilson non potrà per ovvi motivi essere indolore: il QB che ha guidato i Cougars a diventare il terzo miglior scoring offense della nazione è ora parte dei New York Jets. Impossibile ripetere le cifre dell’anno scorso per l’attacco che sarà guidato quest’anno da uno tra Jaren Hall e Baylor Romney, per due ordini di motivi: da un lato il talento inferiore della squadra rispetto a quello della versione 2020, e dall’altro un calendario parecchio più proibitivo, che vede ben 7 avversarie da Power 5 (tra cui USC). Tra i ricevitori non ci sarà più Dax Milne, il bersaglio preferito da Wilson, ma rientrerà Gunner Romney, assurgendo a WR1, e con lui le fondamentali aggiunte dal portal dei fratelli Samson e Puka Nacua. La O Line ha perso 3 titolari, ma ci sono motivi di credere possa ancora essere di alto livello. Il ground game sarà ancora affidato al duo composto da Tyler Allgeier e Lopini Katoa.
Difesa: Anche la difesa avrà tanto da ricostruire, forse addirittura più dell’attacco. La linea è totalmente nuova, con la perdita dei due DE e del gigantesco NT Khyiris Tonga, difficilmente rimpiazzabile. La pass rush non è stata eccelsa nel 2020, ma provare a migliorarla con un gruppo giovane e completamente nuovo non sarà facile per coach Sitake. Fortunatamente potrà, però, contare su un reparto linebacker rodato e talentuoso anche dopo la perdita di Isaiah Kaufusi. Il trio composto da Keenan Pili, come mike, Payton Wilgar e Max Tooley potrà sicuramente dare una grande mano agli inesperti linemen. La secondaria ha ben figurato nel 2020, ma non sarà facile ripetersi avendo quest’anno di fronte attacchi con potenza di fuoco ben superiore. Rientrano D’Angelo Mandell e Keenan Ellis sugli angoli, e Malik Moore come FS. Importante anche il recupero dell’ibrido safety/linebacker Chaz Ah You, fuori per quasi tutto il 2020 a causa di un infortunio.
Prospetti: In attacco occhi sul RB Tyler Allgeier, sulle cui gambe l’attacco potrebbe fare maggiore affidamento quest’anno che non c’è più il braccione di Wilson. Nel 2020 ha chiuso con 7.5 yard a portata per oltre 1’000 yard totali e 13 TD. Da osservare anche i due ricevitori Neil Pau’u e Puka Nacua. In difesa il talento in ottica NFL è quello del mike Keenan Pili, eccelso run stopper da 72 tackle nel 2020 in sole 10 partite giocate.
Liberty Flames (indipendente)
Preseason ranking: 36
Head Coach: Hugh Freeze (3° stagione, 18-6)
Record 2020: 10-1
Partite da non perdere: at Ole Miss (6 novembre), Louisiana (20 novembre)
Punti di forza: returning talent.
Punti deboli: linebacker.
Attacco: Hugh Freeze ritrova praticamente tutti gli interpreti del suo attacco da 38 punti a partita del 2020, a partire dal QB Malik Willis, uno dei talenti più puri della nazione. Con Willis rientra anche l’altro interprete del running game, ovvero il back Joashua Mack, che ha aggiunto 800 yard alle 944 del suo QB nel 2020. Moore potrà spartirsi il lavoro con il RB T.J. Green, in arrivo da Utah. La O Line vede il rientro di tutti i suoi effettivi che, con un anno di esperienza in più potranno essere ancora più efficaci nel lavoro a supporto del propri stellare QB. L’unica defezione dell’11 titolare della passata stagione si è avuta tra i WR, con l’uscita di CJ Yarbrough, che era però il quarto target di Willis: i primi 3, ovvero DJ Stubbs, Kevin Shaa e il TE Johnny Huntley sono tutti di ritorno.
Difesa: Anche la difesa rientra quasi in blocco dopo essere stata 11esima della nazione per total defense nel 2020. La linea è composta da due tackle mastodontici – Elijah James e Ralfs Rusins – e due pass rusher rapidi ed elusivi – Durrell Johnson e TreShaun Clark – che non hanno la taglia tipica del defensive end, ma che lavorano comunque ottimamente in pressione, come denotano i 14 sack e 21.5 TFL dello scorso anno. Il reparto linebacker è quello meno attrezzato della difesa, dovendo anche fare i conti con la perdita di Anthony Butler – secondo miglior tackler della squadra. Javon Scruggs dovrebbe agire anche quest’anno da jolly difensivo – in gergo tecnico Rover – con Aaron Pierre e Carl Poole al suo fianco. La secondaria ritrova tutti i suoi interpreti e ci aggiunge la free safety Skyler Thomas in arrivo da Washington State, che porta talento e esperienza ad un reparto molto completo.
Prospetti: Malik Willis, 6-1, 215 pound, è il prototipo del QB dual threat. Prime stagioni ad Auburn, dietro Jarrett Stidham, decise poi di trasferirsi a Liberty e l’impatto con lo schema spread up-tempo di Hugh Freeze è stato devastante: 2’250 yard lanciate con il 64% di completi e 20 TD-pass, a cui ha aggiunto 944 yard e 14 TD su corsa.
Notre Dame Fighting Irish (indipendente)
Preseason ranking: 12
Head Coach: Bryan Kelly (12° stagione, 102-39)
Record 2020: 10-2
Partite da non perdere: at Florida State (5 settembre), vs Wisconsin (25 settembre), Cincinnati (2 ottobre), USC (23 ottobre), North Carolina (30 ottobre)
Punti di forza: passing defense, D Line.
Punti deboli: passing game.
Attacco: l’attacco sarà verosimilmente l’ennesima versione dell’attaco di Notre Dame “efficace, ma poco esplosivo”. La trasizione da Ian Book all’ex QB di Wisconsin Jack Coan sembra essere del tutto naturale: Coan è un altro game manager che sa controllare il ritmo della gara e ridurre al minimo i turnover, ma non è il quarterback che incanta le folle. Il receiving corps ha perso Skowronek e McKinley, ma ritrova il TE Michael Mayer – uno dei migliori della nazione nel ruolo – e il WR Avery Davis, pronto a prendersi il ruolo da WR1 lasciato da McKinley. Siamo abituati a vedere gli Irish assoluti dominatori delle trincee, ma quest’anno, almeno all’inizio, le partenze di Liam Eichenberg, Robert Hainsey, Aaron Banks e Tommy Kraemer si faranno sentire, in una linea che sarà un work in progress. È probabile che vedremo titolari fin dalla week 1 i due freshmen Blake Fisher e Rocco Spindler, assieme al neo arrivato Cain Madden (da Marshall) e Jarrett Patterson. Il duo di runningback composto da Kyren Williams e Chris Tyree ritorna a South Bend, e sarà ancora più importante nel gioco offensivo degli Irish.
Difesa: la difesa è stata straordinaria nel 2020, cedendo solo sotto gli attacchi di Clemson e Alabama, ma, quest’anno, dovrà fare i conti con alcune partenze: anzitutto quella del defensive coordinator Clark Lea – nuovo HC di Vanderbilt – che sarà sostituito da Marcus Freeman, ex DC di Cincinnati; e poi quella del linebacker tuttofare Jeremiah Owusu-Koramoah che, invece, difficilmente potrà essere sostituito. A provarci sarà verosimilmente Jack Kiser, il quale manca, però, dell’atletismo necessario per poter essere un tuttocampista à la JOK. Il mike sarà Drew White, di ritorno grazie alla stagione concessa ai super senior. La linea sarà uno dei punti di forza di questa difesa, nonostante le perdite di Daelin Hayes e Adetokunbo Ogundeji sugli esterni. Kurt Hinish rientra nella posizione di nose, con Jayson Ademilola da tackle e Myron Tagovailoa-Amosa come end. Il ruolo da Vyper, ossia quello da vero pass rusher della difesa di ND, sarà coperto da Isaiah Foskey. La secondaria potrà contare sul ritorno della safety Kyle Hamilton, mentre sui corner ci saranno Clarence Lewis, Cam Hart e TaRiq Bracy, un bel mix di esperienza e qualità.
Prospetti: In attacco il RB Kyren Williams e il TE Michael Mayer sono i due ragazzi da seguire, dopo la strepitosa annata 2020. In difesa la stella è ovviamente Kyle Hamilton, safety con il potenziale da primo giro del prossimo draft: fisico (6-4 per 219 pound), atletismo e tecnica per un junior che ha collezionato 5 intercetti, oltre 100 tackle e 10 passaggi interrotti nelle prime 2 stagioni a South Bend. Anche il DE/DT Myron Tagovailoa-Amosa – cugino del QB dei Dolphins – va tenuto in considerazione in ottica draft.
Cincinnati Bearcats (American Athletic Conference)
Preseason ranking: 8
Head Coach: Luke Fickell (5° stagione, 35-14)
Record 2020: 9-1
Partite da non perdere: Miami (OH) (4 settembre), at Indiana (18 settembre), at Notre Dame (2 ottobre), UCF (16 ottobre)
Punti di forza: pass rush, passing defense
Punti deboli: turnover, passing game.
Attacco: Desmond Ridder è la certezza da cui l’attacco di Luke Fickell deve ripartire: un ragazzo dal talento non cristallino, che ha però saputo costruirsi nel tempo e diventare un eccellente game manager con una grande facilità di corsa e un più che discreto ball placement. Ridder ritroverà gran parte dei suoi ricevitori, a partire dal TE Josh Whyle, passando per il senior Michael Young e arrivando alla deep threat Alec Pierce. La linea ha perso i due tackle, e servirà forse un po’ di rodaggio per trovare la quadra, con il sophomore John Williams favorito per il ruolo di left tackle e il junior Dylan O’Quinn sull’altro lato. Neanche il back Gerrid Doaks farà rientro al campus, e quindi grandi responsabilità, per il running game, ricadranno sull’ex transfer da Alabama Jerome Ford, oltre che, ovviamente, sullo stesso Desmond Ridder.
Difesa: la 13esima total defense della nazione nel 2020 ritrova molti dei suoi interpreti, ma tra gli assenti pesanti c’è sicuramente il defensive coordinator Marcus Freeman – ora a Notre Dame – rimpiazzato da Marcus Tressel, che avrà il difficile compito di provare a migliorare, o perlomeno a non peggiorare, una macchina quasi perfetta. Nella 3-3-5 di Cincy sono fondamentali le due safety di ruolo e, per il successo di questa difesa versione 2021, molto passa per le prestazioni dei “nuovi” Ja’von Hicks e Bryan Cook, che dovranno dimostrarsi all’altezza dei loro illustri predecessori (James Wiggins e Derrick Forrest). I cornerback sono tra i migliori della nazione, con Coby Bryant e Ahmad Gardner a guidare un gruppo giovane, nutrito e talentuoso. Il front 6 dei Bearcats rimane pressoché intatto, con il DE Myjai Sanders a guidare la pass rush, Curtis Brooks e Malik Vann a completare la linea, e un reparto linebacker che vede nell’ex transfer da UConn Darrian Beavers il suo giocatore chiave.
Prospetti: Il QB Desmond Ridder è il ragazzo che desta il maggior interesse, un po’ perché è il quarterback, e un po’ perché soggetto ad un’ascesa vertiginosa nelle ultime due stagioni, in special modo come pocket passer. Se dovesse limare alcuni difetti, migliorare ulteriormente il gioco nella tasca e ridurre ancora gli errori non forzati – ovvero tutte cose che ha costantemente migliorato nell’ultimo anno e mezzo – potrebbe attentare anche al primo giro del Draft. In difesa i talenti da tenere sotto osservazione sono il CB Coby Bryant, già autore di un 2020 sensazionale, e il DE Myjai Sanders in uscita da un anno da 7 sack e 10.5 TFL – vissuto però all’ombra di Elijah Ponder, ora lontano da Cincinnati.
UCF Knights (American Athletic Conference)
Preseason ranking: 30
Head coach: Gus Malzahn (1° stagione)
Record 2020: 6-4
Partite da non perdere: Boise State (2 settembre), at Cincinnati (16 ottobre), Memphis (22 ottobre), South Florida (26 novembre)
Punti di forza: passing game, Dillon Gabriel.
Punti deboli: passing defense.
Attacco: con Gus Malzahn è verosimile che si vedrà un attacco leggermente diverso da quello delle edizioni di UCF targate Scott Frost prima e Josh Heupel poi. È probabile vedremo molto più running game e qualche concetto di RPO, anche se il braccio di Dillon Gabriel verrà comunque sfruttato, perché altrimenti sarebbe un delitto. Gabriel ritorna dopo una stagione da 3’500 yard e 32 touchdown, ma non avrà più alle sue spalle la “chioccia” McKenzie Milton, partito per giocarsi l’ultimo anno di eleggibiltà a Florida State. Il receiving corps è di livello anche superiore rispetto a quello già ottimo degli ultimi anni: rientrano Jaylon Robinson e Ryan O’Keefe e dal portal sono arrivati Brandon Johnson da Tennessee, Jordan Johnson da Notre Dame e soprattutto Nate Craig-Myers da Auburn, che ha scelto di seguire il suo coach. La O-line, discreta nel 2020, rientra per intero, facendo felice il QB e i RB, anch’essi in arrivo dal portal: RJ Harvey da Virginia e Mark Anthony Richards da Auburn.
Difesa: nel 2020 ha concesso 33 punti a partita e un quantitativo spropositato di yard. Qui è dove Gus Malzahn dovrà mettere maggiormente mano cercando di invertire la rotta. Per farlo, il coach si è affidato al suo fedele Travis Williams (prima LB coach e poi co-DC a Auburn) e a David Gibbs, specialista della secondaria, in arrivo da Missouri. Tutto sommato la pass rush non è stata disastrosa nella passata stagione e, anche se ha perso delle pedine, trova anch’essa conforto dal portal, con il DE Big Kat Bryant in arrivo da Auburn (anche lui seguendo il coach) e il DT Ricky Barber da Western Kentucky. Tra i LB rientra il veterano Eriq Gilyard, mentre la secondaria, già troppo spesso in difficoltà l’anno scorso, dovrà fare i conti con l’uscita della safety Richie Grant, difficilmente sostituibile. Fortunatamente c’è buon talento di rientro tra i corner.
Prospetti: Il talento offensivo dei Knights è tutto da vedere: il QB Dillon Gabriel è uno dei talenti più interessanti della nazione, e i suoi ricevitori meritano tutti un’occhiata, in particolare il veterano ex Tennessee Brandon Johnson e l’ex Auburn Nate Craig-Myers.
Boise State Broncos (Mountain West Conference)
Preseason ranking: 31
Head Coach: Andy Avalos (1° stagione)
Record 2020: 5-2
Partite da non perdere: at UCF (2 settembre), Oklahoma State (18 settembre), Nevada (2 ottobre), at BYU (9 ottobre), at Fresno State (6 novembre)
Punti di forza: talento offensivo.
Punti deboli: secondaria, continuità.
Attacco: Il QB Hans Bachmeier è la stella della squadra ed è il giocatore attorno al quale ruota tutto l’attacco di Boise State: il talento c’è e si è visto, ma nei primi due anni ha avuto troppi passaggi a vuoto e un paio di infortuni, che ne hanno limitato le statistiche. Il nuovo OC Tim Plough è arrivato dopo le ottime cose fatte con il passing game di UC Davis ed è verosimile che tenterà anche a Boise di installare un attaco pass-oriented. Il pacchetto ricevitori di alto livello, con Khalil Shakir (1st Teamer All-Mountain West nel 2020) e il super senior CT Thomas di ritorno. La linea vede 4 rientranti su 5 e deve salire di livello in run blocking e riproporsi sui buoni livelli del 2020 nella pass pro. Andrew Van Buren e George Holani saranno i rusher da cui qualcosa di più rispetto alla mediocre stagione passata bisogna attendersi.
Difesa: La difesa ha concesso 373 yard e 27 punti di media a gara nel 2020, statistiche che vanno migliorate per rifare di Boise State una contender per un New Year’s Six Bowl. Il nuovo head coach Andy Avalos è un “defensive guy”, un allenatore che si è sempre occupato di difesa e che molto bene ha fatto a Eugene, con gli Oregon Ducks, nelle ultime stagione, dove era defensive coordinator. È probabile vedremo i Broncos giocare con una 3-3 costruita attorno al DE Shane Irwin – unico pass rusher della linea a 3 – e al will linebacker da 238 pound Riley Whimpey, che guida un reparto esperto e fisicamente strutturato. La secondaria è stata troppo facilmente battuta nel 2020 – addirittura annichilita dall’attacco di BYU – ed è il reparto su cui, per questo, Avalos dovrà lavorare maggiormente. Il talento non è comunque da buttare e, rispetto all’anno scorso, c’è un anno di esperienza in più, con i due super senior Tyreque Jones (FS) e Kekaula Kaniho (CB) a guidare il gruppo.
Prospetti: la OG Jake Stetz è probabilmente il propetto più pronto per la NFL dell’attacco dei Broncos. I ragazzi che ruberanno l’occhio maggiormente saranno il QB Hans Bachmeier, sperando che riesca a rimanere in salute fisica, e il WR Khalil Shakir, pronto a ripetere la stagione da record del 2020. In difesa i già citati Shane Irwin (DE) e Riley Whimpey (LB) aspirano ad una chiamata al terzo giorno del prossimo Draft.
Nevada Wolf Pack (Mountain West Conference)
Preseason ranking: 37
Head Coach: Jay Norvell (5° stagione, 25-22)
Record 2020: 7-2
Partite da non perdere: at California (4 settembre), at Kansas State (18 settembre), at Boise State (2 ottobre), UNLV (29 ottobre), San Josè State (6 novembre)
Punti di forza: passing game.
Punti deboli: passing defense.
Attacco: l’attacco air raid di Nevada è sempre divertente da guardare: Carson Strong ha i riflettori puntati su di sé, perché qualora dovesse ripetere le prestazioni del 2020, potrebbe candidarsi ad una chiamata molto alta al prossimo draft. Nevada, grazie alla super senior season, vedrà rientrare tutti e 11 i suoi starter offensivi, e potrà quindi confermare o migliorare le oltre 400 yard a partita guadagnate di media nella passata stagione. Strong avrà quindi ancora a disposizione il suo target da oltre 1’000 yard Romeo Doubs, e con lui Cole Turner e il rientrante Elijah Cooks, fuori nel 2020 dopo aver ricevuto 76 palloni per 926 yard nel 2019. Che dire, se già questo non vi basta per esservi subito interessati a questa squadra, aggiungiamoci una linea solida – non coriacea nel 2020, ma con possibilità di migliorarsi – che ha nel tackle Aaron Frost il suo uomo chiave. I Wolf Pack potranno contare ancora per un anno sulla coppia di back composta da Toa Taua e Devonte Lee, che avranno il compito di colpire a sorpresa il front avversario quando questo si aspetterebbe l’ennesimo lancio.
Difesa: La difese nelle squadre che giocano l’air raid in modo così “spinto” fanno sempre molta fatica: un po’ perché l’air raid tende a moltiplicare il numero dei possessi – il cronometro si ferma spesso – un po’ perché sono chiamate sul campo ad intervalli molto ravvicinati. La difesa di Nevada non è “cattiva”, anzi, ma, considerata la qualità dell’attacco, è logico che sia il plotone debole della squadra. Anche in difesa rientrano praticamente tutti a partire dai due pass rusher Dom Peterson e Sam Hammond, leader di una linea a quattro che ha lavorato più che degnamente nel 2020 contro le corse. I due linebacker nella 4-2-5 saranno ancora Lawson Hall e Daiyan Henley, mentre la secondaria – unico reparto che un po’ ha sofferto nella passata stagione – oltre a ritrovare la safety Tyson Williams e il CB Berdale Robins, aggiunge un paio di pedine dal portal che potrebbero farle fare il salto di qualità: in arrivo, infatti, da USF il graduate Bentlee Sanders, che verrà probabilmente usato da nickel, e da Wake Forest il junior CB Isaiah Essissima.
Prospetti: Il QB Carson Strong è il prospetto più intrigante in ottica NFL: QB adattissimo all’air raid, sempre più presente anche al piano di sopra, che potrebbe scalare le board di molti GM. In attacco, da tenere d’occhio anche i ricevitori Romeo Doubs e Elijah Cooks, così come il TE Cole Turner. Late rounder al prossimo draft potrebbero essere anche l’OT Aaron Frost e il RB Toa Taua.
San José State Spartans (Mountain West Conference)
Preseason ranking: 52
Head Coach: Brent Brennan (5° stagione, 15-30)
Record 2020: 7-1
Partite da non perdere: USC (4 settembre), at UNLV (21 ottobre), at Nevada (6 novembre), vs. Fresno State (25 novembre)
Punti di forza: pass rush, run defense.
Punti deboli: receiving corps.
Attacco: l’attacco è stato molto efficace nel gestire le partite nel 2020, pur senza produrre cifre da capogiro: quest’anno tutto si baserà ancora sulla bontà delle prestazioni del veteranissimo globe-trotter Nick Starkel, che dopo tanto peregrinare – da Texas A&M ad Arkansas – ha finalmente trovato la sua dimensione a San José, dove l’anno scorso ha chiuso con il 64% di completi e oltre 2’000 yard. Il pacchetto ricevitori non è tra i migliori della conference: Isaiah Hamilton e Jermaine Braddock sono dei buoni elementi, ma la perdita di due giocatori del calibro di Tre Walker e Bailey Gaither potrebbe farsi sentire. La O Line, in compenso, ha concesso solo 8 sack nella passata stagione e rientra nella sua interezza, come rientrerà il runningback veterano Tyler Nevens dopo una stagione da quasi 8 yard a portata.
Difesa: Esclusa la sconfitta con Ball State nel bowl di fine anno – nel quale gli Spartans erano dimezzati dal COVID – la difesa ha concesso più di 20 punti in un’unica occasione. La 3-4 di SJSU basa la sua efficacia sulle prestazioni del duo di DE composto da Viliami Fehoko e Cade Hall – 16 sack e 24,5 TFL combinati nel 2020 –, che giocano ai fianchi del nose Jay Kakiva. I 4 linebacker titolari dello scorso saranno tutti di rientro, a partire dal miglior tackler della squadra Kyle Harmon. La secondaria ha perso la SS Tre Webb, che però aveva già il naturale sostituto alle spalle in Jay Lenard, e ritrova tutti gli altri componenti, dalla FS Tre Jenkins ai CB Nehemiah Shelton e Kenyon Reed.
Prospetti: In attacco c’è più di un prospetto NFL: il più interessante è probabilmente il left tackle Jack Snyder, omone di 6-5 per 310 quasi insuperabile in pass pro. Da tenere d’occhio anche il TE Derrick Deese che con l’uscita dei due migliori target dell’anno scorso, potrebbe vedersi recapitare molti più palloni in questa stagione. In difesa il talento da seguire è il DE Cade Hall: 26 tackle di cui 12 for-loss e 10 sack nella sua stagione 2020 da All-Mountain West.
Coastal Carolina Chanticleers (Sun Belt Conference)
Preseason ranking: 24
Head Coach: Jamey Chadwell (4° stagione, 19-17)
Record 2020: 11-1
Partite da non perdere: Kansas (10 settembre), at Arkansas State (7 ottobre), at Appalachian State (20 ottobre)
Punti di forza: Grayson McCall, defense.
Punti deboli: receiving corps.
Attacco: Lo spread option offense di Coastal sarà ancora magistralmente guidato dal suo quarterback-leader Grayson McCall, letteralmente esploso nella stagione 2020. L’unico titolare offensivo a non rientrare a Conway in questa stagione sarà il runningback CJ Marable, il cui posto verrà preso dal RB2 dell’anno scorso Reese White. La linea è esperta è mediamente talentuosa, non resistentissima in pass pro, ma lo schema giocato da Coastal non prevede che il QB tenga molto la palla in mano nella tasca e quindi, bene così. Il pacchetto ricevitori è ben nutrito, anche se il talento è inferiore rispetto agli altri reparti. L’unico talento da circolettare è il TE Isaiah Likely, robusto come bloccante e con ottime mani, mentre tra i ricevitori veri e propri ruolo principale avrà anche quest’anno il senior Jaivon Heiligh.
Difesa: la difesa di Coastal potrà anche quest’anno sfruttare a suo vantaggio il lavoro del proprio attacco che, mantenendo a lungo il possesso palla, le garantirà lunghi tempi di riposo e non renderà facile all’attacco avversario mettersi in ritmo. Nel 2020 è stata eccellente contro le corse e ottima nel produrre turnover e, avendo perso solo il DE Tarron Jackson, ci sono i presupposti per cui anche quest’anno non sia dissimile. Nella linea dello schema eclettico di Coastal ci saranno sicuramente l’ibrido OLB/DE Jeffrey Gunter, 6,5 sack l’anno scorso, e il tackle CJ Brewer, che ne ha aggiunti altrettanti. Con loro il gigantesco nose Jerrod Clark. Il linebacking corps è il più anziano della nazione con 3 super senior su 3 a partire titolari, e anche la secondaria è del tutto priva di underclassmen, con la safety Brayden Matts e il CB D’Jordan Strong a guidare il gruppo.
Prospetti: il QB Grayson McCall è l’uomo da seguire: 69% di completi con quasi 2’500 yard e 26 TD lanciati a cui ha aggiunto 569 yard corse e 7 TD. Ragazzone di 6-3 per 200 pound, si è dimostrato il giocatore ideale per la option di Coastal. Da osservare in ottica draft anche il TE Isaiah Likely e il pass rusher Jeffrey Gunter.
Louisiana Ragin’ Cajuns (Sun Belt Conference)
Preseason ranking: 23
Head Coach: Billy Napier (4° stagione, 28-11)
Record 2020: 10-1
Partite da non perdere: at Texas (4 settembre), Appalachian State (12 ottobre), at Liberty (20 novembre), Louisiana-Monroe (27 novembre)
Punti di forza: passing defense
Punti deboli: running back
Attacco: Levi Lewis sarà nuovamente il quarterback a capo dello spread offense di coach Napier. La forza di questo attacco nelle ultime 2 stagioni è stata il riuscire a stabilire un buon passing game prima di iniziare a colpire ripetutamente la difesa ai fianchi con le ouside zone corse da Trey Regas e Elijah Mitchell, i quali, però sono entrambi usciti verso la NFL e sostituirli non sarà per nulla semplice. A provarci saranno Chris Smith e Michael Orphey, che concedono, però, chili e centimetri ai loro predecessori. La O Line, però, dovrebbe essere la migliore della conference, con tutti e 5 gli starter di rientro. Il corpo ricevitori è anch’esso piuttosto esperto e fisico, con la combinazione dei 6-3 Kyren Lacy e Jalen Williams a dividersi gli esterni.
Difesa: La secondaria dei Ragin’ Cajuns è stata a dir poco sensazionale nel 2020, risultando una delle più efficienti contro i passaggi – solo 171 passing yard concesse a gara – e producendo ben 16 turnover. La safety Bralen Trahan autrice di 4 INT e i due CB Eric Garror e Mekhi Garner entrambi con 3, saranno di rientro e assieme a loro anche la FS Percy Butler, forse il talento più interessante del reparto. L’altro lato della medaglia è la run defense, discreta ma sicuramente migliorabile: l’esperienza c’è sia sulla linea che nel box, con il pass rusher Zi’Yon Hill, il tackle Tayland Humphrey e i linebacker Lorenzo McCaskill e Ferrod Gardner tutti di rientro. Nella 3-4 di Louisiana sarà anche quest’anno fondamentale l’apporto dell’OLB Chauncey Manac sia in pass rush che in coverage.
Prospetti: in attacco il prospetto da NFL è il right tackle Max Mitchell, ancora un junior ma con tante buone cose mostrate nei suoi primi due anni di college. In difesa sarà interessante seguire la FS junior Percy Butler e con lui tutti i suoi compagni di reparto.