NFL Preview 2021: Dallas Cowboys

Nel 2020, dopo quattro giornate giocate per altro in modo non certo impeccabile, i sogni di gloria dei Dallas Cowboys si infrangevano in seguito al grave k.o. subito dal regista Dak Prescott. A onor del vero, i texani sono poi rimasti in lizza fino all’ultimo per vincere la debolissima NFC East, ma una linea offensiva decimata dagli infortuni e una difesa che ha accusato un’involuzione davvero preoccupante, hanno regalato ai Cowboys l’ennesima delusione. A differenza delle ultime stagioni, i Cowboys si presentano ai nastri di partenza nel 2021 con alcune certezze in meno… chissà che questo non possa rivelarsi un toccasana.

OFFENSE

Fino all’infortunio di Prescott l’attacco dei Cowboys edizione 2020 era il migliore per yards guadagnate in totale e yards ottenute per via aerea. Nel prosieguo della stagione l’head coach McCarthy è stato costretto ad utilizzare ben tre qb diversi ma, nonostante questo, l’attacco di Dallas ha chiuso la stagione all’ottavo posto per yards guadagnate su passaggio. In questa preseason Prescott ha lamentato un problema alla spalla con cui lancia ma la caviglia operata dopo il grave infortunio sembra essere OK, e in ogni caso anche un Prescott non al 100% sarà un aiuto decisivo per un attacco che ha un numero di armi davvero impressionanti.

La stagione da rookie di Cee Dee Lamb è stata spettacolare, e al secondo anno l’ex Oklahoma dovrebbe diventare il bersaglio numero 1 di Prescott vista anche la sua abilità sul profondo. Amari Cooper è reduce dalla sua miglior stagione in fatto di palle catturate con 92, per oltre 1100 yards e 5 mete, mentre Michael Gallup non ha toccato quota 60 ricezioni ma con 14,3 yard per catch è nettamente il Cowboy con la media più alta per palla catturata. I confermati Cedric Wilson e Noah Brown completano la depth chart dei receiver ma certamente con quei tre davanti il loro ruolo continuerà ad essere marginale.

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Nel 2020 Blake Jarwin doveva essere il tight end titolare, ma la sua stagione è durata appena 25 snap, il che ha costretto il coaching staff a promuovere Dalton Schultz il quale, dopo aver portato a casa appena 13 ricezioni in due anni, è esploso nella passata stagione, conclusa con 63 ricezioni e 4 touchdown. Dei due Jarwin è sicuramente un miglior playmaker, ma Schultz blocca meglio e assicura maggior stabilità alla linea.  Nel gioco aereo Prescott può per altro contare su un aiuto importante anche dai running back, visto che sia Elliott che la sua riserva Pollard sono elementi temibili fuori dal backfield. 

Proprio Zeke Elliott sarà uno dei sorvegliati speciali nella stagione che sta per iniziare, dopo un 2020 onestamente deludente. Vero, i problemi della linea offensiva non l’hanno aiutato, ma l’ex Ohio State ha affrontato la passata stagione con qualche chilo in eccesso e soprattutto ha accusato troppi problemi di fumble. Alle spalle di Elliott ci saranno ancora Tony Pollard e Rico Dowdle, con il primo che ha confermato di costituire una valida alternativa al titolare almeno per brevi periodi.

Altro reparto che nel 2021 sarà sotto la lente ad ingrandimento è la linea offensiva. La passata stagione è stata un annus horribilis per il quintetto di coach Philbin, con il tackle Collins che non ha messo piede in campo, l’altro tackle Tyron Smith che ha disputato appena due partite per i persistenti problemi al collo, e la fortissima guardia Zack Martin che ha perso per infortunio ben sei gare. Il rientro di Collins e di un Martin che nelle ultime due stagioni ha concesso appena un sack, garantiranno un livello decisamente alto al lato destro, ma il resto rimane un punto interrogativo. Nella sua stagione di esordio il centro Biadasz ha accusato non pochi problemi ma i Cowboys sperano che un anno di esperienza possa far fare all’ex Badger un salto di qualità importante mentre la guardia Connor Williams non ha pienamente convinto e il 2021 sarà per lui una sorta di anno verità. Naturalmente però una delle chiavi sarà il ritorno alla piena efficienza di Tyron Smith, atleta in grado di fare la differenza. Connor McGovern dovrebbe essere la riserva di Biadasz e delle guardie, mentre Knight e Steele saranno chiamati in causa in caso di problemi ai tackle, anche se nel 2020 quest’ultimo ha faticato non poco.

DEFENSE

La pessima annata 2020 è costata il posto al defensive coordinator Mike Nolan, messo alla porta dopo un solo anno. Al suo posto è stato chiamato Dan Quinn, ex head coach dei Falcons che persero il Superbowl al termine della stagione 2016 e soprattutto uno dei fautori della celebrata difesa di Seattle, che sotto Quinn fu la migliore della NFL sia nel 2013 che nel 2014. Quinn avrà un compito non facile, quello di ricostruire un reparto che nella scorsa annata ha concesso il maggior numero di punti nella storia dei Cowboys. E tanto per darvi un’idea della rivoluzione in atto, le prime sei scelte dei draft dei texani sono stati difensori. La difesa base dei Cowboys dovrebbe essere un ibrido fra una linea a 3, con però l’aggiunta di un edge rusher molto largo sulla LOS, usata nelle situazioni base, e una linea a 4 impiegata nella nickel defense. Il tutto unito all’utilizzo di una safety sul profondo e l’alternanza di cover 1 e cover 3 utilizzate da Quinn soprattutto a Seattle. 

In linea tre posti sembrano già assegnati: i due end saranno Randy Gregory, che sostituirà Aldon Smith, il cui esperimento, cioè il rientro in NFL dopo 5 anni di inattività, è riuscito a metà, e il fortissimo DeMarcus Lawrence che dopo un 2019 sottotono nella passata stagione è sembrato riavvicinarsi alla forma del biennio 2017-2018. Uno dei tackle titolari sarà Brent Urban, giocatore solido in arrivo dai Bears e utilizzabile anche come end.  Per l’altro posto come tackle il candidato principale dovrebbe essere Neville Gallimore che nella sua stagione di esordio non ha brillato ma ha comunque fatto vedere buone giocate.

Della rotazione dei tackle faranno parte anche il rookie Osa Odighizuwa e probabilmente uno fra il neo arrivo Carlos Watkins, il rookie Quinton Bohanna, che dovrebbe offrire un buon contributo soprattutto nel running game, e un Trystan Hill che avrà un’ultima chance in terra texana. Come end ruoteranno anche Dorance Armstrong, Bradlee Anae, il rookie Chauncey Golston e l’ex Jet Tarell Basham.

Dove probabilmente coach Quinn potrà sbizzarrirsi è invece il reparto linebackers. Due stagioni fa con la coppia Vander Esch e Jaylon Smith, i Cowboys sembravano essere a posto per gli anni a venire ed invece a causa degli infortuni del primo e del rendimento al di sotto delle aspettative del secondo, la dirigenza di Dallas è stata costretta ad esplorare piani alternativi, così sono arrivati la prima scelta dei draft Micah Parsons e Keanu Neal, che sotto Quinn ad Atlanta era schierato come safety mentre a Dallas sarà utilizzato soprattutto come linebacker. Vander Esch e Smith sono i due titolari con Parsons che dovrebbe essere il principale indiziato per portare pressione sul regista avversario. Neal dovrebbe essere utilizzato per far prendere fiato a Vander Esch, ma Dallas si aspetta molto anche da Jabril Cox, preso al quarto round, che dovrebbe offrire un contributo importante soprattutto in copertura.

Un secondario che ha concesso una montagna di big play soprattutto nella prima parte di campionato ha perso due titolari in Chidobe Awuzie e Xavier Woods e il compito principale per Quinn sarà quello di trovare un cornerback da schierare titolare opposto a un Trevon Diggs che nella sua stagione da rookie ha parimenti faticato all’inizio ma è decisamente migliorato a mano a mano che il torneo andava avanti. Il primo candidato è il rookie seconda scelta Kelvin Joseph giocatore che nei college ha fatto grandi cose ma che è considerato ancora piuttosto grezzo e che lo scorso anno a Kentucky ha disputato solo nove partite (condite per altro da 4 intercetti). I due cornerback più esperti sono Anthony Brown e Jourdan Lewis, due atleti che hanno però dimostrato di trovarsi meglio come slot corner, anche se il primo è stato per anni giocatore solido e versatile prima di due campionati sottotono. Ancora a disposizione di Quinn ci sono anche Nahshon Wright, rookie cui non difettano certamente i centimetri, caratteristica che piace da sempre ai Cowboys, e l’interessante Reggie Robinson.

Nel ruolo di safety i due titolari dovrebbero essere Donovan Wilson e di un altro ex Falcon, Demontae Kazee, con quest’ultimo che però è reduce da un delicato infortunio al tendine di Achille. Alle loro spalle Jayron Kearse e Israel Mukuamu sono le due riserve, ma onestamente il gruppo non fornisce troppe garanzie. 

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COACHING STAFF

Per l’head coach Mike McCarthy il 2021 sarà una sorta di anno verità. La passata stagione, infatti, ha visto la squadra con la stella sul casco performare in maniera convincente in attacco, nonostante la lunga sequela di infortuni, e gravemente insufficiente in difesa. Il confermato offensive coordinator Kellen Moore non sarà un guru ma non ha pagato l’inesperienza come alcuni avevano preventivato. L’arrivo di Dan Quinn semplificherà gli schemi in difesa e dovrebbe essere un bel salto rispetto a Mike Nolan a patto che il suo reparto non diventi troppo prevedibile, uno dei grandi difetti che affliggevano la difesa dei Falcons.

Record previsto: 10-7

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Un attacco stellare, una division debole ed un calendario non certo terribile dovrebbero permettere ai Cowboys di riagguantare i playoff ma la difesa non sembra in grado di portarli molto avanti nella post season. 

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